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Autore: _L_Black_    17/06/2020    1 recensioni
James e Lily Potter sono morti, lasciando dietro di loro la disperazione e la gioia per una guerra finita.
Ma quella notte, anche un'altra famiglia fu spezzata dai seguaci del Signore Oscuro.
Sirius Black è ad Azkaban e sua moglie brutalmente uccisa dai mangiamorte, lasciando la loro unica figlia in mano agli ultimi parenti rimasti.
Orion e Walburga Black.
Alyssa Black crescerà con gli ideali della purezza, con una voce dentro di lei che urla "libertà" e la voglia di scoprire cosa sia davvero successo quella notte.
La guerra l'aspetta e Alyssa è pronta a combatterla per i suoi ideali.
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Orion Black, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Capitolo 27

Vide la ragazza ferma davanti ad una lapide, i capelli neri erano decisamente più lunghi e le labbra, solitamente piegate in un sorriso gentile, in quel momento non erano altro che una linea sottile. Ma furono i suoi occhi a sorprenderla, fissavano il volto dell'uomo racchiuso nella fotografia con un dolore che solo in un'altra persona aveva visto. Poteva immaginare la mente della giovane vagare nei meandri di ricordi che parevano ormai lontani e provò pena per lei. Le nubi nel cielo si stavano scurendo man mano che il tempo passava, fino a divenire così nere da farla preoccupare che potesse bagnarsi. Le si mise accanto pur sapendo che non poteva vederla e solo allora si rese conto della presenza un'altra ragazza, che attendeva a debita distanza la fine di quella sorta di riunione familiare. Alzò lo sguardo verso l'arco in pietra che si trovava poco distante da loro e decise di avvicinarsi, per poter leggere la dicitura di quel posto mai visto prima. Oltrepassò il suddetto arco e si voltò, si mise meglio gli occhiali sul naso e per poco il fiato non la stava per abbandonare. 

Famiglia Black "Oh qui fisserò il mio sempiterno riposo" 

-Professoressa? Sta bene?- la voce di Lavanda la fece ridestare da quella visione.

Erano anni che non vedeva più il futuro in quel modo così vivido e non era più abituata. Rabbrividì, ripensando alla sensazione di solitudine che attanagliava quella povera ragazza ancora ignara di ciò che sarebbe accaduto. Alzò lo sguardo verso la sua studentessa e solo allora si rese conto di essere caduta a terra, in mezzo alla stanza sotto gli occhi dei suoi studenti. Si schiarì la voce e si alzò, aiutata dalla ragazza.

-Devo andare da Silente, la lezione è finita-

Uscì senza attendere oltre.

***

Mancava ancora qualche giorno a Natale e se gli altri erano in fibrillazione per il ballo, lei non ne era particolarmente entusiasta. Per carità, adorava l'abito che aveva acquistato per l'occasione ed era contenta di andare con un suo amico ma avrebbe preferito tornare a casa dalla sua famiglia. I Brown erano considerati poco e nulla tra le famiglie purosangue, la causa era che sin dall'arrivo di Grindelwald il suo bisnonno aveva optato per la neutralità e così fece anche suo padre durante l'ascesa di Tu-Sai-Chi. Motivo per cui erano sempre stati legati tra loro, non mischiandosi mai con le altre famiglie purosangue, solo la sua amicizia con Alyssa aveva fatto ricredere suo padre, anche se di poco, sul conto dei Black.

Lei era la prima vera amica che aveva trovato e anche se Alyssa non lo sapeva, avevano una cosa in comune. 
L'essere ignorate. 
L'aveva vista guardare da lontano quelle che erano state le sue amiche d'infanzia, ragazzine che al suono di "Grifondoro" avevano messo una pietra sopra il nome di Alyssa Black e si era sentita in sintonia con lei. Oltre la sua famiglia, Lavanda non aveva mai frequentato nessun altro. 

