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Autore: Willow99    29/06/2020    0 recensioni
Ricordi che ho vissuto con una persona davvero importante per me, con la persona con cui ero cresciuto giorno e notte. Con la persona che davvero mi voleva incondizionatamente, ma io l'ho fatta solo soffrire.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 17                          

                                                                                                -Fotografia-


Seventeenth Memory 


#Minacce 


Nathan: 18 anni Shiver: 16 anni


Narrator's Pov


Shiver e Nathan ora stavano alla stazione di Napoli ad aspettare il treno diretto per Caserta. L'avevano deciso così, all'improvviso di punto in bianco. L'avevano deciso mentre stavano passeggiando per la Villa Comunale. 


Volevano visitare nuovo posti, luoghi e chi più ne ha più ne metta! Perché comunque i ragazzi si erano un pò scocciati di stare sempre a Napoli, Margellina, Piazza Garibaldi, Piazza Leopardi, Piazza Amedeo... dopo un pò era anche noioso. 


Il treno arrivò, i ragazzi si andarono a sedere nell'ala parte del treno ovvero sopra. Di solito alcuni passeggeri si mettevano lì perché il controllore non saliva di sopra. O si nascondevano nei bagni ma lì era più rischioso. 


E manco a farlo apposta beccarono il controllore mentre svolgeva il suo lavoro, mostrarono i loro biglietti timbrati. Si misero seduti sui sediolini uno di fronte all'altro perché entrambi volevano stare vicino al finestrino. 


Il treno partì poco dopo, fermandosi prima a Casalnuovo, Acerra, Cancello, Maddaloni Inferiore e finalmente arrivarono a Caserta dopo una quarantina di minuti all'incirca. Shiver rimasta affascinata dalla stazione di Acerra. 


A Shiver piacevano molto le stazioni ferroviarie, soprattutto di sera; le trovava misteriose e affascinanti allo stesso tempo. Le sarebbe piaciuto molto passare una notte interna alla stazione senza dormire... ma era pericoloso e lei lo sapeva. 


Comunque, scesero dal treno trovandosi al binario cinque, scesero le scale e si diressero al binario uno ed uscirono del tutto dalla stazione. Fuori alla stazione c'era una specie di parcheggio per i taxi e i giardinetti del palazzo Reale. 


Nathan subito disse che non voleva mettersi o visitare i giardinetti dalla Reggia, già li conosceva e non aveva senso andarci di nuovo. Ma, voleva visitare un posto in particolare: Piazza Vanvitelli, aveva letto su internet che era una piazza abbastanza tranquillo.


«Okay, ma come ci arriviamo?» Domandò Shiver.
«Non lo so.» Rispose Nathan.
«Come non lo sai?!» Shiver alzò gli occhi al cielo. 
«Domandiamolo a qualcuno.» Disse Nathan.
«A chi?» Domandò Shiver, confusa.


Nathan a quel punto si sguardo un pò intorno, e quando notò un ragazzo che poteva avere la sua età si avvicinò ad esso. Il ragazzo si tolse le cuffie dalle orecchie e guardò Nathan confuso, Nathan gli sorrise.


«Non vendo l'erba.» Disse il ragazzo.
«Ma cos- no! Volevo solo chiedere la strada per Piazza Vanvitelli.» Nathan disse indignato e Shiver scoppiò a ridere.
«Aaah... scusa hahaha... comunque...» Il ragazzo gli spiegò la strada da prendere.
«Grazie!» Dissero i ragazzi.
«Bene, andiamo!» Disse Shiver, e si misero in cammino.
«Speriamo di non perderci.» Disse Nathan, preoccupato.
«Tu resta concentrato.» Disse Shiver.
«Eeeeeh.» Fece Nathan.
«Oh Dio, aiutami tu!» Pregò Shiver.


                                                                                              Memories


 Piazza Vanvitelli era bella questo bisogna dirlo, ma non era paragonabile minimamente alla Villa Comunale di Napoli. Era pulita, gli alberi erano messi a posto ed erano disponibili dei bidoni civili in posti precisi. 


Poi al centro c'era la statua di Luigi Vanvitelli, la questura, l'albero Hotel dei Cavalieri a quattro stelle, vari bar e un mediocre parcheggio. Shiver e Nathan avevano preso qualcosa al Folie Caffè, ed era abbastanza costoso. 


