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Autore: whitemushroom    29/06/2020    3 recensioni
Per festeggiare il decimo compleanno del fantastico thexiiiorderforum ho deciso, in collaborazione con altri utenti, di lavorare a questo progetto molto ambizioso.
Si tratta di un crossover tra il nostro adorato Kingdom Hearts e Your Turn to Die, un videogioco assai meno famoso ma che ci ha immediatamente conquistati per i suoi temi ed i costanti rimandi alla saga nomuriana per eccellenza. L'obiettivo sarà ripercorrere a modo nostro le vicende che ci hanno accompagnato per più di una decade, viaggiando con la fantasia tra le vicende di KH1 e attraversando tutti i giochi fino a KH3, il gran finale che ha visto forma proprio nel 2019.
Auguro a tutte le persone che passeranno di qui una buona lettura.
Se avrete bisogno di qualche spiegazione, consili o quanto altro sarò sempre felice di essere a vostra disposizione.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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SuneJJD


Il lievito ha un profumo tutto suo.
Quello è il primo pensiero di Mai al mattino, e sempre lo stesso da quando riesca a ricordare.
L’ultimo impasto è pronto e lo mette in una ciotola, coprendolo poi con un canovaccio: la lievitazione naturale è il segreto del suo forno, ma tra uno sbadiglio e l’altro pensa che prima o poi dovrà trovare il coraggio di assumere qualcuno perché iniziare ad impastare alle due del mattino ogni giorno sta iniziando a farsi sentire. E stasera non può certo permettersi di avere le occhiaie o di sbadigliare sul più bello.
L’ultimo filone di pane viene messo in cucina a lievitare e mai corre alla dispensa. I mirtilli che si è fatta portare direttamente dal Regno di Corona mandano un profumo talmente eccezionale che non resiste e ne porta uno alle labbra. Succoso, dolce, ma con quel retrogusto amarognolo che trasforma le torte e le crostate in veri capolavori e non in quelle schifezze zuccherine da pasticceria commerciale (come quelle della P.d.P, per intendersi) che dopo due morsi ti impastano la bocca. Solleva la cesta di mirtilli, la appoggia sul tavolo e prende la pentola dove la crema pasticcera che ha preparato la sera prima si è intiepidita.
Oggi alle nove passerà sicuramente quel signore anziano, quel maggiordomo tanto distinto che lavora per la famiglia Phantomive, quelli con la villa un po’ fuori Radiant Garden. L’uomo passa tutti i giovedì per ordinare almeno una dozzina di torte per il conte, la contessa ed i loro gemellini; sembra che uno dei due sia molto malato, e Mai aggiunge sempre un barattolo di miele omaggio. Una volta ne ha visto la foto, e le ha fatto davvero molta tenerezza.
Certo, le ordinazioni del conte sono sempre una mole di lavoro enorme, ma per fortuna la sera prima si era anticipata sia la preparazione della crema che l’imburrata degli stampi, così dopo mezz’ora i dolci entrano nel forno ed occorrono solo pochi minuti per inondare il forno di un odore magico.
Glielo ha detto Tiana, la cuoca del palazzo.
A cui lo ha detto Celes, a cui lo ha detto Dilan in uno dei suoi tentativi di abborracciare una conversazione decente.
Insomma, fonti super affidabili le hanno riportato che il dolce preferito di Aeleus sia la crostata con la marmellata di mirtilli. Ed è proprio una enorme crostata di mirtilli quella che esce prima dal forno e su cui Mai passa una spolverata di zucchero a velo, proprio quella che gli offrirà oggi pomeriggio durante la loro prima uscita seria e galante per un bel picnic nei giardini centrali di Radiant Garden.
Perché, si sa, gli uomini vanno un po’ presi per la gola.
L’orologio segna le cinque, e manca più di un’ora all’apertura al pubblico. Di solito la impiega sonnecchiando sulla sedia, ma oggi il cervello va da una parte all’altra terrorizzato all’idea di scegliere qualcosa di carino da indossare per il picnic. Per riempire il tempo si carica sulle spalle il sacco dell’immondizia ed imbocca la porta sul retro chiedendosi se sia il caso di sfoggiare i guanti rossi che ha comprato due giorni prima.
“Ti sto chiedendo di fidarti di me”.
Una voce maschile. Bassa, monocorda.
Per poco Mai non sobbalza.
Lungo la strada l’unica luce accesa è quella delle finestre del suo forno; le luci delle abitazioni sono spente, e persino le insegne al neon del ristorante di lusso dall’altra parte della via tacciono. Si dà subito dell’idiota impressionabile -la voce è venuta dalla fine del vicolo, e magari è solo una coppietta in cerca di un po’ di privacy- e tirando un sospiro si avvicina ai secchi dell’immondizia. La testa è già pronta a tornare sulla scelta del migliore accessorio per l’evento del pomeriggio, ma una seconda voce, ben più alta, le arriva nelle orecchie come una frustrata.
“Perdonami se te lo faccio notare, ma nella tua bocca la parola fiducia suona fuori posto come un Simile tra i Berserker”.
Una voce che riconoscerebbe tra mille.
Ritira la mano appoggiata al coperchio del secchio come se scottasse. Senza neppure sapere il perché si scopre a trattenere il fiato, terrorizzata dal produrre anche il più piccolo suono. Col sacco ancora tra le mani cammina in punta di piedi lungo l’asfalto, diretta verso l’inizio del vicolo. Soltanto la luce che fuoriesce dai vetri della sua stessa cucina le impedisce di andare a sbattere, la stessa che dopo qualche passo svela due figure in piedi al termine della strada.
