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Autore: MC_Outlaw    18/06/2020    1 recensioni
Fanfiction seguito di 'Let's fight! For a Better Future' ed aggiornata con la fine della S3
La situazione è cambiata, dopo lo scontro che ha visto coinvolta la forza dell'Equilibrio. Ma ciò non vuol dire che adesso nel mondo sia tutto tranquillo. I supereroi di Parigi adesso dovranno vedersela con altri, agguerriti avversari. Nuovi nemici, ma coinvolti nel passato più di quanto possano immaginare
Genere: Avventura, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Alix Kubdel, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Let's Fight!'
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Disclaimer: ho inserito un piccolo evento, nella storia, di cui spiegherò meglio i dettagli a fine capitolo. Spero non venga preso a male, ma per quanto mi riguarda, volevo e dovevo farlo

 

 

 

 

 

I portatori dei Miraculous avevano una nuova freccia al loro arco che non vedevano l'ora di usare, un ragazzo apparentemente capace di parlare ogni lingua esistente, perfetto per reperire informazioni senza qualcuno come Gabriel assieme a loro. La loro prima mossa fu raggiungere il resto del gruppo, nel centro della cittadina, così da mettere anche loro al corrente di tutto ed iniziare la loro missione da lì

Chloe, Alya e Nino avevano appena finito anche loro di mangiare, all'arrivo dei compagni, un pensiero in meno per il resto del pomeriggio

"Ragazzi!" esordì subito Marinette "Abbiamo una novità bomba!"

Spiegato anche loro ciò che avevano appreso e rapidamente anche le loro teoria a riguardo, anche il trio accolse positivamente la notizia

"Cavolo, peccato non fossi qui con noi prima!" gli spiegò ironico Nino "Potevi aiutarci con i panini, ci abbiamo messo dieci minuti a fargli capire cosa ci volevamo dentro!"

AJ sorrise "Hehe... vedrò di farmi perdonare scoprendo qualcosa di utile" si osservò in giro, soffermandosi sui passanti "Vediamo chi si sente in vena di fare due chiacchiere... mi scusi!" esclamò, rivolgendosi ad una donna intenta ad andare per la sua strada e fermandola per cercare di scoprire il possibile

Il resto degli Wielder, dato che non poteva essere d'aiuto, si limitò ad osservare da distanza mentre il giovane viaggiatore temporale agiva, semplicemente per intervenire in caso di qualche richiesta o problema

Mentre lui era impegnato, si riunirono a loro anche Alix con Fluff nascosta nella sua giacca, a cui Marinette aveva lasciato un messaggio per ritrovarsi nonostante come fossero rimaste d'accordo di sentirsi

"Hey..." mormorò mogia, appena dopo averli visti

"Ah, hai finito! Non avevi detto che ci chiamavi?" chiese Adrien, notando subito però il suo stato d'animo "... c'è qualche problema?"

Lei si grattò la nuca, sperando di non far preoccupare nessuno "Ecco... si, ma francamente era una cosa che ci aspettavamo dall'inizio..." cercò di spiegarsi, venendo anticipata dalla sua Kwami, che rimase nascosta facendo però capolino con la testa

"Avete presente il blocco che non ci faceva venire fino a qui dal nostro tempo? Beh, funziona in entrambe le direzioni... ora che siamo qui, non possiamo uscire dalla Cina con il mio potere. Non possiamo creare neanche un passaggio per comunicare verso l'esterno, purtroppo"

"Ma come vi ho detto, lo sospettavamo" puntualizzò la donna, sospirando "Tutta questa storia è stata solo colpa nostra per non aver pensato di chiedere spiegazioni prima del viaggio"

"Capisco..." gli disse dispiaciuta Marinette "Ed ora quindi che volete fare? Volete tornare indietro?"

Alix, quasi facendo sembrare di non pensarci già più, le sorrise e le mise una mano sulla spalla "Stai scherzando? Con tutti i problemi che abbiamo avuto per entrare in Cina senza Tana? Neanche per sogno!"

Alya le fece notare l'ovvio "Ma sull'aereo eri piuttosto preoccupata per tutta questa storia..."

"Beh... ammetto di aver esagerato un po" spiegò lei imbarazzata "Ero stata colta di sorpresa, tutto qua. Non c'è problema se non posso contattare nessuno, vorrà dire che prima risolveremo i problemi in questo tempo!"

"Almeno torneremo nel nostro tempo a missione compiuta!" terminò Fluff, anche lei convinta delle parole dell'amica

"Se e così, allora faremo il più in fretta possibile!" rispose convinta la corvina

"Non c'è fretta" controbatté, sghignazzando per il suo pensiero successivo "Sai, potrebbe sembrare una battuta scontata questa, ma... abbiamo tutto il tempo che vogliamo. Piuttosto avete scoperto qualcosa in più?"

"No, ci sta pensando adesso AJ" lo indicò Adrien mentre era ancora intento a fermare passanti "Abbiamo scoperto che la magia di Shivihs gli permette di farsi capire in ogni lingua esistente"

La Wielder della Coccinella si illuminò "Già, a proposito! Forse anche il tuo te lo permette!"

Ma la rossa scosse subito la testa "Purtroppo no. Ho capito di che parli, della capacità di tradurre universalmente dei Kwami. Ma il mio Miraculous non è potenziato, come quelli che avevate preso dal tempo di AJ. Fluff ci lavora, ogni tanto, ma abbiamo sempre da fare e non ci riesce a lavorare tranquillamente. Siamo ben lontane da un potere simile"

Chloe notò subito un dettaglio dalle sue parole "Però con questo ci confermi che i Miraculous potenziati lo possono fare!"

Alix si mise subito in allerta e non riuscì a risponderle nella sua solita maniera vaga "... che cavolo, con voi proprio non si può dire una parola del mio tempo..."

"Dai, questo è il meno" cercò di rassicurarla Adrien "Se ne avessimo avuto la possibilità, ce ne saremmo accorti da soli mentre avevamo i Miraculous del futuro"

"Vero, ma devo comunque stare più attenta" rincarò Alix, fingendo di essere arrabbiata, pur sapendo che aveva ragione "Sia mai che vi rivelo dettagli importanti!"

"Ah, hey, Alix..." borbottò AJ, appena ritornato dal gruppo "Com'è andata con il tuo tempo?"

Una breve spiegazione dopo, AJ e Shivihs riuscirono ad empatizzare facilmente con il suo problema

"Beh, non sei l'unica a cui sta andando male" spiegò la Kwami, nascosta nella tasca dei pantaloni del ragazzo, irritata quanto l'amico

"Che vuoi dire?" chiese Nino

"Che anche a noi non sta andando meglio. Tutte le persone che ho fermato fino ad ora scappano non appena chiedo qualcosa riguardo alle notizie che avete trovato. Sono sicuro che sanno tutti di che parlo, ma è come se avessero paura di discuterne"

"Probabilmente perché è proprio così" gli fece notare Marinette, prendendo il cellulare e facendogli rivedere le foto in loro possesso "Stiamo parlando di gente armata e pericolosa. Nessuno vorrebbe restarne coinvolto, neanche parlando anche solo di cose che sono state già rese pubbliche, figuriamoci cose che non si trovano scritte. Magari pensano che anche solo fermarsi e discuterne potrebbe rivoltarsi contro di loro"

AJ rifletté sulle sue parole "Ok, lo capisco... ciò nonostante, a noi servono quelle informazioni"

"Forse potremmo cercare meglio sui giornali, appunto" suggerì Alya, sebbene insicura "Potrebbero avere delle informazioni in più che non sono state tradotte online... anche se la vedo molto difficile"

"Credo anche io... e comunque non possiamo" disse AJ "Sono capace di capire il parlato e di farmi capire, ma le cose scritte non le riesco a leggere. Prima sul chiosco dei panini non sapevo cosa ci fosse scritto, me lo sono dovuto far dire" scosse la testa "Davvero mi chiedo come abbia fatto a non accorgermene..."

