A Hinata non importava essere il ragazzo più basso. Aveva i suoi privilegi a essere basso, essere veloci nella pallavolo. Quando Kageyama lo circondò con le braccia, avvolgendolo da dietro, lo fece sentire al sicuro. È stato sciocco. Non aveva bisogno di nessuno che si prendesse cura di lui era un maschio, ma era bello sapere che c'era qualcuno al suo fianco che avrebbe vegliato su di lui. Il moro baciò la pelle sopra il colletto. Hinata chiuse gli occhi. Kageyama gli baciò l'orecchio. Lo avvicinò. Hinata fu duro quando Kageyama iniziò a sbottonarsi la camicia. A volte era così imbarazzante essere un adolescente, ma non era il solo della relazione a esserlo. Il setter slacciò l'ultimo bottone della camicia e continuò a trascinare la mano verso il basso finché non strinse contemporanea sia il cavallo dei pantaloni e il sedere del ragazzo del ruolo centrale. Hinata fece un respiro profondo. Kageyama gli mormorò all’orecchio e avvicinò i fianchi e Hinata sentì l'erezione di Kageyama in mezzo la schiena.

Lui capì. Lo ha fatto davvero. Non solo era più basso, era anche quello con lineamenti di un bambino, era quello più dolce e simpatico della coppia. Conosceva il ruolo che avrebbe svolto nelle stereotipe relazioni gay.

"Kageyama, mi piace quello che stai facendo, e lo voglio anche io, ma abbiamo un problema se pensi che starò sotto in questa relazione."

Fine.