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Autore: instability girl    13/08/2009    3 recensioni
Forse non erano gli altri che evitavano lei. Forse la causa della propria solitudine era il suo stupido comportamento. Non voleva nessun contatto con il mondo esterno e di conseguenza non doveva stringere amicizia con altre persone. Sicuramente avrebbe finito per raccontare il suo ‘segreto’... Zoe era una delle preoccupazioni maggiori di Amy. Da qualche tempo era diventata chiusa, silenziosa, schiva quasi come se volesse tagliare i ponti con il resto del mondo. Evitava le sue compagne.
Genere: Generale, Malinconico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aoi, Kai, Reita, Ruki, Uruha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Sorrow made you
Che dire di questo cappy? Semplicemente unico: Essendo in vacanza (Finalmente!) ho molto meno tempo per aggiornare questa storia. Ad ogni modo, cercherò di essere il più presente possibile, ve lo prometto! Parlo del capitolo: Allora, ancora questo si apre con i pensieri di Eleanor. Come avrete capito questa ragazza è stata "manipolata" mentalmente da Jiro e soprattutto da Hiroshi, anche se quest'ultimo sembra essersi preso una bella cotta per lei!
Successivamente, ho scritto una scena sulle prove del duo tra Ruki e Zoe. ^-^
All'inizio avevo pensato ad una canzone in giapponese come duetto, però poi... io non resisto quando sento Ruki che canta in inglese con quel suo accento dolce dolce... Quindi, ho pensato a "Bring me to life", anche perchè è una delle mie canzoni preferite degli Evanescence.
Vi immaginate Ruki che canta "Bring me to life" al posto di Paul McCoy dei 12 Stones??
Per quanto riguarda la parte finale... *__* Beh, lascio giudicare a voi!


Sorrow made you.

"In the maze without an end.
Why do you still breath?"

La voce di Ruki continuava a risuonarle nelle orecchie, provocandole una strana emozione.
Eleanor sospirò, guardandosi allo specchio e alzando fino al massimo il volume dell'i-pod.

- In the maze without an end. Why do you still breath? - canticchiò Eleanor.

Sorrise infelicemente. Quelle parole erano così adatte per descrivere il suo comportamento: Si trovava in un labirinto infinito e non riusciva a uscirne fuori. La sua vita era totalmente inutile, quindi perché continuare a respirare?
Perché continuare a vivere, quando quello che stai facendo è uno sbaglio madornale?

- E' uno sbaglio... - mormorò ancora Eleanor.

"Gareki no shita de shinjitsu ga notauchimawaru e wa,
Naniyorimo fukai
Kodoku zouo shitto fuan,
Kyomu ni saita muhyoujou naniyorimo omoi"

Era inutile continuare a nascondere la verità profonda sotto le macerie. Era questo che sussurrava dolcemente Ruki alle sue orecchie.
La verità era che lei odiava infinitamente sua cugina e quello che lei pensava fosse affetto, era soltanto una facciata inespressiva piena di dolore, avversità, ansietà, gelosia.
Ciò lo confermava il resto delle parole di Ruki che le sussurrava con quella dolcezza velata alle orecchie.

"Sanjou oou fujouri ni omoeta warau aozora"

Il cielo è così azzurro, che sembra quasi assurdo. E tutto ciò cela un terribile evento.
In quel momento stava piovendo a dirotto, ma ciò che diceva Ruki alludeva ad una sola cosa:
L'assurdità di quella tranquillità e di quella felicità era così elevata, da nascondere qualcosa di terribile, che sarebbe accaduto di lì a poco.
Un evento terribile. Quello che stavano organizzando...
Eleanor si passò una mano sulla fronte velata di sudore. Lei sarebbe stata colpevole, assieme ad altre persone, di un reato gravissimo.
Un reato che nemmeno il padre di Zoe aveva commesso. Omicidio volontario.

"In the maze without an end,
Ayamachi ni obore,
In the maze without an end,
Why do you still breathe?"
Nel labirinto infinito, affogando nei nostri errori, nel labirito infinito, perchè continui a respirare?
Era tutto vero: quello che stava facendo era affogare negli errori degli altri. Lei non c'entrava niente con quella storia, eppure soltanto per colpa sua c'era entrata con forza. Quasi con rabbia aveva desiderato di sbarazzarsi della cugina. E non aveva capito, che oramai tutti la stavano sfruttando per placare la LORO vendetta. Una vendetta che, comunque, era ingiusta, perchè inflitta ad una persona innocente.
"Sorrow made you,
In the bottom of the dark sea,
Sorrow made you,
Tsugunai tsuzuke and die..."
Da "The invisible Wall" - The GazettE.