Mentre discutevano tra di loro, alle spalle del ragazzo passò un uomo che parlava al cellulare. Eccetto lui, tutto il gruppo non capì ovviamente di che parlava, ma AJ rizzò le orecchie incuriosito

"Ah, ma guarda te..." disse malevolo tra se e se

"Cosa?" gli domandò subito Alix, sentendolo quasi soddisfatto. Lui volse leggermente la testa verso l'uomo che si stava allontanando, per indicarglielo

"Quel tizio parlava di scegliere un titolo per un articolo... deve per forza essere un giornalista, o comunque qualcuno in mezzo a quel mondo. È perfetto!"

"Che aspetti, allora?" lo intimò Chloe "Vai a chiedergli se sa qualcosa!"

"Solo un attimo" disse lui, con tono calmo, visibilmente pensieroso "Se la gente a paura di parlare, non è escluso che sia così anche per lui"

"O magari vuole tenersi le informazioni per il suo giornale" aggiunse Shivihs, gettando uno sguardo di complicità all'amico "Dobbiamo essere un po più convincenti, non credi?"

"Hehehe..." sogghignò AJ all'affermazione della Kwami "Credo che stiamo pensando più o meno alla stessa cosa"

"Pensi di farcela?" gli domandò lo spirito scarlatto, anche se in modo retorico

"Certo. Sarà un gioco da ragazzi" rispose, pronto ad agire

Il loro modo di comunicare però sembrò lasciare confuso il resto dei compagni

"Ehm... cosa avreste intenzione di fare?" domandò Adrien, quasi intimorito dal loro atteggiamento. Sembravano lasciare intendere che non avrebbero fatto nulla di buono

"Nulla di grave" gli spiegò AJ, capendo la sua preoccupazione "Ma vedete, personalmente mi reputo piuttosto bravo a recitare. Devo solo improvvisare un po ed inventarmi una storia per convincerlo a sganciare informazioni, tutto qua" Dato che però l'uomo sembrava starsi allontanando troppo, non aspettò oltre "Shivihs, tu entra in azione, io ti raggiungo subito"

"Vado!" rispose la piccola amica, sulla stessa lunghezza d'onda delle sue idee. Dalle tasche bucate dei suoi pantaloni, la Kwami scese fino alle caviglie e si infilò rapidamente dentro alla pavimentazione della strada, passando sotto terra con l'ausilio della sintonia mentale di AJ per muoversi verso l'uomo

"Fidatevi e lasciate fare a noi" gli disse, allontanandosi a passo spedito per raggiungere l'uomo alle spalle. Il resto degli Wielder non aveva ancora ben idea di che cosa volesse fare, ma sembrava piuttosto sicuro di se, a loro tanto bastava

 

Shivihs ed AJ erano emotivamente e sensorialmente collegati, ad un livello tale che si sarebbe quasi potuto dire fossero capaci di comunicare telepaticamente. Ciò gli permetteva infatti di capire non solo cosa provassero reciprocamente, ma anche di intendersi meglio di chiunque altro e di aiutarsi in situazioni come quella. La Kwami stava viaggiando sotto terra e non vedeva dove stava andando, ma grazie ad AJ che percepiva dove si trovasse, riusciva a muoversi con la massima sicurezza e precisione

In quel caso, proprio sotto ai piedi del signore che il ragazzo si era messo a seguire. Ed appena gli fu ad una distanza ragionevole, Shivihs lo percepì a sua volta e capì che era il suo momento di agire. L'uomo era distratto dalla chiamata, ma nemmeno se avesse fatto attenzione a dove metteva i piedi avrebbe potuto evitare quell'agguato. Lo spirito sbucò unicamente con la testa e la schiena, ma fu capace di infondere in se stessa la piena potenza di Dragakin e di fare da blocco per il piede dell'uomo, che si ritrovò per colpa sua a cadere per terra, facendo anche sparpagliare alcuni fogli contenuti nel suo marsupio. Dopo quel piccolo scherzo si dileguò così come era arrivata, lasciando spazio ad AJ di intervenire. Poco prima di entrare in azione, però, strizzò abbastanza forte le palpebre da generare delle lacrime finte ed inumidire gli occhi

Mentre l'uomo ancora iniziava a rimettersi in piedi, confuso di cosa potesse essere successo, AJ gli si avvicinò preoccupato "S-Signore? Si è fatto male?"

 

"Eh... no, no, tutto a posto" rispose, controllando che effettivamente non gli si fossero rovinati i vestiti

AJ si piegò leggermente per terra e gli allungò un braccio "La aiuto a rialzarsi..."

L'uomo accettò di buon grado un aiuto tanto spontaneo ed afferrò la mano del giovane, rimettendosi in piedi senza sforzo. In realtà, AJ non si era avvicinato a quel modo solo per aiutarlo, ma anche per recuperare da terra quello che pareva essere un tesserino con un codice. Anche se non poteva leggere cosa ci fosse scritto, era chiaro che fosse un documento che poteva sfruttare

Una volta in piedi, glielo restituì "Ah, le è caduto questo..."

L'uomo, nel vederglielo in mano, si sorprese ma fu sollevato "Il mio pass giornalistico... grazie" gli disse, riprendendolo

L'affermazione era perfetta per proseguire con il piano "Giorn... lei è un giornalista?!" esclamò speranzoso

"... si, lo sono " rispose, un po a disagio per la reazione. Fece per rimettere il cellulare all'orecchio "Ora devo andare... hey! No, tutto a posto, sono solo inciampato..."

"No, la prego, aspetti un momento!" lo fermò di nuovo AJ, quasi disperato "La prego... è una cosa importante... è tutto il giorno che cerco qualcuno che possa aiutarmi..."

"Ehm... io veramente dovrei andare..." provò a dire l'uomo, per togliersi di dosso il ragazzo

"Non ci vorrà molto! Mi serve solo un informazione e poi la lascio andare, lo prometto!"

Nel dirgli quelle parole, il viaggiatore temporale riuscì nell'impresa di farsi guardare negli occhi, decisi e lucidi da quella che all'apparenza sembrava disperazione. Negli occhi dell'uomo, in risposta, vide commiserazione e disagio, ma non gli interessava, l'importante era riuscire in ciò che gli serviva

"... va bene, che c'è?" disse rassegnato, per poi rivolgersi al telefono "Ti richiamo dopo" e riattaccare la chiamata

"Allora..." cominciò a spiegare, mentre pensava a come gestire i dettagli, soprattutto pensando a chi aveva davanti. Gli osservò rapidamente mani e vestiti mentre prendeva a parlare "Il mio... un mio caro amico vive da queste parti, ma non ho più sue notizie da settimane. Ero preoccupato già da qualche tempo ormai... da quando è tornato mi ha detto che vicino a casa sua si riunivano delle persone molto losche, sembravano essere trafficanti o roba simile... ho paura che possano avergli fatto qualcosa..."

Il giornalista, a sentir parlare di trafficanti, sgranò gli occhi per un momento "E-E che cosa vorresti sapere di più? Perché non vai a cercarlo a casa sua?"

