Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: MonicaX1974    26/06/2020    1 recensioni
Harry è tornato a far parte della vita di Zayn, ha ritrovato un amico, un collega, un fratello. Sta lavorando a un nuovo disco, è impegnato nel sociale, conduce una vita tranquilla, disinvolta, senza problemi di alcun tipo per la testa: fa quello che gli va, quando gli va di farlo.
Nessun impegno, nessun progetto sentimentale, concentrato sul lavoro e sul divertimento, ma non ha fatto i conti con il destino, che gli ha messo sulla strada una delle prove più intense di tutta la sua vita.
Si ritroverà, suo malgrado, a lottare con tutte le sue forze contro sé stesso, contro di lei, e alla fine combatterà per lei, per loro, perché non potrà fare altro che arrendersi.
Entrambi corrono veloci, senza sosta, troppo presi dalla loro carriera, ma qualcosa li costringerà a fermarsi.
A fermarsi e restare.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

So I won't hesitate no more, no more
Quindi non esiterò più, mai più

It cannot wait, I'm sure
Non posso aspettare, sono sicuro

There's no need to complicate, our time is short
Non c'è bisogno di complicare le cose, il nostro tempo è breve

This is our fate, I'm Yours
Questo è il nostro destino, sono tuo

"I'm Yours"

Jason Mraz

____________

È arrivato il momento di giocare a carte scoperte, forse è l'unico metodo con cui può abbattere i muri che Matilde si ostina a tenere su.

Non gliel'ha mai confessato apertamente, ma ha imparato a conoscerla e immagina che abbia paura di essere felice. Il dolore provocato dalla mancanza della madre, la sofferenza che prova nel vedere il padre triste, e il suo passato, non l'aiutano a lasciarsi andare, tutt'altro. Harry, però, ha intenzione di tentare in ogni modo, perché un sentimento del genere non l'ha mai provato.

È qualcosa per cui vale la pena lottare e lui non si è mai tirato indietro di fronte alla difficoltà.

È questo il motivo che l'ha spinto a invitarla di nuovo a uscire. La gita al lago è stata una rivelazione, per lui, e spera che sia la stessa cosa anche per la rossa.

Il mese di aprile sta scorrendo in fretta, gli piacerebbe poter andare al matrimonio di Will e Peter con Matilde al suo fianco, come accompagnatrice ufficiale. In realtà gli piacerebbe molto più di questo, perché non è solo il suo cuore a essere pieno di lei.

I giorni trascorsi al lago Seneca gli hanno regalato una grande ispirazione, tanto che sono uscite ben due canzoni dalla sua penna, ripensando ai momenti trascorsi insieme.

Non riesce a togliersi dalla testa le immagini di Matilde con il girasole in mano, o quando era illuminata dal sole al tramonto, quando i suoi capelli sembravano dorati. Nel momento in cui ha impugnato la matita le parole sono uscite da sole, non ha avuto bisogno di cercarle, erano semplicemente lì, Harry ha dovuto soltanto scriverle.

Dopo essere rientrati a New York ha provato a lasciarle un po' di spazio, ma è tornata a essere sfuggente. Ha pensato che quello spazio le desse modo di allontanarsi di più, così è tornato all'attacco e l'ha invitata a uscire. Certo non gli è bastato chiederlo, ha dovuto insistere, ma alla fine l'ha spuntata e oggi sarà soltanto sua.

Matilde è tornata a immergersi nel lavoro, nello studio, dando priorità alla ragione, piuttosto che al cuore, un cuore che non la sta facendo dormire, che non le dà tregua, nonostante stia tentando in ogni modo di metterlo a tacere.

Stavolta, però, l'insistenza di Harry non le ha permesso di restare chiusa in casa. Sta cercando l'eyeliner nel beauty, quando lo sguardo le cade sui Ray-Ban di Harry, rimasti sul ripiano del lavandino da quando li ha dimenticati quel pomeriggio. Continua a dirsi che glieli restituirà, ma poi non lo fa. In fondo le piace averli lì, anche se non è disposta ad ammetterlo.

Sospira e riprende a truccarsi, in pochi minuti è pronta. Scende quando Harry l'avvisa di essere sotto ad aspettarla. Quando sale in auto si accorge subito della luce negli occhi del cantante, qualcosa che la mette in allerta.

