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Autore: terryoscar    30/06/2020    4 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Un arrivo inaspettato
 
 
 
Stiamo rientrando dalla boscaglia, procediamo in fila ad un passo tranquillo, con le briglie lunghe, tanto gli animali conoscono la strada e non abbiamo fretta.
Oscar è stretta tra le mie braccia, tranquilla e rilassata. Ci stiamo gustando questo rientro tranquillo a palazzo, l’aria della tarda mattinata, il sole che si intravede tra i rami spogli delle piante di questo boschetto.
Abbiamo distanziato un poco gli altri, seppure seduta Oscar non riesce a farsi portare ed ha impresso a César un passo un poco più lungo rispetto a quello degli altri animali.
Al limitare del bosco sento la voce della nonna, sembra arrabbiata.
 
"Oscar....senti anche tu la nonna?"
"Si ... vero André! ... Ma cosa sta succedendo?"
"Non saprei...però c'è qualcuno con lei...ma non riconosco la voce."
"Non lo conosco nemmeno io ... ma chi sarà?!"
"Allunga un poco il passo e lo scopriremo! Spero solo non siano problemi!"
 
 
Sono dietro al cavallo di André quando lo vedo allontanarsi, sussurro ad Anna: "Che strano ... perché André si sta affrettando in questo modo?"
"Non saprei!! Che Oscar non stia bene?! Tu però vai piano Armand, mi raccomando!! La mia pancia é molto più grande di quella di Oscar!"
"Si ... non preoccuparti Anna ... sta tranquilla ..."
"Grazie Armand!"
 
 
Arriviamo nel cortile e vedo un cavallo ed un uomo distinto, che discute con la nonna. Aiuto Oscar a scendere da César e ci avviciniamo.
 
"Oh... Oscar!! Almeno tu sei arrivata!!!" Sentiamo dire alla nonna.
"Cosa succede? Chi è quest'uomo?"
"Madame, sono il conte Maurizio Vincenzo Alberto di Nichelino. Sto cercando mia sorella Clelia Anna! Sono certo che sia qui assieme al suo amante!!! Ma con chi ho il piacere di parlare?!"
 
Sento gli occhi di questo individuo squadrarmi, ma certo io non mi faccio intimidire
 
"Oscar François de Jarjayes, Generale dell'esercito francese." Rispondo fiera, utilizzando per la prima volta il mio nuovo grado militare.
"Oh …. Generale? Voi? Non avete di certo l'aspetto di un Generale, madi una graziosa signora ….direi ….. in stato interessante!"
"Ma come osate?!!" ribatto furiosa ed indispettita. “Non permetterò a nessun damerino di offendermi.”
“Oh … Madame … lasciate stare … piuttosto … sapete dirmi dov'è mia sorella Clelia?!!" rispondo guardando per bene questa donna. Certo che è proprio strana, con addosso abiti maschili.
“Si può sapere perché mi guardate in questo modo?”
“Ehmm … scusatemi, non volevo offendervi. Vedete,  a Torino ho sentito parlare di Voi, ma credevo che fossero tutte fandonie, pettegolezzi. Invece ….”
“Invece cosa?”
“Ecco … siete pure bella!”
“Cosa! Monsieur Maurizio si può sapere cosa volete? Avanti, parlate!”
“Si, certo! Come Vi ho già detto poco fa, sono il fratello di Clelia…”
"Anna?! ... Voi sareste il fratello di Anna?"
"Si esatto … Anna … anche se nella mia famiglia preferiamo chiamarla Clelia. Solo il suo confessore la chiama Anna … confessore …. so ben io cos'è in realtà quell'uomo!! Ma adesso avrò giustizia!"
"Un momento! Prima di assumere un tale atteggiamento Vi invito a moderare i termini."
“Madame, come Vi ho appena detto sono Maurizio Vincenzo Alberto conte di Nichelino, e desidero vedere mia sorella ed il suo amante."
 
Vedo quest'uomo prendere la mia mano, fare un piccolo inchino e posare le sue labbra in un compito baciamano. Sento arrivare Andrè al mio fianco, ritiro furiosa la mano e guardo mio marito, decisamente geloso.
 
"Non sono propensa per certe smancerieMonsieur di Nichelino. Ditemi cosa volete e soprattutto perché cercate Anna."
"Certo Madame …. ma solo se mi farete un sorriso. E’ un peccato vedervi così imbronciata!"
"Siete un insolente! Se non Vi mando via è solo per rispetto ad Anna. Su, avanti parlate!"
“Cerco mia sorella perché ella è fuggita di casa. Sapete, è una giovane vedova traviata dal suo confessore!"
"Come! Ma Voi siete un villano! Mio zio è una persona per bene e non permetto a nessuno di rivolgersi a lui in questo modo, mi sono spiegata?!!"
"Quindi …. Vostro zio è l'amante di mia sorella? E lo definite un uomo per bene? Uno che va in giro con la sua bella tonaca rossa ad irretire le giovani? Ditemi, è qui anche lui?!! Voglio vederlo ….. e dargli la lezione che si merita!"
 
 
 
Sono sul mio cavallo, in sella c'è anche Anna, si stringe a me e timorosa mi sussurra all'orecchio: "Armand guarda! Maurizio è venuto a cercarmi ... ho paura ..." mi stringo al mio Armand preoccupata, mio fratello può portare solo guai!
"Anna …. stai tranquilla. Ti proteggerò io da quel mostro che hai per fratello!"
"Armand, mai avrei pensato che sarebbe venuto fin qui,  di sicuro è venuto per separarmi da te ..."
"Non temere …. nessuno potrà tenerti lontana da me. Vedrai che adesso sistemo tutto.”
"Armand, mio fratello è addestrato ad uccidere mentre tu ... tu ... Oh Armand!"
 “So benissimo che tuo fratello è un ottimo spadaccino, abile con la spada e pure con la pistola ma ciò non significa che mi separerà da te!” rispondo deciso. E poi come c’è tutta la mia famiglia, e questo fa una certa differenza!
 
"Armand … si può sapere cosa fai fermo sul tuo cavallo? Non sei più capace a mandarlo avanti?!" dico avvicinandomi a mio fratello, con Marguerite stretta tra le mie braccia. Io certe volte proprio non capisco mio fratello.
Mi giro, guardo negli occhi mio fratello e ribatto con tono serie: "Augustin, lo vedi quell'uomo laggiù che sta discutendo con Oscar? E' il fratello di Anna, e ti assicuro che non è qui con le migliori intenzioni."
“Uhm …. se è qui per riportarla a casa sua …. è un problema. Ma state tranquilla Anna, come capofamiglia mi occuperò della questione. E per quanto mi riguarda Voi fate già parte della mia famiglia." dico dando un leggero colpo di talloni ad Hannibal e avvicinandomi ad Oscar. “Non posso di certo stare qui ad aspettare, lasciando Oscar, in stato interessante, ad affrontare quel tizio in rappresentanza della famiglia.”
 
Mi fermo, scendo con un gesto aggraziato ed aiuto Marguerite a fare altrettanto. Poi domando a mia figlia: "Cosa sta succedendo figliola?"
"Padre, temo che quest'uomo sia a caccia di guai!" dico con tono ironico. "Ma se è ciò che vuole, l’avrà."
"Uhm … ditemi chi siete e cosa fate nella mia dimora?!"
"Sono qui per riportare a casa mia sorella! Ahh ... eccola che arriva con quel maledetto prete!"
"Primo …. Madame di Saluzzo è MIA ospite. Secondo, quello che Voi avete appena definito "maledetto prete" è mio fratello. Vi invito a moderare i termini. Non tollero certe espressioni nella mia casa, meno che mai se riferite ad un membro della mia famiglia!"
 
Sento la voce decisa di mio padre, il tono gelido, glaciale. Ritto, rigido, con al fianco mia madre. Ecco … questo è l'uomo che mi ha educata. Sento i cavalli allontanarsi da noi, mentre Andrè mi sfiora appena una mano con la sua, come a dirmi che anche lui è qui, con me.
 
"E così quel ... prete è vostro fratello?! Bene, quindi sarete a conoscenza che per anni è stato l'amante mia sorella! Clelia era un'ingenua ragazzina quando quel vecchio mandrillo di Vostro fratello l'ha irretita! Adesso addirittura l'ha portata a vivere sotto il suo stesso tetto. Sappiate che io non glielo permetterò MAI!"
"Mio fratellonon è un mandrillo. Buon uomo … sappiate che Armand  ha intenzione di sposare madame Anna, state tranquillo. Nella mia famiglia non vogliamo scandali. Sono certo che tra gentiluomini ci comprenderemo."
 
Guardo mio marito, fiero, deciso, onesto e giusto. Il mio Augustin è un uomo eccezionale, quando si atteggia all’uomo che ho sposato.
 
Osservo il ventre di mia sorella e ribatto stizzito: "Non è possibile! Quel demonio ti ha ... ti ha messa incinta?!! Ahhh quest'onta dovrà pagarla con il sangue!"
Nanny fuori di sé urla: "MA COME OSATE INSULTARE IL MIO ARMAND?!! LASCIATE IMMEDIATAMENTE QUESTA CASA! FUORIII!"
"Taci tu! Sei solo una serva! Non intrometterti nei nostri discorsi!!! In quanto a Voi …. Cardinale … esigo giustizia e vendetta!"
 
Sento le parole del fratello della mia Anna ed un guanto raggiungermi in pieno viso. Rimango per un attimo inebetito, frastornato da tutto ciò.Non capisco subito cosa stia accadendo, è tutto così rapido, sconvolgente, diverso da ciò a cui sono abituato.
 
Mio fratello ha colpito in pieno volto il mio Armand, mi avvicino, accarezzo il suo viso e sussurro: “Oh Armand!”
“Clelia, allontanati da quel demone tentare!”
“Vattene via e lasciaci in pace!”
“Cosa?! Non c’è dubbio: quest’uomo ti ha plagiata …”
“Non Vi permetto di parlare in questo modo alla mia Anna! E’ me che volete? Ebbene accetto la Vostra sfida!"
“Ah ahah … Voglio proprio vedere cosa è capace di fare un uomo che ha sempre stretto tra le mani un rosario! Ah ahah … Armand,  maledirete il giorno in cui siete nato!”
“Vedremo!”
 
Vedo Carlo raggiungerci di corsa, urla: "LASCIATE STARE MIO PADRE, MI SONO SPIEGATO?!"
"Ecco … ci mancavi giusto tu Carlo!! Vieni qui dallo zio, così ti riporto a Torino, penserò io alla tua educazione!! Non questo … spretato!!”
“NOOO! Ho un padre e una madre, ed io non verrò mai con Voi!”
“E invece verrai!”
“Niente affatto!”
“Vedremo! In quanto a Voi Armand, essendo io la parte offesa, ho diritto alla scelta dell'arma, la spada ovviamente! E tu Clelia, fai i bagagli! Domattina, dopo avere sistemato questa mezza tonaca, partirai con me per Torino!"
"Te lo scordi! Io non vengo da nessuna parte. Il mio posto è accanto a mio marito e adesso lasciaci in pace! VATTENE!"
 
Sento il tono deciso della mia Anna, lei è sempre stata dolce e remissiva, per la prima volta la sento ribellarsi alla sua famiglia. Sono fiero di lei e della dimostrazione del suo amore. La mia Anna!
 
"Mia cara … il tuo caro confessore domani passerà a migliore vita, e tu tornerai a casa con me. Ti ho già trovato posto in un convento di clausura, perché quello è il tuo posto, sgualdrina!"
Sento la voce furiosa di mio fratello, mentre lo vedo indicare il mio ventre, rispondo: “ Maurizio non avrai mai la mia creatura! Mai!”
Armand ribatte: “MA COME OSATE RIVOLGERVI IN QUESTO MODO A MIA MOGLIE?”
“Moglie?! Io direi meretrice!”
Fuori di me, mi avvento sul fratello di Anna, stringo il pugno e lo colpisco in pieno volto, digrigno: "Ebbene, dove e quando volete, sono a vostra disposizione!"
Mi ripulisco il labbro, guardo questo pazzo e rispondo deciso: “Allora oltre ad essere un maiale, rovina famiglie, siete pure sordo. Vi ho detto domani mattina, nella radura al fondo del bosco. Vi attendo alle otto in punta. Con la spada in mano. Recitate per bene le Vostre preghiere perché saranno le Vostre ultime ore di vita!"
"Non mi ritirerò certo indietro, ci sarò."
 
 Osservo sconvolto mio padre e l'uomo che dice di essere mio zio, sento le lacrime salire, sono sicuro che il mio amato padre morirà, lui non è un soldato ma un Cardinale. Sono fuori di me, mi avvento sul fratello di mia madre e con tutte le mie forze gli sferro un calcio negli stinchi.
 