"È questo il problema, non ho idea di dove abiti! Non ha mai avuto occasione di dirmelo o di farmelo vedere! Io ho sempre vissuto a Parigi e lui ci si è trasferito qualche anno fa, per me è la prima volta che vengo qui!"

"Davvero?" domandò, stavolta stupito da altro "Parli piuttosto bene la nostra lingua, per uno che non è mai stato qui"

"Me l'ha insegnata lui... in casa sua, parlavano solo così. Dato che volevo farmi capire mi sono messo d'impegno per impararla... è un buon insegnante... c-comunque, non è di questo che voglio parlare! Lei è un giornalista, ha in mente un posto come le ho descritto, dove si potrebbe incontrare certa gente? Non per forza in questo paesino, anche altrove!"

"Perché dovrei saperlo?" domandò, cercando di restare impassibile data la domanda. AJ, al contrario, si intimorì, capendo di averlo quasi accusato

"Solo perché online ho letto di alcune notizie che parlavano di traffici illegali e scontri a fuoco! le persone nelle foto erano molto simili a come me le descriveva lui... ho pensato che essendo un giornalista, forse sapeva dirmi qualcosa di più!"

"Ah, capisco..." rispose, scuotendo la testa "B-beh, mi spiace, ma non so come aiutarti. Non siamo noi ad aver pubblicato quelle notizie, so di che parli, ma non ho informazioni in più di quelle scritte"

"Ah... davvero...?" gli chiese, facendosi mogio "Neanche... non so, dirmi dove sono... state scattate le foto? Se qui vicino, o altrove..."

"No, non... non ne ho idea" rispose, seriamente dispiaciuto. Ma anche se il suo dispiacere era autentico, era chiaro che stesse mentendo

"I-Io... capisco..." gli rispose il ragazzo, mentre gli occhi iniziavano a tremargli "Mi... mi spiace di averle fatto perdere tempo..." sospirò, cercando di trattenersi "Proverò a... a chiedere ancora in giro..."

Ancora una volta, la sua reazione lasciò l'uomo piuttosto a disagio. Si sentì in colpa, nel vedere quel giovane così gentile avere una reazione tanto disperata "Hey, non devi pensare subito al peggio... immagino vi sentiste online, giusto? Qui ci sono sempre un po di problemi di linea..."

La reazione dell'uomo, per AJ, fu come aver capito che il pesce aveva abboccato all'esca. Si era interessato al discorso, ormai era praticamente in mano sua. Doveva solo spingere sull'acceleratore e dare il tutto per tutto. Nel vedere l'anello alla sua mano, sapeva cosa fare

"Veramente... dovevamo sentirci una volta al giorno... ci eravamo promessi di farlo finché fosse rimasto qui... ma l'ultima volta che ci siamo sentiti, ha detto che si sentiva osservato... l-lui su certe cose ci prendeva sempre..." disse, cominciando a singhiozzare "Doveva essere una cosa di qualche settimana... il tempo per i suoi genitori di firmare i documenti per trasferirsi definitivamente a Parigi, invece di rinnovare ogni volta un visto... ero preoccupato, ma non... non credevo che..." si mise una mano sugli occhi e si voltò per non farsi vedere "Perché proprio lui... tra tutti... dovevamo rimanere insieme fino alla fine..."

Dalle sue parole, l'uomo capì ciò che AJ voleva fargli capire. Quello di cui parlava non era un semplice amico, era ben di più

"Tu e lui... state insieme?" gli chiese per conferma, costringendo il ragazzo a ricacciare giù le lacrime ed i singhiozzi per una semplice risposta

"Noi... si...s-sono tre anni, ormai..." gli disse, cercando di calmarsi, non volendo farsi vedere così e cercando di farlo passare per uno sfogo emotivo "A-Adesso, vado, mi spiace di... di averle fatto perdere tempo"

Fece per allontanarsi a passo lento, ben consapevole di come stavano per mettersi le cose. E come volevasi dimostrare, il giornalista lo fermò "Aspetta! C'è..." gli si avvicinò, parlandogli sotto voce "C'è un locale, il Rosso Opaco, ai margini della città, da quella parte" spiegò indicando la direzione con lo sguardo, senza fare gesti o altro "Dove alcuni informatori ci hanno detto di aver visto gente strana nell'ultimo periodo" poi provò a mantenere un contegno ed un po di coerenza, avendogli detto prima che non sapeva nulla "N-Non è nulla di confermato eh, ma... può darsi che il ragazzo che cerchi abiti li vicino... anche se non è una zona troppo abitata, non è detto che sia impossibile..."

"Un locale, eh?" gli rispose, facendo per un secondo calare la recitazione, riprendendosi subito dopo per non insospettirlo e rispondendogli anche lui a bassa voce "Grazie! Grazie mille! Andrò a controllare subito se casa sua è da quelle parti... e non si preoccupi, nessuno saprà chi mi ha aiutato"

"S-Si, certo... grazie..." terminò, tranquillizzato dalle sue ultime parole, per poi allontanarsi senza aggiungere altro

Una volta sparito a distanza, AJ sorrise, soddisfatto di essere riuscito nell'impresa. Shivihs ora capì inoltre che poteva ritornare da lui senza problemi. Così come era entrata nella strada, ora uscì nuovamente, infilandosi all'interno dei vestiti del ragazzo e risalendo fino alla maglia per sentirlo parlare meglio "Mi pare sia andata bene"

"Decisamente" rispose lui, ritornando dal resto del gruppo, che fino a quel momento era rimasto molto distante, senza neanche aver sentito di cosa avesse parlato, ma vedendo abbastanza bene cosa stava facendo

Appena in mezzo ai compagni, AJ esordì trionfante "Ho trovato un posto! Da quel che mi ha detto quell'uomo, è probabile che si raduni gente poco raccomandabile da quelle parti. Potrebbero essere i tizi delle foto, o qualcuno legato a loro"

"Grande così!" si congratulò Nino, felice di aver qualcosa tra le mani

"Cosa gli hai detto per convincerlo?" domandò curiosa Marinette "Da qui ci è sembrato di capire che stessi piangendo"

"Gli ho fatto credere che avessi un ragazzo da queste parti e che abitava vicino a luoghi poco raccomandabili. Come il locale dove stiamo andando"

"Oh!" si sorprese Chloe "Non avevo capito che fossi omosessuale!"

"Non lo sono, infatti" rispose AJ, facendosi pensieroso "Almeno, non credo. Non è che ci ho mai pensato troppo, a dirla tutta..."

Alya fece spallucce "E allora... perché quella scelta?"

Lui iniziò a spiegare la sua idea "Per spingerlo a parlare, ho voluto dargli degli sbalzi emotivi. Ho finto di piangere, sono stato leggermente aggressivo per disperazione, infine sono partito a parlargli di un amico per poi fargli credere fosse il mio ragazzo. Con una ragazza sarebbe potuto sembrare più intuibile. Marc e Nathaniel mi avevano detto che nel vostro tempo, relazioni come la loro erano insolite ed a volte malviste. Francamente non ho mai ben capito perché, ma mi ha permesso di sfruttare la cosa"

"Questo tempo è un po complicato su certe cose, purtroppo..." commentò Alix, senza addentrarsi nella discussione per evitare di dover dare spiegazioni

Adrien gli fece poi fargli notare un dettaglio "Ma una volta non dicevi di non voler parlare di coppie future?"

"... perché, loro non stanno già insieme?" gli domandò, confuso "Ho sempre capito male io, forse?"