Comunque, parlando dei ragazzi, Shiver stava provando da una ventina di minuti di farsi una cavolo di foto decente. Già Shiver non se le faceva mai, e quella volta che capitava si metteva Nathan a darle fastidio. 


Ma appunto, quando Shiver provava a farsi una fotografia si metteva Nathan in mezzo a rovinarle lo scatto, così lei era costretta a ripetere tutto daccapo. Shiver si voleva fare una foto dove appariva solo lei perché non aveva molte nella galleria. 


Nathan le impediva di fare ciò, una volta si metteva in mezzo e le faceva le corna dietro alla testa, una volta il dito medio sul collo. O semplicemente si metteva anche lui nell'obbiettivo facendo delle facce buffe. 


Eppure quando era stato il turno di Nathan nel farsi qualche fotografia Shiver si era messa da parte, lo aveva lasciato in pace. Addirittura gli aveva dato qualche consiglio, ma ora lui non stava per niente ricambiando. 


«E dai Nathan.» Si lamentò Shiver, dopo un altro scatto rovinato.
«Ti renderò la cosa impossibile!» Esclamò Nathan, fiero.
«Voglio solo farmi una foto.» Lo informò Shiver.
«Ce la facciamo insieme.» Nathan scrollò le spalle.
«L'abbiamo già fatta, se non ti ricordi.» Gli rammentò lei.
«Hahaha, ma sai, ho dimenticato la strada per la stazione.» Se ne uscì Nathan.
«Davvero?» Domandò Shiver, stupita.
«Sì hahaha, ci siamo persi.» Nathan iniziò a ridere.
«Io la ricordo.» Disse Shiver.


Nathan era proprio un allocco.


«Sì? Allora sarai tu a guidarmi.» Disse Nathan, divertito.


Ed ecco il lampo di genio!


«Se non mi lasci fare una foto in grazia di Dio, ti giuro che ti lascio qua.» Disse Shiver, sogghignando.
«Mi stai minacciando?» Domandò Nathan.
«In un certo senso...» Rispose Shiver, dubbiosa.
«A me sembra proprio di sì.» Constatò Shiver.
«Forse.» Vagò lei.


Nathan guardò Shiver con la bocca spalancata, caspita, quella ragazza stava sviluppando un intelletto incredibile. Stava diventando ribelle, e come direbbe Nathan: anche abbastanza “cazzuta” per essere una ragazza. 


Nathan era meravigliato dalla metamorfosi del carattere di Shiver, certo, lei non aveva mai avuto pili sulla lingua ed era un pò disponente delle volte. Ma ultimamente, stava tirando fuori un carattere abbastanza forte. 


Comunque, Nathan si fece da parte, lasciando Shiver nel farsi una fotografia che tanto desiderava, e quando la fece la pubblicò insieme altre insieme a Nathan sul suo Facebook. Taggò anche Nathan nelle fotografie ovviamente. 


Ottenne anche molti like sulla sua foto, e anche un cuore da parte di Michael, il migliore amico di Nathan. Nathan nel vedere quella “reazione social” ebbe una fitta allo stomaco... senza alcun motivo... era quasi “infastidito”.


«Ora possiamo andare a casa, si sta facendo tardi e rischiamo di perdere il treno.» Disse Shiver.
«Ti stai sentendo con Michael?» Domandò Nathan, nervoso.
«Non nel modo in cui intendi, ogni tanto messaggiamo ma è solo un amico.» Rispose lei.
«Non ti piace?» Domandò ancora Nathan.
«E' carino, ma non è il mio tipo.» Specificò Shiver.
«Okay.» Disse Nathan, in modo strano.
«Perché?» Domandò Shiver, confusa dalle domande di Nathan.
«Così, curiosità.» Rispose Nathan, scrollando le spalle.
«Mah!» Fece Shiver, ancora confusa.


Dopo la conversazione, i ragazzi si avviarono alla stazione, fecero i biglietti e presero in tempo il treno diretto per Napoli Centrale. Nathan non disse neanche una parola, si era chiuso nel silenzio e Shiver trovò la cosa abbastanza strana.
   
 
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