Il dolore ti ha segnato, nel fondo del mare oscuro, il dolore ti ha segnato, continua a ricompensarlo e muori.
Lei, Eleanor Walker aveva toccato il fondo del mare oscuro per sempre. Lì il dolore era venuto a cercarla e lei, essendo debole, aveva deciso di seguirlo e di ricompensarlo per sempre, facendo del male alle persone care.
Ormai era inutile, però, continuare a rimuginare sulla sua vita, quello che aveva fatto era stato fatto perchè ritenuto utile.
Non poteva più ritirarsi indietro.

"Hate yourself!!" le urlò Ruki improvvisamente, facendola sobbalzare.
Doveva odiarsi come diceva lui.
Solo in quel momento capì che lei si stava già odiando.
E quell'odio non era scaturito per sua cugina Zoe. Era scaturito da se stessa. Il dolore che si era impossessata di lei, l'aveva portata ad odiare ogni singola cosa che la caratterizzava.
Ma la verità era che Eleanor doveva odiarsi soltanto per quello che aveva fatto a sua cugina. Era un dolore immenso, quello che le voleva provocare. E non lo avrebbe provocato soltanto alla ragazza, ma anche a tutte le persone che le stavano intorno.
Il campanello di casa sua strillò improvvisamente, facendola "saltare" sul posto.

- Chi è? - domandò debolmente, spegnendo l'i-pod.

- Hiroshi. - rispose il ragazzo.

Eleanor sospirò. Quello non era il momento di una visita, soprattutto se il visitatore era Hiroshi.
Lui si preoccupava troppo per lei. E non doveva farlo, perchè lei non meritava tutta quella preoccupazione.

Aprì la porta e si trovò davanti un ragazzo alto 1.78 cm all'incirca, capelli neri, occhi del medesimo colore, un naso piccolo e dritto e bocca sottile.

- Ciao, Elly. - la salutò il moro. - Sono passato per vedere come stavi. -

- Grazie, Hiro-kun. Direi... che sto bene! -

- Ma se stai piangendo! - esclamò il ragazzo, facendola sentire più colpevole di quanto già non lo fosse.

- Entra pure. - Eleanor ignorò le parole di Hiroshi e fece entrare nell'appartamento il ragazzo. Questo si tolse le scarpe e le appoggiò nell'angolo in cui, poco prima, Eleanor aveva lanciato con noncuranza le sue.

- Non ti importano tanto le formalità Giapponesi, eh? -

- Il problema è che io non sono Giapponese e quindi non sento il bisogno di seguire queste regole. Da noi, a Sidney, questo che stai facendo tu, è inutile. -

- Abbiamo diverse tradizioni, ma è proprio questo a rendere i due paesi interessanti, no? -

Eleanor alzò le spalle. Era strano sentire Hiroshi che parlava come una persona normale. Cioè, non era da lui intraprendere discorsi che non riguardavano la cronaca nera o di quanto fosse divertente spacciare droga insieme al suo amico Jacob.
Lo fece accomodare sul divano, accanto a lei.

- Elly - iniziò a dire Hiroshi con tono grave. - So perfettamente che per te deve essere dura fare questo lavoro ... -

- Se questo si può chiamare lavoro! - lo interruppe Eleanor, alzando gli occhi al cielo.

- Certo, per noi è un normalissimo lavoro. -

- Non direi che pianificare un omicidio è un lavoro normalissimo - replicò Eleanor.

- Ne sono a conoscenza. - mormorò Hiroshi - Ma mi guadagno da vivere in questo modo. Eleanor, c'è una cosa che voglio chiederti ... -

- Che c'è? -

- Se mai il piano dovesse andare in rovina, tu non pensarci su due volte a lasciare tutto e scappare. Fallo per me! -

Eleanor guardò Hiroshi e scorse sul suo viso, una nota di preoccupazione.
Aveva forse paura che il piano elaborato con tanta cura da Kazuya, non andasse in porto?
 
