Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: ladypink88    30/06/2020    7 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Laura entrò con aria grintosa e allegra in quella da tutti denominata l’aula del Giudizio, ossia la numero 110 della sede centrale dell’Università Cattolica. Era grande , imponente, molto simile ad un’arena solo che al posto degli spettatori vi erano degli studenti e lo spettacolo principale era la lezione anziché una lotta all’ultimo sangue tra gladiatori.
Tuttavia, anche se ancora inconsapevole , una silenziosa lotta era già cominciata da tempo: dai banchi più in alto,gli occhi di Serena osservavano attenti quelli di Laura, che abitudinaria e metodica come sempre si era seduta nel suo banco in terza fila nell’area sinistra dell’aula. Ciò che stupì la biondina fu il non vedere Manuel e la cosa la portò a fare diverse congetture.

Forse i due avevano discusso e cercavano di evitarsi, era la spiegazione più plausibile. Quei due erano sempre assieme e il fatto che ieri Manuel l’avesse trattata in quel modo proprio nel giorno in cui quell’insulsa mocciosa fosse assente e che all’indomani lui non si fosse presentato a lezione mentre lei sì le dava parecchio da pensare. Ad ogni buon conto le sue ipotesi avevano bisogno di conferma e fu per questo che decise che avrebbe indagato.
Il modo migliore per conoscere il tuo nemico è fartelo amico”  sorrise fra sè e sè a quel pensiero e dopo aver preso quella decisione riuscì a seguire il resto della lezione in modo più efficiente e con maggiore lucidità.

                                                          
                                                                                                                                                                    *******************
 

Il suono della campana indicava la fine della lezione. Laura guardò l’ora stranita. Era talmente presa dal prendere appunti che l’ora era letteralmente volata e si era resa conto che aveva capito poco alcuni concetti perché si era persa la lezione del giorno precedente.

Avrebbe dovuto chiedere gli appunti  qualcuno. Ma non sapeva se Manuel fosse andato a lezione il giorno prima. “ Pazienza”pensò tra sè e sè “ Al massimo cercherò di integrare gli appunti con i concetti del libro anche se ci vorrà un bel po’ più tempo”.
“ Ehy ciao! Come stai bella? Ho visto che ieri non eri a lezione!” la nostra puffa non fece in tempo a girarsi e vide una splendida ragazza bionda che le sorrideva in modo gentile. Si chiese se effettivamente stesse parlando con lei, ma poi si accorse che era quella ragazza, colei con la quale Manuel quel giorno stava intrattenendo una conversazione.
Si mise sulla difensiva e disse in un soffio “ Ehm sì, comunque tutto bene grazie.” Si rese conto di essere stata troppo secca nella risposta, in fondo lei non le aveva fatto niente, e perciò aggiunse con non troppa convinzione “ E tu come stai?”. A  Serena non sfuggì lo sguardo di disappunto che aveva assunto Laura, ma mantenne l’aria della persona gentile e disponibile e proseguì nella sua pantomima “ Se per caso ti servissero gli appunti di ieri te li lascio volentieri, li ho già copiati in bella calligrafia, spero che siano chiari e leggibili per te. Sai ieri Manuel non sembrava stare benissimo, ed è tornato a casa dopo le lezioni del mattino, perciò penso che i miei possano risultare più chiari dei suoi”. 
Con estrema sicurezza ed eleganza le passò gli appunti all’interno di una cartelletta trasparente e non diede alla castana il tempo di rispondere “ Ecco qui, se non ci aiutiamo tra colleghi“. La puffa si sentiva a disagio e stupita nello stesso tempo : non aveva alcuna ragione razionale per essere scortese, ma non le veniva neanche da essere gentile. Farfugliò un semplice “Grazie”. E fu in quella che l’astuta Serena fece la sua prima mossa “ Ah tesoro, visto che ci sono ne approfitto : questo fine settimana festeggerò il mio compleanno all’Hollywood, una splendida discoteca in Corso Como.  Ovviamente avremo tutta l’area vip prenotata e passeremo una splendida serata. Ti lascio questo bigliettino così potrai entrare nella lista. Ti aspetto, mi farebbe estremamente piacere se tu venissi. Ovviamente è richiesto Dress Code, ma sono sicura che farai un figurone! Ti aspetto, ci divertiremo moltissimo!” . La salutò con un ultimo finto sorriso smagliante e senza aspettare la risposta di Laura se ne andò con passo sicuro. Mentre se ne andava la puffa non fece a meno di guardarla e pensare “ Certo che è veramente uno schianto! “