"AHI AHIAHI ... MALEDIZIONE!" digrigno saltellando per poi portarmi le mani alla caviglia. "Dannazione Carlo, cosa hai fatto?!E così che tratti tuo zio?! Ahi ahi ... che male!"
"Ben Vi sta, non Vi permetterò di fare del male a mio padre!! Lui è buono, le sue mani danno carezze …… e non ucciderebbe mai un altro uomo! Voi invece siete solo un mostro!! Boouuuuuaaaa …"
Vedo Anna soccorrere nostro figlio, mentre suo fratello si ricompone e con tono sofferente continua: "Cardinale Jarjayes, a quanto pare mio nipote Vi chiama padre, ma in qualità di cosa? Forse è Vostro figlio, non è vero? Avanti parlate!"
"Certo che è mio figlio!! E' lampante che sia così!!" dico tutto fiero.
“Anche se non volevo ammetterlo, infondo lo sapevo che era Vostro figlio! Clelia, sei una svergognata!”
“ORA BASTA MAURIZIO! Hai sfidato Armand pur sapendo che lui non è in grado di fronteggiarti, cosa vuoi ancora?”
“Che tu venga via con me immediatamente!”
“NO!”
Il Generale digrigna: “Basta, questo intruso mi ha davvero stancato, è ora di mettere la parla fine alla sua non gradita visita.Marguerite, accompagna Anna e Carlo in casa, queste sono questioni tra gentiluomini. Oscar … anche tu dovresti rientrare, fa troppo freddo qui nelle tue … condizioni!"
"Padre, io non vado da nessuna parte, rimango qui! Dimenticate che sono e sarò un soldato. E voi Monsieur non osate insultare ancora la mia famiglia!" dico decisa. Questo tizio non mi piace per nulla.
"Madame … Voi siete una splendida creatura, ma di certo non siete un soldato. In quanto a Voi “Cardinale” scegliete i Vostri padrini, io arriverò con i miei. A domattina, spero di rivedere anche Voi splendore!"
 
Vedo poi quest’uomo fare un leggero inchino e fare un accenno di baciamano a Oscar, che prontamente allontana la mano prima che questo villano la sfiori.
 
Le parole di quest'uomo mi urtano non poco, avanzo e digrigno: "Come osate rivolgervi in questo modo a mia moglie?"
"Non credevo di essere scortese, anzi. Ho fatto un complimento a questa splendida creatura. Siete un uomo fortunato Monsieur!"
 
Il tono tranquillo e mieloso di questo individuo mi irrita ancora di più, non assomiglia per nulla a Anna.
 
"Siete uno sfrontato! Sarò io il secondo di Armand!"
“Come desiderate Monsieur. Posso sapere il Vostro nome?!"
"Il mio nome è AndréGrandièr."
 
Vedo questo individuo spalancare gli occhi, forse stupito dal mio nome. Ma io sono abituato così.
 
"Ma …. non siete nobile?!!" dico stupito.
Avanzo verso questo villano e con voce grave ribatto: "Certo che lo è, ma non tutti decidono di presentarsi con il loro grado e il loro titolo. Monsieur,avete di fronte il Capitano André Grandièr de Jarjayes ed io sarò l'altro padrino."
"Bene Signori, a domani mattina ore otto!"
 
Vediamo quest'uomo risalire a cavallocon un gesto fluido ed eleganteed allontanarsi al piccolo trotto, senza nessuna fretta.
 
Mio figlio mi si avvicina, mi prende per mano e tra i singhiozzi dice: "Padre, Voi sapete recitare il rosario, come farete a difendervi da quell’uomo che dice di essere mio zio? Sniff ..."
 
Vedo lo sguardo preoccupato di mio figlio, i suoi occhi sono rossi e le lacrime segnano le sue guance. È così dolce e tenero il mio Carlo.
 
"Stai tranquillo Carlo, vedrai che andrà tutto bene. Ora andiamo dentro, qui fa freddo e tu non hai neppure una mantella addosso. Su vieni, ti prendo in braccio"
 
Poi lo sollevo e me lo sistemo contro al petto. È così bello, preoccupato per me. è una sensazione nuova, sentirsi chiamare padre davanti al fratello di Anna.
 
"Sniff ... sniff ... Padre anche se non sapete difendervi, io Vi voglio tanto bene! "
“Stai tranquillo Carlo, mi difenderò … e soprattutto impedirò a tuo zio di portarvi via da me!"
"Sniff ... Padre, non è colpa Vostra se da bambino Vi hanno rinchiuso in un convento ... sniff ...io .. . io sono tanto orgoglioso di Voi…”
“Ed io di te Carlo!”
“Sniff … sniff …  però siete stato bravissimo quando avete sferrato il pugno a quell'uomo!"
"Grazie Carlo!" dico mentre entriamo tutti in casa.
Guardo mio zio e dico: "Zio Augustin darete delle lezioni a mio padre, vero? Io non voglio che quell'uomo uccida mio padre, preferirei morire! BOUUUUU...."
"Carlo, stai tranquillo. Innanzitutto esigo che sia un duello al primo sangue, quindi non morirà nessuno. E poi oggi dedicheremo la giornata alla preparazione di tuo padre. Piuttosto, cosa sappiamo di questo tizio? Anna, ditemi, come se la cava con le armi Vostro fratello?"
"Augustin, mio fratello è molto abile con le armi, temo che possa fare del male ad Armand!"
“Capisco! … Su meglio entrare, fa molto freddo, meglio che mi raccontiate i particolare in casa. Che giornata!”
 
Entriamo in casa e ci accomodiamotutti nel salottino giallo.
 
"Allora Anna...ditemi qualcosa di lui. Cosa fa, dove ha studiato, chi é stato il suo maestro!! Devo capire che soggetto é!" domando con tono tranquillo ma deciso.
 
Nessuno si accorge della mia presenza, ascolto la conversazione dei miei nipoti e ribatto: "Armand! Se ti fossi votato completamente a Nostro Signore secondo i crismi Cristiani non ti sarebbe accaduto nulla di tutto questo! E' solo colpa tua se ti ritrovi in questa spiacevole situazione. Pentiti Armand pentiti! Sarebbe il caso che entro stasera tu faccia penitenza con il digiuno ma prima confessati, almeno se quell'uomo ti dovesse uccidere raggiungeresti l'altro mondo con la coscienza in pace!"
"ZIA!!!" urliamo tutti in coro.
"Ora basta Zia. Voi chiudetevi nella Vostra stanza e pregate. Al resto ci penso io! Sparite!!" dico deciso. “Questa é la mia casa e comando io.”
“Ti ricordo caro nipote che se questa casa appartiene a te, è perché IO la secondogenita della famiglia Jarjayes ha deciso di rinchiudersi in convento, mi sono spiegata oppure debbo ripeterlo?!"
"Zia...Voi non avete nessun diritto. Secondo la legge salica tutto il patrimonio spetta al primo maschio, mio padre quindi. Ora tacete e sparite o giuro che riporto al Vostro convento!"
"TACI AUGUSTIN!!! E' vero ciò che dici ma ribadisco che se io avessi voluto avrei diviso questo palazzo con tuo padre se non che mio fratello. E se ho rinunciato al mondo è stato a causa di un libertino che ha pagato a caro prezzo le sue azioni!"
Mi alzo deciso, mi avvicino alla Zia e la sovrasto con la mia statura.
"Zia. Ora Voi uscite da questa stanza. Conto fino a tre...poi farò a modo mio. E uno....e due..."
Vedo lo sguardo di Augustin, deciso, freddo e determinato. Se non scappo mio nipote sarebbe capace di cacciarmi davvero, sussurro: “Che mancanza di rispetto!” mi faccio il segno della croce, alzo un poco l'orlo della veste e fuggo urlando "PENTITEVI!! PENTITEVI TUTTI!!"
 
Guardo la badessa fuggire via rapida, certo che per la sua età è piuttosto agile! Beh …. È una Jarjayes, di cosa mi stupisco?!!!
 
"Si, certo! Ma prima ... PRIMA PENTITEVI VOI PER AVER TRANCIATO UNA PARTE IMPORTANTE AL VOSTRO FIDANZATO!"
"AUGUSTIN!!! Sono certa che se Marguerite ti scoprisse nel letto con un'altra donna farebbe altrettanto!!!"
Guardo la zia di mio marito e ribatto: “Zia Clotilde per una volta Vi appoggio. Augustin, zia Clotilde ha fatto benissimo! A proposito Zia, dopo il Vostro gesto Vi siete confessata? Vi siete pentita?"
"Mia cara nipote...sarà l'unico peccato che sconterò in purgatorio. Non potrò mai pentirmene! Mai!!"
 
Guardo la zia, è tutta fiera e impettita, decisa e soddisfatta. No, non si è mai pentita e mai si pentirà del suo gesto. Certo che, poverina, non ha proprio tutti i torti!
 
Armand ribatte: "Zia, se tutte le donne commettessero un simile gesto, credo che il mondo si sarebbe estinto da un pezzo..."
Tiro la giacca di mio padre e domando con voce curiosa: "Cosa avrebbe tranciato la zia? ... Non capisco ..."
"Oh .... Carlo. La Zia ha .... uhm .... fatto si che il suo quasi sposo non potesse avere figli!"
"Ohhhh .... si?! Ma come ha fatto? Padre invece Voi potete vero? Altrimenti non avrei a breve un fratello!”
"Esatto Carlo!!! Ma ne riparleremo poi."
Mia zia fuori di sé, digrigna: “Armand! Come puoi fare certi discorsi a tuo figlio che è poco più di un bimbetto?”
“Cosa c’è Zia?! Forse non volete che si sappia dei Vostri trascorsi?”
“Non mi importa affatto che si sappiano, solo che non mi pare il caso che questo ragazzino privo di educazione ascolti  i discorsi degli adulti!”
 
Joséphine avanza sorridendo nel salone e dopo aver ascoltato la conversazione domanda: "Zia, senza dubbio siete una vera Jarjayes! Quale arma avete usato? Lo stiletto, la spada o cosa?"
"La spada mia cara. Sappi che ho avuto un maestro d'armi anche io!"
 
Guardo la Zia, è tutta seria e fiera di se, risponde con voce tranquilla come se fosse la cosa più naturale del mondo tranciare il …. Il … al suo fidanzato. Povero me, per fortuna che la mia Marguerite è tutta un’altra cosa. Piuttosto ….. è meglio che sorvegli Oscar, non vorrei mai che trovasse Andrè corteggiato da qualche cameriera e …. Zac! A me serve il mio stallone da riproduzione!! Io voglio il mio esercito di nipotini, tutti uguali al nonno Augustin ovviamente.
 
"Uaooo ... caspita! Oscar, a quanto pare non sei l'unica spadaccina della famiglia! Zio Armand, riguardo la Vostra disputa di domani, meglio che prendiate qualche lezione anche se temo che non servirà a nulla. André, per assicurare una lunga discendenza allo zio, credo che sia meglio chetu prenda il suo posto."
Alle parole di mia sorella scatto in piedi ed in un attimo l’affronto.
"Joséphine!!! Ma cosa dici? Ma che idee ti  passano per la testa? Per te è tutto un gioco. Ma un duello …. È una questione d’onore, una faccenda da uomini, da gentiluomini, molto cavalleresca.  Mio marito non può sostituire lo zio! Un duello è una cosa seria!! Piuttosto...cerchiamo di capire chi é lo sfidante e che preparazione ha!"
"Oscar, sorella mia, certo che sei davvero noiosa! Ma ti pare che lo zio possa uscirne indenne? No, Signore! Quell'uomo lo ammazzerà immediatamente e allo zio non resterà che impugnare uno rosario per raccomandare la sua anima a Nostro Signore. André non dare ascolto a mia sorella e prendi il posto di Armand. Io voglio prendere parte a un matrimonio non a un funerale. E poi sappiate che il nero non mi dona affatto ed io odio fare sfoggio di abiti luttuosi!"
Guardo un poco stupita mia sorella,ribattodecisa: “Giuro …  certe volte io proprio non ti capisco! Joséphine …. ma se hai fatto metà del viaggio vestita a lutto …. per la prematura scomparsa de ton petit Charles!!! E comunque Andrè non si tocca, chiaro?!!"
"Mia cara sorellina, è vero che ho viaggiato vestita a lutto ma solo perché ero terribilmente disperata. Comunque parli bene tu, visto che tuo marito non ti ha messo in astinenza, vorrei proprio vedere come reagiresti se André un giorno malauguratamente smettesse di funzionare..."
Con sguardo da curiosone,il mio cuginetto mi domanda: "Cuginona perché mai André dovrebbe smettere di funzionare?!Forse rischia di ammalarsi?"
“Ah … piccolino …. perché tutti gli uomini prima o poi ….. smettono di funzionare!!! Ma credimi, molto meglio se è poi!! Vero Charles?!"
 
