Mirajane e Erza vogliono soltanto
potersi amare.
“Questa fanfiction
partecipa al 3Days of Pride 2020 indetto
dal forum FairyPiece - Fanfiction&Images”.
Per il 19 giugno il tema è
orientamenti sessuali e/o
romantici.
• omo- (attrazione per
persone del tuo stesso genere)
Coppia: Erza/Mirajane
"Questa storia partecipa al Pride
June del forum Piume
d'Ottone".
Tema: Omosessualità femminile
White and red
Un corvo gracchiava rumorosamente
fuori dalla finestra, il
suo verso risuonava tutt’intorno. All’interno della
stanza, invece, si udiva
ovattato il ticchettio di un orologio.
“Con te posso finalmente
essere me stessa” disse Mirajane,
stretta da un provocante costume in pelle nera.
Erza le domandò:
“Intendi che puoi finalmente gettare la
maschera da brava ragazza educata tutta casa e bar?”.
“Esattamente”
rispose l’altra giovane.
“Ti preferisco
‘demonietta’” soffiò Erza,
sporgendo le
labbra rosso fuoco.
“Oh, ma io sono la regina
delle demoni” rispose Mirajane.
Aveva un pesante trucco nero e i capelli bianchi erano acconciati in
una coda
alta, tenuta ferma da un voluminoso fiocco viola scuro.
“Allora è un
bene che io sia Titania, la regina delle fate.
Possiamo lottare alla pari” rispose Erza. Il viso
incorniciato dai lunghi
capelli rosso sangue. I seni prosperosi delle due giovani premevano gli
uni
contro gli altri.
Mirajane si sporse e
mordicchiò il collo di Erza,
scostandole alcune ciocche morbide. “Amo quando parli
così. Mi fai eccitare”
ammise.
Erza le accarezzò i
fianchi, indugiando con le dita sul suo
ventre piatto.
“Sicura che il mio corpo
non c’entri in questo?” le domandò.
“Tranquilla. Anche quello
mi fa impazzire parecchio” mormorò
Mirajane. Le sue iridi nere brillarono di riflessi blu scuro.
< La gente mi ha cacciata per
anni. Prima volevano
vedermi bruciare per i miei poteri, per le mie trasformazioni.
Additavano
terrorizzati le mie ali da pipistrello nere, rabbrividivano a vedere
quello in
cui potevo mutare le mie braccia.
Mio fratello mi ha sempre dovuto
proteggere >. Mordicchiò
l’orecchio di Erza e glielo leccò. < Adesso
mi giudicano perché sono lesbica.
Anzi, con maggiore ferocia, come se questa mia natura fosse ancora
più
mostruosa e peccaminosa della prima. Poco importa se non faccio del
male a
nessuno >. Leccò le labbra di Erza, che era intenta a
giocherellare con i
suoi seni sodi.
< Scarlett è come
me. Non ha neanche un nome ‘vero’.
L’hanno umiliata, privandola persino della dignità
di essere umana quando
l’hanno fatta schiava.
Lei è per tutti
‘un oggetto animato’, che non solo si è
arrogato il diritto di vivere la sua vita diventando un guerriero
così forte,
ma che addirittura osa amare qualcun altro col medesimo sesso >
pensò ancora
Mirajane.
Erza le aveva avvolto i fianchi con
le cosce sode. Ribaltò
le posizioni, facendola stendere sul letto a faccia in su.
Mirajane la spinse a sua volta e
continuarono così,
voltandosi e rivoltandosi nel ricercare una posizione di predominio.
< Eppure la Gilda ci accetta.
Soltanto che io ancora non
riesco a fidarmi abbastanza da mostrare il mio volto. Come Erza si
rifiuta di
cedere il fianco e lasciar intravedere le sue debolezze.
Solo quando ci sfidiamo e ci amiamo
finalmente buttiamo via
ogni maschera. Siamo solamente noi stesse: due donne innamorate
>.
“A cosa pensi?”
domandò Erza, facendo un verso a metà tra un
ringhio e delle fusa.
“Che sono felice che mi
piacciano le donne. Così posso
godermi il tuo corpo” rispose Mirajane, mordicchiandole il
fianco.
Erza rispose: “Certo che se
non ti conoscessi, direi che la
fai semplice”. Giocherellò con
l’ombelico scoperto dell’amante.
<
L’omosessualità è una cosa
così semplice. Per
definizione è: l'inclinazione erotica verso soggetti del
proprio sesso. Non c’è
niente di cui avere paura. Eppure tutti la temono.
Aggrediscono chi vuole essere solo
libero.
Un po’ come hanno fatto con
i draghi. Li hanno cercati,
cacciati e distrutti. A tal punto che alcuni esseri umani come mia
madre sono stati
maledetti dagli dei e si sono trasformati a loro volta in draghi.
Questa volta,
però, creature folli e pericolose che altri umani ancora
hanno dovuto eliminare.
Mi chiedo che punizione avranno in
serbo gli dei per coloro
che impediscono alle persone di amarsi > si chiese Erza.
Strauss morse con forza le labbra di
Scarlett, quest’ultima
in risposta le pizzicò la coscia, arrossandole la pelle
pallidissima.
Si guardarono negli occhi
intensamente e scoppiarono a
ridere.
“Ti amo”
soffiò Erza.
Mirajane rispose in un sussurro:
“Anche io”.