-Quindi la Cooman è scappata dalla classe?- chiese Alyssa mentre camminavano lungo il sentiero che portava a Hogsmeade.

Lavanda alzò lo sguardo sulla sua amica, lasciando perdere i ricordi dello smistamento e annuì.

-Si, è caduta a terra e ha iniziato a blaterare non ho ben capito cosa ma c'entrava un cimitero, dopodiché si è ripresa ed è corsa da Silente- le spiegò. -Chissà cosa ha visto-

-Probabilmente nulla, lo farà solo per non essere licenziata- rispose Alyssa, mentre stava attenta a non cadere lungo via ricoperta da una spessa lastra di ghiaccio.

-La Cooman è davvero una veggente, Alyssa- rispose Lavanda, fulminandola con lo sguardo.

-Sicuro come lo sono io- ribatté Alyssa, per poi alzare lo sguardo sulla sua amica. -Mi fido più dei tuoi fondi di tè che della mente della Cooman-

-Non so se lo devo prendere come un complimento o un insulto- disse Lavanda, scettica.

Alyssa ridacchiò e le mise un braccio attorno alle spalle. -Ovviamente è un complimento amica mia-

Lavanda si tolse dalla presa della sua amica e la guardò senza risponderle. Arrivate davanti ai Tre Manici di Scopa quando si ritrovò a sbadigliare sonoramente, erano giorni infatti in cui non dormiva bene. Sognava sempre cose diverse per poi ritrovarsi di fronte un giovane col volto tumefatto che le chiedeva di riportarlo a casa. Aveva provato a parlare con la Cooman ma quest'ultima l'aveva liquidata con un presagio di morte e distruzione, tanto da farle credere che Alyssa in fondo non aveva tutti i torti.

-Oggi pomeriggio ti preparo una pozione soporifera- le disse Alyssa mentre apriva la porta del pub. -Anche se ti consiglio di parlarne con la McGranitt-

Lavanda scosse il capo, mentre il calore proveniente dall'interno del locale l'avvolgeva.

-Non sarà nulla, fidati- disse, nascondendo bene il suo tono preoccupato.

Le sue conoscenze nell'ambito della Divinazione dicevano tutt'altro. Sapeva bene che non erano semplici sogni, ma non voleva far preoccupare la sua amica. 
Le due ragazze si andarono a sedere al bancone, quel sabato mattina il pub era pieno di studenti di tutte e tre le scuole per cui quando Lavanda vide le giovani di Beauxbatons, storse il naso.

-Una burrobirra e un succo di zucca... Anzi no due burrobirre- esclamò Alyssa a Madama Rosmerta. -Non mi scuserò mai abbastanza per averti coinvolta in quella sottospecie di rissa-

Lavanda ridacchiò, al ricordo di quel pomeriggio e scosse il capo sorridendo. -Tranquilla, per quanto abbia odiato pulire la cornice di Sir Douglas con Peeves che rideva alle mie spalle, è stato esilarante partecipare alla mia prima rissa-

Alyssa le sorrise e Rosmerta lasciò i boccali colmi di burrobirra davanti a loro. Lavanda prese la propria e la sorseggiò con gusto, mentre la porta si apriva nuovamente, facendo entrare Theodore e Draco. Lavanda notò subito il sorriso di Alyssa quando vide entrare il suo cavaliere per il ballo e non poté fare a meno di scuotere il capo. Da quando era stata invitata da Theodore, Alyssa non aveva fatto altro che sospirare al suono del suo nome. Non aveva mai pensato di vederla ridotta così per amore ma doveva ammettere le faceva piacere, quell'aura di romanticismo che l'avvolgeva la rendeva più umana. Alyssa era sempre stata sulle sue e per una volta si comportava come doveva, ossia come una quattordicenne qualunque.