Vedo mia moglie guardarmi male, sento il suo sguardo addosso, il suo è un avvertimento, un altro fermo e …. Ciao ciao Charles! Povero me!
 
"Gulp ... sssi si … mia cara ... ma tu non devi preoccuparti ...vedrai che non ti deluderò mai più."
"Certo caro …. certo ….” rispondo con leggerezza, guardando decisa mio marito. Lui sa cosa potrebbe accadergli se solo dovesse andare nuovamente in letargo!!!
Mia sorella Oscar ribatte: "Ora basta! Joséphine, possibile che non ti renda conto della gravità della situazione? Nostro zio è stato appena sfidato a duello e tu  vieni qui a parlare di abiti, e di ... di ...”
“Ohh Ma ti pare che non sia mia dovere sdrammatizzare questa incresciosa situazione? Oscar, domani lo zio rischia davvero di essere ammazzato!”
 
Ci sono momenti in cui credo che mia sorella non sia normale. Secondo me non ha preso nulla dai Jarjayes …… o forse ha preso solo dallo Zio Claud …… quello molto vivace!
 
Sento le lacrime rigare il mio viso, sussurro: "Oh Marguerite, il mio povero Armand!"
"Anna …. su forza, vedrai che andrà tutto bene. Piuttosto …. come mai tuo fratello è venuto a cercarti?!"
"Ecco ... vedi Marguerite, subito dopo la morte del mio defunto marito mi ha proposto di sposare il duca di Cocconato ... ma io ovviamente ho rifiutato."
"Povera cara …. certo che hai avuto una giovinezza difficile! Ma vedrai che adesso andrà tutto bene!"
 
Sento la voce tranquilla e rassicurante di Marguerite, come fa ad essere sempre così pacata, ordinata, mai fuori posto. È davvero una dama perfetta, bellissima e sempre al posto giusto.
 
"Bene? Ma se Armand è stato sfidato a duello! Oh Marguerite, sono sicura che mio fratello gli farà del male!"
Joséphine ribatte: "Anna, io sono dell'idea che André dovrebbe prendere il posto dello zio."
Guardo male mia sorella e rispondo decisa: "Joséphine, vuoi capire che non è possibile? Un duello è una cosa seria! Lo zio è stato sfidato e tocca a lui battersi!! Ma come è possibile che  non capisca? Andrè non si tocca!!!”
"Sorellina sai essere davvero insopportabile! Sono sicura che si può eccome! Sei tu che non vuoi!!"
“Basta Joséphine, tu non sai nulla di questo mondo maschile. Un duello è una faccenda importante, utilizzata per risolvere divergenze e lavare affronti. Ha delle regole ben precise a cui non si può derogare. Falla finita e rassegnati! Adesso basta, quando è troppo …. È troppo!
"Ohhh regole sciocche fatte da uomini stupidi! Oscar, se avessi il potere di abolire certe leggi lo farei."
"Ma Joséphine …. non c'è nessuna legge, anzi, il Re Sole addirittura lo proibì! Senti sorellina è meglio se torni ad occuparti dei tuoi ricami e lasci a noi l'incombenza della preparazione!"
"Ora basta Oscar! Non voglio sentire più sciocchezze! La vita è tanto breve e va vissuta al meglio, non certo per delle sciocche rivalse come queste! Piuttosto ascolta il mio consiglio: lascia che sia André ad occuparsi di quel pazzo. A dopo sorellina.
"A dopo sorella, va pure dai tuoi ricami e non crucciarti di queste cose!"
“Ma quale ricamo?! Lo sai che non amo certe sciocche pratiche femminili! Al ricamo sorellina preferisco altro e tu lo sai bene!”
Vedo Anna singhiozzare e ignorando le parole di mia sorella dico: "Stai tranquilla, sarà un duello al primo sangue e sarà presente anche un medico, anzi sarà bene avvisare il dottor Lassonne, voglio che sia lui ad occuparsi dello zio in caso di sua ferita." suono un campanello per chiamare un membro della servitù.
Mi copro il viso con le mani, scoppio in lacrime. "Oh mio povero Armand! ... Povero caro ... perché?!"
Mi avvicino a mia cognata e dico: "Anna …. non piangere così. Vedrai che Armand ne uscirà …."
Vedo entrare una cameriera che fa un beve inchino e domanda: “Avete chiamato?"
"Si, certo. Fai venire qui subito Alain e Gerard."
"Subito Madame!"
Mia madre chiede: "Perché vuoi che quei ragazzi vengano qui?"
“Voglio che vadano a chiamare Lassonne, deve essere informato e preparato ad intervenire in caso di necessità. Io farò da testimone allo zio ed è mio compito organizzare tutto Madre. Fatto questo sceglierò una spada adatta e mi assicurerò che sia ben affilata, bilanciata e comoda"
Sento Anna singhiozzare: "Armand ... Armand ...sniff..."
 
Entro seguito da Gerard, percepisco una certa tensione nell'aria, domando composto: "Comandante, ci avete fatti chiamare?!"
"Si certo, preparatemi la carrozza, andremo da Lassonne. Andrè, verrai anche tu?"
"Da Lassonne! Ma perché?"
"Perché domani ci sarà un duello …. e Lassonne, che è il nostro medico di famiglia, dovrà essere presente per ogni eventualità! Purtroppo lo zio Armand è stato sfidato a duello dal fratello della marchesa Anna!"
Alain ribatte: "Come! Ma il Cardinale .. ehm .. il conte Armand fino a due mesi fa impugnava il crocefisso e il rosario! Come pensa di battere un uomo in duello?!"
"Alain … fa come ti ho detto …." rispondo con tono deciso e sguardo tagliente.
"Si ... agli ordini Comandante!" meglio non discutere, quando ha quello sguardo …. Si prevede tempesta!
Guardo mia nipote Oscar e dico:  "Si, certo … ma tu non conosci il fratello di Anna. E' un ottimo spadaccino,non ha mai perso un duello. Ha un solo difetto … anzi due: le donne e il vino!"
"Il vino?! Zio avete detto il vino e le donne?!! Uhmm ... credo che i suoi vizi ci aiuteranno un bel poco!" dico pensando già ad una strategia per lo zio.
"Si, esatto Oscar. È un libertino, frequentatore di bordelli. A Torino ha un conto aperto nel più rinomato locale della città."
"Umm... dunque se ha questo vizietto non sarà difficile liberarci di lui!"
"Cosa intendi dire Oscar?!"
"Tranquillizzatevi Zio, vedrete, andrà tutto bene!"
"Si....subito Oscar...però dovresti dirmi cosa hai in mente!"
Sorrido e dico beffarda: "Zio, un uomo dedito al bere e alle donne è probabile che non passi certo la notte a dormire! Credo che mi abbiate capito."
Guardo perplesso mia nipote prima e mio fratello dopo. Lui sorride, ha la stessa espressione della figlia. Uguali. Però io non capisco proprio cosa abbia in mente!
“Bene … allora Padre io vado, come padrino è mio compito occuparmi di questa faccenda. Andrè …. tu mi accompagni o resti qui?!"
"Vengo con te, penserà tuo padre a dare ad Armand lezioni di scherma. Andiamo Oscar!"
"Bene … a dopo. Credo che rientreremo più tardi … nel pomeriggio ….." dico alzandomi ed afferrando la mantella.
“Zio Armand è meglio che andiate con mio padre in sala d'armi a prendere qualche lezione di scherma!"
“Si, hai ragione Oscar. Meglio che mi prepari …. sai … vorrei arrivare al mio matrimonio tutto intero ….. ed in salute!! Andrè, mi aiuterai vero?!"
"Si, certo Armand!”
Guardo mio fratello e dico: "Armand, andiamo in sala d'armi ..."
"Subito Augustin …. anche se non credo di poter migliorare molto in così poco tempo." rispondo un poco sconsolato. “Spero solo di cavarmela in qualche modo, per Anna e per Carlo.”
"Quando eravamo a Torino, ti ho visto duellare con mia figlia,debbo dire che un poco sai destreggiarti, però hai bisogno di allenamento." dico percorrendo i corridoi.
"Si ma ... non posso certo eguagliarmi a Maurizio! ... Augustin ma cosa intendeva dire tua figlia?"
“Credo che voglia distrarre un poco il tuo quasi cognato! Mia figlia è un ottimo stratega!! Tu non preoccuparti.....sono certo che tutto si risolverà per il meglio!" rispondo deciso, nel tentativo di tranquillizzarlo.
"Distrarre Maurizio?! Ma come?"
 
Alzo gli occhi al cielo e rispondo, un poco stupito dall’ingenuità di mio fratello Armand.
 
“Nello stesso modo in cui tu ti fai distrarre da Anna!! Ricordati: in amore ed in guerra tutto è lecito! Ih ihih …"
"Cosa! Ohhh ... si, che idea!... Ah ah ah ahah ... "
"Bene! Ora però voglio allenarti....per ogni evenienza! Su muoviti!"
"Si ... sono pronto ..."
 
 
 
Salgo in carrozza seguita da Andrè mentre dico a Alain di condurci da Lassonne. Sarà la prima tappa della nostra lunga giornata. Ma devo aiutare lo zio.
 
 
Conduco la carrozza, al mio fianco c’è Gerard, dico al mio amico: “Tutto questo è davvero assurdo! “
“Già … un uomo che fino a poche settimane fa officiava Messe, adesso deve addirittura impugnare una spada?! Alain, secondo me la famiglia Jarjayes deve prepararsi al peggio, un funerale, altro che matrimonio!”
“Zitto imbecille! Ma non hai ascoltato il diavolo biondo? Quel tale che ha sfidato il nostro Cardinale, oltre ad essere un donnaiolo è anche un ubriacone, quindi basta ingegnarsi un poco per salvare la pelle al nostro spretato!”
“Vuoi dire che …”
“Ih ihih … Ci basterà portarlo sulla retta via ed è fatta! Ah ahahah …”
“Già!!! Che idea! Ah ahah …. Però ….. davvero ingegnosa il nostro Comandante!”
“Ih ih … Non a caso è diventata Generale! Oh povero André! Possibile che non abbia paura di vivere accanto a una donna simile! Ih ih …” domando ridendo tranquillo. “Povero amico mio, ormai è incastrato tra il diavolo biondo ed il vecchio pazzo!”
“Ah ahah … Alain credo che il nostro amico sappia come prenderla altrimenti sarebbe già bello morto! Ah ahah …”
Ridiamo del nostro povero amico, credo proprio che l’unico modo per prendere il diavolo biondo sia per sfinimento ….. o per passione! Ah ahahah
 
 
 
Durante il tragitto dico a mia moglie: "Oscar, non vorrei che ti stancassi troppo, sarebbe stato meglio se me ne fossi  occupato io ..." dico guardando con dolcezza la mia Oscar.
"Ma no Andrè! Stai tranquillo. Abbiamo preso la carrozza, magari faremo pranzo in una locanda o in caserma. E poi dovremo scoprire dove alloggia il nostro nemico. Non abbiamo molto tempo ma non credo che mi stancherò, anzi!"
Sento la voce tranquilla di mia moglie, la vedo sorridere, rilassata ma determinata. È inutile che cerchi di discutere, meglio assecondarla e cercare di alleggerirle il più possibile la giornata.
"Oscar, quell'uomo è un nobile, credo che frequenterà il bordello più lussuoso di Parigi."
"Bene, inizieremo la ricerca da lì!" Rispondo sorridente mentre vedo scorrere le via di Parigi. Ormai dovremmo essere arrivati da Lassonne.
 
 
 
Sono nel mio studio medico quando sento bussare alla porta. "Avanti!"
"Dottore....c'è Madame Oscar che chiede di Voi"
"Madame Oscar? Ma cosa succede?!! Su su fatela entrare!" dico un poco preoccupato. So benissimo che Oscar non apprezza molto la mia professione, anzi, meno vede il medico e meglio è, per lei. Quindi se è qui ….. o non sta davvero bene …. O ….boh?!!
"Subito!"
 
Vedo entrare Oscar, dritta e fiera come suo solito, preceduta dalla sua bella pancetta. A vederla così direi che sta benissimo. Al suo fianco Andrè, con in mano due mantelle. Dietro a loro vedo due uomini che mi pare siano a servizio di Oscar.
 