«Ciao, Rossa».

È un gran sorriso, quello che gli spunta sulle labbra quando la vede.

«Ciao, Styles».

Matilde cerca di evitare il suo sguardo, perché gli è bastata un'occhiata di sfuggita, per sentirlo arrivare fino all'anima.

«Va tutto bene?» domanda, nel tentativo di farla voltare verso di lui.

«Tutto benissimo. Dove stiamo andando?» farfuglia, dedicando la sua attenzione al gancio della cintura di sicurezza.

«Puoi continuare a ignorarmi, se vuoi, ma ti avviso che non ho nessuna intenzione di smettere» afferma divertito e mette in moto l'auto.

«Di fare cosa?» domanda Matilde, rivolgendogli uno sguardo confuso.

Harry si volta, le sorride, e resta incantata dal suo sguardo. «Di corteggiarti» ribatte ovvio.

Mati trattiene il fiato per un attimo: Harry è sempre troppo da gestire. Sta facendo appello a ogni briciola di razionalità che riesce a recuperare nella sua mente, prima di aprire bocca e replicare.

«Falla finita, Styles».

Il cantante non ribatte oltre, ride, e torna a guardare avanti a sé. È certo di averla colpita, ma è anche certo che non gli darà soddisfazione.

Durante il tragitto decide di non toccare più l'argomento. Si informa su come stia andando il praticantato in ospedale e Matilde racconta entusiasta diversi casi di cui si è occupata. Harry l'ascolta interessato, felice di entrare a far parte del suo privato, della sua vita, dei suoi sogni, e dei suoi progetti.

Arrivano a destinazione e Matilde sorride come una bambina, nel vedere le attrazioni di Coney Island.

«Le giostre, Styles?»

«Ti stai comportando da bambina, credevo ti sarebbe piaciuto» risponde divertito.

Spegne il motore dopo aver parcheggiato, e scendono dall'auto restando con il naso all'insù. Matilde adora la ruota panoramica, ci andava con suo padre, per imparare ad affrontare la paura dell'altezza. Era un momento in cui il suo papà diventava il suo eroe personale, perché dedicava a lei ogni attenzione.

Ed è con quello spirito che entrambi passeggiano tra le attrazioni, incuranti degli sguardi che attirano. Chiacchierano, ridono, Harry ha persino voluto giocare al tiro al bersaglio, senza vincere nulla, ma facendo ridere di gusto Matilde, che non ha perso occasione per prenderlo in giro. 

«Oddio, Styles! La macchinetta delle foto!» urla la rossa all'improvviso.

Lo prende per mano e lo trascina verso la cabina, dove prende posto, mentre Harry resta in piedi al suo fianco, abbassandosi un po'.

«L'ho detto che sei una bambina» afferma divertito il cantante, a causa dell'entusiasmo di Matilde.

«Io e Jo le facevamo sempre» esclama con un gran sorriso. «Dai, sorridi!» lo esorta con maggiore entusiasmo.

«Oh, sì, Joseph, il più cordiale della famiglia Coser» scherza il cantante.

Arriva il primo scatto, mentre Matilde ride di gusto per la battuta di Harry. Nel secondo e nel terzo fanno delle smorfie, ma l'ultimo è sempre quello più bello: lui si abbassa, lei solleva il viso, e la macchinetta è pronta a immortalare un piccolo dolce bacio con il sorriso.

 Nel secondo e nel terzo fanno delle smorfie, ma l'ultimo è sempre quello più bello: lui si abbassa, lei solleva il viso, e la macchinetta è pronta a immortalare un piccolo dolce bacio con il sorriso

«Queste foto sono mie» mormora la rossa, restando a fissarlo.

«E io so anche dove puoi metterle» afferma Harry, con un sorriso furbo che non sfugge a Mati, che ora lo guarda con aria curiosa. «Vicino all'altra che hai di noi due, sopra il tuo letto» sussurra, portando una mano sul suo viso. Matilde resta senza parole, gli occhi fissi, e il cuore che batte forte. Vorrebbe chiedergli come fa a saperlo, ma non ne ha la forza. Lo sguardo di Harry è ancora troppo. «L'ho vista, Mati» spiega, dopo aver visto la sua espressione smarrita. «Sei tu la mia ragazza dagli occhi color dell'oceano e i capelli color del fuoco». Il cantante ripete le parole che aveva scritto alcuni anni prima dietro la polaroid che lei ha conservato tanto gelosamente. «Ti sei mai chiesta a chi fosse ispirata "If I could fly?"»