-Ciao Alyssa- disse Theodore, sorridendole. -Brown-

Lavanda gli fece un cenno con la mano mentre il ragazzo si sedeva proprio di fianco alla sua amica. In realtà Theodore non le dava granché fastidio, forse il fatto che fosse la cotta della sua migliore amica era un grande punto a suo favore. Il vero problema era la presenza di Malfoy, che negli ultimi tempi se lo ritrovava dovunque andava.

-Brown- esclamò Draco, mentre si sedeva accanto a lei.

-Malfoy- disse Lavanda, sbadigliando nuovamente.

-Sul serio, dovresti parlare con la McGranitt- esclamò Alyssa, guardandola preoccupata.

-Non è nulla, sarà lo stress- rispose Lavanda, prima di bere un sorso di burrobirra.

-Cos'hai?- chiese Draco, guardandola.

-Non sono affari che ti riguardano- rispose di getto la ragazza. -Io vado, i gemelli sono al campo da Quidditch, li raggiungo- esclamò mentre si alzava dallo sgabello.

Lavanda non attese oltre, pagò la sua burrobirra e uscì quasi di corsa. Il freddo si scagliò su di lei facendola rabbrividire ma lo ignorò, riprendendo la via che portava al castello. Odiava ammetterlo ma Alyssa aveva ragione, doveva parlare con qualche professore prima che la situazione potesse degenerare. Sapeva cos'era accaduto alle persone che avevano quegli istinti sovrannaturali e non voleva fare la stessa fine.

Riporta indietro il mio corpo. Dì loro dove sono. Riportami indietro.

Riporta indietro il mio corpo. Dì loro dove sono. Riportami indietro.

Riporta indietro il mio corpo. Dì loro dove sono. Riportami indietro.

Riporta indietro il mio corpo. Dì loro dove sono. Riportami indietro.

-Lavanda? Lavanda?- disse una voce accanto a lei.

Lavanda aprì gli occhi e sbatté le palpebre più volte, trovandosi di fronte il volto di Malfoy contratto in una smorfia di preoccupazione. Si rese conto di essere sdraiata a terra e di avere alcuni studenti attorno a sé, che la guardavano incuriositi. Si mise a sedere con l'aiuto di Draco e fece segno di star bene.

-Tranquilli, è tutto okay- esclamò.

-Ti accompagno in infermeria- disse Draco, aiutandola ad alzarsi mentre il gruppo formatosi attorno a lei iniziava a dissolversi.

-Non serve- rispose frettolosa, impaziente di tornare in sala comune.

Draco la guardò e si avvicinò al suo orecchio, sorprendendola non poco.

-Bisbigliavi "Dì loro dove sono"- le rivelò a bassa voce, per non farsi udire dai ragazzi che passavano.

Lavanda sbiancò, ricordando il volto tumefatto del ragazzo che da settimane era parte integrante dei suoi sogni e si allontanò di scatto da Draco.

-Devo andare dalla McGranitt- esclamò preoccupata. 

-Ti accompagno- rispose prontamente Draco. 

***

Quando aprì gli occhi la mattina di Natale, trovò Lavanda già in piedi intenta a lisciare l'abito che aveva preso per la serata. La ragazza non si accorse di lei e Alyssa ne approfittò per guardarla, in quelle notti l'aveva sentita bisbigliare cose senza senso prima di svegliarsi di soprassalto. Da quando era andata a parlare con la McGranitt, Lavanda stava meglio ma nonostante ciò la vedeva rabbrividire prima di mettersi sotto le coperte.

Quando anche Hermione e Calì si svegliarono, Alyssa si palesò davanti la sua amica e le augurò buon Natale.

-Buon Natale- le rispose Lavanda, sorridendo. 

Le quattro ragazze scesero in sala comune con ancora il pigiama indosso e si destreggiarono tra gli auguri e i regali. Alyssa si avvicinò assieme a Lavanda al maestoso albero posto accanto al camino e si mise a cercare il regalo che suo nonno le aveva fatto quell'anno.