L’ultima persona che ha parlato, l’uomo dalla voce alta, si muove avanti e indietro nello spazio angusto tra le case. Si sofferma vicino ad un cumulo di vecchi skateboard abbandonati, ed in quell’istante la lama di luce scopre il fisico asciutto ed i capelli chiari di Even, primo studioso di corte e candidato al trono di Radiant Garden. L’altro uomo si mantiene sul fondo della strada, un’ombra tra le ombre, e di lui Mai riesce s scorgere solo la forma di un lungo abito scuro.
“Eppure hai accettato di parlare con me” mormora quest’ultimo “Dunque la proposta ti interessa”.
“Non ci provare, Saïx …”
Even preferisce i pasticcini. Quelli morbidi, al burro ed al profumo di crema di mandorle.
Lo sa perché da quando Radiant Garden è stata ricostruita lui e Ienzo hanno spesso il venerdì mattina libero e passano sempre al forno, talvolta accompagnati da Aeleus.
Even insiste sempre per pagare lui.
Essere un punto di riferimento per quelli del palazzo ha sempre stuzzicato un po’ l’orgoglio di Mai eppure, in quel momento, l’idea di vedere con i propri occhi il futuro re di Radiant Garden in quel vicolo le fa gelare il sangue nelle vene.
“… non saresti venuto fin qui se non fossi stato certo che la cosa mi interessasse”.
“Mi conosci”.
“No. È che voi ragazzini siete prevedibili”
Aguzza gli occhi, sforzandosi di vedere il volto dell’uomo chiamato Saïx, ma il buio ed un pesante cappuccio scuro ne coprono i lineamenti. Sa solo che sembra più basso di Even e che anche la voce potrebbe esserle familiare, in un modo o nell’altro.
Il futuro re continua a muoversi, e nel momento in cui la scarsa luce illumina il suo sorriso Mai non ha più dubbi di star ascoltando qualcosa che non dovrebbe. “In ogni caso per l’accordo è valido. Suppongo che il nostro piano non comprenda Ienzo, Dilan o Aeleus”.
“Sei tu quello bravo a sporcarti le mani, Even”.
Un tonfo.
Piccolo, secco, vicino a lei.
Accanto ai suoi piedi.
Mai realizza con orrore di aver appena fatto cadere il sacchetto della spazzatura sull’asfalto. Il rumore leggero esplode nel silenzio del vicolo come un colpo di fucile.
E, prima che possa voltarsi indietro e barricarsi dentro al forno, un secondo rumore appare alle sue spalle ed una figura esce dal buio, una mano che saetta contro di lei. Mai lancia un grido ed inizia a correre, ma non riesce a compiere nemmeno cinque passi che la figura le salta addosso con uno scatto disumano e la spinge contro il muro. Un dolore le sale lungo la schiena, ma una seconda fitta, ancora più forte, le esplode lungo il collo quando la mano la afferra ed inizia a stringere. D’istinto tira un calcio contro il suo aggressore, ma quello non sembra nemmeno accorgersi del colpo. Le manca il fiato, e nella scarsa luce vede degli occhi gialli scintillare sotto un pesante cappuccio nero.
“Saïx, lasciala”
La voce di Even si avvicina. Mai prova a gridare aiuto, ma le sue labbra si aprono solo per rubare a fatica una manciata d’aria. “Non mi pare il caso di …”
“Neanche per sogno, Even. E non farmi la morale”.
Mai tenta di avvicinare le mani alla faccia dell’aggressore per graffiarlo, ma le sue unghie si abbattono su una pelle dura e secca.
Nell’aria c’è il profumo delle torte al mirtillo.
Hanno finito di cuocere.
“Questa qui ha sentito tutto. Devo ricordarti quanto sia importante la segretezza?”
“Non devi ricordarmi un bel niente. So quello che stiamo rischiando” dice il futuro re.
È quasi al loro fianco, e tra le lacrime Mai ne riesce a distinguere solo la forma confusa del suo lungo camice bianco. “Ma vorrei ricominciare questa nuova vita in modo diverso”.
Diverso …”
La mano continua a stringerla.
Mai ha l’impressione che la presa per un attimo si sia allentata alle parole di Even, ma la testa continua a girarle.
Forse Aeleus è da qualche parte.
Magari sta cercando il futuro re.
“La vuoi sapere una cosa, Even?”
È solo un momento, ma le risuona fin dentro la testa.
Un dolore forte, come non ne ha sentiti mai, all’altezza dello stomaco, come se una bestia feroce le avesse appena afferrato il ventre.
Poi, come è venuto, il dolore inizia sparire. La testa ancora le gira, i contorni delle figure spariscono.
Ancora il profumo delle sue torte.
Ma è diverso.
Forse non ha fatto in tempo, e le si sono bruciate tutte.
O forse, pensa, c’è uno strano odore di sangue nell’aria.
“Quelli come noi non cambiano mai”.


Safalin stacca la simulazione.
L’osservazione dell’IA di Mai Tsurugi è stata una clamorosa perdita di tempo, specie perché le prove a sua disposizione sono scadute. La candidata non possiede alcuna caratteristica in grado di superare il Death Game con successo, ma andava testata almeno una volta per correttezza del lavoro. Sou le ha chiesto comunque di inviarle tutti i dati riguardanti la giovane panettiera, e con un sospiro, Safalin invia l’estratto della simulazione direttamente al quarto Floor Master.
Se avesse ancora tempo a disposizione non le sarebbe dispiaciuto testare qualche altro candidato, ma stavolta Gashu pretende delle percentuali entro la sera e non sarà certo lei a consegnargliele in ritardo.
Anche perché Ranger le ha detto di venire al suo terminale per una questione importante, e la sua creatura su certe cose ha un dannatissimo fiuto.
  
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