Matilde sente tremare la terra sotto ai piedi, come anche tutto il suo corpo. Non può essere, dice a sé stessa, non può e non vuole credere a ciò che vede, a ciò che sente, alle parole che lui ha detto, perché vorrebbe dire mandare all'aria ogni suo proposito.

Harry le fa perdere la testa e non va bene.

«Le foto sono pronte» mormora la rossa con un filo di voce.

Distoglie lo sguardo, recupera le foto tessera, e ciò che vede è un colpo al cuore: loro due sono il ritratto della felicità. Sospira e mette in borsa le foto, alla ricerca di un appiglio che possa far tornare l'atmosfera spensierata di pochi minuti prima, perché il suo cuore rischia di esplodere da un momento all'altro.

Escono dalla cabina e vaga con lo sguardo. Individua il camioncino dei dolci.

«Lo zucchero filato» sussurra, ricordando una piccola Matilde impegnata a morsicare una gigantesca nuvola colorata attaccata a un bastoncino di legno, mentre ci sprofondava dentro con le manine, che diventavano appiccicose, e sua madre che cercava di pulirla con le salviette umidificate.

«Lo vuoi?» domanda Harry, dopo aver visto i suoi occhi pensierosi.

È l'occasione giusta per riportare la leggerezza e lei ne approfitta subito.

«Sono una bambina, Styles, certo che voglio lo zucchero filato» risponde impettita.

«Ai suoi ordini».

E quando Matilde ha quel bastoncino in mano, lui non può resistere: si posiziona davanti a lei, che viene nascosta dalla nuvola rosa, e scatta una foto con il suo cellulare

E quando Matilde ha quel bastoncino in mano, lui non può resistere: si posiziona davanti a lei, che viene nascosta dalla nuvola rosa, e scatta una foto con il suo cellulare. Sullo schermo compare l'icona di un'app che lo tenta tanto da cedere di nuovo alla tentazione.

"Basta poco per farla felice"

È questa la didascalia sotto l'immagine che pubblica sul suo profilo Twitter.

Il telefono di Matilde vibra, ma lo ignora, troppo occupata dal capire cosa stia facendo Harry.  Abbassa il bastoncino di zucchero filato e lo vede infilare in tasca il telefono.

«Mi hai fatto una foto?»

«Da come lo chiedi sembra che sia un problema» replica lui tranquillo.

«No, se la cosa resta tra noi» lo avvisa, mentre lui sorride. «Che stai combinando?» gli chiede avvicinandosi.

«Ti ho fatto una foto con lo zucchero filato» replica, come se niente fosse.

Il telefono di Matilde vibra di nuovo, più volte, e pensa che forse è meglio fare una controllata, potrebbe essere l'ospedale.

«Non muoverti da lì» lo minaccia in tono scherzoso.

Sfila il cellulare dalla tasca e sblocca il display, aggrotta le sopracciglia, quando si accorge che ci sono diverse notifiche di Twitter. Abbassa il menù a tendina e sgrana gli occhi, nel notare che c'è un tweet di Harry di pochi secondi prima.

«Dimmi che non è quello che penso» borbotta sconsolata.

«Non so mai quello che pensi» ribatte secco.

Matilde sospira, apre l'applicazione, e scopre che il tweet di Harry è proprio la foto che le ha appena scattato.

«Era necessario?» gli domanda infastidita.

Nel frattempo i retweet e i like aumentano in maniera esponenziale, così come le domande su chi sia la misteriosa ragazza dietro allo zucchero filato. Il volto non è visibile, lui non avrebbe mai messo a rischio la sua privacy, ma era talmente felice del momento che stava vivendo, che ha sentito la necessità di condividerlo.

I due sono stati visti spesso insieme: lei è cugina di Sofia De Angelis, fidanzata del famoso Zayn Malik, nonché amico ritrovato di Harry. Per questo i gossip sono sempre stati sottotono, nei loro confronti. Qualche leggera insinuazione c'è stata, ma senza alcun seguito. Tuttavia, la popolarità di Harry le ha creato qualche difficoltà con i colleghi in ospedale. Non sa chi abbia messo in giro la voce, ma qualcuno si è permesso di dire che la dottoressa Coser è arrivata, dove è arrivata, grazie alle sue conoscenze.