-Buon Natale Black!- esclamò Fred, avvicinandosi a lei. -Buon Natale anche a te mia splendida dama- esclamò, facendo l'occhiolino a Lavanda.

-Buon Natale Fred- gli risposero in coro sorridendo.

-Avevamo pensato di regalarvi una pozione di Nonna Citronella per lucidare le armature ma poi ho cambiato idea- disse George mentre si, avvicinava. Porse loro due buste con il logo dei Tiri Vispi Weasley disegnato a mano. -Questo è da parte mia e di Fred, ovviamente-

Alyssa sorrise e prese la busta, stava quasi per aprirlo quando alzò lo sguardo verso il ragazzo, sospettosa. -Spero non sia uno scherzo-

I gemelli si guardarono ridacchiando e scossero il capo sorridendo. Le due ragazze si guardarono e le aprirono titubanti, trovandosi tra le mani due buoni spesa dei Tiri Vispi Weasley.

-Lo potrete usare quando apriremo il nostro negozio- spiegò Fred, orgoglioso. -Lo sappiamo che non è molto ma dopo le vostre mazze da Quidditch ci sembrava giusto regalarvi qualcosa-

-Stai scherzando spero!- esclamò Lavanda, guardandolo torva. -Vi abbiamo voluto fare un regalo non era necessario che voi ricambiaste-

-Ma lo abbiamo fatto, quindi quando apriremo vogliamo trovarvi li a usare il buono, ok?- disse George sorridendo.

-Allora grazie ragazzi- disse Alyssa, sorridendo.

I gemelli vennero richiamati dalla sorella e le due ragazze si misero alla ricerca dei loro regali in mezzo a quelli dei loro compagni. Trovò subito il regalo di sua zia Narcissa, un grazioso ciondolo con una pietra verde incastonata. Per quanto non ammirasse molto quella donna, ad ogni compleanno e Natale trovava sempre sotto l'albero un suo regalo e puntualmente suo nonno ricambiava con qualcosa. Proprio sotto il pacchetto della signora Malfoy, trovò il regalo di suo nonno. Lo prese e si mise in disparte per poterlo aprire con calma, al suo interno trovò una foto scattata al Selciato dei Giganti, dove erano ritratti lei e suo nonno sorridenti, con Sirius sotto forma canina al suo fianco.

-Ti hanno regalato una foto?- le chiese Hermione, avvicinandosi a lei.

-Si, preferisco questo genere di regali. Tranne quando ero bambina, se a Natale non avevo la mia bambola impazzivo- disse Alyssa, ridacchiando.

-Anche io da bambina giocavo con le Barbie- rispose Hermione, ridendo.

Alyssa lo guardò con fare interrogativo e Hermione sospirò, ricordandosi solo in quel momento che l'amica era una purosangue e che con i giochi babbani non aveva mai avuto a che fare. Si sedette di fronte a lei e la guardò imbarazzata.

-Alyssa volevo chiederti un favore- disse imbarazzata. 

-Dimmi pure- rispose Alyssa, guardandola. -È successo qualcosa?-

Hermione scosse il capo con fermezza e abbassò lo sguardo. -Non è successo nulla tranquilla. Come tu ben sai andrò al ballo con... Krum- disse moderando il tono per non farsi udire dai presenti. -Volevo chiederti se magari avevi un po' di pozione anticrespo per i capelli-