"Benvenuti!! Prego Madame, accomodatevi!! Anche tu Andrè!"
"Grazie dottore. Perdonate la fretta, ma devo chiedervi una cortesia!"
"Dite pure Madame!"
“Vedete....mio zio é stato sfidato a duello e, come consuetudine, vorrei che Voi lo assisteste in caso di necessità. Anche se sono quasi certa che la questione si risolverà senza problemi!"
"Avete detto Vostro zio?! Ma Madame Oscar, Armand è un ex Cardinale, di sicuro lo ammazzeranno! Ehmm ... il duello sarà all'ultimo sangue?"
"No. Sarà al primo sangue....ma siccome lo zio non ha fatto nulla di male .... diciamo che cercheremo di aiutarlo in altro modo. La mia richiesta é solo per una maggiore sicurezza. Spero vorrete accontentarmi dottore!"
"Ma si, certo Madame Oscar! Quando avverrà il duello?"
"Domattina, alle otto, sulla collina di Palazzo Jarjayes!"
"State tranquilla, ci sarò."
"Bene!" Faccio per alzarmi quando sento un brontolio arrivare dalla mia pancia. Caspita! È già ora di pranzo e noi abbiamo ancora tanto da fare!
Guardo mia moglie, sorrido e domando : "Oscar, hai fame?!"
"Beh...io....si. Un poco Andrè!" Dico imbarazzata. Che pessima figura con il dottor Lassonne!
 
 
Guardo la figlia del mio amico, visibilmente imbarazzata dai brontolii del suo stomaco. Povera cara, la sua creatura cresce e pretende di essere sfamata. Sorrido involontariamente, è proprio una bella donna, molto materna anche se inconsapevole.
 
“Madame …. fermatevi a pranzo da me. Mia moglie sarà felice di avere ospiti. Ovviamente saranno miei ospiti anche i vostri accompagnatori! Sapete … i miei figli vivono lontano e mia moglie non ha avuto occasione di vedere le loro mogli diventare madri, sono certo che sarà felice di vedere la Vostra pancia Oscar!"
"Ohh ... ecco ... André cosa ne pensi?"
"Restiamo Oscar. Tu hai fame …. e se il dottore ci invita …. per me va benissimo!"
"Va bene ... Grazie per l'invito dottore." Dico un poco imbarazzata. Sento gli occhi del dottore addosso, sembra un uomo buono e preoccupato.
"Bene …. allora andiamo nel salottino, così avviso mia moglie e facciamo preparare per tutti!! Sapete Oscar, Vi vedo davvero bene! E la Vostrapancia è cresciuta parecchio in questi giorni! Siete uno splendore!" dico davvero felice per la figlia del mio amico Augustin.
"Ecco ... io credo di essere diventata enorme e poi i miei movimenti sono rallentati."
"Ma è normale …. state tranquilla. La vostra creature cresce ….. su venite, andiamo di là!"
 
Ci alziamo, Andrè mi porge il braccio, in un gesto cavalleresco che sto iniziando ad apprezzare. Tanto lui sa che io non ho bisogno di aiuto, ma a lui fa piacere aiutarmi, soprattutto ora che sono ….. impacciata.
 
 
Ci accomodiamo in salotto quando vedo venirci incontro Madame Lassonne, ci saluta e con sguardo indagatore mi scruta da capo a piedi e dice entusiasta: “Oh ma che meraviglia Oscar! Sei davvero bellissima!”
“Grazie Madame Lassonne!” rispondo abbassando un poco lo sguardo. Accidenti, da quando ho questa pancetta mi sento sempre in imbarazzo.
“Oh ma grazie di cosa! Oscar, lasciati guardare figliola … ma lo sai che … beh … a parte il tuo abbigliamento fuori dal comune, la gravidanza ti dona moltissimo?!”
“Oh  ma …”
“Niente ma! Andrè, tua moglie incinta è un vero spettacolo. Secondo me non dovresti aspettare a lungo per avere il Vostro secondogenito!”
Sento mio marito richiamare la mia attenzione! “Rosy ma cosa dici?! Finirai per spaventare la nostra Madame Oscar!”
“Ma cosa dici ….! Questo pancione è una meraviglia ed Oscar è diventata più bella di quanto non lo sia già!”
 
 
Gerard ed io siamo un poco distanti dal Comandante, sussurro al mio amico: “Hai sentito Gerard? Secondo quanto dice la moglie del dottore il nostro Andrè dovrà darsi da fare immediatamente, non appena il diavolo biondo avrà sfornato il primo figlio, dice che è diventata più bella!”
“Alain, non puoi certo negare che non lo sia! Il Comandante Oscar è davvero molto bella e poi hai visto ultimamente che tette le sono venute fuori?”
“Ih ih … Si, certo che le ho notate, sono diventate davvero spettacolari! E pensare che sotto la divisa erano piatte come una tavola!”
“Ehmm … Alain secondo me le ha sempre avute è solo che magari le nascondeva …”
“Probabile ma … come?! Forse le fasciava …”
“Alain, meglio non farsi sentire! Ih ih …”
“Si, hai ragione, meglio tenere la bocca chiusa.”
 
 
Rosy continua: “Oscar, su vieni qui, sediamoci, vorrei fare due chiacchiere con te…”dico accomodandoci sulle poltroncine.
“Ecco… ma si, certo …” che imbarazzo, la moglie di Lassonne è tanto gentile …. Ma io con questa pancetta ed il suo sguardo così addosso …. E poi è così diversa da mia madre, madame Lassonne è estrosa ed estroversa. Con abiti un poco eccessivi, robusta direi. Però ha uno sguardo dolce, molto buono.
“Oscar, desidererei tanto che rimaneste tutti a pranzo da noi…”
Il dottore ribatte: “Appunto! Stavo per dirtelo. Rosy, Madame Oscar, suo marito e i suoi servitori si fermeranno da noi!”
Batto le mani felice e dico: “Siii che meraviglia! Farò immediatamente avvisare la cuoca che abbiamo ospiti!”
“Grazie Madame Rosy!”
“Oh ragazza mia, ma cosa dici?!! Io sono davvero felice di avervi miei ospiti.”
 
Sento la voce squillante ed allegra di Madame Lassonne, è davvero felice di avere ospiti.
 
“Siete davvero gentile Madame Lassonne..” rispondo un poco timida ma felice per questa accoglienza molto calorosa.
“Suvvia cara chiamatemi con il mio nome! … Ditemi come sta Vostra madre?”
“Bene, grazie!”
“Vostra sorella Luisa si è ripresa dalle fatiche del parto?”
“Si, certo, lei sta bene e anche la sua bambina.”
“Immagino che sia bellissima! Ohhh quanto mi mancano i miei nipotini! .. Cosa farei per averli qui con me! Lasciatemi dire che i Vostri genitori sono davvero fortunati ad avere con loro gran parte della famiglia e poi a breve Voi gli darete un altro nipotino! Che meraviglia! Ditemi Oscar come lo chiamerete?”
Guardo prima André, poi Madame Rosy e timidamente sussurro: “Ecco … se sarà una bambina, avrà il nome di Sophie …”
“E se arrivasse l’erede a cui Augustin tanto ambisce?”
 
Sento la voce del dottore intromettersi nella conversazione.
 
“François … si chiamerà François.”
“Come da tradizione ovviamente!”
“Oh ma tanto maschio o femmina che sia, sono sicurissima che sarà bellissimo! Come potrebbe essere altrimenti con due genitori tanto belli?!”
Vedo Andrè visibilmente imbarazzato, sussurro: “Oh Madame siete davvero gentilissima!”
“Ho detto semplicemente la verità Oscar! E Voi André cercate di non deludere le aspettative di Augustin, lo saprete molto più di me che da Voi si aspetta il maschio.”
“Si, lo so Madame. Infatti mio suocero non ha fatto altro che ripetermelo ancor prima che sposassi Oscar…”
“E adesso? Forsa non lo dice più?”
Il dottore Lassonne risponde divertito: “Mia cara credo che Augustin sia talmente convinto che Oscar gli darà un maschio che ormai non assilla più i ragazzi! Ah ahah …”
“E se così non fosse? Oh caro marito mio, lo sai che delusione sarebbe per il povero Generale?”
“Ah ahah … ehmm … scusatemi Madame Oscar, non volevo certo burlarmi del mio caro amico Augustin …”
Sorrido e ribatto: “Tranquillizzatevi dottor Lassonne, tanto sono pronta a qualsiasi evenienza, anche all’ira di mio padre!”
Sorrido al mio ospite e dico: “André, se non sarà François ma Sophie, ti consiglio di preparare i bagagli…”
“Per andare dove dottore?”
“Per nasconderti! Io ti suggerisco di fuggire con la tua famiglia in Normandia. Sai lì il clima è davvero piacevole! Ah ahah …”
“Dottore, credo che sarebbe tutto inutile, sono sicuro che il Generale ci raggiungerebbe comunque! Ah ah …”
“Hai ragione ragazzo mio! Ih ih ….”
Rosy ribatte: “Oh ma quante sciocchezze! Maschio o femmina che sia, il Generale dovrebbe essere felicissimo di avere un altro nipotino! .. Bene, accomodiamoci a tavola, la cameriera mi ha appena avvisata che il pranzo è in tavola. Prego, da questa parte!”
 
 
 
Dopo un pranzo davvero succulento lasciamo la casa del dottore Lassonne, per recarci alla ricerca del fratello di Anna. Siamo quasi certi che alloggi in qualche locanda di lusso, con annesso bordello.
 
 
Siamo in carrozza, Andrè è al mio fianco, mi stringe un poco a se, con un gesto di dolcezza e tenerezza.
 
"Andrè, la moglie del dottore ….. è così ….. simpatica certo …. ma un poco … invadente direi."
"Lo dici per via delle domande che ti ha fatto?!"
"Beh … non solo. Forse ha ragione il dottore, loro hanno diversi nipoti ma vivono tutti lontano e Madame non ha molti contatti con le nuore."
"Ma non puoi negare che Madame Lassonne ti guardava con tenerezza. Evidentemente sente la mancanza dei suoi figli."
"Già …. è probabile. Però mi sono sentita in imbarazzo …. ma veniamo a noi, dobbiamo trovare questo Maurizio. E senza farci riconoscere!"
"In che modo?"
"Manderei a controllare Alain o Gerard …. non li ha di certo visti. E poi … vorresti davvero farmi entrare in certi … ehm ...locali con questa pancia?!" dico imbarazzata. Entrare in un bordello in questo stato … sarebbe troppo!”
"Si, hai ragione!”
 
Arresto la carrozza, dico a Gerard: “Amico, siamo davanti a un bordello di lusso. Sono sicuro che quel tale è qui a sollazzarsi con qualche dama profumata!”
“Alain ti prego non guardarmi in questo modo!”
“Come! E in che modo ti guarderei sentiamo!”
“Hai uno sguardo libidinoso …”
“Cosa!! Ma tu sei pazzo! Gerard, ormai tutti sapete che sono in astinenza forzata ma da qui a guardarti come tu dici è una follia! E poi a me piacciono le donne … la mia donna!.. Su stupido, scendi e sistemiamo il predellino ai nostri viaggiatori!”
“Agli ordini Alain! Ah ahah …”
“Fai anche lo spiritoso, vero?! Su … muoviti!” dico scendendo dalla carrozza mentre sistemo la scaletta e apro lo sportello. “Comandante, Capitano … ih ih … eccoci arrivati al bordello più lussuoso di tutta Parigi!”
Oscar ribatte: “Alain c’è poco da scherzare! Siamo qui per cercare il fratello di Anna.”
“Ma io non scherzo affatto, vi ho semplicemente condotti in un bordello di lusso.”
André mi guarda e ribatte: “Oscar questo è la prima taverna frequentata da uomini facoltosi. Alain Gerard, dovete cercare Maurizio Vincenzo Alberto conte di Nichelino noi vi aspetteremo qui.”
"Bene, allora noi entriamo … ma come possiamo riconoscerlo?!"
"Credo che un italiano tra i francesi sia facile da individuare."
"Ah si … e da cosa? Spiegamelo!! Se è impegnato in certe attività …. non credo che cambi molto!"
"Alain, chiedete di lui..."
"Va bene …. allora noi andiamo …. voi due restate nella carrozza! … Ehm … Comandante, Voi sapete che per far svuotare il sacco a certa gente bisogna loro far vedere qualche moneta?!”
“Si, ovviamente! Alain non badare a spese, dagli quello che vogliono purché non ti faccia prendere in giro.” Dico tirando fuori dalla tasca qualche moneta. “…. Ecco … prendi, e cerca di far parlare la persona che gestisce questo posto!”
“Agli ordini Comandante! Gerard, entriamo!”
 