"... come ha detto Alix, è complicato" ribatté Nino, conoscendo la situazione degli amici di cui parlavano

"Vedo che ti sei dato molto da fare..." mormorò Marinette, stupita, ma insicura se in positivo o in negativo. AJ, come spesso capitava, capì lo stato d'animo della giovane madre

"Immagino tu lo veda come un modo per ingannare gli altri... ma ti posso assicurare che quella era la prima volta che lo usavo per questo motivo. Non ne ho mai avuto bisogno, prima, se non un po con voi, ma sicuramente non in modo tanto subdolo. Su quello ho preso da te... non mi piace mentire a chi mi sta a cuore, se non la vedo come una cosa fatta per il suo bene" poi si mise a spiegare senza nascondere la propria fierezza "Ma... recitare una parte mi ha sempre divertito. Ed è proprio per questo che con voi ci ero riuscito, quando non volevo che sapeste chi ero. Fosse stata una cosa che trovavo difficile, fidatevi che mi sarei fatto scoprire fin da subito"

"Quindi" estrapolò la corvina dal discorso "A te piace recitare come un attore, se ho capito bene"

"... un attore, eh?" disse lui, sorridendo "Sai, credo sia così. Negli anni ho sempre cercato di capire meglio gli altri, in modo da cercare di dire e fare la cosa giusta con anche i giusti modi. Probabilmente è come hai detto tu, una cosa che farebbe un attore per arrivare in fretta al cuore di chi lo guarda"

"Tutto qua?" lo esortò Shivihs, vedendo che aveva trascurato un dettaglio della spiegazione "Forse ti imbarazza dire che lo sapevi già?"

"Beh..." iniziò ad aggiungere leggermente a disagio, spinto da lei "Alcuni ragazzi... mi avevano effettivamente detto che avevo la base per essere un buon attore, sapendo fare certe cose... solo che, a dirlo così, mi sembrava quasi di vantarmene troppo" terminò, lanciando un'occhiataccia alla piccola Kwami, come lui ben consapevole che si era trattenuto dal dire quel dettaglio proprio per imbarazzo personale

"Ragazzi" li riportò all'ordine Alya "Mi spiace fare la guastafeste, ma forse faremmo meglio a muoverci. Se riusciamo ad avere le informazioni che ci servono per quando Gabriel avrà finito, poi potremo muoverci subito"

"Già, giusto" gli diede ragione il biondo gatto nero "Muoviamoci! Dov'è questo posto di cui parlavi?"

AJ indicò la direzione che gli era stata indicata prima "So che è ai margini della città da quella parte, non credo sarà difficile da trovare"

Con AJ che si era messo in testa al gruppo, per guidare tutti, Adrien e Marinette rimasero un po in disparte dietro a tutti per parlare, cercando di non farsi notare. Più che altro, era lui a voler capire meglio cosa passasse per la testa della compagna

"Tutto a posto? Non mi sembra tu abbia preso troppo bene quello che AJ sa fare" gli chiese, intendendo le capacità recitative del viaggiatore temporale

"... all'inizio no, ma credo sia solo un mio problema" gli spiegò, mostrandosi comunque rilassata "Il suo modo di fare era al limite della manipolazione. E l'unica persona che conosco capace di fare così è Lila... non il massimo, come altro esempio" poi scosse la testa e sorrise "Però AJ ci ha dimostrato che saperlo fare non è per forza un male. Come tutte le cose, dipende da chi lo fa e perché"

Adrien sorrise, ma a disagio "Forse era destino che lui la odiasse così tanto, oltre a ciò che effettivamente ha fatto..."

"Già, sono decisamente agli antipodi" confermò lei, per poi rivelargli una piccola verità ancora più sottovoce "Ed a dirla tutta... neanche io sono stata del tutto sincera. Magari all'inizio ero stupita, ma poi mi sono resa conto che volevo solo sapere di più su di lui e su come mai sembrasse così sicuro di se. Adesso sappiamo che gli piacerebbe diventare un attore! Magari possiamo aiutarlo!"

"... aspetta... anche tu stavi fingendo?!" domandò incredulo il biondo

"Hey, siamo pur sempre allenati a mantenere... più di un segreto con tutti" gli fece notare ammiccando

"Wow, non me ne ero accorto!" confessò, sorridendo malizioso "Ma almeno adesso sappiamo meglio da chi di noi due ha preso cosa"

"Eh, già..." rispose lei senza pensarci, accorgendosene solo un attimo dopo diventando anche rossa come un peperone "...hey! N-Non uscirtene con certe cose così dal nulla!"

La sua reazione fu tutto ciò di cui il giovane Agreste aveva bisogno per rallegrarsi. Erano una famiglia piena di segreti, ma dopo tutto non sembrava esserci poi nulla di male se erano tutti di quel genere

 

Dopo qualche minuto di camminata, i ragazzi giunsero al confine della cittadina. E proprio davanti a loro, appena prima di uscirne, c'era un edificio che a dimensioni quasi se la batteva con i capannoni dell'aeroporto, anche se era ovviamente meglio curato di quei semplici depositi per aerei. All'esterno, a parte un buttafuori piuttosto massiccio, c'erano soltanto alcune jeep coperte da teli. Nessuno sembrava passare di lì, ed intuirono che il motivo non fosse semplicemente la sua posizione rispetto al resto delle strade trafficate. Si misero all'angolo della via appena prima, assicurandosi di non farsi vedere ma di tenerlo comunque d'occhio

AJ osservò l'insegna del locale. Non capiva cosa ci fosse scritto, ma il colore di sfondo ai caratteri cinesi fu per lui la conferma di essere nel posto giusto "Il locale dovrebbe chiamarsi Rosso Opaco. E quella scritta mi sembra corrispondere, direi che ci siamo"

"Beh, bene... ora che si fa?" domandò Nino "Entriamo?"

"No, quel tizio non ve lo permetterà" gli fece notare Alix, osservando la situazione

"Dici che vuole nascondere qualcosa?" gli chiese Chloe, sospettosa

"Beh... anche quello, probabilmente, ma..." indicò la porta alle spalle dell'uomo, portante qua e la simboli di 18 marchiati da un divieto "Credo sia un locale riservato ai maggiorenni. Non è li solo per coprire affari loschi"

"Cavolo..." commentò Nino, irritato "Quindi, tutta questa fatica e dobbiamo comunque aspettare il padre di Adrien?"

La donna, sentendolo dire così, gli diede un buffetto sul naso "Hey, va bene che sono ancora giovane, ma io posso entrare tranquillamente. Posso spacciarmi per una turista che cerca un bar dove bere qualcosa. Ancora meglio se non capiscono cosa dico!"

"Mmhh..." cominciò a rimuginare Marinette "Può andare bene, ma a noi interessa sapere tutto ciò che succede li dentro. Se hanno a che fare con gente pericolosa, magari non si fanno vedere al pubblico. Dovremmo poter dare un'occhiata anche alle zone a cui il pubblico non ha accesso, per scoprire tutto il possibile"

"Quindi... intendi tipo la cucina, o il retro del locale?" chiese AJ

"In sostanza si"

"Allora posso pensarci io!" si fece avanti, felice di poter essere ancora d'aiuto "Se entrassi usando i poteri illusori di Trixx, potrei controllare tutto indisturbato! E non si stancherebbe neanche di usare i suoi poteri!"

"Ti ricordo sempre che i miei poteri sono già attivi" gli fece notare lo spirito appena citato, nascosto nel taschino della giacca di Alya "Non penso di poter reggere più illusioni assieme. E non so fino a quando servirà a Gabriel"

"... ah, vero..." ricordò il moro "Anche nel mio tempo non riuscivi a controllarne più di una alla volta..."

