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Autore: jarmione    19/06/2020    2 recensioni
I Dalton riescono a fuggire in piena notte dal penitenziario.
Ma dopo aver tentato una rapina (che Averell ha bellamente mandato in fumo) qualcosa va storto.
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PERDONATE QUESTA INTRO OSCENA
Storia richiesta da LONGRIFFITHS sulla pagina Facebook "Il giardino di EFP" sotto al post "I Prompt del Lunedì"
Genere: Generale, Mistero, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Storia richiesta da LONGRIFFITHS sulla pagina Facebook "Il giardino di EFP" sotto al post "I Prompt del Lunedì"
Spero di esaudire la tua richiesta, cara.
La storia è divisa in 2 capitoli, il secondo è in revisione.
 
 
 
“Muoviti, imbecille!” sbraitò Joe mentre prendeva Averell per il colletto della divisa carceraria e lo trascinava lontano dalla banca in fiamme.
Il lungo, non essendo pronto di riflessi, inciampò e si fece la strada con il volto per terra che sbatteva contro i sassi e perdeva denti.
I quattro Dalton raggiunsero il retro del saloon e si nascosero in quattro barili differenti.
A causa del disastro provocato da Averell, urla e schiamazzi si potevano udire a chilometri di distanza ed i quattro erano sicuri anche di aver sentito la voce del signor Peabody e della signorina Betty avvicinarsi.
Joe, tolse il tappo che chiudeva il buco al centro del suo barile vuoto e notò un carretto, dove un anziano signore stava caricando dei viveri per un lungo viaggio.
“Seguitemi” mormorò Joe e, dando un colpo ben assestato, tolse il fondo del barile e lo tirò su come se fosse la gonna di una donna.
Camminò fino al carretto, seguito da altri due barili.
“Dove diavolo è quell’idiota!?” domandò stizzito, mentre Jack e William alzarono le braccia non sapendo cosa rispondere.
Joe si voltò e vide Averell con la testa fuori dal barile e ricoperto di un liquido rosso. Era vino e lui era ubriaco.
Il suo sguardo, solitamente ebete, era ancora più stupido del solito e stava parlando da solo.
“Noi siamo i Dalton ed abbiamo appena fatto un colpo alla banca!” cantilenava a gran voce “Uuuh guardate! La banca è in fiamme! Sono stato io, me lo ha ordinato Joe!”
Joe divenne dapprima verde e poi rosso paonazzo dalla rabbia.
Saltò fuori dal barile e recuperò Averell.
Il vecchietto che stava caricando il carretto non si era accorto di nulla, probabilmente era sordo e mezzo cecato o più semplicemente non si stupiva più di niente; finì di caricare il suo carretto e partì senza badare e/o aspettare nessuno.
Joe se ne accorse e andò su tutte le furie “IO TI STRANGOLO!” gridò, prendendo Averell per il collo e cercando di strozzarlo “Mesi di lavoro, un’evasione perfetta e questo imbecille rovina tutto facendo saltare in aria la banca che doveva rapinare!”
I gemelli uscirono dai barili e andarono in soccorso sia di Joe, per calmarlo, sia di Averell, per salvarlo.
“Joe, smettila così gli fai male” tentò di fermarlo Jack, mentre lo teneva stretto per le spalle.
“Così avrò un buon motivo per tornare al penitenziario!” sbottò dimenandosi e tirando, involontariamente, testate al fratello.
Mentre Joe si dibatteva con un forsennato, William aveva trascinato Averell lontano; quest’ultimo era riuscito a farsi passare la sbornia nel giro di poco grazie al metabolismo ultra veloce.
Ma qualcosa non quadrava ed il volto di William cambiò; sgranò gli occhi e indicò alle spalle di Joe e Jack.
“Ehm, Joe…abbiamo un problema”
Cercando di non mettersi ad urlare, Joe si liberò dalla presa di Jack e si voltò; prima che potesse realizzare un pensiero concreto, si ritrovò una pistola puntata sul naso e pronta a fare fuoco.
Per un attimo sudò freddo.
“Joe, guarda! È Lucky Luke!” Averell scoppiò a ridere “Riesce sempre a trovarci!”
Immaginando la reazione del fratello maggiore, William tirò un pugno in testa ad Averell per farlo zittire mentre Jack si allontanava e li raggiungeva.
Joe restò immobile.
“L’hai fatta grossa, Joe” disse Luke con il suo solito tono pacato.
Joe era sul punto di fare una scenata, ma si trattenne e guardò il cowboy minaccioso.
“E’ molto meno grossa di quello che farò a te!” indietreggiò e tirò fuori la sua pistola, rubata ad una delle guardie del penitenziario prima di evadere.
William e Jack fecero lo stesso, anche loro avevano rubato la pistola alle guardie; Averell prese la sua…fatta con la mollica dura del pane della mensa.
Ricevette uno sguardo sbalordito dai gemelli e lui, per tutta risposta, alzò le spalle “Beh? Se mi veniva fame? L’ho creata apposta, non sono mica stupido” e mangiò un pezzo della canna, gustandolo come se fosse un pranzo da re.
“Non ci credo!” disse Joe, che si era voltato “E’ ancora più stupido di quanto immaginassi”
Luke, approfittando dell’attimo di distrazione, abbassò il cane e mise il dito sul grilletto.
Dopo un attimo di tentennamento, sia Joe che i gemelli fecero lo stesso; Averell, invece, si mangiò la sua pistola, sbriciolando ovunque.
“Tu non sparerai, Joe!” disse Luke
“Tu credi?” Joe sorrise e, senza lasciare il tempo al cowboy di replicare, premette il grilletto.
Tutti, escluso Luke, si aspettavano il boato di uno sparo; ma nulla accadde e nulla si udì.
“Ma che…?” Joe fece altri tentativi ma sempre niente.
I gemelli aprirono il caricatore e si accorsero che non c’era dentro nessuna pallottola.
“Joe, sono scariche!” decretò Jack.
“E’ vero!” Esclamò William battendosi una mano sulla fronte “Mi ero scordato che le uniche armi cariche delle guardie sono i fucili e non le pistole! Quelle le tengono per bellezza”
Joe avvertì l’istinto omicida salire, ma non era il momento di mettersi a fare disastri; si voltò di nuovo verso Luke.
“Lo sai che riusciremo ad evadere di nuovo” disse Joe “E non appena lo faremo, tu sarai il primo che verremo a trovare, cowboy”
Luke sorrise appena “Ti ringrazio della cortesia, Joe”
“Ti chiedo solo un ultimo desiderio prima che ci riporti al penitenziario” Joe lo guardò con occhi da cerbiatto bastonato e attese che Luke gli desse il consenso di parlare.
Una volta ottenuto, Joe non disse una parola; si mosse veloce, una cosa abbastanza insolita da parte sua, e con un calcio prese in pieno le gambe di Luke e lo fece cadere.
Approfittando di quell’istante di smarrimento del cowboy, iniziò a correre seguito dai fratelli…o meglio, dai soli gemelli.
Se ne accorse solo quando fu troppo lontano.
“Quell’idiota è sempre il solito!” sbottò Joe, voltandosi verso il fratello “Ma che…?”
Luke puntava la pistola contro Averell, che teneva le braccia alzate e implorava pietà.
Da quando Averell faceva una cosa simile?
Joe fece per raggiungerli, ma Luke non gli diede il tempo ed un boato echeggiò per tutta la zona.
Il resto della vicenda si svolse a rallentatore: Luke se ne andò via ed Averell cadde a terra immobile.
“AVEREEEEEEELL!”
  
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