 
Alain ed io entriamo nel locale,varchiamo il vestibolo di ingresso, attraversiamo la pesante tenda rossa e ci ritroviamo in una sala lussuosa, dove alcuni avventori sorseggiano del vino e mangiano dei dolci con accanto delle signorine un poco discinte, su cui posano le loro mani.Vediamo un uomo accarezzare una signorina, sfiorando le sua pelle del petto, un altro con una mano sotto la gonna della sua accompagnatrice, sussurro: “Santo cielo, come faccio a resistere? Sabrina!!! Sabrina … cosa devo fare?!!! Io ho bisogno di te!!!”
“Smettila Alain, sii serio e cerchiamo il nostro uomo!”
“Si .. si .. ma parli bene tu, tanto non hai il mio stesso problemino!”
“Basta Alain! .. Guarda … quella donna deve essere la proprietaria di questo posto, andiamo!”
 
Ci avviciniamo ad una donna avanti con gli anni, è la proprietaria, domando: "Madame, cerchiamo un italiano, forse è Vostro ospite?"
“Un italiano? O una italiana?!!"
 
Sento gli occhi di questa donna esaminarci con attenzione, certo, si vede che non siamo nobili, ma il Comandnate ci ha dato degli abiti da borghesi, sobri ma ben cuciti, puliti ed ordinati. Insomma, non sembriamo di certo dei poveracci, come in realtà siamo.
 
"Italiano, Madame!"
"Siete sicuri?!!! Qui ci sono tante belle donne...."
“Con tono canzonatorio Alain ribatte: “Suvvia Madame, credo che abbiate capito benissimo. Il mio amico ed io cerchiamo un uomo non una donna.”
“Ah ah ah … quindi deduco che Voi Signori abbiate dei gusti particolari! … Umm … non preoccupatevi qui ce n’è di tutti i gusti! Ih ih …”
“Ma cosa avete capito Madame!” Noi cerchiamo un uomo e non certo per gli scopi a cui pensate!”
“Ohhh Ma io non penso a nulla! Non dirigo certo questo posto per pensare! … Sono qui solo per incassare, mi sono spiegata?”
“Spiegatissima Madame!”
“Quindi non so di chi stiate parlano.”
 
Vedo al signora incrociare le braccia al petto, facendo così risaltare ancora di più il suo decoltè, su cui spicca un vistoso neo, uno di quelli di bellezza, come è moda adesso.
 
Tiro fuori una monetina dalla tasca, la porgo alla donna e dico: "Suvvia Madame, capisco che abbiate voglia di scherzare ma vedete, noi cerchiamo un uomo, un uomo a cui piace bere e andare a donne."
"Italiano.....a cui piace bere ..... e frequentare donne allegre..... uhm .... avete un nome?Credo di cominciare a ricordare…" Chiedo stringendo la moneta.
"Maurizio ...Vi dice niente questo nome?"
“Maurizio.....uhm....provate a descrivermelo!"
"Uhm... piuttosto alto, moro, occhi scuri, credo un uomo affascinante ... oh che sia chiaro ... non fraintendete, se ho detto che è un uomo affascinante è perché lo è. E poi uno straniero da queste parti, non credo che passi inosservato."
"Uhm....forse....dico forse...potrei avere informazioni....ma la mia memoria ha bisogno di un aiuto!"
"Ho capito ..." dico tirando fuori la seconda monetina. "Dunque Madame, la vostra memoria comincia a funzionare?"
 
Vedo Madame guardare le monete contenute nel palmo della sua mano, sorride mostrando i suoi denti gialli ed anuuisce.
 
“Si. Funziona. È arrivato da due giorni. A quest'ora esce per una passeggiata....credo che arriverà tra poco....c'è già Michelle che lo attende!!"
"Dite davvero? Dunque ha una donna fissa?"
"No no ..... per oggi ha scelto Michelle!! Ieri invece aveva Monique!"
"Caspita! Però!" guardo Gerard e dico con tono beffardo. "Certo che il fratello della Marchesa si tratta davvero bene!"
"Già!! Non ci resta che aspettarlo...."
Alain guarda la protettrice della casa e sussurra: "Madame, volete guadagnarvi un bel poco di soldini senza lavorare?"
"Certo!!!" Dico scrutando questi due uomini .
"Ecco ... basterà semplicemente servire all'italiano un fiume di vino, vino buono ovviamente! Vogliamo che si ubriachi per bene e la dama che l'accompagnerà in camera faccia il resto. Madame, voglio che l'italiano dorma fino a domani sera, non so se mi sono spiegato?!"
"Certo!!! Però questo servizio ha in certo costo!!! Voi non mi sembrate così benestanti!"
"Io no, ma i miei padroni si. Se permettete, li vado ad informare che abbiamo trovato il nostro uomo."
"Certo!!! Anzi .... se vogliono entrare!!! Magari potrebbero gradire i nostri .... servigi!!"
"No no resterò io con il mio amico. Aspettate che adesso vi porterò il denaro! ... Gerard andiamo!" dico lasciando la taverna.
“Siete sicuri?!!! Qui abbiamo ..... di tutto!!!" Dico inseguendo questi due uomini.
"Sicurissimo mia bella dama!"
"Peccato .... per dei Signori così....ricchi....saprei ben io come servirli!!"
"Immagino Madame, ma i Signori in questione non hanno bisogno dei servigi di alcuna casa."
"Peccato...."
"Eh si ... davvero peccato! Ih ih ..."
“Oh ....se avete ancora qualche moneta....potreste approfittarne voi due!!"
"Noi?! Ehmm ... ecco ... no, no... assolutamente no. Con permesso Madame!"
"Uff....se tutti i clienti fossero così....farei ben pochi affari!"
"Pochi affari dite?! Ma se guadagnerete una bella sommetta senza nemmeno levarvi le scarpe!"
"Beh....ma servono clienti più normali per certe cose!! Se il Vostro Maurizio fosse casto come voi ...... io non guadagnerei nulla!"
"Madame accontentatevi, per oggi vi andrà più che bene."
"E sia!"
 
 
 
Usciamo dalla locanda e raggiungiamo la carrozza su cui si trovano la generalessa e Andrè. Busso appena alla porta senza però aprire, chissà … magari li troviamo occupati in attività ludiche?!! Ih ih… sorrido al solo pensiero.
"Apri André! Magari Alain e Gerard ci danno buone notizie!" dico allontanandomi un poco da Andrè, mi ero sistemata così bene, stretta a lui. Mi piace sentire il suo profumo, sfiorare i suoi capelli e lasciami cullare nel suo abbraccio comodo.
"Subito Oscar …. peccato che abbiano fatto così in fretta!!" dico pensando a quanto avrei voluto stringere ancora un poco mia moglie!
"Dai André, non è il momento, apri!"
“Sig …  agli ordini!” Apro la porta e vedo Alain sorridere sornione.
"Disturbiamo Andrè?! Ih ih …”
"Ma quale disturbo?! Alain hai sempre voglia di scherzare?! Allora, lo avete trovato?”
“Andrè …. con te non si può più scherzare!! Comunque si, lo abbiamo trovato. Alloggia qui!"
"Che fortuna! Bene, dicci dov'è? Sta forse bevendo oppure è in compagnia di qualche donna?"
"Possiamo entrare? Così parliamo più tranquilli?!"
"Ma si, certo! Su avanti, entrate!"
"Grazie!" dico accomodandomi sul divanetto davanti al Comandante. Al mio fianco si sistema Gerard.
"Dunque, il nostro conte alloggia qui, ma ora non è qui. Abbiamo dato istruzioni alla proprietaria di farlo bere molto e stancarlo …. per tutta la notte!"
Oscar ribatte: "Perfetto! Adesso non ci resta che aspettarlo ma voi due rimarrete in quel posto per controllare tutti i suoi movimenti. Non uscirete da lì fin tanto che non l'avranno portato di sopra completamente ubriaco."
"Ma …. davvero volete che noi …. si stia lì? Ma per quanto tempo dovremmo restare? E Voi Comandante?!"
"Alain, voi dovrete controllare che il nostro piano vada a buon fine. Riguardo me e André alloggeremo in una locanda, riconosco che ... in queste condizioni non posso certo restarmene sulla vettura per tutto il tempo!" guardo fuori il finestrino e continuo: "Vedo che a pochi metri da qui ce n’è una”
"Oscar … e se andassimo in caserma? Non è lontana da qui …. e saresti più al sicuro! E Alain e Gerard tornerebbero qui con i cavalli. Cosa ne dici?!"
"E va bene André! Così darò anche un’occhiata ai dispacci."
"Perfetto. Allora possiamo andare lì. Per voi due va bene?!"
"Ehmm ... quasi ..."
“Quasi?!! In che senso?!"
"Nel senso che ... André, la donna che gestisce il bordello ci ha già spillati un bel po' di monete e sai come vanno queste cose! La donzella ci ha chiesto altro denaro che ovviamente Gerard ed io non abbiamo. Sai è un bordello di lusso!"
"Nessun problema, ho sempre un sacchetto di monete con me, ordine del Generale! Da quando mi ha nominato attendente di Oscar ho sempre gestito parecchio denaro!"
"Perfetto!" Gerard sussurra: "Ehmm .. André che sia ben chiaro, non spenderemo una sola moneta per noi. A casa abbiamo mogli e quasi figlio..."
"Su questo non avevo dubbi Gerard. Però dovrete pure mangiare nell'attesa!"
"Ehmm .. si ... Grazie André!"
"Bene … allora andiamo. Temo che sarà un'attesa piuttosto lunga!" dico guardando Oscar.
 
 
 
Sono passate diverse ora da quando siamo giunti in caserma, mi sono riposata un poco ed ho mangiato qualcosa, in compagnia di Andrè, e sotto lo sguardo curioso del colonnello D'Agout. Purtroppo di Alain e Gerard ancora nessuna notizia, ed inizia ad essere tardi.
"Andrè … inizio a preoccuparmi! Eppure è già tardi!! Che sia accaduto qualcosa?!"
 
Vedo Oscar muoversi un poco sulla sia poltroncina e stirarsi in un gesto che le ho visto fare un’infinità di volte, alza le braccia verso l’altro, con un movimento felino, fluido e per me ipnotizzante. Poi abbasso lo sguardo e vedo la sua pancetta, dove alloggia e cresce la nostra creatura.
 
“Si può sapere perché nonrispondi? André, a cosa stai pensando?”
“Ecco … io … Oscar,  chissà quanto è grande ora la nostra creatura?!”
“Cosa! Ma io … non lo so!”
“Oscar,  si starà muovendo?”
“Nuovendo? No no … André ti prego sono davvero preoccupata, temo che sia accaduto qualcosa!”
“Si, hai ragione!”
 
 Poi vedo Oscar sorridermi, con dolcezza e curiosità.
 
"Non credo ... forse quell'uomo non è ancora arrivato. Oscar, comunque credo che sia il caso di andare, voglio dare un’occhiata."
"Vuoi andare a vedere alla locanda? Ma …. e sia, ma io vengo con te!"
"Sei davvero sicura di voler venire? Non vorrei che ti stancassi troppo."Dico un poco preoccupato, Oscar non ha mai avuto, e credo che non avrà mai, il senso della misura. Se decide che deve fare una cosa, la fa e basta.
“No no … stai tranquillo: io vengo! Figuriamoci se ti lascio andare in un posto così … così …. hai capito, senza di me! E' fuori questione!"
"Come! Ma Oscar! Forse ... forse ... dubiti di me?"
“Certo che no! Di te no! Ma dubito che quelle signore stiano lontane da te!" rispondo decisa, lui è così bello, dolce ….. tutte lo donne lo vorrebbero!
Guardo stranito mia moglie e dico: "Come sempre mi sottometto al tuo volere! Ah ah ... Oscar, credo che non cambierai mai!"
"Certo che non cambierò…… ma in fondo ti vado bene così, o sbaglio?!" dico sorridendo al mio Andrè.
"... Si ... però .. sinceramente non ti facevo tanto gelosa, sei sempre stata così fredda con tutti e soprattutto con me."
"Beh …. io …." oddio che imbarazzo … "vedi Andrè …. non è che io fossi fredda …. cioè …. io volevo …. che tu …. fossi … felice!"
"Felice con te ... solo con te potevo essere felice!" dico posandole un piccolo bacio sulle labbra. "Dai Oscar, andiamo a vedere cosa sta succedendo."
Mi sento arrossire, imbarazzata dalla dolcezza e dall'amore di Andrè. "Si … andiamo. Andrè sai, io ho sempre voluto che tu fossi felice e …. libero"
"Lo so ... dai andiamo!"
 
Guardo la mia Oscar, così dolce e imbarazzata. Mi piace da impazzire quando è così indifesa, femminile, senza neppure rendersene conto. La amo da impazzire, da sempre credo. Ed ora che anche lei mi ama, sono l’uomo più felice di questo mondo. E poi, lei è come ringiovanita. Ha di nuovo quel sorriso sbarazzino, quello sguardo dolce, che aveva da bambina. Ha ritrovato la gioia, la morbidezza, la spensieratezza. Certo, ha ancora molte responsabilità, ma credo che abbia cambiato approccio, è più rilassata, come se non dovesse più dimostare nulla.
 
