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Autore: janerizzoli    27/06/2020    1 recensioni
Lena è una ragazza molto intelligente ma anche estremamente sola, Kara invece è molto popolare.
Due ragazze così diverse ma infondo così simili.
"Ciao, scusa, Lena giusto?"
" SSSSSSI"
" Bene ciao, io sono Kara"
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Altri, Eliza Danvers, Kara Danvers, Lena Luthor
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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~~Le due ragazze entrarono in camera.

“ Mi tolgo la maglia della scuola e sono pronta”

Si spogliò rimanendo in reggiseno davanti a Lena che imbarazzata si voltò immediatamente.

“ Oh, scusa è che sono abituata a fare la doccia con le mie compagne”

“ N-n-n-non f-f-fa nie-te”

“ Almeno così siamo pari con stanotte”

Rise Kara e Lena non poté fare a meno di ridere anche lei.

“ E' molto lontano questo posto?”

Chiese Lena, Kara sorridendo alzò l'indice al cielo.
Lena alzò la testa ma non capiva.

“ E' sopra di noi”

Ancora Lena non riusciva a capire.

“ Vieni”

Le due uscirono e poco distante dalla camera di Kara, in alto c'era una botola che lei aprì.

“ Io...io...non...”

“ Che c'è?”

Non voleva passare per una fifona agli occhi di Kara così fece appello a tutto il suo coraggio e iniziò a salire.
Quella scala le sembrava infinita, aveva le mani sudate, teneva gli occhi chiusi e il suo cuore batteva all'impazzata.

( Non guardare giù, Lena NON guardare giù)

 Paradossalmente quando saliva in alto si sentiva come se cadesse dal 20esimo piano poi però come per magia si sentì afferrare da delle braccia forti che la tenevano stretta.
Non riusciva ancora a muoversi e tremava un po'.

“ Lena che hai?”

Le chiese Kara preoccupata.

“ Io...io...ho paura dell'altezza”

Kara rimase un attimo in silenzio.

“ Lo so è da sciocchi, sono solo pochi gradini ma...”

“ Ascolta se non te la senti va bene ma ci sono io qui con te e io non ti lascio cadere”

Lena la guardò e sorrise.
Kara riusciva a infonderle uno strano coraggio.
Sempre tra le braccia dell'altra salì fino in cima.
Kara chiuse dietro di se la botola.

“ Tutto bene?”

La ragazza annuì.

“ Vieni, per di qua”

Kara indicò la parte destra della soffitta, dove c'era una tenda che copriva l'altra metà della stanza.
Una volta scostata la tenda Lena si trovò davanti una stanza completamente diversa.
Appesi al soffitto c'erano centinaia di cristalli che colpiti dalla luce del sole che filtrava dalla finestra illuminavano tutto di una luce arcobaleno.

“ Benvenuta nella mia Fortezza della Solitudine”

“ La tua cosa?”

“ La mia Fortezza della Solitudine, quando ci siamo trasferiti qui ho chiesto a mio padre se mi lasciava un posto solo per me e lui ha acconsentito, qui tengo tutti i ricordi della mia vita passata e quando sono triste vengo qui.”

Lena si guardò ancora intorno, vide da un lato un materasso con alcune coperte sopra, uno stereo e un grande baule.
Si accomodarono sul materasso con le spalle poggiate alla parete.
Tutto intorno brillava.

“ E' bellissimo qui”

“ Vedi, questi cristalli erano di mia madre, li aveva messi tutti nella mia stanza quando nacqui così da non aver paura la notte, dopo l'incidente mi fecero prendere solo poche cose, questi cristalli, le foto e qualche altro oggetto che tengo in quel baule”

“ Deve essere stata dura”

“ All'inizio si, il mio mondo era esploso in un attimo, ero sola, sola in un mondo che non conoscevo per fortuna i Danvers sono veramente delle brave persone e mi vogliono davvero bene”

Lena abbassò la testa pensierosa.

“ Che hai Lena?”

“ Deve essere bello avere qualcuno che ti vuole bene”

Kara capì subito quello che voleva dire, Lena non aveva avuto la fortuna che aveva avuto lei.
Si spostò leggermente verso di lei e le passò il braccio dietro le spalle tirandola a se.

“ Io sarò sempre tua amica e ti proteggerò sempre. Lo prometto”

“ Prometti?”

“ Lo prometto”

Un debole sorriso si levò sul volto di Lena.
La notte passata in bianco si fece sentire a tutte e due e così si addormentarono, fu solo quando il telefono di Kara suonò che le due si destarono.

“ Ma? Ci siamo addormentate?”

“ E' mia madre che ci dice che il pranzo è pronto.”

A quel punto Kara alzò gli occhi allarmata.

“ Tua madre, Lena, non le hai detto nulla”

“ Non ti preoccupare non si sarà neanche accorta della mia assenza”

“ Come?”

“ Il sabato va a pranzo in qualche rinomato club e non vuole la sua NON figlia con se”

“ Quindi saresti stata sola”

“ Si, avrei studiato tutto il giorno”

Kara la guardava dispiaciuta.

“ Allora rimani a pranzo da noi”

“ Io non vorrei disturbare”

“ Non disturbi e poi ho già detto a mia madre di mettere un piatto in più”
 

 

 

   
 
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