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Autore: Rossana_87    29/06/2020    2 recensioni
anno 2020, una rimpatriata delle scuole medie è stata organizzata, Sana e Akito , si rincontrano dopo 20 anni, la loro vita è completamente cambiata, ma il fantasma di quello che sarebbe potuto essere tra di loro riecheggia incessante nelle loro vite, sarà un happy ending?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Fuka Matsui/Funny, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence | Coppie: Sana/Akito
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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CAP. 4 SCOPERTE, CONFESSIONI
SANA:
……<< Quella vespa, è di Akito>> Akito gli tirò una gomitata
<< Si è mia, l’ho fatta arrivare dall’Italia in un momento di pazzia>>
<< È davvero meravigliosa Akito, anche io ne avrei voluta una>>.

AKITO:

sì lo so pensai, ma non potevo dirglielo. Arrivarono le pizze, e la serata prosegui, gli aneddoti riguardati il periodo scolastico erano quasi tutti incentrati su Sana e me. Certo che ne facevamo di casino. Ero terribilmente imbarazzato, anche se Sana rideva di gusto, sembrava divertita e per nulla infastidita.
<< si, come quella volta che Akito ti regalò un pupazzo di neve per il vostro compleanno di mezzo>>.
Sana non rise questa volta, inchiodò i suoi occhi penetranti su di me, disse solo << Già>>.
Avrei ucciso Aya per quell’uscita, e la guardai raggelandola.
Di tutte le minchiate che avevo fatto, compreso il bacio in mezzo a tutti, il salto nel vuoto, avergli tagliato la gonna in mille frange, le botte a Naozumi quando suonava la tromba per lei, perché proprio il pupazzo di neve aveva procurato quell’arresto repentino alla serata?
Sana si alzò scusandosi, ed uscì fuori dalla pizzeria al freddo portando con sé solo il cellulare. Fuka disse qualcosa, ma non capì, mi alzai portando con me la giacca e mi diressi fuori, prima che potesse farlo Naozumi.
<< Ciao amore, tutto bene? Cosa stai facendo? Mi raccomando comportati bene e non ti preoccupare, mamma è a cena fuori, ma torna presto da te, ti amo piccolo Akito, a dopo.>>
Sana chiuse la chiamata. Morì dentro a quelle parole. Decisi di uscire comunque allo scoperto e le porsi la mia giacca, era appoggiata alla mia vespa.
Mi guardò seria, << da quanto sei lì>> mi chiese
<< che importa, tanto già lo sapevo>>
<< cosa?>>
< > solo non sapevo che avessi chiamato tuo figlio Akito, perché? Avrei voluto chiederlo, ma non ebbi il coraggio.
<< ti piace proprio questa vespa>> deviai il discorso senza motivo. Lei si alzò e toccò la mia vespa.
<< Già, mi piacciano le cose che hanno una storia>> risi
<< si, lo so >>
<< sai molte cose di me>> non capì se volesse rimproverarmi, decisi di farci caso.
<< molte di più di quante vorrei>>
<< no non è vero… sai ho ancora quel pupazzo di neve>>
<< cosa? Davvero, ma…>> ero incredulo, di nuovo i perché affollavano la mia testa.
<< ragazzi che fine avete fatto c’è il dolce>> Odiai Aya per la seconda volta in una serata, anche se era la ragazza di Tsu.
<< oh, buono il dolce, io voglio le fragole con la panna, o una fetta di meringa>> disse Sana.
<< certo ovviamente>> dissi senza nemmeno accorgermene, mi guardò torva ed entrò seguendo Aya con la mia giacca sulle spalle. Guardai la sua schiena allontanarsi solo per un attimo, poi entrai anche io.
Fuka fulminò Sana, che di rimando si sistemò la mia giacca ancora meglio sulle spalle. Mi venne da ridere. In quel momento decisi che volevo andare a fondo, e sapere tutto. Perché aveva ancora il mio pupazzo di neve? Perché suo figlio si chiama Akito? E un sacco si altri perché.

SANA:

Mangiammo il dolce, poi molti cominciarono a dileguarsi, andando verso il guardaroba per riprendere le giacche, salutando e andando a pagare il proprio conto. Eravamo rimasti solo noi 6, Io Nao, Akito, Fuka, Tsu e Aya, rinvangavamo i vecchi tempi, avrei voluto rimanere da sola con Akito, io volevo le mie risposte, per andare avanti. Non potevo far naufragare anche la storia con mio marito a causa del fantasma di Akito. Tsu prese la mano di Aya ci guardò
<< noi andiamo a farci 2 bicchierini in sala bar, chi si unisce a noi?>> sembrava che Tsu avesse capito la mia muta richiesta di restare da sola con Akito, Nao segui Tsu, mi guardò sorrise e si diresse con gli altri in sala bar, ma Fuka no. Lei era ancora lì. Mi rassegnai.
<< Io niente bicchierini, devo guidare, e direi che si è fatta l’ora di andare>> disse triste, sicura che ormai non avrei più ottenuto nulla.
Akito sbroccò inaspettatamente.
<< oh andiamo Fuka, è possibile che tu non capisca mai quando sei di troppo?>>
Fuka lo raggelò con lo sguardo, capì solo allora che anche lei aveva qualcosa di irrisolto con Akito.






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Ragazze capitolino brreve questa vola, ma non riescoa a stare molto a computer, mi hanno tampanato in macchina venerdì e stare secuta sulla sedia mi fà un pò male al collo e alla schiena. come anticipavo ad alcune di voi, questo capitolo sarebbe stato pieno di colpi di scena, e così è stato, si lo sò molte mi odieranno, Sana mamma e sposata, non con Akito??? aaargh nella vita reale a volte le cose non vanno proprio come si vorrebbe... spero di aver scritto in maniera più corretta e fluida, qualcuno mi ha fatto notare parecchi errori di punteggiatura e grammaticali, chiedo venia, mi sono sfuggiti. un abbraccio a tutte e alla prossima, aspetto ancora le vostre recensioni per migliorarmi e sapere che ne pensate, ovvimente la storia avrà ancora rsivolti, quindi non abbandonatemi ed odiatemi. baciottoli
   
 
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