Diede un’occhiata al biglietto che le aveva lasciato: la festa si sarebbe tenuta due giorni dopo, il sabato sera. Ovviamente non aveva la benchè minima intenzione di parteciparvi , ma d’altronde Serena non le aveva nemmeno dato il tempo di risponderle. Il suo tono era gentile , questo è vero, ma anche sicuro e perentorio di chi non ammette rifiuti.
“ Poco male “ pensò “ Non amo questo tipo di eventi, odio la gente snob che vi partecipa, ed inoltre non ho nulla di elegante da mettermi. E soprattutto non vedo perché dovrei spendere denaro per partecipare al compleanno di una persona che neanche conosco”. Molte ragazze del corso avrebbero risposto perché l’Hollywood è una location cool e soprattutto alla moda: ad onor del vero era proprio per quello che la nostra morettina non amava perdersi in conversazioni con questo tipo di persone. Le reputava davvero noiose e poco interessanti, avevano poco in comune con lei : lei preferiva prendere da bere anche nel bar dietro casa ma con persone con le quali si sentiva a suo agio. Non sentiva certo il bisogno del locale alla moda o del vestito firmato per essere felice.
 “Mi basta Manuel” ancora una volta imprecò contro sè stessa quando aveva questo tipo di pensieri e diede un’occhiata all’orologio. “Santo cielo devo correre inizia l’ora di Marketing!” E con passo svelto si diresse verso l’aula dove si sarebbe tenuta la lezione successiva.
 
                                                                                                                                                   *******************


La cameriera bussò più volte nella stanza dell’hotel ma non ottenne nessuna risposta. Ad un certo punto iniziò a bussare in maniera più decisa. Ormai l’ora del check- out era passata da 10 minuti. La porta si aprii ed un ragazzo con i capelli spettinati e a dorso nudo disse con aria super assonnata “ Mi dica “.
La donna disse con aria spazientita “ L’ora del check-out è passata da quasi un quarto d’ora signore, dovrebbe liberare la stanza”. Manuel sbarrò gli occhi “ Check-out?Ma che ore sono?” . “ Le 12.15 in questo momento signore. “ Il  tono della signora delle pulizie fu gentile, ma deciso.
Il biondino sobbalzò “Oh mio Dio! E Laura dove è andata? Perchè non mi ha avvisato?” .A questo punto la signora perse proprio la pazienza e rispose infastidita “ Non ho idea di chi sia Laura nè la ragione per la quale non l’abbia svegliata. Tuttavia se entro 15 minuti non lascia la stanza sarò obbligata a farlo sapere in reception dove le applicheranno il sovrapprezzo!”.

Dopo essersi reso conto di aver iniziato la giornata con l’ennesima figura da cioccolataio Manuel rispose con tono rassegnato “Avvisi e faccia  pure applicare il sovrapprezzo. Devo fare la doccia e sistemarmi. Per le 14 la stanza sarà libera”. Chiuse la porta e si guardò attorno. Le tapparelle erano abbassate , ma dalla luce che veniva dalle fessure il sole doveva essere già alto nel cielo. Alzò le persiane e guardò l’orologio : erano ormai le 12.20.
Sbuffò e si sdraiò  sul letto con  “ Ma che diamine! Possibile che Laura non mi abbia svegliato! “Si girò verso il comodino al lato per prendere il cellulare e vide un foglietto. Lo prese e lesse il contenuto “ Grazie di cuore di tutto. Ti lascio dormire in pace. Stasera passo da te a portarti gli appunti della giornata dormiglione! A più tardi. Laura”. Il suo cuore mancò un battito. Si mise le mani fra i capelli e sorrise come un bambino a cui avevano appena comprato il suo giocattolo preferito “Sembra che la puffa stia imparando ad essere una persona gentile. Questo non me l’aspettavo” disse tra sè e sè in modo ironico, ma in realtà si sentiva davvero pieno di gioia.
Con un balzo si alzò dal letto e disse “ Ok Manuel, le lezioni di oggi sono andate! Tanto vale rendermi presentabile, mangiare un boccone e tornare a casa ad aspettare la puffa”. Entrò in doccia e poco dopo un’ora era fuori dall’hotel.
Aveva una certa fame e la pizzeria dove aveva cenato la sera prima con Laura non gli era affatto dispiaciuta, e l’idea di rimangiare quella pizza con rucola e gamberetti lo convinse : “ ok si torna alla Lampara. Tanto il treno è tra un’ora esatta. Se mi do una mossa dovrei farcela”.

Prima però aprii il suo zaino e prese un “prezioso” quaderno e lo tenne in mano, era il diario di Laura. “Tu mi sarai molto utile, io ho un milione di domande e tu dovrai aiutarmi a trovare le risposte che cerco”. Entrò nella pizzeria, e sorrise al ricordo di quello che era successo poche ore prima nel medesimo posto.
Si sedette in un tavolino isolato, aprii il quaderno, e si mise a leggere con estrema attenzione come a volerne “divorare” in un certo qual modo il contenuto e “ farlo suo”.

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: ladypink88