Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: Myriru    26/06/2020    4 recensioni
“Sono stata al fianco del signor Oscar lungo tutta la durata della sua malattia, sono stata l’unica persona di cui si è fidata e l’unica alla quale ha confidato i suoi segreti e le sue paure.
Posso dire di essere una delle poche persone che la conosce davvero, e mi ritengo molto fortunata.
Il mio nome è… Celine Gautier”
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Marron Glacé, Nuovo Personaggio, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dopo più di un mese di assenza sono tornata!
Mi dispiace avervi fatto aspettare così tanto ma quest’ultimo periodo è stato un po’ difficile trovare il tempo di scrivere o di svagarsi un po’. Ora che finalmente ho sostenuto la maturità sono tornata a scrivere ed è stato liberatorio. Avevo così tante idee e tante cose da scrivere che ora non so da dove iniziare!
Questo è un piccolo capitolo, nulla di eccezionale, ma ci tenevo particolarmente a pubblicarlo.
Grazie mille per avermi aspettata, spero che il capitolo sia di vostro gradimento <3
 
«Come sta? Si è ripresa? »
Chiese madame Jarjayes, interrompendo la sua preghiera, quando il dottore entrò nel salotto dove tutti erano riuniti in silenzio e in attesa di buone notizie.
«Per ora è stabile, sta riposando. Le ho dato del laudano, la febbre è salita di nuovo e ha avuto le convulsioni. Devo ammettere che non avevo mai visto un peggioramento simile in così poco tempo però non perdo le speranze, se riesce a superare la notte ha ancora qualche possibilità di vivere »
Disse il medico poggiando la mano sulla fronte massaggiandosi poi le tempie. Madame Jarjayes scoppiò in lacrime aggrappandosi al marito, la governante singhiozzava accanto al nipote. André non si era mosso, aveva tenuto il capo basso per tutto il tempo, con i gomiti poggiati sulle cosce e con le mani che gli reggevano la testa. Celine si era seduta al suo fianco, il dottore non aveva voluto nessuno con lui se non il suo assistente e lei era rimasta chiusa fuori, cacciata insieme ad André che, sconvolto, non era riuscito a dire nulla o a ribellarsi.
«Allora… la porteremo ad Arras, in campagna »
Aveva detto il generale e Celine quasi non riconobbe la sua voce tremante.
«Assolutamente no. La campagna la sconsiglio fermamente. Sembrerà la soluzione migliore ma nessuno tiene in conto delle intemperie e della poca attività 1 e invece di farle del bene potrebbe accadere tutto il contrario. Se fosse venuta da me prima – fece una pausa, pensando a tutte le visite degli scorsi mesi – probabilmente ora non sarebbe in questo stato »
Celine strinse la mano di André tra le sue e lui girò il capo verso di lei, senza dire nulla, e la guardò piangere silenziosamente.
«Cosa… possiamo fare allora? »
Chiese André con una calma innaturale alzando lo sguardo verso il medico.
«Starle accanto, può sembrare poco, ma per curare una malattia corporale è meglio prima curare la malattia dell’anima. In più tenere le finestre aperte il più possibile, bagni con essenze per liberare i polmoni… credo che possa bastare »
«Faremo tutto il necessario dottore »
Assentì il generale e Celine, accompagnata dalla governante, seguì l’assistente del medico nella stanza della donna per darle alcune erbe per i medicinali.
 
