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Autore: Sarah_lilith    29/06/2020    4 recensioni
Wei WuXian si sveglia dall’incubo con un grido.
Sbatte le palpebre per qualche secondo. Resta immobile a osservare il soffitto brunito della stanza con gli occhi che bruciano. Sospira per non scoppiare in lacrime.
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Breve momento tra i nostri due cultori preferiti, godetevelo!
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[WangXian]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Lan Wangji/Lan Zhan, Wei Ying/Wei WuXian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Magari sarebbe bello addormentarsi per un po’. 
Solo per un po’. 
Giusto il tempo di un’eternità. 

(dal web) 




Wei WuXian si sveglia dall’incubo con un grido.  

Sbatte le palpebre per qualche secondo. Resta immobile a osservare il soffitto brunito della stanza con gli occhi che bruciano. Sospira per non scoppiare in lacrime. 

-Wei Ying- si sente sussurrare all’orecchio. Un dolce richiamo. 

Volta lentamente il capo e incrocia le iridi dorate del marito. Scuote piano la testa. Lascia che alcune ciocche scure gli si appiccichino alle labbra socchiuse e alle guance sudate.  

Non parla, per una volta davvero a corto di parole. 

Spera che capisca, il suo compagno, perché non sa che altro fare. 

Lan WangJi comprende. Come sempre, lui gli legge l’animo al pari di nessuno. Solleva una mano pallida per carezzargli la guancia umida, asciugando le gocce salate che la rigano. Wei WuXian non è riuscito ad impedirsi di piangere, dopotutto. 

L’ex patriarca prova a piegare le labbra all’insù per rassicurare il compagno. Si stupisce di non riuscirci.

Ritentare è però inutile. Lan Zhan sa riconoscere un suo sorriso fasullo, quando ne vede uno. 

-Un brutto sogno- mormora l’uomo di Gusu. È un’affermazione, non ha bisogno di porre una domanda per sapere che cosa frulla nella testa dello sposo. 

-Un brutto ricordo- lo corregge atono il più giovane. Percorre con la punta delle dita la cicatrice frastagliata sul proprio fianco.

La sensazione della spada del nipote che gli perfora la carne è ancora troppo fresca, a differenza della ferita. L’espressione che tormentava il viso di Rulan quando lo aveva pugnalato gli è rimasta impressa a fuoco nella mente. Lan WangJi corruga la fronte. Gli bacia delicatamente la tempia, sfiorandogli la pelle con le labbra morbide. Lo stringe a sé fingendo che il resto del mondo non esista. 

Wei Ying adora quando fa così. 

-Non era reale- tenta di rassicurarlo la Seconda Giada. Prende fiato tra i suoi capelli. Respira il suo profumo come se fosse casa

-Lo era- insiste l’ex patriarca, questa volta con una punta di rabbia che stupisce entrambi. Wei WuXian si aggrappa al marito. Chiede scusa in silenzio. 

Ha alzato la voce e non voleva. 

Lan Zhan perdona senza rifletterci. Non pensa nemmeno per un istante sia una colpa, la sua. Di Wei Ying, Lan WangJi ama anche ciò che odia. 

-Lo sono anche io- sussurra. Stringe le braccia attorno al suo corpo con disperato bisogno. Gli pianta le dita nella carne e ci lascia i segni. 

L’altro non emette un suono, intrappolato in quella morsa protettiva. Immobile come un uccellino nella stretta di un gatto. Indifeso, alla sua mercé. Sorride. 

-Grazie- mormora a corto di fiato. Un singulto gli risale in gola e la mancanza d’aria gli fa bruciare i polmoni. Non si lamenta. 

Lan Zhan capisce comunque e rilassa la presa. Gli scosta una ciocca scura dal viso. Se l’attorciglia all’indice.  

-Non serve che…- tenta di protestare. Scuote il capo e gli passa le nocche sulla guancia colorita.  

-Lo so, lo so- lo interrompe Wei WuXian, disperato nel suo voler comunicare -Lo so- ripete ancora. Non aggiunge altro. 

Il silenzio riempie i vuoti nelle loro parole. Si insinua tra loro come una nebbia sottile e li intrappola nella sua bolla delicata, facile da infrangere. La voragine nel petto di Wei Ying, però, fa troppo rumore. 

Davanti al suo mutismo, le carezze del marito si fanno più insistenti. Il cultore di Yiling sente una vampata di calore risalirgli l’addome. Spinge quindi in un angolo tutte le sue paure e si dedica al suo passatempo preferito. 

Stuzzicare il gelido Hanguang-Jun. 

Wei WuXian lo guarda da sotto le ciglia e sbatte le palpebre con indolenza. Piega le labbra all’insù, ozioso. Sorride a denti scoperti come un lupo. 

Gli si arrampica addosso premendo i palmi sulle sue spalle perché si stenda. Gli si siede in grembo e scuote i capelli. Ondeggia lento, senza sforzo. 