Fluff osservò silenziosamente mentre i ragazzi pensavano ad una soluzione, piuttosto dubbiosa se farsi avanti con una sua idea o meno. Ma non sentendo altre idee e prendendo il coraggio a due mani, decise di parlare "E se... se utilizzasse il mio potere, invece?"

I ragazzi si volsero confusi verso di lei, ma la più confusa e stupita di tutti fu Alix stessa "Fluff! Sei... sei sicura che ti vada bene?"

"S-Si, certo!" rispose un po nervosa, per poi spiegarsi con calma "La mia magia funziona nello stesso modo in cui funzionava il potere di Chronogirl, ed è anche più rapida. Ne apre una in questo punto, si sposta dove adesso c'è il locale, la riapre e bam! Siamo dentro! Certo, sarebbe più rischioso che usando un'illusione, ma faremmo molto prima"

"Beh, non è male come idea... e so essere piuttosto furtivo, se voglio..." rispose il ragazzo, anche se piuttosto insicuro dato come ne stavano parlando le due viaggiatrici temporali "Ma... ehm... sei... davvero sicura che ti stia bene che io viaggi nel tempo in questo modo?"

Fluff lo rassicurò "B-Basta che viaggi verso il passato e saremo a posto. Cerco un momento storico in cui qui non non c'era ancora nulla e lo usiamo per spostarci!"

"Fluff..." mormorò Alix, quasi preoccupata, ma comunque particolarmente felice di quella sua reazione. Si rivolse quindi ad AJ "Lei è la più grande esperta di viaggi nel tempo, qui in mezzo. Vedi di non farla diventare matta!" terminò, ironizzando per provare a scacciare quella strana tensione

"Va... va bene" rispose, ancora piuttosto stranito. Non ne capiva il motivo, ma sembrava che quella decisione della Kwami del tempo fosse più pesante di quanto non sembrasse. Non voleva perdere comunque più tempo del necessario "Controllate per favore che non ci veda nessuno?"

Indietreggiò di qualche passo, in modo da essere al centro della via in cui si trovavano. Quando poi i ragazzi gli diedero il via libera, senza nessuno a tenerli d'occhio, AJ pronunciò la frase magica "Shivihs, trasformami!" e la assorbì nel suo corpo, trasformandosi in Dragakin

Alix si avvicinò e gli consegnò il suo orologio, il Miraculous abitato da Fluff, per poi farlo abbassare leggermente e parlargli all'orecchio "Te la affido. Mi raccomando, abbine cura finché siete insieme, va bene?"

Il mezzo drago non capiva il perché di tutta quella tensione, ma non ebbe problemi a rispondergli "Puoi contarci"

"Sarà meglio..." gli rispose, più seria e preoccupata del normale, per poi cercare di tornare al suo solito atteggiamento "Ok, io entro dalla porta! A dopo!"

Mentre si allontanava, Dragakin continuava a non capire come mai Alix e Fluff si comportassero così. Ma decise di lasciare stare, per il momento, in quanto poteva essere semplicemente timore delle due che potesse viaggiare nel tempo dove non doveva. Si rivolse poi ai cinque ragazzi davanti a lui "Mi spiace che voi non possiate fare nulla se non aspettarci"

"Beh, al momento purtroppo va così" gli rispose Marinette "Ma non preoccuparti. Presto o tardi, ci daremo da fare anche noi!"

"Ne sono sicuro" rispose, sorridendogli mostrando le zanne

Fluff, dopo una breve ricerca nel tempo, decretò "Va bene... il periodo migliore in cui viaggiare è 3000 anni nel passato. Non c'era ancora nessuna traccia di civilizzazione in questo posto"

"3000 anni... bene" gli rispose il mezzo drago "Se funziona come la magia di Chronogirl..." disse tra se e se, concentrandosi su esattamente il tempo dettogli dalla Kwami, per poi alzare davanti a se l'orologio e dire "Tana!"

Come gli squarci nell'aria che era già praticamente abituato a vedere, gli si aprì un varco temporale di fronte. E senza attendere troppo per evitare di farsi notare, si gettò dentro, chiudendoselo alle spalle

 

Appena attraversato il portale, si ritrovò in mezzo alla foresta. Proprio come la Kwami del Tempo gli aveva detto, non c'era ancora neanche la minima traccia dell'uomo attorno a loro. Gli alberi si estendevano a macchia d'olio persino in altezza, lasciandolo a bocca aperta

"Cavolo..." mormorò stupito "Non avevo mai visto così tanto verde, neanche in questo tempo. A mala pena si vedeva qualcosa di simile fuori dalla città..."

"Le cose cambiano molto, nel tempo" gli spiegò sbrigativa Fluff "P-Possiamo muoverci? Dobbiamo tornare indietro"

"Si, certo..." rispose, ma senza riuscire a trattenersi oltre "... senti, non volevo essere indiscreto prima, ma... non mi sembri molto a tuo agio, con questa decisione di farmi viaggiare nel tempo. Anche se sei stata tu a proporla come alternativa. Se c'è qualcosa che non va, puoi dirmelo..."

"...i-io..." mugugnò a sua volta "Non... non mi sento a mio agio senza Alix, tutto qua..." spiegò imbarazzata "È un po come si sentirebbe Shivihs senza di te, credo. Anche se per voi due è impossibile separarvi..."

"Ah, capisco..." rispose il mezzo drago, comprensivo "Gli sei molto legata. Se è così, meglio non farti aspettare oltre"

Terminato di indagare, si alzò leggermente da terra, sollevandosi di una spanna da tutta la vegetazione e persino dalla vita che brulicava sotto di loro, lasciando Fluff un po stranita "Ma... che fai? Non faresti meno fatica camminando? Basta qualche passo in avanti e ci siamo"

"Beh, si, ma voglio evitare di toccare qualsiasi cosa" rispose, facendo drizzare le lunghe orecchie alla Kwami "Voglio dire, non so quanto si debba essere scrupolosi in certe cose, ma cercherò di esserlo più che posso, per evitare di modificare il tempo"

"... davvero?" gli chiese, quasi sollevata "Beh, mi... mi fa piacere sentirtelo dire". Dato come si stava comportando, Fluff scattò in avanti in linea il più retta possibile, facendo cenno a Dragakin di raggiungerla "Qui dovrebbe andare bene! È praticamente dove si trovava il retro del bar nel tempo da cui arriviamo!"

Il Wielder la raggiunse subito. Così come aveva fatto per arrivare, posizionò avanti a se il Miraculous, ma prima di procedere preferì essere sicuro "3000 anni nel futuro precisi vanno bene?"

"Si... ah, aspetta" lo interruppe lo spirito "S-Se cerchi nella nostra destinazione, dovresti trovare il momento esatto in cui saltiamo nel passato... pensi di riuscire a piazzare il portale appena si chiude quello di partenza?"

"Molto specifico. Come mai? Problemi temporali?" chiese, incuriosito

"Nessun motivo in particolare" rispose, incrociando le braccia dietro la schiena come se si vergognasse "È solo una mia fissa. Mi piace ottimizzare i tempi... mi da soddisfazione, diciamo" poi si fece un po mogia "Ma... non è necessario, quindi... fai come preferisci"

"Beh, non mi sembra nulla di complicato" gli disse, iniziando a cercare con precisione il momento in cui aveva aperto la prima Tana. Sicuramente aprendola dove voleva ci avrebbe messo meno tempo, ma non aveva alcuna fretta "Credo di averlo trovato... Tana!" Il portale temporale si aprì nuovamente, ma prima di attraversarlo si rivolse alla Kwami "L'ho aperto bene?"