-Si tranquilla, anzi farò di più- esclamò Alyssa. -Lavanda?- 

-Si?-

-Si aggiunge anche lei a noi oggi-

***

Aveva passato tutta la giornata assieme ai suoi amici. Se gli avessero detto che passare il Natale a Hogwarts sarebbe stato così divertente, non ci avrebbe mai creduto. La colazione era stata particolarmente buona, con dolci tipici bulgari e francesi, il pranzo poi era stato un esplosione di sapori per lui totalmente nuovi. Gli elfi domestici si erano veramente superati con quei piatti sofisticati, vide persino che le ragazze di Beauxbatons stavano mangiando con gusto. Il pomeriggio invece verso le quattro per il castello giravano solo ragazzi, tutte le studentesse si erano ritirate nelle proprie stanze per prepararsi in vista della serata. Theodore aveva visto Alyssa di sfuggita, giusto il tempo di farle gli auguri di Natale prima che la ragazza venisse rapita dai suoi compagni di casata per fare una partita di Quidditch tra loro. Anche lui comunque non aveva avuto molto tempo, Blaise e Daphne avevano organizzato in Sala Comune il Babbo Natale segreto, per questo era stato tutto il tempo con loro, ritrovandosi poi un elastico per capelli come regalo da parte di Urquhart.

La sera era finalmente arrivata, la Sala Comune dei Serpeverde era gremita di studenti che attendevano le proprie dame, anche Theodore era tra loro, preferendo di salire ai piani alti con i suoi amici per poi aspettare li Alyssa. Non lo dava a vedere ma era tremendamente agitato, da quando l'aveva invitata non era riuscito a vederla molto a causa della sua punizione. Era stato fortunato a poter passare quel sabato con lei ai Tre Manici di Scopa, complice il fatto che appena Lavanda era uscita, anche Draco aveva trovato una scusa per precipirarsi fuori. 

-E quindi vai con la Black al ballo- disse una voce alle sue spalle.

Theodore si voltò e per un attimo non riconobbe Daphne. Era bellissima nel suo vestito turchese e con i capelli raccolti dietro la nuca, accanto a lei sua sorella Astoria e Pansy non erano da meno nei loro abiti sa sera.

-Daphne sei bellissima- disse sincero. -Anche voi non siete assolutamente da meno- disse rivolto alle altre due ragazze.

Astoria fece un mezzo sorriso mentre Pansy arrossì, Daphne dal canto suo sembrò non troppo colpita dalle sue parole come se già lo sapesse di esserlo.

-Comunque si, vado con Alyssa- rispose, tornando a guardare Daphne.

-Non nego che è molto fortunata- disse, guardandolo. -Stai molto bene-

-Fortunato è chi ti porterà al ballo- ribadì Theodore, sorridendo. -A proposito con chi vai?-

-Con Blaise, ovviamente come amici sia chiaro- rispose Daphne, ridacchiando.

Theodore ridacchiò e si voltò verso gli altri presenti nella sala, Pansy si era avvicinata a Draco mentre Blaise si stava avvicinando a loro per reclamare la propria dama.

-Vogliamo andare ragazzi?- chiese Blaise, dopo aver fatto il baciamano ad una Daphne interessata più a Theodore che al proprio cavaliere.

Il gruppo si avviò fuori dalla Sala Comune con Astoria al seguito, Theodore si offrì di accompagnarla sottobraccio quando la vide camminare incerta sui tacchi e la ragazza accettò grata. Non appena furono alla Sala d'ingresso la piccola Greengrass si avvicinò a Terry Boot, che chiacchierava con Urquhart e Megan, non appena il giovane Corvonero la vide sorrise e la presentò ai suoi amici.

-Mi avvicino alle scale, ragazzi. A dopo- disse Theodore, guardando i suoi amici.

-Divertiti, Theo- esclamò Blaise, ammiccando.

Theodore ridacchiò e si congedò da loro per avvicinarsi ai piedi delle scale. Un ragazzo di Tassorosso attendeva appoggiato al muro la propria dama, si fecero un cenno di saluto per poi tornare ad ignorarsi. Theodore guardò Draco poco distante da lui e lo vide puntare gli occhi sulle scale senza badare a ciò che Pansy gli stava dicendo. Non gli fu difficile immaginare su chi aveva messo gli occhi, Lavanda Brown stava scendendo i gradini con la sua solita grazia, il braccio ancorato a quello di Fred Weasley e cosa più importante, non si era minimamente accorta della presenza di Draco. Ma Theodore lasciò subito perdere i pensieri riguardanti la Brown e il suo amico, perché proprio qualche gradino più su, Alyssa lo stava guardando.