- Te lo prometto, Hiroshi. - promise Eleanor, con un dolce sorriso. - Dimmi una cosa: ci sono novità?-

- Per ora, nulla. -

-E allora perchè sei venuto quì?-

Hiroshi abbassò timidamente lo sguardo. Eleanor riusciva a metterlo sempre in imbarazzo: con quei suoi occhioni dolci, i capelli ondulati biondi, le sue movenze eleganti...

- Per... -

- Per? - domandò istintivamente la bionda.

Hiroshi la guardò. Quello sguardo le ricordava qualcosa, dei momenti particolari.
Quante volte aveva guardato allo stesso modo Nicholas? Era uno sguardo pieno di ammirazione e di amore.
Hiroshi si era innamorato di lei. Eppure, la prima volta che si erano incontrati lui l'aveva guardata con disprezzo, come se fosse una scocciatura averla con loro.
...

Eleanor seguiva lentamente la vecchia, percorrendo il corridoio semi buio. C'era molto freddo e l'unica cosa che continuava a sentire era il ticchettare dell'orologio da polso che indossava.
La moglie di Kazuya la fece accomodare in una stanza leggermente più oscura del corridoio. Non si vedeva nulla, se non alcune figure. Due uomini stavano seduti accanto ad un'altro dall'aspetto minaccioso. Aveva uno sguardo cattivo, occhi neri come pece la stavano fissando.
<< E' lei. >> annunciò la moglie di Kazuya.

L'uomo si alzò lentamente. Automaticamente i suoi scagnozzi lo seguirono a ruota.
 
<< Eleanor Walker... La cuginetta vendicatrice! >> la presentò Kazuya, con un sorriso beffardo.

Eleanor guardò senza paura l'uomo. Aveva dei modi di fare strani, ma a lei non mettevano paura nè disagio.

<< Vuoi fare parte della mia compagnia? >> scherzò Kazuya. Quasi meccanicamente, vennero avanti i due scagnozzi dell'uomo. Juri e Hiroshi.
...

Era successo tutto molto velocemente : il suo arrivo a Tokyo, il suo incontro con la moglie di Kazuya, la sua entrata nel covo di Kazuya, l'incontro con le cugine e infine, l'incontro ravvicinato con Reita, che aveva causato un bel pò di problemi.

- Quindi... Eleanor quello che voglio dirti è che io ti amo. -

Eleanor spalancò stupita gli occhi. Non aveva mai visto un uomo dichiarare il proprio amore con tanto fervore. E per di più, si stava rivolgendo a lei! A quell'insulsa biondina da quattro soldi che non poteva assolutamente competere con Zoe.

- Hiroshi, non avrai mica battuto la testa?! -

Il moro scoppiò in una clamorosa risata. - Per niente, Elly. Ti amo. -
Eleanor sorrise amaramente. Hiroshi e il suo modo di ridere: le metteva subito allegria, ma in quel momento non aveva proprio voglia di ridere insieme a lui.

- Io sono solo un'insulsa biondina ... - mormorò disperata Eleanor.

- Che? - chiese meccanicamente Hiroshi.

- Non dovrebbe piacerti una come Zoe? Lei si che è carina e... -

- Zoe? Eleanor, non mi passa neanche per l'anticamera del cervello quella sgualdrina. E come la descrivi tu, sembra che sia Miss Mondo! E' una ragazza normalissima... Non capisco come tu possa definirla carina. Per me è una ragazza passabile. -

Eleanor si accertò che Hiroshi le stesse dicendo la verità. Lo guardò dritto negli occhi, cercando di scorgere qualcosa che le avrebbe fatto capire che la stava prendendo in giro.
Ma non trovò nulla. C'erano due possibilità : era un bravo attore oppure stava dicendo la verità.

- E chi mi assicura che non mi stai raccontando un mucchio di balle? Magari rientra nel piano di Jiro, prendermi in giro... - disse, ancora incerta.

- Jiro non sa nemmeno che sono quì, figurati. Devi credermi, Elly, non ti sto dicendo una bugia. -
la rassicurò ancora una volta.

- Dunque, ora che so cosa provi, cosa dovrei fare? -

Hiroshi rise maliziosamente. - Potresti... comportarti da brava ragazza oppure ... -

Eleanor non ci pensò su due volte : avvicinò con forza il viso di Hiroshi al suo e lo baciò con altrettanto vigore.
...
Takanori se ne stava seduto su una poltrona con le caviglie attorcigliate, con in mano un foglio di carta. Accanto a lui, c'erano Uruha e Aoi, mentre Reita e Kai cercavano di calmare Zoe, che continuava a passeggiare avanti ed indietro per tutta la stanza.