Non va oltre, però.  

Si sdraia sul corpo caldo del compagno e intreccia le dita sul suo sterno. Appoggia il mento sulle nocche e attende con gli occhi chiusi. Respira come se si sentisse al sicuro. 

Lan Zhan lo lascia fare, combattuto tra la voglia di stringerselo addosso e quella di mantenere quella posa confortante. Gli bruciano i lombi. Il sangue gli scorre impetuoso nelle vene. La pelle gli formicola. 

Wei Ying si muove contento, assonnato ma vigile. Adagia di nuovo lo sguardo sul marito e gli legge negli occhi un desiderio ardente. Sbatte le palpebre con lentezza.  

Il negromante si trascina su di lui, lezioso e ilare. Intreccia una gamba alle sue e gli appoggia la testa sulla clavicola, cullato dal suo respiro.  

Poi gli afferra le mani. Gli bacia le nocche e non chiude gli occhi per non perdersi il suo rossore. Sorride a contatto con la sua pelle morbida.  

Lan WangJi arrossisce. Gli vanno a fuoco le orecchie. 

Wei WuXian rotola di lato e si aggroviglia le lenzuola sul grembo liscio, distendendosi con le braccia sopra la testa e i capelli sparpagliati intorno al viso come un’aureola color pece. Piega una gamba e l’accavalla sopra l’altra, facendo ciondolare pigramente il piede. 

-Vorrei solo dormire- sussurra con le dita che si perdono tra le ciocche scure -Niente incubi o sogni, voglio… Voglio solo chiudere gli occhi e non svegliarmi fino al mattino- spiega mentre una risatina amara gli graffia la gola. 

Si sente avvolgere subito da un tepore familiare. Lancia un’occhiata al proprio fianco con gli angoli della bocca che si sollevano un poco. Poi scosta le coperte e ingloba il compagno in un abbraccio tenero quanto disperato. 

Chiude gli occhi e strofina il viso sul petto nudo del marito. Assorbe il suo calore con la guancia. Prova inutilmente a prendere sonno, pregando arrivi presto il mattino. 

Ci pensa però l’amore della sua vita, delle sue vite, a farlo addormentare. 

Wei WuXian sobbalza quando sente il marito prendere un profondo respiro e iniziare a mormorare qualcosa. Alza lo sguardo finché può. Osserva la bocca di 

Lan WangJi muoversi piano.  

Canta, Lan Zhan. Canta per lui. 

Le parole gli scivolano tra le labbra come l’acqua che scorre sul letto di un torrente. Accarezzano la lingua del più vecchio e allagano il cuore di Wei Ying, che si colma di loro. Pian piano, la melodia che il cultore sta intonando si trasforma in una vera e propria canzone. Le note dondolano, lente ed inafferrabili, prima di prendere forma nell’aria. 

La canzone non è triste. Anche se le strofe parlano di guerra e perdite, in qualche modo c’è del bene, tra le righe. 

Definirla malinconica sarebbe sbagliato. Wei WuXian è commosso dall’emozione pura che ne traspare, ma non ne è appesantito. Prova nostalgia. Passione. 

Tormento. Euforia. 

Prova molte cose, positive e negative. Gli batte così forte il cuore che pensa di dovergli chiedere di smettere, ma in fondo non fa male. Insieme, non sono così devastanti, quei sentimenti. 

Lan Zhan ha una voce corposa che gli si avvolge attorno come un martello di pelliccia, riscaldandogli il corpo fino alle ossa. Forse è solo un po’ troppo cupa per essere definita orecchiabile. Gli piace così, ad ogni modo. Come tutto di lui, anche la sua voce lo fa sentire al sicuro. 

Wei Ying si addormenta senza rendersene conto, lasciandosi andare tra le braccia del marito. Ha un sorriso che sa di molte cose, sul viso. 

Prima tra tutte, l’amore. 

 

 

 

 

ANGOLINO D’AUTRICE
Auguri Deb! Questa è tutta per te.
Spero che la vecchiaia ti permetta di leggere senza sforzare gli occhi ;) Scherzi a parte, ti mando un forte abbraccio e un bacione *la stringe e la coccola* BUON COMPLEANNO!!!! :3


Detto ciò: il titolo è Hypnos (in greco antico: Ὕπνος) perché si tratta del dio del Sonno, l’incarnazione greca del riposo, fratello di Thanatos (la Morte) e figlio di Nyx (la Notte)… lo conoscete perché è il padre di Morfeo (il dio dei Sogni), probabilmente.
Ultimamente ci sto andando forte coi titoli a base mitologica, eh?
Comunque, spero vi sia piaciuta. Ringraziate Deb (che voleva tanto un Lan Zhan canterino) e Athe, che per una volta (spero prima ed ultima <.<) mi ha fatto da beta. Mi hai distrutta, sappilo, ma ti adoro.

Baci a tutti e alla prossima, Sarah_lilith

   
 
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