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Autore: Clotilde    13/08/2009    2 recensioni
Sasuke ha un segreto che tiene gelosamente nascosto. Di cosa si tratta? Sarà Sakura a scoprirlo e rimarrà...sorpresa!:) FF ispirata ad un anime che ho molto amato!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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KIMONO
Una fan fiction dedicata alla coppia sasuke/sakura!^^ Spero che Sasuke non sia OOC!Un caloroso saluto.

Sakura e Sasuke erano sposati da poche settimane e da ancor meno si erano trasferiti nella nuova casa, ancora disseminata di scatoloni.
Una giorno Sasuke disse alla bella mogliettina:
" Sakura devo andare a comprare delle cose"
"Cosa?"
"Delle cose" brontolò burbero.
Sasuke Uchiha non poteva essere disturbato quando si apprestava ad uscire, era infatti il momento in cui era più burbero e bisbetico del solito. Fece lo slalom tra qualche scatolone  ancora da svuotare e uscì, senza dimenticarsi di redarguire la moglie:
"Vedi di mettere a posto questi scatoloni, o ci ammaziamo. Butta quel che è vecchio ed inutile e tieni solo l'indispensabile"
Sakura annuì accondiscendente e, dopo che fu uscito, si mise all'opera. La ragazza era intenzionata ad assecondare tutto ciò che il marito le chiedeva/ordinava, troppo l'amava per non accontentarlo, quindi, anche questa volta, avrebbe fatto quello che voleva lui.
Il problema era che Sasuke e Sakura avevano una diversa concezione dell'indispensabile. Sakura non ci diede bado e cominciò a frugare tra gli scatoloni. Il primo conteneva le bambole di porcellana con cui giocava da bambina, decise di tenerle, perchè indispensabili a ricordarle la sua infanzia. Il secondo conteneva le ricette della nonna, Sakura non cucinava, ma avrebbe sempre potuto imparare, quindi le sembrò appropriato definire il ricettario "indispensabile". Il terzo conteneva invece maglioni invernali dai colori più sgargianti, quelli erano indispensabili, sebbene Sasuke e Sakura si fossero trasferiti nella parte più soleggiata e calda degli Stati Uniti, ma non si può mai sapere. Tre scatoloni su tre da conservare. Sakura voleva a tutti i costi assecondare Sasuke gettando il superfluo, ma non era colpa sua se tutto era utile( almeno dal suo punto di vista).
Guardò molti altri scatoloni, ma non vi fu verso di eliminarli, quindi decise di ammucchiarli in garage.
Stava pensando già a cos'altro fare quando si accorse che uno scatolone non era stato controllato. Era più piccolo e leggero degli altri. Aveva una scritta, la lesse e non potè trattenere lo stupore.
"COSE VECCHIE SASUKE UCHIHA"
Non riuscì a resistere e l'aprì. Avrebbe dovuto buttarlo, "Butta le cose vecchie" aveva detto Sasuke, ma l'aprì.
All'interno vi era un album, presumibilmente di fotografie, giallo ed impolverato, probabilmente non veniva tirato fuori da quella scatola da anni.
Aprì anche quello senza preoccuparsi di essere invadente o indiscreta, che diamine, era suo marito!
Tantissime fotografie con le apposite didascalie le si pararono davanti, ritraevano tutte lo stesso soggetto: il suo adorato Sasuke.
Ve ne era una di quando aveva pochi giorni, una di quando frequentava l'asilo, Sakura le guardava rapita, estasiata dalla bellezza che Sasuke dimostrava di possedere già da quando era un delicato lattante. Ve ne erano a centinaia, ma fu una che catturò la sua attenzione!
Ad una prima occhiata pareva una bambina , e questo fu quello che Sakura pensò nel guardarla.
La foto rappresentava un infante coi capelli neri a caschetto che indossava un lunghissimo kimono rosa acceso con dei motivi floreali.
Pensò si trattasse di una lontana parente del marito, sino a quando non lesse la didascalia sottostante, recitava: Sasuke Uchiha, 6 anni.
Sasuke? Vestito da donna? La cosa divertente fu il constatare che quella era soltanto la prima di una lunga serie di foto che ritraevano "Sasukino" nei panni di una graziosa bimbetta. Sakura scoppiò in una fragorosa risata, sostituita ben presto da un ghigno divertito. Ora aveva un'arma contro il suo, all'apparenza, inattaccabile marito, ora si trovava a conoscenza del suo più oscuro segreto!
Le venne in mente un'idea. Andò nella camera che condivideva con il suo sposo, aprì l'armadio e ... sorrise compiaciuta.