Matilde continua a non dare peso a quelle insinuazioni, perché non vuole dare adito a pettegolezzi, ma non può negare che le abbiano fatto male: lei ci ha messo cuore e anima per ottenere quel posto e il rispetto se l'è guadagnato con tanti sacrifici.

«Andiamo, non ti si vede» le fa notare.

La rossa torna a guardare il display, sul quale fa scorrere commenti che legge in fretta, soffermandosi su quelli più sfacciati.

«Dio!» esclama frustrata.

«Che c'è?»

Matilde alza lo sguardo su Harry, che adesso riesce a vedere quanto sia turbata da ciò che ha letto.

«Chiedono se sono la tua fidanzata» sbotta infastidita.

«Al massimo chiedono se la ragazza della foto sia la mia fidanzata. Nessuno sa che sei tu, non ti si vede» le ripete serio.

«È lo stesso».

«No, Mati, non è lo stesso».

La rossa riprende a leggere i commenti, scorrendo in fretta la timeline. Harry la osserva per qualche secondo, fino a che decide di intervenire strappandole il telefono dalle mani.

«Ehi!» si lamenta la ragazza.

«Adesso, basta. Smetti di pensare a Twitter e a tutte le cazzate che scrivono le persone. Non sanno niente di te, o di noi».

«Non dovevi pubblicarla» insiste Matilde, che lo guarda con rabbia, o forse è solo paura.

Il cantante torna a osservarla con attenzione e vede nei suoi occhi blu tutta la sua insicurezza, la sua fragilità, e pensa che forse ha esagerato.

«Hai ragione, mi dispiace, ma davvero non ti si vede. La gente non può sapere che sei tu. Sono io quello che si tirerà addosso le domande, devi stare tranquilla» cerca di rassicurarla, ma non sembra essere convinta.

La rossa non gli risponde, riprende il telefono dalle mani di Harry e lo mette in tasca. Si incammina senza aggiungere altro, lasciandolo indietro. Il cantante ruota gli occhi e i pensieri corrono veloci, alla ricerca di un modo per farle tornare il sorriso.

Una lampadina si accende nella sua mente e la raggiunge con passi veloci. L'affianca, lei dà un morso allo zucchero filato, ignorandolo. Harry sorride e intona a bassa voce una canzone.

You know I try but I don't do too well with apologies
Lo sai che ci provo ma non sono molto bravo con le scuse

Matilde riconosce la canzone: avere l'ennesima conferma che lui ascolta con attenzione ogni cosa che dice, le fa fermare il respiro.

Cause I just need one more shot at second chances
Perché io ho solo bisogno di un'altro giro di seconde possibilità

La rossa continua a camminare, lui le gira intorno con un gran sorriso divertito, perché ha notato che Matilde si sta trattenendo.

Yeah, is it too late now to say sorry?
Sì, è troppo tardi ora per chiederti scusa?

Cause I'm missing more than just your body
Perché mi manca molto più del tuo corpo

Is it too late now to say sorry?
è troppo tardi ora per chiederti scusa?

Yeah I know that I let you down
Sì lo so che ti ho deluso

Is it too late to say I'm sorry now?
è troppo tardi per chiederti scusa ora?

Matilde scoppia a ridere, incapace di trattenersi oltre, perché le facce buffe di Harry, il modo in cui si atteggia e si muove intorno a lei è irresistibile.

«Andiamo, rossa. Dimmi che sono sexy come Bieber?» ironizza divertito.

«Bieber è molto più sexy, Styles» ribatte a tono, decisa a non dargli soddisfazione, anche se non pensa affatto ciò che ha detto, perché trova Harry l'uomo più sexy sulla faccia della terra.

«Non può essere più sexy di questo» afferma sicuro, quando si ferma e compie un gesto impresso nella mente di milioni di ragazze: piega la testa in avanti, i capelli gli ricoprono il viso, li scuote appena, poi infila le dita per riportarli a posto, sollevando lo sguardo su di lei.