L'aveva immaginata bella ma non fino a quel punto. L'abito in stile imperiale le calzava a pennello, il rosa pallido era in perfetto contrasto con la sua chioma nera, pettinata di lato con delle onde che ricordavano le pettinature anni venti. Scese lentamente le scale, appoggiandosi al corrimano, un gesto dovuto ai tacchi che portava ma che agli occhi di Theodore parve pieno di grazia. Non appena gli fu davanti le baciò la mano con un gesto istintivo, guardandola fisso negli occhi e beandosi del leggero rossore che comparve sulle guance normalmente pallide della ragazza. 

-Sei bellissima- le disse istintivamente. 

Alyssa ricambiò lo sguardo e per alcuni secondi non ci furono altre persone all'infuori di loro. Solo quando tutti gli altri entrarono nella Sala Grande si decisero a spostarsi da li. Theodore prese sottobraccio la ragazza e si avviarono dentro la Sala, fuori erano rimasti solo i campioni con i propri accompagnatori e il ragazzo non riconobbe subito la Granger a fianco di Krum. La Sala era addobbata in modo impeccabile, sembrava quasi d'esser all'interno di un cubetto di ghiaccio. Sia Theodore che Alyssa si guardarono attorno estasiati mentre cercavano il loro tavolo. 

-Scusa se ci ho messo tanto- esclamò Alyssa quando furono al tavolo per la cena. La McGranitt si era occupata dei segnaposti e infatti erano allo stesso tavolo con la Brown e con Draco.

-Figurati, non è affatto un problema- le rispose gentilmente. 

Alyssa sorrise grata e i due si sedettero assieme agli altri. La cena andò avanti ma Theodore guardava solo lei.

***

La cena era stata sublime, ogni volta gli elfi si superavano sempre di più, regalando ai commensali un nuovo pasto a dir poco sensazionale. Fu una cena alla fine molto tranquilla, certo non erano mancate le frecciatine tra Draco e Lavanda ma in fondo era stato piacevole. Fred aveva fatto ridere tutti, persino Pansy con le sue battute nei confronti dei ragazzi di Durmstrang e né Theodore né tantomeno Draco avevano detto qualcosa che potesse nuocere la serata.

A fine pasto i tavoli scomparvero per lasciare spazio alle danze, fu allestito giusto un buffet all'angolo della sala con dei dolcetti e le bevande. Quando cadde il silenzio nella stanza, McGranitt guardò i suoi studenti uno ad uno con sguardo serio e le due Grifondoro ridacchiarono, al ricordo delle lezioni di ballo.

-Si dia inizio alle danze- esclamò il preside, sorridendo affabile. Alyssa poté notare il rossore delle sue guance dovute al vino elfico anche a quella distanza.

I ragazzi si misero in posizione e Alyssa guardò Theodore sorridente. Era perfetto nel suo abito da cerimonia.

-Non so ballare, spero mi perdonerai- esclamò il ragazzo mentre le cingeva la vita con un braccio.

-Piton non vi ha dato lezioni di ballo?- chiese Alyssa, guardandolo.

Theodore ridacchiò e annuì. -Si lo ha fatto e non vuoi sapere cosa è realmente successo-

La musica partì e iniziarono a danzare, le parole di Theodore non erano state affatto veritiere. Era infatti un ottimo ballerino e la guidava per la sala seguendo i passi imparati. Non si poteva dire lo stesso per altri ragazzi, che ballavano impacciati e senza sapere esattamente cosa stessero facendo. 

L'orchestra continuò per un po', fino a che sul palco non arrivarono le Weird Sisters e gli studenti impazzirono letteralmente, vedendole posizionare i loro strumenti.

