Piton POV
Leanne è riuscita a trascinarmi, mio malgrado, in questo affollato localetto per giovani in cerca di allegria.
Mi chiedo quale senso abbia la mia presenza qui, e come abbia fatto a convincermi. Devo trovarmi sotto Imperius, non trovo spiegazione migliore.
Prima di lasciare il nostro nido rassicurante, ha deciso che doveva trasfigurarmi i vestiti. Mi sono ritrovato con dei semplici pantaloni neri a sigaretta e una camicia nera dalla essenziale foggia babbana. Giusto le scarpe, andavano bene! Il nostro cagnolone Barnie pareva non riconoscermi. Forse è stata solo una mia impressione, ma giurerei di averlo visto sghignazzare.
Non ammetterò mai che il risultato non è poi così scandaloso.
Lei indossa un abitino viola, degli stivaletti e l'ormai immancabile foulard, per celare la profonda cicatrice ottenuta a Villa Malfoy tempo addietro, regalino ottenuto da un incontro ravvicinato con Nagini.
Ci materializziamo nei pressi dell'Humphrey BoGGart.
Ed eccoci qui, lei ostenta indifferenza agli sguardi curiosi, diretti tutti verso di me. Si limita a salutare con un sorriso, o un cenno amichevole.
“Ma è il professor Piton!”
“Sembra quasi una persona normale, vestito così...”
“A me inquieta lo stesso...”
Words like violence
Break the silence
Come crashing in
Into my little world
Painful to me
Pierce right through me
Can't you understand?
Oh my little girl
Tante ragazze cinguettano entusiaste attorno a MacMillan, che si gode tutte quelle attenzioni. Leanne lo saluta da lontano, contenta di vederlo.
Poi mi prende per mano. Mi sento gli occhi puntati addosso, come mirini letali.
Finalmente giunge la realizzazione, l'epifania improvvisa.
Portandomi qui, Leanne ha dichiarato al mondo la sua scelta.
Me.
Devo mandare giù un cicchetto di whiskey incendiario, per controllarmi.
Sento le guance andare a fuoco per l'emozione, spero che i presenti credano sia a causa dell'alcol.
Per me è una situazione del tutto nuova. Di solito, la gente si vergogna di avere a che fare con me.
Ogni tanto cingo Leanne per la vita. Devo marcare il territorio.
All I ever wanted
All I ever needed
Is here in my arms
Words are very unnecessary
They can only do harm
Quando il concerto finisce, lei mi prende per mano, trascinandomi davanti al palco.
Vows are spoken
To be broken
“Oh, Ernie! Sei stato grande! Siete bravissimi!”
Io, invece, non ammetterò mai che il giovanotto non se la cava male.
Preferirei farmi stroncare da un fulmine.
Lui le sorride, poi guarda me. Io non ho nulla da dire.
Feelings are intense
Words are trivial
Pleasures remain
So does the pain
“Grazie mille, sono felice che siate riusciti a passare.”
“Noi ora andiamo a casa però, domani si lavora e i vecchietti sono già a nanna di solito, a quest'ora!”
Leanne ridacchia, dicendo questo.
Carognetta, vuole affibbiare la colpa a me.
Words are meaningless
And forgettable
La realtà è che non riesce più a tirare tardi come quando era ventenne anche nell'animo, non solo nel corpo.
Fingo di sorridere, ma ne esce fuori solo una smorfia.
Sono senza speranza.
MacMillan mi fissa, poi sorride. Un sorriso come si deve, mica come uno dei miei.
“La tratti bene.”
“È ciò che intendo fare...” rispondo io, con tono distaccato.
Fa un cenno con la testa, capisce che deve accontentarsi.
“Buonanotte allora, alla prossima.”