«Tu sei sleale». Matilde sottolinea ogni parola con un gran sorriso e lui non ha bisogno di ulteriori conferme, gli basta l'espressione che ha sul volto.

«Sempre, rossa. Ho intenzione di conquistarti con ogni mezzo» ammette sincero.

Mati scuote la testa e lancia uno sguardo oltre le sue spalle. «Voglio andare sulla ruota panoramica».

Scherzano ancora, si imboccano a vicenda con lo zucchero filato mentre raggiungono la ruota, sulla quale salgono rilassati. La giostra sale lenta, il terreno è sempre più lontano e restano in silenzio. Si godono il panorama che si apre di fronte a loro. Le persone si fanno sempre più piccole, man mano vedono le altre attrazioni dall'alto. Da una parte la spiaggia, dall'altra la città. E l'unico rumore che Matilde riesce a sentire, oltre alle grida dei bambini, è quello del suo cuore che batte veloce, perché Harry ha allungato una mano per stringerla nella sua. Si sente al sicuro, la cabina è chiusa, nessuno può vederli.

Si volta a guardarlo e vede la stessa luce nei suoi occhi, quella che gli ha visto spesso nell'ultimo periodo

Si volta a guardarlo e vede la stessa luce nei suoi occhi, quella che gli ha visto spesso nell'ultimo periodo. La guarda in modo diverso, molto più intenso, più profondo, un modo che non le lascia scampo.

«Harry» mormora con un filo di voce.

«Cosa?» le domanda con un sorriso dolce, ma lei non vuole davvero dirgli ciò che le passa per la testa. «Perché non possiamo provarci?» continua lui.

Non ha bisogno di specificare a cosa si riferisca, è certo che Matilde lo sappia. La rossa chiude per un attimo gli occhi, si concentra sul contatto tra le loro mani, sul battito del suo cuore, ma la sua mente continua a offuscare le sue scelte.

«Non...» replica incerta, incapace di dire a voce alta i suoi pensieri. «Non so se sia una buona idea, io...»

D'un tratto smette di parlare. Lui la sta baciando. È un bacio così dolce e così profondo che Matilde torna a sentire riaffiorare quel sentimento che bussa con sempre più prepotenza al suo cuore. È qualcosa di potente, che coinvolge ogni parte di lei. Mai le era successo che un solo bacio la portasse a isolarsi dal mondo intero, perché è solo la presenza di Harry, quella che percepisce.

La paura della felicità, però, è sempre in agguato, una paura che si è insinuata nella sua testa. Non è convinta di volersi impegnare con lui, teme di non essere in grado di saper gestire una vera relazione con Harry Styles: e se rovinasse tutto? Se non fosse capace di affrontare le conseguenze di tanta popolarità?

E se lo perdesse? Se ufficializzare il loro rapporto comportasse tante complicazioni da rischiare di compromettere quel poco che hanno conquistato?

Le domande, i dubbi, si accumulano giorno dopo giorno, ma quando è tra le sue braccia sembra che l'impossibile non esista.

«Harry» pronuncia con un filo di voce quando lui si allontana quel poco per tornare a respirare.

«Non devi rispondere adesso» sussurra con un sorriso. «Sarò via per tre giorni. Prometto che ti lascerò in pace. Hai tutto il tempo per pensarci».

La ruota riprende lenta la sua discesa, i due si allontanano. Il terreno si avvicina e Matilde non riesce a guardare in nessun'altra direzione che non sia il basso. Sta scendendo lentamente, alla stessa velocità alla quale sta scorrendo la sua vita, perché l'incertezza in cui si trova non fa scorrere le cose in fretta. Sa che, quando gli darà una risposta, tutto andrà più veloce. La sua paura è che quella velocità sia così folle che non saprà mettere un freno e si schianterà a terra con conseguenze disastrose.

***

Non è stato facile concludere la giornata a Coney Island: le emozioni sono state così intense che non hanno nemmeno cenato. Alla fine Matilde si è trovata a insistere con Harry affinché andasse a casa sua per mangiare un boccone.

Il cantante non voleva tirare troppo la corda, per questo voleva solo riaccompagnarla a casa e sparire, mentre Matilde non aveva intenzione di separarsi da lui, perché teme di perderlo. Lui sarà fuori New York per alcuni giorni, lei deve prendere una decisione che cambierà la vita a entrambi: se prendesse quella sbagliata lo perderà e vuole approfittare di queste ultime ore per trascorrerle al suo fianco.