-Hogwarts ci sei?- chiese la cantante con grinta. 

Le urla di assenso fecero sorridere la donna, che iniziò a cantare la prima di una lunga serie di canzoni.

-L'ho già detto che sei bellissima questa sera?- disse Theodore. 

-Si lo hai già detto- rispose Alyssa, reprimendo un sorriso. -Sei esagerato-

Theodore la guardò negli occhi. -Non esagero affatto-

Nel frattempo la canzone era cambiata e Alyssa chiuse gli occhi ondeggiando al ritmo della canzone.

-Perdonami, me la prendo un attimo- esclamò la voce inconfondibile di Lavanda.

Alyssa riaprì gli occhi di scatto e le venne naturale guardar male la sua amica. Tuttavia cambiò subito espressione quando notò il volto preoccupato della ragazza.

-Che è successo?- chiese Alyssa, seguendola a bordo pista con Theodore.

-Quel cretino di Branimir ha trascinato Fred nella Sala d'ingresso per conquistarmi a duello- rispose Lavanda mentre camminava verso l'uscita.

-Questa non la voglio perdere- esclamò divertito Theodore, seguendo le due ragazze.

-È uno scherzo?- disse Alyssa quando furono nel corridoio. 

Lavanda si fermò di colpo e la fulminò con lo sguardo. -Secondo te mi mettevo a fare questi scherzi durante il ballo?-

-Scusa, hai ragione- rispose Alyssa, alzando le mani a mo' di scuse

I tre entrarono nella Sala d'Ingresso e la scena che gli si palesò davanti non fu proprio quella che si aspettavano. Branimir era seduto su una delle panche poste ai lati della stanza, con Fred in piedi a fianco a lui che parlava lentamente.

-Amico io e Lavanda siamo solo amici- esclamò Fred.

-No tu rubarmela!- ribatté Branimir in collera.

-Ancora! Ti ho detto di no e comunque non è così che si conquista una donna- rispose Fred, esasperato.

Branimir si alzò di scatto e fece per mettere le mani addosso a Fred, ma fu tempestivamente bloccato da un Theodore che aveva più voglia di farli continuare che fermarli.

-Lavanda, mia!- urlò Branimir mentre si dimenava sotto la presa di Theodore.

Lavanda arricciò le labbra. -Anche no- 

Alcuni ragazzi, sentendo le urla di Branimir, decisero di entrare nella stanza e in breve tempo il gruppo fu accerchiato da curiosi. Alyssa prese Lavanda e Fred per portarli fuori da li mentre Theodore manteneva buono Branimir, che voleva inseguirli. Non appena misero piede fuori dalla Sala d'ingresso Alyssa tirò un sospiro di sollievo, appena Lavanda le si era avvicinata aveva pensato al peggio, invece Branimir si stava solo rendendo ridicolo davanti agli altri. 
Un po' le dispiaceva per quel ragazzo, essere rifiutati non era di certo una cosa per cui la gente stravedeva. Tuttavia in quei mesi aveva visto Lavanda scappare letteralmente da lui, ormai era diventato così invadente che era lei stessa a nascondere la sua amica quando era nei paraggi. Lavanda si appoggiò al muro e si prese il volto tra le mani esasperata, Fred le mise un braccio intorno alle spalle come a confortarla ma ormai sapeva che la serata per lei era rovinata.

-Cosa successo?- chiese una voce poco distante da loro.

Alyssa si voltò, riconoscendo Krum nel suo abito da cerimonia e gli si avvicinò agguerrita.

-Riprenditi Branimir e digli di darsi una calmata, da noi questo genere di comportamenti sono considerati maleducati- esclamò Alyssa, guardandolo negli occhi.