«Sono le cinque del mattino… sta ancora dormendo? »
Chiese Celine guardando verso il letto. André era seduto su una poltrona vicino al letto e non si era mosso da lì, era stato sveglio tutta la notte attento ad ogni suo movimento. Celine tirò le tende e aprì completamente le finestre, lasciando che la luce del sole e l’aria fresca entrasse nella stanza.
«Sì, credo che tra poco si sveglierà »
Sussurrò André stanco, stringendo la mano della donna e baciandole il polso. Celine allora si avviò verso la vasca da bagno e prese una delle bacinelle piene d’acqua calda che aveva preparato per versarla nella vasca.
«Aspetta, lascia fare a me »
Aveva detto André e lei lo aveva lasciato fare senza opporre resistenza. Troppe emozioni e poco sonno la stavano distruggendo.
Quando André ebbe finito iniziò a far sciogliere nell’acqua i Sali che le aveva dato l’assistente del medico e preparò i teli per Oscar e, una volta ultimato tutto, aspettarono il suo risveglio.
La febbre era calata e il suo viso era fresco anche se le guance erano ancora rosate, la tosse non l’aveva scossa neanche una volta anche se si era lamentata nel sonno, girandosi e rigirandosi nel letto più volte, chiamando il suo André.
Riaprì gli occhi che il sole stava ancora sorgendo, l’orologio batteva le sei.
«Oscar… »
André le accarezzò il viso e le sorrise sollevato e le parlò piano, stringendola a sé.
«Non dormivo così bene da molto »
Disse Oscar con la voce ancora impastata dal sonno guardando sia André sia Celine. Poi il suo sguardo si volse verso la finestra aperta.
«Che giorno è? »
«13 luglio »
Aveva sussurrato Celine mentre fece cenno ad André di prenderla in braccio. La donna si abbandonò tra le braccia del suo amato e, nascosta dieto il separé, si era lasciata spogliare da Celine senza chiedere nulla.  Si immerse rapida della vasca, l’acqua non era calda ma nemmeno tiepida e il profumo balsamico che sentiva alleviava il fastidio che sentiva nel petto. Celine coprì la vasca con alcuni asciugamani, permettendo così ad André di avvicinarsi a lei senza che potesse vederla nuda.
«Dovevamo andare a Parigi  »
Sussurrò Oscar stordita rivolgendosi ad André. In quelle ore avevano completamente dimenticato tutto quello che stava succedendo a Parigi e André si rese conto che tenerla a palazzo le sarebbe stato fatale se il popolo avesse preso il sopravvento.
«È vero »
Disse accarezzandole il viso pallido e spostando una ciocca dal suo viso. Celine le raccolse i capelli in un piccolo chignon.
Qualcuno bussò alla porta, Celine si mosse rapida e l’aprì appena scorgendo la figura della governante.
«Il generale vuole parlare con André… Oscar si è svegliata? Come sta? »
«È sveglia ma è ancora un po’ stordita, mi sembra star meglio… André – si girò in direzione dell’uomo – il generale vuole parlare con te »
André alzò il capo verso Celine e annuì, baciò la fronte di Oscar e le promise di tornare presto. Celine si allontanò dalla porta e lasciò entrare la governante che rapida si avvicinò ad Oscar.
«Bambina mia! Come stai? Che spavento ci hai fatto prendere! Però non ti preoccupare, ora ti aiuteremo noi, ti sentirai subito meglio! »
«Nonna… grazie »
Avrebbe voluto dire altro, pensò Celine, ma forse aveva evitato per non darle un altro dolore.
«Tesoro ora vado a prepararti qualcosa da mangiare, va bene? E non dirmi che non hai fame perché dovrai mangiare per forza! »
Oscar rise e annuì serena, promettendole di mangiare quello che poteva. Quando si ritrovarono sole Celine si sedette sullo sgabello al suo fianco e la guardò in viso.
«Oscar io »
«Tu e André siete molto carini insieme »
Celine sussultò, il viso di Oscar era serio e un piccolo sorriso le incurvava le labbra.
«Oscar ma cosa stai dicendo… io… »
La porta si aprì di nuovo, la governante aveva in mano un vassoio con del latte caldo e qualche fetta di pane come le aveva consigliato il medico.
 
“Oscar non è mai più tornata su quell’argomento”
 
 
1=  La dimora in campagna senza attività viene erroneamente presa a modello e non si tiene conto delle intemperie. [Fonte: https://blog.libero.it/lfde/9843863.html]
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: Myriru