Seguo Andrè, dopo avere messo la mia mantella pesante. Usciamo nel cortile, passiamo davanti alle scuderie ed attraversiamo il cortile princiale.
 
Usciamo dalla caserma, vedo il piantone, un poco stupito di vedermi qui e senza divisa, farmi il saluto militare.
 
"André, ormai tutti mi guardano come se fossi di troppo in questa caserma, ma non mi importa, io verrò fin tanto che non verrò congedata."
"Oscar …. tu non saresti mai di troppo. Ma credo che nessuno di loro sia abituato a vederti senza la divisa. Su, non farti problemi, lo sai che hai conquistato la fiducia e la stima i tutti!"
"La divisa o la pancia?"
"La divisa …. sotto alla mantella la tua pancia è ben nascosta!" dico con dolcezza.
"Dici che non si nota? Ma non è vero. Anche il mio viso ormai è diventato più tondo!"
"Certo Oscar …. ma nessuno ti guarda male, anzi! Infondo, vorrebbero tutti proteggerti!
Percorriamo a piedi il piccolo tragitto che ci separa dalla locanda e ci fermiamo davanti all’ingresso.
“E ora Andrè? Entriamo?!”
 
 
 
 
Un resort tra le Alpi
 
 
 
 
Anna: “Armand, dove siamo?”
Armand: “Non lo so ..ma credo in qualche posto remoto del bel paese ….”
Anna: “Ma non c’è nessuno … siamo soli …”
Armand: “Oh Anna Anna! Che meraviglia! Finalmente le Arpie ci hanno  lasciati soli… soli… soliii! Oh Anna Anna ti voglio!”
Anna: “Armand ti prego non guardarmi così …”
Armand: “Così come?”
Anna: “Armand non ti riconosco più!”
Armand: “Anna ma ti rendi conto da quanto tempo le Arpie non ci concedono un poco di intimità?”
Anna: “Armand ti prego …”
Armand: “Non pregare e vieni qui! Ti voglio Anna… su dai … spogliati!”
 
TOC TOC …
 
Armand: “NOOO Oh mio Dio!!!! Chi sarà a disturbarci?”
Anna: “Vediamo chi è?! Su Armand apri!”
Armand: “Nooo non voglio! Anna, fingiamo di non esserci…”
Anna: “Tu sei pazzo Armand de Jarjayes!”
Armand: “No… io ti voglioooo!!!!”
Anna: “Smettila!!”
 
Aizram: “Terry, quei due non vogliono aprire …”
Terry: “Aizram, vedrai che ci apriranno! ARMAND!!! E’ INUTILE CHE FINGI DI NON ESSERCI, TANTO LO SAPPIAMO CHE SEI Là  DENTRO CON ANNA! … APRI! APRI HO DETTO!”
Aizram: “ARMAND, POCHE STORIE … SE NON APRI DI TUA VOLONTA’ USO IL DROPBOX!”
 
Anna: “Hai sentito Armand? Su avanti apri!”
Armand: “Nooo ti prego nooo…. Io ti voglio altrimenti impazzisco …”
Anna: “Armand, ormai tu sei già fuori di senno. SU AVANTI APRI!!”
Armand: “Sniff … sniff … e va bene …”
 
Aizram: “Terry, finalmente Armand si è deciso ad aprire.”
 
Apro la porta e dico con tono sarcastico: “Si?!! Mie care Autrici, c’è qualcosa che non va?”
Terry: “Armand, forse non vuoi farci entrare?”
Armand: “Ecco … preferirei rimanere in solitudine?”
Aizram: “In solitudine con Anna?”
Armand: “Anna? Ma Anna non è con me …”
Terry: “Suvvia, non mentire! Sappiamo che è qui con te, facci entrare!”
Armand: “Vi prego, abbiate un poco di pietà!”
Aizram: “Impossibile! Vedi quante missive sono arrivate, devi rispondere alle lettrici.”
Armand: “Ma questo è compito di Augustin, andate da mio fratello!”
Terry: “Impossibile. Il Generale in questo momento ha un impegno improrogabile quindi devi occuparti della corrispondenza.”
Armand: “Oh no no no! Accidenti! Ma perché?!”
Anna: “Ora basta Armand! Fai entrare le Autrici!”
Armand: “E va bene Anna! Sniff … sniff …”
 
Aizram: “Finalmente ci hai spalancato la porta!”
Armand: “Autrici Autrici!!”
Autrici: “Armand Armand!!”
Armand: “Mi prendete in giro?”
Terry:  “Noi?!”
Autrici: “NOOOO!!”
Armand: “Vi prego abbiate pietà di me!”
Aizram: “Quante storie Armand, smettila!”
Terry: “Piuttosto come ti abbiamo  già accennato devi rispondere alle lettrici.”
Armand: “Ma loro vogliono principalmente conferire con Augustin, non con me!”
Aizram: “E smettila! Apri queste benedetta corrispondenza!”
Anna: “Armand, su, su caro non fare quella faccia.”
Armand: “Anna, in questo momento non ne ho altre…”
Terry: “Quante storie, ecco …. Adesso svuoto la borsa … sono tutte tue, muoviti Armand! Terry ed io dobbiamo tornare a casa per proseguire con il prossimo capitolo.”
Armand: “Si … si … però piuttosto vedete di lasciarmi in pace con Anna.”
Aizram: “Uffa! Forza! Apri!”
Armand: “……..”
Terry: “Cosa c’è Armand? Perché non leggi?”
Armand: “Autrici, la corrispondenza esige l’intero cast, io non posso rispondere per conto di altri ….”
All’improvviso si spalanca la porta, entra il cast a completo.
Generale “Fratello, noto con immenso piacere che sei in estrema difficoltà! Ih ih …”
Armand: “Ridi, ridi, tanto non sei tu ad essere burlato!”
Generale “Dici?!! Una volta tanto è toccato a te …”
Armand: “Una volta tanto?! Augustin, sono settimane che le … le …”
Generale “Avanti, dillo!”
Armand: “Le Arpie mi perseguitano!”
Generale “Quante storie! Su Armand, lasciami leggere la corrispondenza …”
Armand: “Ecco tieni, io non ho voglia di farlo.”
Generale: “Ih ih ih … Oh mi dispiace davvero Armand! Ih ih … Brave Arpie! Così si fa! Ih ih ih … Dunque leggiamo…
Madame Lucia come sempre manda i suoi saluti.  Invece … Ma che strano!”
Terry: “Cosa Generale?”
Generale: “Ecco questa missiva l’ha mandata Madame Monica …”
Aizram: “Cosa dice?”
Generale: “E’ scritto solo “Bello!”
Marguerite: “Augustin ti proibisco di pavoneggiarti!”
Generale: “Marguerite non fare così. Madame Monica ha solamente scritto  bello! Ih ih … Madame, ho delle figlie bellissime quindi credo di essere presentabile.”
Terry: “Generale,  c’è dell’altro, leggete il retro!”
Generale: “Si, si … ops … non mi ero accorto. Ma perché Madame Monica ha scritto il resto su un altro foglio? … Ma chissà!”
Marguerite: “Avanti Augustin leggi!”
Generale: “Sssi … ma non ti agitare, mi rendi nervoso.  Ecco dice: ma non voi bello, il capitolo! …. Ma.... come?! Che imbarazzo!”
Marguerite: “Ben ti sta Augustin, così impari a darti delle arie!”
Generale: “Ma cosa dici Marguerite?!”
Marguerite: “Dico ciò che vedo.”
 
Lettrici: “FERMI TUTTI! CI SIAMO ANCHE NOI!”
Generale: “Donzelle! Ma cosa ci fate qui?”
Lettrici: “Disturbiamo?”
Armand: “SIIIII …..”
Tutti: “Ah ah ah …”
Lupen: “Armand, la nostra domanda non era certo riferita a te.”
Cleo Rozenfeld: “Tanto Aizram e Terry hanno deciso di farvi uno scherzetto e ci sono riuscite perfettamente.”
Armand: “Sarebbe?”
Agrifoglio: “Quello di farvi credere di essere soli invece siamo arrivati tutti.”
Armand: “Arg … non capisco tutto questo accanimento contro di me!”
Generale: “Finiscila! Ma non ti vergogni di dire certe cose davanti alle lettrici?”
Alain: “Cardinale, siamo nella stessa situazione, forza e coraggio!”
Armand: “Oh Alain, che disgrazia!”
Generale: “Fratello non dimenticare che ti ho messo a disposizione gli appartamenti di Versailles! Ih ih …”
Armand: “Si .. però …”
Generale: “Però nulla! Ih ih …”
Simona: “ Generale temo che Armand si pentirà della Vostra offerta, sento girare gli ingranaggi del Vostro cervello fino dalla mia stanza!”
Generale: “Scccc … Madame, vi prego non fatevi sentire da Armand! Ih ih … Comunque non posso svelare nulla! Ih ih…”
Simona: “Lo immaginavo! Autrici devo dire che anche voi vi siete accanite un pochino troppo. Povero Armand e povera Anna, tra problemi di salute, parenti impiccioni e figlio curioso..... non hanno proprio pace! Spero che le nozze arrivino presto.”
Terry: “Mancano solo 15 giorni! Cosa saranno mai altre due settimane di astinenza?! Ah ah ah …”
Armand: “Sniff … ARPIE!”
Aizram: “Eh eh … Armand, ricordati che un tempo sei stato Cardinale, un prelato non parla in questo modo! Ih ih …”
Armand: “Madamigella! Nemmeno quando indossavo la tonaca sono stato tanto tempo in astinenza!”
Suor Clotilde: “COSA!!! SEI UNO SVERGOGNATO! PENTITI ARMAND!”
Armand: “Zia, vi prego non metteteci pure Voi…”
Ruzzola: “Arpie, lasciamo i piagnistei di Armand e Alain e parliamo d’altro.”
Terry: “Dicci Ruzzola!”
Ruzzola: “Lo sapete che sono indietro con i cpitoli…”
Terry: “Si, dicci!”
Ruzzola: “ Ho appena letto la recensione di Simona e non ho capito cosa sia successo anche perché non è molto che ho trovato questa fantastica storia, io sono una che è difficile che lascia il proprio pensiero perché a me piace tutto e sarei banale a continuare a scrivere che è bella e il Generale è molto simpatico, comunque chiunque abbia scritto delle critiche spero solo che sappia che nella vita non tutto è come si vuole e ci sono tanti momenti brutti e come dice Simona "che ben venga" anche perché anch'io detesto il finale originale.
Scusate il mio piccolo sfogo ma lasciatemi dire un'ultima cosa mi diverte molto tutte le situazioni che il povero Generale subisce continuate così.”
Generale: “Madame Ruzzola! Ma dico! Come potete divertivi così tanto se  sono la vittima di quelle due?!!”
Aizram: “E smettetela Generale! … Ruzzola riguardo alle critiche beh … per un motivo o l’altro una ff le prende sempre. Ma sai cosa ti dico?! Che a me e a Terry poco importa, che dicano ciò che vogliono, tanto a noi bastate tutte Voi a sostenerci.”
Cleo Rozenfeld: “Brava Aizram così si parla! Continuate così che mi allietate le serate e non solo.”
Ruzzola: “Esatto Cleo, anch’io la penso come te!”
 
Elektra: “Tack Generale!”
Generale: “Tack Tigre!”
Carolina: “Guagliuncella ( ragazza) non si saluta l’imperatrice!”
Elektra: “Tack anche a Voi imperatrice Carolina…”
Carolina: “A cussj va meglio!”
Virginia: “Carissima Carolina sto visitando il vostro regno, passo a salutare Ferdinando?”
Carolina: “Madame, sono felice di avervi ospite nel mio regno. Vulite parlare pu lu pourc? (volete parlare con il porco?) Ma certo adesso lo faccio immediatamente chiamare da un servitore.”
Ferdinando: “Madame, sono Ferdinando re di Napoli, con chi ho l'onore di interloquire?”
Carolina: “Ferdinà statà attiente a nu (stai attento a non ) molestare la donzella, altrimenti tiro fuori la pistola e ti sparo  proprio lì.
Ferdinando: “Uè Carulì ma lu sai ca si davvero scucciante?”
Carolina: “Io sarò pure scucciante ma tu rimani nu pourc!”
Virginia: “Maestà ,tranquilla so usare le armi anch'io e non temo "lu puorc ".
Carolina: “Perfetto!”
Virginia: “Dimenticavo Ferdina' qui non c'è trippa per gatti pensate piuttosto alla vostra mugliera.”
Ferdinando: “Ma Carulì l’ho dovuta sposare per ragioni di stato, l’amore è tutt’altra cosa!”
Carolina: “Uè Ferdinà vuoi dirmi ca ti sei innamorato?”
Ferdinando: “Carulì, io sono innamorato sempre … di tutte le donne!”
Carolina: “Ferdinà e nu fare il baffo libidinoso ca si ridicolo! E poi TU vai a prisse(dietro) a tutto ciò che si muove, basta che respiri.”
Terry: “Povera Carolina!”
Aizram: “Già … povera donna!”
 