Poco tempo dopo Sasuke fece ritorno a casa. Entrato in casa salutò :" Sakura, sono tornato!". Nessuna risposta. Strano. Di solito non faceva neppure in tempo a dire "Sono torn ... " che lei gli saltava addosso, soffocandolo di baci.
"Sakura" ripetè con un tono di voce più alto, spazientito.
"Sono a letto"
Sasuke guardò l'orologio, erano le 21.30, un tantino presto per coricarsi. La raggiunse nella camera e rimase basito nel vederla. Era splendida. Le guance leggermente colorite, gli occhi lievemente truccati, e la bocca resa ancor più deliziosa da un delicato strato di rossetto, che la tingeva di un femminile rosa opaco. Incredibile era poi il kimono rosa acceso che indossava e che le accentuava le forme, mettendo in risalto i punti forti della sua figura, ma ancor più incredibile era la somiglianza che quel kimono aveva con quello di Sasuke, indossato tanti anni prima.
Sasuke non sembrava aver fatto alcun tipo di collegamento, e come avrebbe potuto? Erano passati più di quindici anni!
"Ciao Sakura" disse in tono fermo, cercando di mascherare l'attrazione che sentiva crescergli dentro.
"Ciao" rispose sensuale. "Ti piace il mio nuovo kimono?" e fece un giro su se stessa molto, molto lentamente, affinchè lo guardasse attentamente.
"Sei ... " era impacciato.
"Sono?" lo incoraggiò.
"Mmm ..." fare i complimenti non era l'attività in cui eccelleva "Bella" ammise a disagio.
Sapendo di non potersi aspettare di più, Sakura sorrise dolcemente. Si avvicinò a lui con movimenti lenti e misurati e gli sfiorò la mano con la sua. Gli baciò poi la guancia fresca e profumata e all'orecchio gli sussurrò: "Non ti ricorda nulla?". Si allontò dall'orecchio e lo guardò in viso, con sguardo eloquente.
"No" Era sincero, la voce leggermente alterata dalla vicinanza della ragazza, ma onesta.
"Nulla che ti ricordi il passato?" e marcò su quell'ultima parola.
In quel momento tutto gli fu chiaro, la sua infanzia, la mania che le donne della famiglia Uchiha avevano di vestirlo come una femminuccia, gli sovvenne ... tutto!
Ma come? Come poteva sapere Sakura? No, si era trattato di una semplice coincidenza, eppure qualcosa nel suo sguardo sembrava suggerirgli che sapeva.
Non poteva darle soddisfazione, non poteva in alcun modo permettersi che lei capisse che lui aveva capito. Avrebbe finto tranquillamente, avrebbe fatto l'indifferente, in fondo era un ottimo attore.
"No, nulla" Il tono piatto sarebbe stato convincente se non fosse stato per lo sguardo, quasi preoccupato, vigile ed attento, guardigno ed eccessivamente interessato ad una così banale conversazione.
"Sei davvero sicuro che non ti ricordi nulla questo kimono rosa acceso?"
"No" sia il tono che lo sguardo erano indifferenti, aveva acquistato di nuovo il controllo, ma fu altro a tradirlo. Sasuke non poteva saperlo ma, alla luce del neon, le sue gote avevano assunto un  lieve colorito rosato, sinonimo dell'imbarazzo e della vergogna che in quel momento lo divoravano.
Sakura capii che aveva capito e si rese conto di quanto fosse in imbarazzo. Decise di lasciar perdere. Non voleva umiliarlo e costringerlo a confessare o ad ammettere qualcosa che lo avrebbe messo a disagio e fatto infuriare.
"Andiamo a letto" propose lei.
Era presto, ma lui non obbiettò. Si distese sulle lenzuola e fu presto imitato da Sasuke. Sperava di averla convinta.
"Non ti togli il kimono?" chiese.
Si era distesa con l'abito ancora addosso.
"No, mi piace sai, questo colore è splendido. Se mai avremmo una bambina voglio che abbia un kimono tale e quale a questo" ultima frecciatina, si disse. Prima che lui potesse replicare lo baciò a fior di labbra, dolcemente.
Non l'aveva ingannata, ma allora perchè non lo metteva in imbarazzo? Un'altra lo avrebbe fatto, l'avrebbe trovato divertente.
Lui ricambiò il bacio con particolare ardore, forse perchè realmente lo desiderava, o forse perchè temeva che potesse dire altro. La sua lingua premette contro la bocca di lei, che la dischiuse , desiderosa di approfondire quel bacio. Le loro lingue turbinavano all'interno delle loro bocche, bramose di avere sempre di più. Il bacio fu immensamente lungo ed immensamente passionale, ma l'ossigeno li riportò alla realtà. Si staccarono, un dolore quasi materiale. Si guardarono, in un altro frangente avrebbero continuato da dove si erano interrotti, ma quel giorno Sasuke si girò dall'altra parte dando le spalle alla moglie, temeva che qualcosa potesse tradirlo. Sakura capii e non rimase delusa.
"Buona notte, Sasuke"
"Buona notte"
Trascorse qualche secondo e, nonostante si fosse ripromessa di smetterla di stuzzicarlo, disse: "Che ne dici se mi facessi i capelli a caschetto? Starebbero bene con questo kimono?". Nessuna risposta. Sakura si sporse verso il marito e vide che aveva chiuso gli occhi e che le spalle si alzavano e si abbassavano ritmicamente.
Sapeva che non stava realmente dormendo e che la sua era una finta, proprio per questo gli bisbigliò all'orecchio: "Ho visto l'album e so tutto. Non dirò nulla a nessuno, non temere. Ho bruciato tutte le foto. Ti amo". Sapeva che aveva sentito.
Si girò e chiuse gli occhi. Sakura non lo seppe mai, ma quel giorno Sasuke sorrise. Non le disse di amarla, non era nel suo stile, senza contare che così facendo avrebbe fatto saltare la recita ... ma l'amava ed era felice, poichè aveva sposato una donna fantastica che non  lo avrebbe mai imbarazzato, mortificato, l'avrebbe, invece, sempre amato!


  
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