"Hehehe..." ridacchiò, visibilmente compiaciuta "Si, sei stato molto preciso!"

"Ottimo. Andiamo allora!" esclamò appena prima di gettarsi nuovamente nel portale

Ma una volta dall'altra parte, si rese conto di essere ancora all'aperto, non proprio in mezzo alla strada, ma pericolosamente esposto comunque

"Ma che... dove siamo sbucati?" disse, a bassa voce, per timore di essere sentito. Appena la tana si chiuse di nuovo, poté notare il resto del gruppo dall'altra parte della strada, ancora girati verso il punto in cui era entrato prima. Alzò una mano e la agitò per salutarli, anche se neanche lo stavano vedendo, e parlò a bassa voce solo per ironizzare sulla situazione "Di la ci sono ragazzi. Hey, siamo tornati, ciao"

Fluff si osservò per un momento attorno, confusa, per poi darsi una manata in faccia quando vide i muri lerci ed i bidoni dell'immondizia "Cavolo... colpa mia, sono andata anche troppo dritta. È il vicolo a fianco del locale, ci buttano la spazzatura qui"

"Per fortuna che non c'è nessuno qua attorno..." gli disse, sollevato ma comunque preoccupato

"Già. Però, sai, forse non è così un male..." gli disse, illuminandosi "Aspetta un momento" La Kwami oltrepassò il muro al loro fianco e ritornò qualche attimo dopo dal mezzo drago "Bene, adesso ho anche controllato che non c'è nessuno. Via libera!"

"Ah, bene" le rispose, visibilmente stranito. Non sembrava più insicura come prima

"Attiva di nuovo la mia magia e riproviamo. Qualche passo sulla destra andrà bene, stavolta"

"D'accordo" replicò nuovamente. Ma stavolta, si fece più allarmato di prima, quando sentì delle voci provenire da davanti al locale "Oh cavolo... credo che il buttafuori ci abbia sentito!"

"Allora muoviti! Presto!" lo esortò lei, preoccupata allo stesso modo

Dragakin cercò di essere il più veloce possibile nel ritrovare il punto giusto dove aprire il passaggio, ma data la preoccupazione ci si soffermò il meno possibile "Tana!"

Questa volta, quasi non gli diede il tempo di aprirsi, che entrambi ci erano già praticamente entrati per chiuderla in fretta. L'uomo all'ingresso fece capolino con la testa, ma non vide nessuno che stava facendo rumore all'interno della stradina. Anche se confuso, doveva ritornare dalla donna con i capelli rossi che sembrava voler entrare

Ritornati nel passato, Dragakin sospirò sollevato "C'è mancato poco..." poi si rivolse allo spirito del tempo "Stavolta non credo di essere stato preciso come prima, credo di essere avanti di qualche ora rispetto a prima. Scusa"

"F-Figurati..." rispose, nuovamente titubante "Avevamo fretta, non... non serve scusarsi" si posizionò appena alla sua destra "Qui dovrebbe andare bene... il muro non era poi troppo spesso, perciò... potresti... tu..." iniziò a dire a voce bassa, dopo aver spostato lo sguardo alla loro sinistra, visibilmente sconcertata di ciò che aveva notato

Dragakin notò il suo sguardo basito, e lentamente voltò leggermente la testa nella direzione in cui stava guardando "Che c'è?"

Ma non ci fu bisogno di risposte. Era nascosto tra le piante, fermo ed intento ad osservarli, ma la forma era inconfondibile. Non poteva essere un insetto, era troppo grande, e nemmeno una qualche scimmia, dato che fluttuava a mezz'aria. Non si era ancora accorto che lo avessero notato

"Quello..." disse rivolto alla Kwami, cercando approvazione per ciò che credeva di star vedendo

"...si, è proprio..." rispose, non volendo farsi scoprire

"... lo so che non dovrei interferire, ma..."

"Oh, non preoccuparti" rispose subito, capendo il suo timore e le sue intenzioni "Per stavolta hai il mio permesso"

"... bene" replicò nuovamente "Come segniamo dove aprire il portale dopo?"

"Me ne ricordo io" gli confermò. Dragakin, a quel punto, gli fece un cenno positivo con la testa

"Molto bene, in questo caso..." terminò, prendendo un bel respiro

Di scatto, spalancò le ali e si voltò nella direzione in cui stava guardando, catapultandosi a tutta velocità con un singolo scatto sulla posizione del loro bersaglio, seguito a ruota da Fluff. La creatura, capendo di essere stato scoperta, non ci mise che un attimo a sparire in mezzo alle fratte. Dragakin si fece per qualche metro strada in mezzo agli alberi, ma era inutile

"Cazzo, dov'è andato?!" esclamò, irritato

"Non lo so, neanche io lo vedo più!" dovette dirgli Fluff, seccata quanto lui, mentre ancora cercava in giro

Il mezzo drago, non vedendo altra soluzione, si rivolse rapidamente all'accompagnatrice, innervosito "Fluff, ascolta, adesso mi alzò di quota ad occhi chiusi! Tu dimmi in che direzioni posso guardare senza vedere cose che non devo"

"Eh? Va... va bene!" rispose, non proprio sicura del perché stesse facendo in quel modo. Avuto conferma di poterlo fare, prese a volare verticalmente in modo vertiginoso, arrivando piuttosto in alto sorvolando praticamente tuta la zona in cui in futuro sarebbe sorta la città

Fluff lo raggiunse in fretta e si osservò intorno lei per prima "Puoi... puoi aprire gli occhi, non c'è nulla. Purtroppo..."

Anche il Wielder dragonico prese ad osservare nei dintorni anche solo la minima traccia di movimento, ma era impossibile capire qualcosa in mezzo a tutta quella vegetazioni "Lo abbiamo perso... maledizione!" esclamò, irritato. Poi si rivolse con tono più calmo allo spirito "Senti... quello che abbiamo visto... era quello che penso, giusto?"

Lei gli annuì, estremamente seria, confermandogli ciò che era appena successo "Si. Ne sono sicura. Era un Kwami. E non ho idea di che cosa ci facesse qui"

Il mezzo drago si grattò la nuca "Non è che c'è un altro Wielder, da queste parti?"

"Non ne sono sicura... voglio dire, non che sappia dove e quando c'erano degli Wielder in ogni parte del mondo... ma sarebbe strano. Questa zona non sembra ancora abitata"

"Magari è qui per una missione, come noi?" provò a domandare, sperando di capirci qualcosa

"Può essere... però... c'era qualcosa di strano in quel Kwami... è come se lo avessi riconosciuto" cominciò a rimuginare la piccola coniglietta

"Che c'è di strano?" domandò, confuso "Tra Kwami non vi conoscete tutti?"

"Beh, si... ma non intendevo quello. Ecco... tu sai di tutte le Miraculous Box che esistevano un tempo?"

"Ehm... più o meno" rispose lui, non sapendo poi troppo sull'argomento, mentre ricominciava ad abbassarsi di quota per tornare in mezzo agli alberi "Mia madre e mio padre mi hanno accennato qualcosa, quando mi hanno spiegato cosa fosse successo a Maestro Fu nel loro tempo"

"Ok... beh, vedi, ogni Box contiene Miraculous e Kwami che per un motivo o per l'altro sono più legati tra di loro. E quando ho visto il Kwami di poco fa... sono quasi convinta che fosse uno dei nostri" spiegò, facendogli anche capire il perché del suo disagio "E che io sappia, nessuno di noi era da queste parti in questo periodo temporale..."