 
 
Elektra: “Carolina ma lasciate in pace vostra sorella e, fatele fare 4 salti con Fersen, siate buona. Al fascino svedese non si resiste.”
Carolina: “Uèè ma forse na avite (non avete) capito ca lu farfallone dello svedese si concede tutte le femmine de lu palazzo?”
Maria Antonietta: “Oh Carolina, non so come ringraziarti! Adesso Fersen sarà soltanto mio!”
Carolina: “Tzè che amore! Bah … cuntenta ( contenta) tu Antoniè! Se fossi stata in te io l’avrei preso a calci, anzi, l’avrei messo fuori uso, non so se mi spiego …”
Fersen: “No, Vi prego Maestà!”
Carolina: “Si si svedese, altrimenti Antonietta si mette a chiagnere! (piangere) Ma Vuj vedete di rigare dritto altrimenti …”
Australia: “No, dai. Ma Fessennnnn! Sei veramente stra ridicolo mo! Ihihih pure alla regina gli dici dell’unghia? Ahahama non hai proprio piu amor proprio!!”
Fersen: “Madamigella Gattaccia, prendetemi anche in giro ma Vi assicuro che ho provato un dolore indicibile”
Australia: “Oè e tu saresti un soldato dei dragoni del re?!  Ahah e poi, dai, pensi sinceramente ti crediamo quando ci prometti, o meglio prometti alle "scema di Maria Antonietta"( come la chiama .. ehm.. affettuosamente sua sorella) di eliminare tutte le.. donzelle festose con cui ami ... passare del tempo?”
Fersen: “Amo Antonietta e farò l’impossibile affinché le rimanga fedele.”
Australia: “ Sta pistola di Caroli.. forse sulla testa ti doveva atterrare! Ahaha ti avrebbe riportato il buon senso ihih beh, cara. C’hai provato con lei.. ma e na causa persa Antoniettina, mi sa!”
Maria Antonietta: “Madamigella Gattaccia, io ho fiducia nel mio Hans, sono sicura che non guarderà mai più una donna. Vero Hans?”
Fersen: “Si si … te lo giuro Antonietta!”
Australia: “ Oh mamma!!!! Tra lei.. e la crazy madame pompom.. in quanto a pazzia e scellerataggine... ne abbiamo in abbondanza! Ahahah.”
Agrifoglio: “ Fersen hai imbroccato un periodo decisamente negativo e Maria Antonietta ti calpesta proprio l'unghia offesa!”
Fersen: “Madame sapeste che male! Ahi ahi … sento ancora dolore!”
Carolina: “Ma che figura! Uè Antoniè ma si proprio sicura di amare chisto pouc?” (questo porco)
Maria Antonietta: “Oh Carolina!!”
Agrifoglio:“ Ah ah ah … Maestà riconosco che non siete per niente avara di appellativi con lui: Fessen, puorc, cafone...”
Fersen: “Ma chist è nu pagliacc travestito da gentiluomo!” (questo è un pagliaccio)
Cleo Rozenfeld: “ Perdonatemi Maria Antonietta, capisco che siate  innamoratissima dello svedese, però lui quanto è comico con quell'unghia spaccata e pensare che è stato in America a combattere e poi fa tante storie per il suo alluce.”
Lupen: “Ah ah ah  Oddio! La regina che pesta il piede a Fersen! Ah ah ah … Mi sembra di vedere il conte mentre saltella per il dolore!Ah ah ah Da morire!! 
Maria Antonietta: “Oh Mio Hans … mi dispiace che tutti si stiano burlando di voi…”
Fersen: “Maestà, sono pronto a qualsiasi cosa pur di avere il vostro amore!”
Ferdinando: “Che pourc!”




Manuela: “Si si … E brava Maria Carolina! Hai rotto le uova nel paniere alla sorellina e a Fersen! E hai  pure messo la pulce nell’orecchio di Antonietta... riuscirà il merluzzone svedese a resistere?”
Fersen: “Ohh io merluzzone?!”
Maria Antonietta: “Hans hai sentito? … Forse nessuno crede alle tue promesse …”
Fersen: “No no Antonietta, ti giuro che sarò soltanto tuo!”
Carolina: “Quante belle parole! Starò a vedere!”
 
Elektra: “Generale, ma cosa avete detto a vostra figlia?!  PRIMIPARA ATTEMPATA!!!!!!!! Se fossi stata al posto di Oscar, un bel pugno vi arrivava in faccia. Siete proprio un cafone generale a parlare così. Sempre a controllare gli sposini, sempre più invadente ed ora anche maleducato. Non si dicono certe cose ad una  donna, ora più  che mai, che è incinta.”
Generale: “Un momento Tigre! So che non è piacevole ascoltare ciò che si pensa ma … vedete, ho detto semplicemente la verità. Nel mio tempo le donne gravide dell’età di mia figlia sono ben poche perché vanno in spose già all’età di quindici anni, quindi mi pare ovvio che mi preoccupi per la mia Oscar, visto che di anni ne ha esattamente il doppio! … Edmond, ti prego assisti mia figlia nei migliori dei modi!”
Lassonne: “Tranquillizzati Augustin, vedrai che andrà tutto bene!”
Generale: “Grazie amico mio!”
Elektra: “Oscar, quanto sei tenera, quando devi parlare di "certe cose", anche se imbarazzanti…”
Oscar: “Vedete, è che certe cose sono mie e di André, invece, spesso  le Autrici le mettono in piazza.”
Elektra: “Beh … pazienza! …  Vecchia cornacchia siete una pervetita!”
Suor Clotilde : “COME OSATE?!”
Elektra: “Oso eccome, visto che conservate in un  barattolo " l'attrezzatura " del vostro ex fidanzato . Ha fatto bene  a tradirvi, sicuramente sarete stata una cornacchia anche da giovane.”
Suor Clotilde: “Non è vero! Io ero una giovane fanciulla dolce e a modo. E’ tutta colpa di quel … quel … traditore se mi sono chiusa in un convento, non ho sopportato l’umiliazione che mi aveva inflitto. Ahhh ma la mia vendetta non si è fatta attendete. Ebbene si, ho messo la reliquia in un barattolo e l’ho imbevuto di alcool! Ih ih ….”
Karmelina: “Hai capito suor Clotilde! Ma la reliquia se la porta appresso?”
Suor Clotilde: “Emm … diciamo che l’ho messa in un posto sicuro.”
Karmelina: “Suvvia diteci dove!”
Suor Clotilde: “E’ una questione che riguarda solo me e nessun altro.”
Karmelina: “Accipicchia che caratterino!”
Manuela: “Madame Clotilde mi dispiace per Voi…”
Suor Clotilde: “Prego! Suor Clotilde!”
Manuela: “Si, si badessa! Dicevo che con il Vostro  passato .. em…  scusate se posso ma mi sono fatta tante risate quando ho letto che vi siete  conservata un pezzo… bhe … non so se mi sono spiegata?!!”
Suor Clotilde: “Voi avete riso?! Invece il mio fidanzato non ha gradito il souvenir che gli ho prelevato! Ih ih …”
Agrifoglio: “ Certo che questa vecchia pazza non demorde ed è del tutto priva di senso della realtà.”
Suor Clotilde: “MADAME!!! Sono stata tradita! Il mio promesso sposo ha avuto ciò che si meritava.”
Australia: “Beh … Ho un nuovo rispetto per la cornacchia, è na pazza fuori di testa. Alla Bobbit! Oddio, ho dovuto legger due volte per sincerarmi che gli occhi e la mente abbiam capito bene!!! E na mitica sta pazza scrinteriata! Da manicomio, altro che badessa.... manco 5 vite le basterebbero per  espiare la sua colpa. Ahaha altro che la penitenza dopo la confessione!!! Ahahaha che ridere, fortissima questa. Certo che ha lasciato un po’ scioccati tutti, eh? Non che questo la giustifichi con sta lagna di .., "Pentiteviiiiiii"... che se potessi sapete che farei? Le tirerei appresso le bestiacce della pompom... sicuro tacerebbe... sia lei, colpita.. che la rottura delle bestiacce ! Ihihihih. Sarebbe bello, eh? Rido sa sola solo al pensiero.....”
Simona: “ Zia Badessa..... mi ricordate tantissimo Titina De Filippo, la grande attrice e sorella di Eduardo. Pensate che fin da subito me la sono immaginata con la sua struttura fisica e la sua voce inconfondibile, precisa spiccicata a Caramella, la perpetua di De Sica in "Pane, Amore e Fantasia". Ecco a pensarci.... nonostante l'invadenza mi siete simpatica!”
Suor Clotilde:  “E non vi ho scandalizzato di aver evirato un uomo?”
Simona: “Ah ah ah … Beh … scandalizzata no, perché come ha appena accennato Australia anche nel nostro secolo ci sono stati episodi simili … ih ih …”
Suor Clotilde: “Ohh quindi sono stata emulata!”
Armand: “Pentitevi zia!”
Suor Clotilde: “Niente affatto Armand! Se tornassi indietro lo rifarei altre 100 volte!”
 
 
 
Marguerite: “Oh Augustin, ma hai sentito tua zia?”
Generale: “Marguerite, tremo solo a sentirla parlare! Brrrr…”
Simona: “Ih ih .. Su su .... scusate sono reduce dall'ennesimo turno di notte. Giusto il tempo di salutare calorosamente Madame Marguerite ed un saluto particolare come sempre ai "nostri" amati sposini. A proposito Oscar, non impelagarti in sfide che sono destinate alla sconfitta perché vedi è assolutamente certo che ne tu ne André riuscireste a stare lontani l'uno dall'altra per nemmeno 24 ore e bada che sono pronta a scommettere!”
André: “Madame Simona, dopo aver atteso l’intera vita ad aspettare che la mia Oscar si accorgesse di me, mi sembra ovvio che io non possa stare tanto tempo lontano da lei …”
Oscar: “Oh André … io …”
Simona: “Bene, mi fa piacere …”
 
Virginia: “Su su … ih ih …. Generale, mi dispiace di non esserci stata nell’ultimo siparietto  e va bene...”
Generale: “Madame, non vorrei che abbiate colloquiato con me e le Arpie si siano dimenticate di voi?! Se è così ditemelo che provvedo immediatamente, le prendo a filo di spada.”
Virginia: “Non penso di aver commentato la scorsa puntata ma ....arpie non scordatevi di me!!”
Aizram: “Ma no, cosa dici Virginia! Ti basta lasciare un piccolo commento e sei dei nostri.”
Virginia: “Emm … grazie! Generale …”
Generale: “Dite Madame!”
Virginia: “Però devo dire che  state diventando molto accondiscendente date addirittura la chiave del suo appartamento a Versailles a vostro fratello!”
Mazia: “ Scusate se vi interrompo, ma devo dire qualcosa al riguardo …”
Generale: “Prego …”
Mazia: “ La riunione tra le tre coppie nel cascino?! Beh avete tutti un pensiero fisso.”
Armand: “Pensiero fisso dite? Madame, sono settimane che non riesco più a … a … stare con la mia Anna! E Voi mi dite che il mio è un pensiero fisso?!”
Mazia: “Si, beh … Armand almeno tu hai ragione …  Comunque … bello, mi è piaciuto moltissimo!!!”
Armand: “Quindi vi piace che io soffra?! Ohhh povero me … ma che male ho fatto nella vita!”
Generale: “Su, animo, animo fratello! E poi io che dovrei dire?! Ih ih …”
Australia: “Ah ah ah  ih ih ih … Bella la colazioneee, ottimo cibo, compagnia .., pure.. beh, a parte te vecchio scimunito!”
Generale: “Gattaccia come sempre abbondate sempre di certi appellativi.”
Australia: “Sta zitto! Debbo dire la mia. Avrei partecipato volentieri pure io e invece... mancata occasione! Ihih. Comunque ti do atto di aver "cercato" o almeno promesso di aiutare tuo fratello... ehhhhh si, povero Armand caro! Sei arrivato alla frutta ormai, ste "dolci" arpie ti han esaurito ahaha spiritato e fuori di testa.. anna, su! Che dovrebbe fare sto povero cristo? Dimmi tu,... createvi un buco di tempo... senno qui nessuno si sposa.. ma ci sara un funerale sicuro! Ahahah tifo per te, ex cardinale!”
Mazia: “Generale avete capito la situazione di vostro fratello e volete dargli le chiavi dell'appartamento? Ma a Voi  chi ci pensa? E ad Alain?”
Alain: “Brava Madame! Ecco … se solo convinceste le Arpie a cambiare idea …”
Autrici: “SCORDATELO! AH AH AH …”
Alain: “Sniff … sniff … streghe!”
 