- Non riuscirò mai ad essere all'altezza di questa canzone! - era completamente disperata.

Reita alzò gli occhi al cielo. - Ma smettila! -

Zoe trucidò con lo sguardo il biondo, che comunque non si spaventò più di tanto. - Stiamo parlando di "Bring me to life", Reita. E mi pare che la cantante, Amy Lee, abbia una voce a dir poco fenomenale. Dimmi tu come riuscirò a cantare una canzone così difficile. -

Takanori sospirò, realmente irritato. - Senti, invece di lamentarti per "il duro compito che ti è stato assegnato", non potresti venire quì, così magari proviamo qualche cosa? -

Reita spalancò la bocca, in segno di protesta. - Takaaaa, ma perchè non posso rilassarmi per due minuti in più? -

- Reita, non stai facendo un bel niente da quando siamo entrati in questa stanza. Alza le chiappe, prendi il basso e inizia a suonare, capito? -

Reita sbuffò ancora, poi si appoggiò con il mento sulla spalla di Kai per sbirciare il foglio degli accordi, che il batterista stava controllando nei minimi dettagli.

- Bene, direi di iniziare! - annunciò Kai, con un sorriso sulle labbra.

In quella stanza, l'unica che continuava a dimenarsi era Zoe.
" Il problema " si diceva, mentre Ruki si alzava e si posizionava accanto a lei. " E' che devo cantare insieme ai GazettE. E quindi... Penso di non esserne all'altezza... "

Tutto questo si svolgeva sotto lo sguardo divertito di Amy, che era seduta al pianoforte.
- Zoe, quando vuoi, iniziamo. - disse la bionda, voltandosi verso il suo strumento musicale.

" Ok, non sarò Amy Lee, ma non sono proprio da buttare come cantante! " si disse.

- Ok, allora iniziamo! - esordì Zoe, voltandosi verso la sorella, con uno sguardo poco convinto.

Alla fine non le importava niente, quella era la prima prova, non poteva fare tutto alla perfezione.

Amy iniziò a suonare il pianoforte. Durante i primi secondi, aveva sentito il cuore batterle all'impazzata. Il suo momento arrivò presto. Aprì la bocca e la voce le uscì come non pensava mai le sarebbe uscita: la tonalità di voce non differiva di molto da quella di Amy Lee.

"How can you see into my eyes like open doors?
Leading you down into my core where I've become so numb
Without a soul, my spirit sleeping somewhere cold
Until you find it there and lead it back home.."

Sorrise, emozionatissima perchè aveva appena finito di cantare la strofa iniziale. Si voltò verso Ruki. Lui le ricambiò l'occhiata e poi si concetrò sulla canzone. Ruki aveva qualche problema a cantare in inglese, non si capiva molto bene, ma nonostante tutto era proprio quello che rendeva le canzoni belle. La sua voce doveva sostituire quella di Paul McCoy, il vocalist dei 12 Stones.

"Wake me up
(Wake me up inside)
I can't wake up
(Wake me up inside)
Save me
(Call my name and save me from the dark)"
Da "Bring me to life"- Evanescence.
...

Takanori sorrise soddisfatto verso Zoe.
Erano tutti stanchi, persino Amy non c'è la faceva più. In effetti, era più che stressante suonare la stessa canzone per dieci volte di fila.

- Direi che per oggi può bastare - disse Kai, alzandosi dalla sua batteria e stiracchiandosi le braccia.
 
- Non è andata male, hai visto Zoe-chan? - fece Uruha, dandole una pacchetta sulla schiena.

- Già. Non sarà Amy Lee, ma questa ragazza ha stoffa. - disse Ruki, dopo aver bevuto un sorso di acqua.

- C'è da dire, poi, che è la prima volta che proviamo questa canzone. - aggiunse Reita, mentre riponeva il basso dentro la custodia di stoffa. - E lei è stata bravissima, forse anche più di te. -

- Forse... - ammise Takanori. - Il problema è l'inglese, lei è avvantaggiata. -

Zoe continuava a seguire il discorso in silenzio. Non riusciva a parlare, soprattutto perchè era stremata e poi, perchè aveva cantato con Takanori.