"Capisco..." rispose, provando ad azzardare un ipotesi "Beh, come hai detto tu, non puoi sapere dove si trovavano tutti gli altri e quando, se i Miraculous venivano consegnati ad altre persone. Altrimenti sarebbe stato facile trovare Papillon quando ancora lo combattevano, o anche nel vostro tempo. Ci deve pur essere un motivo, se questo Kwami era qui, in questo periodo"

"... e... e se non se ne fosse mai andato?" ipotizzò lei, ricollegandosi a ciò che già sapevano "Nelle foto che abbiamo visto, possiamo dire con certezza che quegli umani stavano usando la magia! Forse questo Kwami è coinvolto!"

"Ma non avevi detto di averlo riconosciuto?" domandò, stranito, appoggiandosi a terra e richiudendo le ali "Nella vostra Box non manca nessuno. Non può essere rimasto qui dopo 3000 anni"

"Io... si, è vero, però..." rispose, anche lei stessa confusa dalle sue parole, cominciando a rimuginare intensamente scuotendo la testa "C'è qualcosa che non va... sento che lo dovrei conoscere, ma allo stesso tempo non riesco a capire chi sia... mi scoppia la testa..."

"Hey, non dannarti così" gli disse per calmarla "Prima di tutto, torniamo indietro e parliamone con gli altri, Magari Tikki, Plagg ed il resto dei Kwami saprà dirci qualcosa in più. Oppure i ragazzi tireranno fuori qualche idea o ipotesi che a noi sfugge"

"... immagino tu abbia ragione..." rispose, non nascondendo la sua delusione nel non riuscire a venire a capo della cosa. Ma come gli aveva suggerito Dragakin, non era il momento di sfasciarsi la testa inutilmente "Dai, allora torniamo indietro. E... occhio sempre a dove ti muovi... quando cercavamo di prenderlo non c'era altro modo, ma... meno tocchiamo e meglio è"

"Starò attento" gli rispose, annuendo, felice di aver azzeccato quel dettaglio dell'attenzione, per poi alzarsi leggermente in volo come prima per non toccare nulla "Fammi strada"

"Di qua" rispose, iniziando a farsi seguire, per poi avanzare una domanda "Senti... prima, quando volevi salire per vedere la zona... perché hai voluto chiudere gli occhi?"

Lui fece spallucce e rispose "Francamente, pensavo ci fossero cose che come viaggiatore temporale non volevi che io vedessi"

"Ah, capisco" ribatté, sorridendogli "Ma stavolta non serviva! Siamo nel passato, tutto quello che puoi vedere è già successo, non ho motivo di volere che tu non lo veda"

"Oh..." si imbarazzò lui "Quindi... il passato non si modifica ma si può guardare ed il futuro non lo si vede, ricevuto"

"Impari in fretta, ne sono contenta!" esclamò, per poi abbassare la voce e parlare tra se e se "È proprio vero, mi sono sempre sbagliata... per fortuna"

"Hai detto qualcosa?" gli domandò, credendo che avesse detto altro

"Nulla" scosse lei la testa "Pensavo a voce alta per ritrovare il punto giusto... ah, ci siamo"

Una breve planata bastò per ritornare sul luogo dove sarebbe sotto il Rosso Opaco nel futuro. Fluff gli indicò il punto di cui avevano bisogno "Qui andrà bene. Stavolta ne sono sicura"

Dragakin portò ancora una volta il Miraculous di Alix davanti a se, spiegandosi con la Kwami che lo abitava mentre cercava il punto temporale giusto "Adesso non dobbiamo avere fretta. Il nostro piano è sempre lo stesso, esploriamo il locale da cima a fondo per vedere se scopriamo qualcosa sulle persone che cerchiamo. Metteremo tutti gli altri al corrente di quello che abbiamo visto solo dopo"

"Si, sono d'accordo" rispose annuendo "Meglio fare le cose con ordine"

"Tana!" esclamò lui, dopo aver ritrovato il momento giusto in cui erano partiti, per poi infilarsi e ritornare finalmente al tempo in cui gli interessava essere

 

Sbucato infine all'interno del bar, non dovette neanche pensare a cosa fare, gli fu naturale. Invece di camminare e rischiare di farsi vedere, si alzò subito di quota e si attaccò al soffitto come una lucertola, mantenendosi ancorato con l'ausilio degli artigli e delle ali. Non c'era nessuno, ma muoversi in quel modo lo avrebbe reso più difficile da farsi vedere

Il corridoio in cui erano sbucati attraversava praticamente tutto il locale. Partiva da dove si trovavano loro, con una porta chiusa a chiave che dava verso il vicolo con l'immondizia in cui si erano ritrovati per errore, proseguendo fino alle cucine e dietro al bancone nel locale aperto al pubblico, per poi terminare in una porta che dava sul retro. C'erano anche altre stanze collegate, come l'ufficio del gestore del posto e poche altre, quindi avrebbero avuto un po di zone da controllare. Era abbastanza largo da permettere il via vai di più persone, pensato per quando dovevano portare il cibo ai clienti, ma nel caso di Dragakin gli bastava a mala pena per allargare le ali, nemmeno completamente

Il luogo migliore dove trovare informazioni erano sicuramente le aree private. Il mezzo drago si fece ancora più aderente alla superficie su cui era attaccato, così da strisciarci sopra, riuscendo a muoversi senza fare il minimo rumore. Non lo aveva fatto a caso, poiché era la zona migliore in cui non essere individuato e soprattutto perché tutte le porte avevano una finestrella di vetro posta sulla loro sommità, utile a far passare la luce ed in quel caso a spiare senza aprire nessuna porta.

Appena giunti davanti alla stanza che dava al locale vero e proprio, si fermarono ed osservarono al suo interno. Non era del tutto vuoto come sembrava dall'esterno, qualche persona seduta ai tavoli ed al bancone era presente. Ma la loro attenzione era concentrata su Alix, che dato il momento in cui erano ricomparsi in quel tempo, era appena riuscita ad entrare per dare un'occhiata. Per Fluff fu una cosa piuttosto normale, mentre Dragakin rimase abbastanza stranito

"Avevi ragione" gli bisbigliò il più basso possibile "I tempi si ottimizzano un sacco, con il tuo metodo. È impressionante pensare a cosa ci è successo mentre lei semplicemente cercava di entrare..."

"E questo non è nulla" rispose sempre in tono ridotto "Pensa quando le nostre missioni durano giorni, se non settimane"

"Spero per tutti noi che questa non duri così tanto" ironizzò, ricominciando a muoversi in avanti

Si paralizzò sul posto, con lo sguardo fisso sulla porta della cucina, quando questa si spalancò e ne uscì un uomo con un grembiule bianco ed un piatto alla mano. Era semplice precauzione, sapeva di essere silenzioso, ma voleva vedere se si sarebbero accorti di lui. Così non fu, era abbastanza in alto ed attaccato al soffitto da non essere neanche notato dal cameriere

Appena uscito dall'altra porta per consegnare il cibo, Dragakin e Fluff ripresero a muoversi in avanti. Fecero quasi per entrare nella stanza del direttore, approfittando del fatto che fosse vuota, ma una coppia di voci sbraitanti appena verso l'esterno, su quello che pareva essere una sorta di cortile sul retro, attirò la loro attenzione

Rimanendo all'interno dell'edificio, sbirciarono fuori, notando due uomini che parevano intenti a litigare. Non ebbero neanche bisogno di uscire, per sentire cosa stavano dicendo. O meglio, per lasciare che Dragakin sentisse cosa si dicevano, in quanto per Fluff erano solo parole al vento in una lingua che non capiva

"Hai seriamente intenzione di farti licenziarti per una cosa del genere?!" esclamò contrariato il primo dei due uomini, mentre l'altro cercava di consegnargli a forza un mazzo di chiavi ed un foglio scritto da cima a fondo

"Oh, ci può giurare, signore! " sbraitò l'altro, quasi spaventato "Non ho accettato questo lavoro per rischiare di morire! Quella è gente pericolosa, non ho la minima intenzione di consegnargli nulla! Si riprenda pure le chiavi della macchina delle consegne e l'ordine!"