 
Generale: “Madame, pur di non ascoltare più le lamentele di Armand, non solo gli cedo gli appartamenti di Versailles ma anche lo studio, le scuderie, il casino la mia stanza … ehmm no .. ma cosa dico, la mia stanza proprio no.”
Virginia: “A generale date le chiavi solo ad Armand se no ci ritroviamo la situazione del casino di caccia.”
Generale: “Avete ragione, purtroppo le Arpie non la pensano allo stesso modo, cosa posso fare?”
Agrifoglio: “ Generale, sono proprio curiosa di sapere cosa hai chiesto a tuo fratello.”
Generale: “Non posso dirvi assolutamente niente, dovreste chiederlo alle Arpie.”
Agrifoglio: “Umm … Non mi direbbero nulla … speravo che almeno tu  spifferassi qualcosa.”
Generale: “Spiacete Madame, non so cosa abbiano in mente quelle due.”
Agrifoglio: “Hai ragione però …Le donne di famiglia si lasciano andare a delle confidenze al centro delle quali c’è un solo argomento: l’ex Cardinale è un satiro …”
Generale: “ “Ovvio! Mio fratello ha una sola cosa in testa!”





 
 
 
Manuela: “Ooh! Ma grazieee!”
Aizram: “Grazie di cosa?”
Manuela: “ Sono finita nel siparietto! Mi ha fatto impressione! In senso positivo … ih ih …”
Terry: “Ci fa piacere che ti sia divertita.”
Manuela: “Mi è piaciuto molto anche il momento di intimità fra Oscar, sua madre e Anna, un momento che sarebbe stato importante è che invece è del tutto mancato in L.O. assorbita com’era nel rapporto esclusivo col padre. Brave! Come al solito riuscite sempre a farci sorridere e a farci scalpitare per leggere il prossimo capitolo!”
Generale: “ Madame Manuela  ma perché non Vi complimentate con me, che ho educato così bene la mia piccola dolce figliola?”
Manuela: “In effetti, sotto certi aspetti, siete stato un padre all’avanguardia!
Generale: “Io direi piuttosto molto moderno, Madame!”
Mazia: “Oh Generale, in tutta confidenza trovo che tutti i personaggi di questa ff  siate splendidi e meravigliosi. E poi che dire di Voi?!”
Generale: “Prego, continuate Madame!”
Mazia“ Generale, Vi trovo affascinante e bravo nell'animo con tutti.”
Generale: “Grazie Madame! E poi il mio scopo è quello di far vivere bene tutti quelli che ci circondano!”
Autrici: “Che uomo, che uomo!”
Generale. “Ehi Arpie, Vi burlate di me?”
Autrici: “NOI!! Ma certo che no!”
Mazia:  “E  che dire della regina Carolina vorrebbe cambiare sua sorella per il bene della Francia …”
Simona: “Scusate Maestà non Vi avevo vista, come state?”
Carolina: “Bene grazie! E vuje?”
Simona: “ “Perfettamente! Maestà, mi associo a quanto ha appena detto Mazia …”
Carolina: “Riguardo a lu svedese pourc impenitente?”
Simona: “ “Si.  Avete avuto ragione a mettere al suo posto quel casanova impenitente dello svedese, adesso per merito Vostro è stato costretto ad immolarsi al rapporto esclusivo con Vostra sorella. Ora non resta che la Polignac.... una preghiera, non Siate magnanima come col Conte, quella donna è una piaga sociale, una punizione divina, insomma la rovina della Francia e della monarchia.
.

Carolina: “Madame, farò l’impossibile affinché Antonietta rinsavisca e la Polignac lasci la corte.”
Mazia: “Per fortuna che ci siete Voi, brava! … Aspetterò con ansia il prossimo capitolo sperando di trovare il colloquio tra la bellissima regina Carolina che mi fa troppo ridere è troppo simpatica e la cattiva contessa di Polignac…”
Carolina: “Innanzitutto madame,  grazie per avermi detto che sono bellissima, riguardo a quella sfruttatrice di Contessa .. beh … credo che dovrete attendere il prossimo capitolo, le Autrici sono dei veri vulcani piene di idee.”
Australia: “ Ehehe oscarina- ma che fuggi? Tu DEVI restare, sempre, quando si parla di... giacere col proprio marito,,. Non sei piu.. ehm.. vergine da mo' cara, ricordi?”
Oscar: “Co cosa!”
Australia: “ Non e piu il caso di ... sembrare e fare la puritana.. che senza freni sei uguale a Jo flagello di dio! Ahaha giusto Jo?”
Joséphine: “Giustissimo cara!”
Australia: “Ihjh l importante e amarsi, sempre, comunque ed.. OVUNQUE! Ahaha permetti Oscar!”
Oscar: “André ti prego andiamo via da qui!”
André: “Si … si … certo Oscar. Andiamo!”
 
André prende per mano Oscar e lasciano la cascina.
 
Cleo Rozenfeld:“Oscar, André ormai siete  sulla strada giusta, era ora, dopo vent'anni. Non scappate rimanete con noi!”
Joséphine: “Ehi voi due dove andate?”
 
Oscar: “Via! Lontano da quiiii!”
 
Joséphine: “Australia hai visto cosa hai fatto? Sono scappati! Ah ah ah …”
 
Australia: “Ihihihihi hey vecchiaccio a noi due!”
Generale: “Vi prego di non esagerate!”
Australia: “Io esagerare?! No no … dunque …  Arpietta? Arpietta??? Ma è tropppo cute come nomignolo!”
Generale: “Vi riferite alla figlia di Madame Arpia?”
Australia: “Si, lei!”
Generale: “E’ identica a sua madre. Tale madre, tale figlia. Ma non avvertite una certa ironia nelle sue parole? Per fortuna che le sue visite sono sporadiche!”
Terry: “Ummm … meglio che non lo ripetiate  ancora, altrimenti dirò a mia figlia di farvi nuovamente visita.”
Generale: “Arg …. No, Vi prego madame …”
Terry: “E no. Ormai è troppo tardi! Dirò a Luna di tornare! AH ah ah …”
Generale: “Ohhh che guaio!”
Australia: “ Cosi dolce sei quando vuoi ihihih Si, ormai il generalone si e.. sciolto! Ihihih Chissà però Sole, mi ha lasciata incuriosita ora... che succederà nella prossima puntata?Magari Gigino Gigetto becca Fessen in "flagranza" di reato? Ihihih diteci Arpie care, diteci!!!”
Aizram: “In questo capitolo è successo altro ma nell’altro ….. ih ih … top sicret Australia! Ih ih …”
 
Shuuno: “Carissimo Generale …”
Generale: “Voi! Siete tornata a farci visita madamigella!”
Shuuno: “Generale, mi scuso per la mia prolungata e ingiustificata assenza ma come vi ho già accennato in svariate occasioni, sono una studentessa e ho poco tempo libero.”
Generale: “Si, certo! Ma non preoccupatevi Madamigella, l’’importante è studiare.”
Shuuno: “ Comunque vi assicuro che continuo a leggere le vostre avventure sempre così divertenti.
Ciò che mi ha divertito di più in questo capitolo è stata l'informazione che ci avete dato su vostra zia …”
Generale: “Mia zia …”

Shuuno: “E Così quella pazza ha reso innocuo il suo promesso sposo per alto tradimento? Sapete cosa vi dico?! Tanto per i tempi che erano ... cioè mi riferisco al vostro tempo, la zia ha fatto bene.”
Generale: “Voi dite che mia zia ha fatto bene?”
Shuuno: “Certo!”
Lupen: “E già .. Signor Generale vostra zia l'ha combinata davvero grossa! Certo è  una Jarjayes  e con  le Jarjayes  bisogna stare molto attenti! Ih ih … Sono molto brave a  sguainare la spada!!”
Generale: “Già … Avete ragione Madame!”
 
Shuuno: “Spero che le arpie mi consentano di parlare con la badessa, mi piacerebbe dirglielo di persona.”
Suor Clotilde: “Sono qui Madamigella.”
Shuuno: “Emm .. buona sera Badessa!”
Suor Clotilde: “Buona sera! Volete conferire con me?”
Shuuno: “Si, ecco … però che coraggio tagliare lì al Vostro fidanzato! Ah ah ah …”
Suor Clotilde: “Madamigella, dimenticate che nelle mie vene scorre sangue Jarjayes.”
Shuuno: “Emm .. si .. lo so. Comunque complimenti per il Vostro sangue freddo.”


 
 
Lillarose 7374:   “Coff … scusate se vi interrompo …”
Generale: “Una nuova donzella! Prego, accomodatevi!
Lillarose 7374:   “Buona sera a tutti!”
Tutti: “Buona sera!”
Lillarose 7374:   “Ecco mi presento: il mio nome è Lillarose. Da tempo mi ero "segnata" questa storia, perché il titolo mi aveva incuriosita. Ho letto poche righe e mi piace tantissimo.”
Generale: “Oh ma che bello! Un’altra donzella che segue la nostra storia e non è rimasta in silenzio! Ma prego continuate …”
Lillarose 7374:“Vedete, mi piacciono i caratteri delineati sui personaggi ,soprattutto il generale, spesso bistrattato. Complimenti alle Autrici ..”
Generale: “Ma quale Autrici?! Queste due sono delle Arpie!”
Lillarose 7374:“Ah ah ah … quando ho letto che Oscar e Andrè sarebbero stati costretti, date le circostanze, a preghiera e penitenza ... non ho più smesso di ridere, immaginandomi la scena! Geniale!!!!! Davvero !!!!!!”
Aizram: “Ti riferisci al vecchio capitolo, vero Lillarose?”
Lillarose 7374:“Si… ah ah ah … Mamma mia che personaggio, il vecchio Jarjayes...io lo avrei già strozzato, altroché!!!!”
Generale: “Madame, io non sono vecchio …”
Oscar: “Padre siete attempato!”
Generale: “Cosa! Io attempato?”
Tutti: “Ah ah ah ..”
Elektra: “Ben vi sta Generale, così imparate a dare della vecchia ad Oscar! Ah ah …”
Simona: “Generale un'ultima parola in privato…”
Generale: “Prego Madame…”
Simona: “State molto attento a madame pom pom, temo che lei e le Arpie stiano tramando ai Vostri danni....”
Generale: “Sinceramente non so cosa hanno in serbo per me le Arpie, speriamo bene.”
Lillarose 7374: “Generale, prima di andare debbo dirVi che mi dispiace …”
Generale: “Di cosa Madame?”
Lillarose 7374 : “ Vi prego di accettare le mie scuse se Vi ho recato offesa palesando la mia intenzione di strozzarVi, ma deve sapere che non ho la pazienza che hanno i Vostri sottoposti! In ogni caso: le Vostre storie sono molto belle ed interessanti, oltre che divertenti...a dire la verità mi piacciono talmente tanto che sono arrivata ben oltre il 100mo capitolo!

Non Vi trascurate , mi raccomando!
Generale: “Tranquillizzatevi Madame,  non mi offendo affatto anzi … comunque  ci sono donzelle che non solo vorrebbero strozzarmi ma anche sfidarmi a duello e addirittura mi chiamano: vecchio scimunito e vecchio spione sporcaccione.”
Australia: “Sta parlando di me ih ih …”
Elektra: “E di me ah ah ah …”
Generale: “Si, loro: la Gattaccia e la Tigre grunt ….
Lillarose 7374 “Quindi la mia strozzatina non è nulla a loro confronto..”
Generale: “Esatto!”
Tutti: “Benvenuta tra noi Lillarose!”
Lillarose 7374: “Grazie!!”
 
 
 
Aizram: “Terry dobbiamo andare …”
Lupen: “Un momento Arpie …”
Terry: “Cosa c’è Lupen?”
Lupen: “Ecco .. voglio  abbracciarvi  fortissimo e un "grazie " …”
Aizram: “Oh Lupen sei sempre tanto cara!”
Lupen: “Terry e Aizram  grazie per averci regalato un altro bellissimo e divertente capitolo, compreso il" siparietto" con le famose " Cime di  Lavaredo"
Terry: “Belle vero? Io non ci sono mai stata. Anche per me è stato bellissimo!”
Aizram: “Ringrazio ancora una volta tutti i nostri lettori. Ringraziamo per i commenti che ci lasciate e per tutti i mi piace che immancabilmente mettete alla nostra storia, Grazie Amici, alla prossima e anche se virtuale un bacio a tutti!”
   
 
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