It’s been a long day,

without you my friend

and I’ll tell you about it

when I see you again

Era facile andare avanti, ignorare il dolore e quei ricordi, alla fine era ciò che gli riusciva meglio; si nascondeva dietro quella maschera di rabbia e odio e faceva esplodere ogni cosa al suo passaggio.

Lui sapeva chi eri veramente

Katsuki rise per quella vocina fastidiosa che gli ricordò che, lui, ormai non c’era più.

Schivò l'ennesimo attacco e fece esplodere l’auto di fronte a lui con un ghigno, non gli importava se la sua vista stesse andando a puttane, non gli importava del dolore che sentiva in tutto il corpo, non gli importava più di nulla.

“Sono contento di averti potuto vedere un’ultima volta.”

Sta zitto!

“Diventa il numero uno al mio posto, Kacchan.”

Sta zitto dannazione!

“Ti amo.”

Non dirlo come se fosse un addio dannazione!

Everything I went through

you were standing by my side

and now you gon’

be with me for the last ride

Nemmeno si era accorto delle lacrime che gli scivolavano dal viso, si sentiva ormai insensibile a tutto, il suo unico scopo era uccidere quel figlio di puttana che aveva tolto la vita al simbolo della pace, all’eroe numero uno, al suo Deku.

L’ennesimo ghigno gli si formò sulle labbra quando se lo trovò davanti, il corpo martoriato e lo sguardo di chi sa che la sua fine è vicina.

“Pensi che questo lo farà tornare?” Gli aveva chiesto il villain in un tentativo di confonderlo magari.

Pessima scelta.

Il braccio dell’uomo esplose e con esso la pioggia di sangue che seguì fece perdere lucidità a Ground Zero, non voleva ucciderlo in fretta, voleva sentire il suo dolore, voleva vedere il suo sangue sparso ovunque, voleva vendetta.

Fu Kirishima a bloccarlo, il corpo di Red Riot lo tirò via dal cadavere dell’uomo ormai ridotto a brandelli, Katsuki era ricoperto di sangue e i suoi occhi erano ormai spenti.

“Amico calmati è morto ormai non farà più del male a… Katsuki...” Eijiro guardò l’amico con gli occhi spalancati prima di posargli le dita sul collo per saggiarne il battito.

“Merda! Serve aiuto qui! Veloci!” Le urla di Red Riot sovrastarono il flusso dei pochi pensieri che erano rimasti al biondo.

“I...zuku...”

Eijiro gli strinse la mano con forza mentre si guardava attorno in cerca di qualcuno che potesse aiutarli. “Resisti amico, adesso arriveranno i soccorsi.”

Il cuore del rosso però perse un battito quando notò l’espressione dell’amico, l’altro aveva allungato una mano verso l’aria e stava sorridendo, riuscì a sentire un flebile sussurro e quando capì cosa stava dicendo sentì le lacrime iniziare a sgorgare dai suoi occhi.

“Il suo cuore si è fermato pochi minuti fa, ha ucciso il villain che aveva ucciso il Pro-Hero Deku e poi è come se si fosse lasciato morire.” Spiegò uno dei medici all’intero gruppo di eroi che ora stava guardando il corpo senza vita di Ground Zero.

And what’s small turned to a friendship

a friendship turned to a bond

and that bond will never be broken

the love will never get lost

Quando Katsuki riaprì gli occhi si ritrovò in un posto nuovo, non era sicuro di aver mai visto un luogo del genere ma ogni suo dubbio svanì quando riconobbe la figura che lo osservava a pochi passi da lui.

“Sei arrivato Kacchan...” La voce di Izuku era dolce come sempre e il suo sorriso sembrava illuminare quel luogo sconosciuto.

“Non potevo certo lasciarti da solo, sappiamo entrambi che non sai fare un cazzo senza di me.” Borbottò il biondo prima di alzarsi e raggiungere il marito, lo osservò per qualche secondo incerto se quello fosse uno dei tanti sogni che aveva fatto, ma quando sentì la pelle morbida e calda di Izuku capì che non stava sognando.

Lo abbracciò con forza inebriandosi del suo profumo e della morbidezza della sua pelle mentre le lacrime avevano iniziato a uscire senza controllo.

“Va tutto bene Kacchan, sei qui con me adesso. Siamo a casa.”

“Sono a casa...”

So let the ligh guide your way, yea

hold every memory as you go

and every road you take

will always lead you home