ABOUT
DESTINY
LEGENDA
T/N:
Tuo Nome
T/C:
Tuo Cognome
N/A:
Nome Amica
C/O:
Colore degli Occhi
C/C:
Colore dei Capelli
N/P:
Nome del Paese/città
N/Z:
Nome dello Zio
Capitolo
XVIII
-
Quindi il Leader Supremo ha
affidato a te il compito di ritrovare la prigioniera?
C’è dell’astio nel tono del generale
Hux, Kylo può percepirlo, ma non ha intenzione di perdere un
minuto di più con
lui, si limita a fare un cenno col viso e continua per la sua strada,
diretto
all’hangar.
-
E come pensi di ritrovarla? L’Assaltatore
ribelle ha disattivato il localizzatore.
Hux è scettico, non confida troppo
nell’altro, in più, lo irrita il fatto che
l’incarico non sia stato affidato a
lui.
- Ho i miei metodi.
L’idea che Hux ti abbia torturato
non gli da’ pace, per qualche motivo, il fatto di non
trovarsi lì, mentre eri
sottoposta a tanto dolore fisico, lo infastidisce, e teme dipenda dal bacio che vi siete scambiati.
Ricorda a sé stesso i suoi doveri.
Sul display dell’astronave digita un
codice, il codice di BB-9, per definire la sua posizione nella
galassia, immagina
che non siate andati troppo lontano, lo shuttle che avete rubato aveva
bisogno
di rifornimento, dopo il salto nell’iperspazio il carburante
dev’essere finito.
Il localizzatore è ancora
funzionante.
- Thandra. - Kylo indossa la sua
maschera e accende i motori, le parole di Snoke risuonano nella sua
testa.
Non
deludermi ancora.
***
Sono
circa dieci minuti che
camminate: Greg ti precede, non avete più aperto il discorso
“tornare o no
sulla Terra”, ma siete entrambi troppo concentrati a seguire
Miso, ancora
incerti se abbia capito cosa vi serve o meno.
Sul
pianeta non fanno che
susseguirsi alberi dalle fronde colme di foglie rosa e cespugli del
medesimo
colore. Il suolo, morbido sotto ai tuoi piedi, non sembra risentire del
vostro
peso e rimane intatto, nonostante abbia la consistenza di un soffice
materasso.
Infine, giungete in un ampio
appezzamento di terra, sgombro degli alti alberi, ma con quelle che
presumi
essere capanne, composte probabilmente dalle foglie rosa che perdono
gli
alberi.
- Dove sono tutti? -, ti viene spontaneo
chiedere.
Non hai incontrato nessun’altro
lungo tutto il tragitto, neppure adesso, che sembra siate giunti al
loro
villaggio.
Gli occhi del bruco sembrano
adombrarsi.
Intuisci che il Primo Ordine è passato
da questo pianeta, rapendo i suoi abitanti per chissà quale
motivo.
- Miso uno dei pochi rimasti.
Resta in silenzio, senza aggiungere
altro, forse non se la sente di raccontare cosa è accaduto e
ti dispiace averlo
turbato, così scegli di cambiare discorso.
Miso torna a sorridere, se così si
può dire, e raggiungete la sua dimora.
All’interno vi è un semplice cumolo
di foglie rosate, probabilmente funge da letto, e qualche ciotola
composta da
fili d’erba intrecciati, del medesimo colore.
Il ragazzo sembra un po’ restio,
così sei la prima a sedere, mentre Brontolo ti si avvicina.
Greg si decide a prendere posto al
tuo fianco.
- Greg e (t/n) mangia.
Tu e il ragazzo vi scambiate
un’occhiata, incerti sul da farsi.
Non vorresti offendere Miso, ma non
sei certa che quella sorta di bacche siano commestibili, almeno per te.
Brontolo emette dei suoni.
- Dice che possiamo mangiarle.
Lanci un’occhiata titubante verso la
ciotola.
- Se dovessi morire, tornerò
dall’aldilà per tormentarti -, dici a Brontolo,
mentre prendi una bacca fra le
mani e l’annusi.
Sembra inodore, Miso ti fissa
entusiasta, felice che tu abbia accettato di assaggiare, e non puoi
fare altro
che mandare giù quella bacca.
Non riesci a percepire subito il
sapore, dopo averlo masticato per un po’, però,
inizi ad avvertire un gusto
amarognolo, che non è completamente spiacevole, ma simile a
un qualche tipo di
verdura amara.
Dall’espressione
schifata di Greg,
intuisci che anche lui non ha un debole per quelle bacche, ma ti sforzi
di
sorridere in direzione di Miso e lo ringrazi.
Miso annuisce.
- Greg e (t/n) aspetta qui. Miso
porta carburante.
Senza attendere una risposta, il
Thandrano esce dalla stanza.
Scuoti il capo, per nulla convinta.
- Quelle… cose erano
disgustose. -, commenta il ragazzo, indicando la ciotola
con le bacche.
Sorridi: - Decisamente, ma è tutto
ciò che ha e ce l’ha offerto.
Brontolo rotola intorno alla stanza,
come se voglia ispezionarla.
- Sai cos’è successo agli abitanti
di Thandra? -, domandi.
Greg scrolla le spalle.
- Non ne ho idea, non ho preso parte
a nessuna missione su Thandra.
Annuisci e ripensi al modo in cui il
volto di Miso si è rabbuiato.
Ti domandi se non sia l’unico
abitante su quel pianeta, e come trascorra le sue giornate solitarie.
Ti dispiace per lui, la solitudine è
la peggiore sensazione che si possa provare, sentirsi abbandonati da
tutti,
senza nessuno con cui poter condividere gioia o tristezza.
Greg ti lancia un’occhiata sorpresa.
- E dove vorresti portarlo? Sulla
Terra?
- Se io posso sopravvivere sul suo
pianeta, lui può sopravvivere sul mio.
- Ma questa è la sua casa, non
riuscirebbe ad adattarsi. E se gli Stormtrooper dovessero trovarlo? Che
gli
accadrebbe?
Probabilmente l’unico cibo di cui
può nutrirsi sono quelle bacche e non sei certa che potresti
sostituirle con
della verdura amarognola.
In più, non potresti costringerlo a
restare chiuso in casa, ha sempre vissuto in mezzo ai boschi, e
potresti
metterlo in pericolo, se il Primo Ordine venisse a sapere di lui.
Con amarezza, ricordi a te stessa
che il Primo Ordine ha conquistato la Terra.
Dunque il ragazzo ha diciassette
anni.
- Ma questo è il suo posto.
Non puoi fare altro che annuire.
Ma il ragazzo stramazza al suolo,
privo di sensi.
Ti inginocchi al suo fianco,
terrorizzata, e inizi a scuoterlo per le spalle.
- Greg!
Lui non sembra dare segni di vita, così
poggi indice e medio sul suo polso: tiri un sospiro di sollievo, ma
è solo
svenuto.
Ma perché mai è svenuto?
La risposta giunge alle tue spalle,
quando avverti una presenza dietro
di
te.
- (T/n).
ANGOLO
AUTRICE
Come vedete, Kylo e la nostra
fanciulla sono stati lontano poco tempo!
Mi scuso se nel capitolo non succede
nulla di significativo, ma posso spoilerarvi che dal prossimo ne
vedrete delle
belle!
Cercherò di aggiornare il prima
possibile, un bacio, Nephy-