Sono appena entrati nell'appartamento, quando Matilde posa la borsa accanto al divano.

«Queste le prendo io» dichiara Harry, sfilando le foto tessera che spuntano di lato.

«No, no, no!» esclama la rossa, allungandosi per riprenderle.

«Voglio solo metterle insieme all'altra» spiega con un sorriso, tenendole strette verso l'alto.

«Ti prego, Harry» si lamenta lei.

«Non mi freghi con quegli occhi dolci: voglio mettere queste foto in camera tua e voglio sapere qualcosa in più dell'altra foto» l'avvisa, e sfugge alla sua presa per camminare in fretta e raggiungere la scale.

Matilde sbuffa, ma sa che non può evitare l'inevitabile. Lo raggiunge rassegnata, le segue in camera e lo trova intento a sistemare entrambe le foto.

«Allora? Si può sapere perché non mi hai mai parlato di questa?» le domanda, indicando l'immagine di loro due risalente a qualche anno prima.

«Ma certo, così non avrei fatto altro che compiacere il tuo ego» ribatte scherzando lei.

«Ma io sono tutto compiaciuto, non solo il mio ego» replica allo stesso modo il cantante, che si avvicina con un sorriso. «In qualche modo sei sempre stata nei miei pensieri» rivela, abbassando la voce. «I tuoi occhi... Dio, i tuoi occhi non li ho mai dimenticati» confessa, portando entrambe le mani sul suo viso. «È per questo che avevo la sensazione di conoscerti. Quando ti ho guardato negli occhi, ti ho ritrovata».

Matilde è senza parole. Non credeva di aver lasciato un segno quella sera, non avrebbe mai potuto immaginarlo. Quella confessione l'ha mandata del tutto fuori fase. La mente vuota e il cuore che batte a mille. Tutto quello che ha sempre sognato è lì, a portata di mano, eppure non riesce ad afferrarlo, anzi ne è terrorizzata.

D'un tratto, la piccola bolla esplode a causa del telefono di Matilde che non smette di vibrare.

«Merda. Scusami». La voce di Matilde trema sotto lo sguardo attento di Harry.

«Tranquilla» ribatte il cantante, quando la vede sfilare il cellulare dalla tasca.

Anche Harry ha messo in conto di dover affrontare delle conseguenze nel rapporto con Matilde. Lei è una dottoressa, un chirurgo, lavora in pronto soccorso, ed è consapevole che le emergenze non aspettano.

La ragazza controlla sul display chi la sta cercando e sbuffa quando vede che è una videochiamata di suo fratello.

«È Joseph» comunica a Harry.

«Non ti preoccupare: rispondi al mastino, prima che sguinzagli il resto dei cani» afferma, facendola ridere. «Ti aspetto di sotto».

Harry esce dalla stanza mentre lei accetta la chiamata in arrivo.

«Ciao Jo» risponde, sedendosi sul bordo del letto.

«Ehi, com'è che sei così bella oggi?» la voce allegra di Joseph arriva fino alle orecchie di Harry, che vorrebbe allontanarsi, ma si è fermato un paio di passi oltre la porta rimasta aperta.

«Stai dicendo che gli altri giorni sono orribile?» scherza Matilde.

«Andiamo, sai che non intendo questo. È che di solito ti trovo con i capelli legati, gli occhiali, stasera sei persino truccata. Sei uscita con qualcuno?» Joseph conosce bene sua sorella, non parla a caso.

«Jo, hai chiamato per farmi il terzo grado?» lo interrompe brusca, facendo spuntare un sorriso a Harry che ascolta.

«Perché sei così sulla difensiva, era solo una domanda. Hai qualcosa da nascondere?»

«Jo, se devi dire qualcosa dilla e basta». Anche Matilde conosce bene il fratello e ha capito che le sue domande sono mirate.

«Okay. Ho visto la foto che ha pubblicato il capellone. Stai uscendo con lui?»

«Cosa?» domanda infastidita.

«Andiamo, Mati. Eri tu dietro lo zucchero filato, ti riconoscerei ovunque».