- Zoey, va tutto bene? - si preoccupò Amy, mentre seguiva Uruha, Aoi e Kai uscire dalla stanza.

-B...Bene, si. - rispose Zoe, che prendeva con avidità la bottiglietta piena di acqua poggiata a terra.
Ne bevve un lungo sorso e solo dopo riuscì a calmarsi.

Takanori uscì dalla stanza, senza dire una parola di più, lasciando soli i due ragazzi.
Reita si appoggiò al muro, con il basso sulle spalle. Non riusciva a staccare gli occhi da Zoe.
Lei, d'altro canto, non si era accorta minimamente di essere rimasta da sola con Reita. Posò la bottiglietta e sospirò. Solo allora si accorse dello sguardo intenso fisso su di lei del bassista.

- Ahem... - fece il biondo impacciatissimo. - Andiamo? -

- A...Andiamo. - rispose Zoe, arrossendo vistosamente. Dopo quella volta in spiaggia, Reita non aveva più accennato all'argomento.
Sato diceva che era un gran deficiente. Secondo lei, Reita non aveva abbastanza coraggio per  intraprendere una storia seria con una ragazza seria. Ma in fondo, qual era il ragazzo che voleva stare seriamente con una ragazza, a quei tempi?
Uruha? Forse. Il chitarrista aveva fatto dei cambiamenti incredibili da quando aveva inziato a fare coppia fissa con Sato. Era diventato più "responsabile".
Zoe spostò lo sguardo su Reita. Lei non voleva che quella scimmia diventasse più responsabile, a lei piaceva così com'era, anche se la faceva soffrire con quel suo strano comportamento da indeciso cronico.

- Siamo arrivati. - annunciò Reita, quando si ritrovarono davanti alla porta della stanza di Zoe.

Zoe annuì, poi aprì la porta con la chiave, senza dire nulla.

- Ehm... Zoey - la richiamò il biondo. - Ti ricordi di quello che ti ho detto in spiaggia? Ecco, io... -

Zoe avvampò all'improvviso. Il suo cervello stava andando in tilt letteralmente.
Il biondo si avvicinò deciso e senza timore poggiò le sue labbra su quelle della mora.

- Zoe !! - la voce di Aoki fece sobbalzare Zoe. Si staccò velocemente dal bacio del bassista e sorrise alla vista della sua amica.

Aoki si beccò un'occhiata di odio da parte di Reita. - Ho interrotto qualcosa...?- domandò preoccupata.

- Fa' niente. - disse Reita. - Continuiamo dopo. -

Zoe arrossì, abbassando lo sguardo velocemente. Cosa voleva dire " Continuiamo dopo? "
Quando il biondo se ne andò, Zoe tirò un sospiro di sollievo.

- Che è successo? - chiese ancora una volta Aoki.

- Mi ha baciata. -

- Che cosa? - strillò Aoki.

- Si, però ora fa' silenzio e tieni la bocca chiusa. Mi raccomando. - disse spaventata che qualcuno potesse ascoltare quel discorso. Aveva paura di sua madre, specialmente. - Che cosa devi dirmi? -

- Tua cugina ha affittato una stanza quì e ha detto ad Amy che vuole venire al concerto! -

Conclusioni:
Ringrazio come sempre Shinushio (adoro semplicemente questa ragazza! E le auguro buone vacanze!^^), _Nanaho_ che riesce sempre a tirarmi su di morale, Rave_in the_GazERock che con le sue recensioni chilometriche mi rende felicissima e Chiecchan che a parer mio è una ragazza fantastica, ho apprezzato molto il fatto che ti sei fatta viva, a differenza di altri LETTORI INVISIBILI.
La sottoscritta si è veramente rotta di "elemosinare" pareri a destra e a manca!! (Scusate se reagisco così.) E comunque non voglio che recensite ogni singolo capitolo, magari lasciate un segno della vostra presenza su qualche capitolo, che vi costa? Per caso vi si consumeranno le unghie a forza di premere i tasti?? Non vi sto obbligando a recensire, sia chiaro, ma mi piacerebbe leggere le vostre recensioni: non per aumentare il numero di queste, ma per me stessa. Aiutano molto i consigli degli altri e io ne ho davvero bisogno, visto la pazzia che avevo fatto qualche giorno fa. ^^'
Mi scuso ancora, nonostante io sia sicura di quello che abbia detto, senza rimorsi.
Buone vacanze a tutti,
Instability girl.



  
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