"Andiamo, parliamone" provò a dirgli calmandosi, per cercare di mediare "Abbiamo bisogno di questa consegna. Anche io non vorrei avere nulla a che fare con loro, ma sono i migliori clienti paganti degli ultimi tempi!" prese le chiavi ed il foglio e li appoggiò su un tavolo alle sue spalle, per poi rivolgersi in modo più persuasivo all'interlocutore "Facciamo così... sono disposto a darti un bonus di tasca mia, se accetterai di portare loro la merce. Chiuderò anche un occhio sui tuoi ritardi delle ultime settimane"

L'uomo delle consegne incrociò le braccia, quasi combattuto "... dovrà essere una bella somma, non mi muovo senza sapere che ne vale la pena"

"Su questo possiamo accordarci, allora..." terminò nuovamente l'uomo per cercare di convincerlo, aprendogli persino la porta ed invitandolo ad entrare "Parliamone meglio dentro"

Il fattorino invitato ad entrare si fece strada, seguito a ruota dall'altro, sospirando affaticato. e come il cameriere di poco prima, nessuno dei due notò Dragakin e Fluff, appostati appena sopra la porta. La Kwami, ora che se ne erano andati, chiese spiegazioni "Allora? Che si sono detti?"

"Qualcosa di molto interessante" sorrise malevolo il mezzo drago, mostrando le zanne soddisfatto "Devono fare una consegna a gente che sembra essere molto pericolosa. Quello incaricato di portarla sembrava averne molta paura. Forse abbiamo qualcosa di più di qualche piccolo indizio..." gettò uno sguardo al tavolo appena all'esterno "Quel foglio è l'ordine che hanno fatto, deve esserci per forza scritto qualcosa di importante... Fluff, te la senti di andare a leggerlo?" domandò, sperando di non vederla intimorita dall'idea

"E me lo chiedi anche? Certo!" esclamò lei, ben più sicura di quanto il dragonide si aspettasse. Attraversò la porta e si fiondò a controllare tutte le informazioni che c'erano scritte sulla pagina, ma rimase ammutolita quando se lo trovò davanti. Non disse nulla, ma con stupore di Dragakin, lo afferrò e lo sollevò verso la finestra posta sopra la porta dalla quale stava guardando, per fargli vedere che avevano un problema. Il foglio era scritto in cinese, per entrambi era impossibile leggerlo

"Ah già... cazzo..." mugugnò lui, notando l'ovvio

Anche se era all'esterno, la Kwami riuscì a farsi sentire, anche se abbastanza flebilmente "Portiamolo ai ragazzi, possono tradurlo con i cellulari"

"... giusto, l'app di traduzione" notò, sollevato di avere con loro quell'aiuto tecnologico. Si osservò alle spalle per controllare che on ci fosse nessuno ed aprì la porta spingendola con la coda, per permettere a Fluff di passare portandosi dietro il foglio. Glielo prese dalle mani e lo mise dentro ad uno dei marsupi "A posto, spero che ci sarà d'aiuto. Cerchiamo ancora un po in giro?"

"Beh, fuori non c'è nessuno" espose lei "Mentre dentro l'unico altro posto dove potremmo cercare qualcosa è l'ufficio del direttore, ma ci sono entrati quei due tizi di prima. Dovremmo aspettare, mi sa"

"Francamente, non so cosa potremmo trovare" gli spiegò stavolta lui "Altri ordini come questi, al massimo, ma uno penso ci basti. E poi anche il direttore sembrava voler avere a che fare con quella gente il meno possibile, dubito abbia con se qualcosa di importante che li riguardi"

Lo spirito annuì, d'accordo con la sua visione della cosa "Se sul foglio che abbiamo preso c'è il luogo della consegna, allora abbiamo ciò per cui siamo venuti. Apri un passaggio temporale e torniamo dagli altri. Ho preso le misure per bene stavolta, non ci ritroveremo in mezzo alla gente"

"Perfetto" gli rispose, impugnando l'orologio "E non si sa mai che incontriamo di nuovo il nostro piccolo amico, mentre siamo là. Tana!"

Aprendo il portale ed infilandosi dentro ancora una volta, i due non si resero conto che ciò di cui Dragakin parlava era ben più vicino di quanto pensassero. Oltre il giardino sul retro del Rosso Opaco, in mezzo a dove iniziava la vegetazione della zona esterna, la stessa figura che avevano incrociato millenni prima adesso stava tenendo fisso lo sguardo sulla finestra dalla quale loro stavano spiando i dintorni. Li osservò discutere, prendere qualcosa e sparire nel tempo, piena di timore e curiosità. Ma soprattutto, con una sola idea che lo tormentava

"Possibile... che fosse davvero lui?" si chiese, insicuro e spaventato "È proprio come millenni fa... ma non può essere..." Cercando di chiarirsi le idee, sparì nella vegetazione, giurando a se stesso che quella non sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe cercato di comprendere cosa stesse accadendo "Non posso permettere che accada di nuovo... non dopo quello che ho passato!" Già sentiva che era ricomparso in una zona più interna della città, quindi avrebbe avuto tutto il tempo di capire. E soprattutto, se fosse stato necessario, di intervenire personalmente nella faccenda "... metterò fine a questa storia, una volta per tutte!"

 

 

 

 

 

Salve a tutti ragazze e ragazzi, qui MC Outlaw. Prima di tutto ho da dire una cosa... GIUSTIZIA per Marc e Nathaniel! Ed anche per Rose e Juleka, ma non essendo state presenti nella storia precedente, non le ho potute citare. Mi è capitato di recente di scoprire che i momenti in cui queste coppie si vedono assieme anche solo di sfondo, non è un modo degli animatori per farceli shippare assieme. Loro tecnicamente dovrebbero stare assieme, ma a quanto pare, hanno problemi a mostrarle in modo effettivo perché purtroppo hanno paura che le persone possano prendere a male la presenza di coppie omosessuali nella serie. A me non da fastidio nemmeno la continua commedia degli equivoci tra Adrien e Marinette, ma quando mi hanno informato di questa cosa, mi è salito il crimine (so che era saputa già da tempo, ma a me è arrivata solo di recente). Quindi è anche per questo che ho inserito quello scambio di battute, prima. Non volevo farne una questione troppo lunga, ma ho approfittato della necessità dei personaggi e l'ho usata come fosse il mio piccolo sfogo, il mio piccolo dito medio nella faccenda. Di nuovo, giustizia per Marc/Nathaniel e Rose/Juleka... e chissà chi altro. Detta questa spiegazione, non ho molto da dire, se non che questi due mesi di chiusura in casa mi hanno fatto fin troppo bene per ordinare le idee e metterle giù velocemente. Spero di rivedervi alla prossima!

MC Outlaw

   
 
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