«È una foto, Jo, come ne ho fatte altre» replica, senza aggiungere altre spiegazioni.

«Dio, perché sei ancora fissata con quel tipo?»

«Jo...»

«Perché non punti più in alto? Il dottor Perry, per esempio, sarebbe perfetto. Un medico di fama internazionale, che può darti delle certezze. Quel cantante è il simbolo dell'instabilità, sempre in giro per il mondo, circondato da un sacco di donne».

«Jo, falla finita!» lo interrompe con un rimprovero, alzando lo sguardo verso la porta aperta, senza sapere che Harry è dietro la parete ad ascoltare la conversazione. «La mia vita sentimentale non ti riguarda».

«Dio, Mati, mi preoccupo per te».

«E tu non farlo, non sei papà».

«Mati... io non voglio vederti soffrire. Non voglio vederti di nuovo in quello stato». Joseph abbassa la voce, mentre ricorda la burrascosa fine dell'ultima relazione di sua sorella.

La rossa sospira, sa che suo fratello è in buona fede, ma le sue preoccupazioni sono fuori luogo.

«Adesso devo andare, Jo. Ne riparliamo un'altra volta, okay?»

«Non è okay, ma non mi dai scelta».

«Ti chiamo io».

«Ciao, Mati» la saluta rassegnato.

La ragazza chiude la comunicazione e sospira, mentre cerca di raccogliere le idee prima di raggiungere Harry, che si allontana in silenzio e raggiunge il piano di sotto. Lo trova seduto sul divano che finge di guardare qualcosa sul cellulare, si siede accanto a lui e nota subito uno sguardo diverso. Non ha idea se abbia sentito le parole di suo fratello, non vuole indagare adesso, perché ha bisogno di rivederlo sorridere come prima.

Si guardano negli occhi, gli sfila il telefono dalle mani e lo appoggia dove capita. È un altro sguardo intenso, uno di quelli a cui non servono le parole, uno di quelli che ti entrano dentro, che scavano nella tua anima, che ti fanno sentire vivo, che liberano la mente dai pensieri negativi e dai dubbi. Tanto che Matilde non sente più alcun peso opprimerle il petto.

«Resta qui, stanotte» mormora con un filo di voce.

E lui vorrebbe rispondere, ma le parole gli muoiono in gola, quando la bacia con tanta passione da togliere il fiato a entrambi. È un bacio lento, consapevole, carico di incertezza, e vorrebbero che le cose fossero diverse, avere delle risposte, ma l'incertezza è l'unica certezza che hanno.

 È un bacio lento, consapevole, carico di incertezza, e vorrebbero che le cose fossero diverse, avere delle risposte, ma l'incertezza è l'unica certezza che hanno        

***********

SPAZIO CACTUS

Buonsalve belle persone!

Quiiiindiiiiiiii... le cose si stanno muovendo. Harry ha preso in mano la situazione e ha manifestato la voglia di fare un passo avanti in questo rapporto. Matilde vuole prendersi del tempo, non vuole essere precipitosa, perché ha paura di rovinare tutto e perdere quel poco che ha. 

La telefonata di Joseph arriva in un momento delicato. Harry non avrebbe dovuto origliare, ma l'ha fatto. Le parole del mastino porteranno a conseguenze? Matilde cosa deciderà di fare? Harry ci ripenserà, dopo aver sentito le parole di Joseph?

Tante domande, lo so, e l'unica cosa che posso dirvi è che nel prossimo capitolo ci sarà una svolta importante.

Signore... Ci siamo... Siamo al giro di boa.. Harry praticamente si dichiara e chiede a Matilde di provarci...di provare a essere una coppia...ma come dice la mia socia la Dott.ssa Coser è una cacasotto :)... Non vuole perderlo...ma ha paura di innamorarsi di lui e non poterne fare a meno... Ha 3 giorni di tempo per dare una risposta... Io non avrei dubbi... Lei invece... E poi ci si mette pure Joseph il mastino...cosa deciderà la nostra rossa?!?Io e la mia magica socia vi aspettiamo al prossimo aggiornamento ❤️.... A voi grazie sempre di esserci ❤️ 

Eeeee niente, grazie sempre di essere qui. Ci leggiamo al prossimo aggiornamento. Intanto buona lettura 😍

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: MonicaX1974