Krum la guardò confuso per poi voltare lo sguardo verso Lavanda, che aveva il volto stravolto dalla situazione e capì cosa volesse intendere la giovane Black. Krum annuì e si fece indicare il luogo dove si trovasse l'amico per poi correre a riprenderlo. Alyssa tornò dai suoi amici e si mise accanto a Lavanda, che era ancora sconvolta.

-Dai ragazzi, andate a ballare. Ora ci pensa Viktor a Branimir, tranquilli- disse gentilmente.

-Dai- esclamò Fred a Lavanda. -Lascialo perdere epoi questa canzone mi piace particolarmente- continuò sorridendl.

Lavanda guardò i due prima di annuire, sollevata. -Va bene, andiamo-

I due Grifondoro rientrarono nella Sala Grande e Alyssa si ritrovò da sola lungo il corridoio. Si appoggiò al muro  e si beò della quiete che c'era, si sentiva la musica proveniente dalla sala eppure era rilassante stare li, lontano da tutti.

-Comprendo ora i tuoi discorsi su quel Branimir- disse Theodore, poco distante da lei.

Alyssa lo guardò e sorrise mentre il ragazzo le si avvicinava. Le prese le mani e in un attimo si ritrovarono a ballare in mezzo a quel corridoio vuoto. Alyssa appoggiò il capo sulla spalla del ragazzo, mentre ondeggiavano lentamente sotto un ritmo calzante. Dalla Sala Grande si udivano le urla di gioia dei loro compagni eppure i due non avevano alcuna voglia di immettersi nella calca. Stavano bene così.

-Vischio- sussurrò Theodore.

Alyssa alzò gli occhi al soffitto, dove un ramoscello di vischio fluttuava esattamente sopra le loro teste. Non ebbe però il tempo di formulare alcun tipo di pensiero, le labbra di Theodore erano già incollate alle sue.

Nascosto dietro una delle armature, Silente guardava la scena con la propria bacchetta in mano.

***

Alla fine la serata era andata bene, si era divertita e Branimir non si avvicinò minimamente a lei. Aveva ballato fino a notte fonda senza più preoccuparsi di nulla se non del proprio divertimento. Fred era collassato a causa del vino elfico e George lo aveva riportato in camera a forza. Ma nonostante si fosse ritrovata senza cavaliere, stava bene. Avrebbe preferito non vederlo vomitare dietro una delle colonne ma in fondo doveva andare così, grazie a quello infatti aveva trovato Alyssa e Theodore intenti a baciarsi in mezzo al corridoio, incuranti di Fred Weasley che gli vomitava a fianco.

Stava giusto avviandosi verso le scale principali quando una voce la fece fermare di colpo.

-Hai ballato con tutti, meno che con me-

Lavanda si voltò verso Draco Malfoy, trovandolo con il papillon slegato e gli ultimi bottoni della camicia lasciati liberi. Aveva le guance rosse, segno che anche lui come Fred aveva esagerato con l'alcool eppure il volto era intriso di tristezza, come se non si fosse divertito. 

-Perché dovrei ballare con te, Malfoy?- ribatté Lavanda, mantenendosi a debita distanza da lui.

Draco fece un mezzo sorriso e abbassò lo sguardo puntandolo al suolo. -Già, non c'è un perché-

-Appunto- disse la ragazza, guardandolo stranita. 

-Però, Lavanda- esclamò Draco, avvicinandosi a lei. -Questa sera sei bellissima-
 

ANGOLO AUTRICE

Eccoci qui, non riesco a crederci di essere riuscita a finirlo. Il lavoro mi ha sopraffatta eppure ecco il capitolo, uno dei più importanti a mio parere. Non starò qui a dilungarmi molto su quanto ho scritto, sono curiosa di sapere cosa ne pensate voi di questo ballo del Ceppo. Soprattutto voglio sapere cosa ne pensate dei primi due paragrafi, a mio parere più importanti di Alyssa/Theodore.

Bando alle ciance, ci vediamo al prossimo capitolo (spero il prima possibile)

_L_Black_

  
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