Si odiava a morte, per quello che aveva fatto, per quello che pensava e per quello che diceva. Ma odiava soprattutto lei, i capelli arruffati, le labbra carnose…ecco, l’aveva fatto di nuovo. Pensare a lei gli faceva male, ne andava di mezzo la sua salute, sia mentale che fisica. Ne era certo.

Ammettilo: ti piace, solo che è una mezzosangue e pensi che tuo padre ti ucciderebbe se lo venisse a sapere. Ammettilo.

‘Non è vero, affatto’ pensò lui in risposta.

Beh, che non ti piaccia lo posso accettare…ma non puoi negare il fatto che ti attrae.

‘Io invece lo nego, dannata coscienza’.

Merlino! Se davvero testardo.

‘Vattene, mi sono stufato di parlare con te, preferisco conversare di altre cose con altre persone’. 
In realtà ultimamente conversava ben poco con i suoi dannati amici; era tutta colpa loro se si trovava in quella situazione.

*** 

“Dracoo! Vieni qui ora!” Odiava Blaise anche per quello. Urlava. Sempre. Era assillante. E faceva salire l’istinto omicida a tutti. 
“Sto arrivando!”.
“Sai…avevo pensato…che ne dici fare un gioco?” Il sorriso innocente dei bambini era molto diverso da quello dell’amico, ma Draco voleva finire alla svelta per ritornare nella sua bellissima camera singola da prefetto. Era il suo piccolo mondo in quel periodo…
“Fai come vuoi, basta che ti muovi”.
“Quindi accetti?? Oh, bene bene…ho deciso che ci faremo un piccolo obbligo magico a vicenda”.
“Blaise, muoviti!” Era innervosito, tutto quel teatrino era alquanto fastidioso.
“Okay, okay! Ti lascio l’onore di iniziare, quando avrai finito mi dovrai dire cosa mi hai fatto”. 
Draco alzò la bacchetta, puntandola verso l’amico; una scia arancione stava nascendo dalla punta del bastoncino e si stava muovendo verso le braccia del ragazzo. 
“Dovrai abbracciare Paciock, ahahahah!” Disse una volta finito l’incantesimo.
“Ma come?! Ohh. Ora però tocca a me!” Draco non si era preoccupato più di molto, ma solo in quel momento pensò che il suo amico poteva fargli cose davvero, davvero, terribili. Ormai era tardi per tirarsi indietro, quindi si abbandonò completamente alla sorte e chiuse gli occhi. Sentiva la scia avvicinarsi, non capiva dove fosse diretta, ma era vicina alle orecchie. 
“Gli occhi, Blaise! Mi vuoi forse far diventare cieco?!” Urlò quando sentì gli occhi infiammati dal calore della scia.
“Macché!” Disse l’altro in risposta. “Ecco, ho finito”.
“Cosa mi hai fatto, scemo” Era stato abbastanza doloroso, ma aveva passato di peggio.
“Ti ho obbligato a…fissare la Granger per una lezione intera!” Stava ridendo sotto ai baffi, mentre un’icredulo Draco stava cercando di realizzare l’accaduto.

*** 

“Hey Draco, sei pronto per la lezione di Piton?” Mentre Blaise e gli altri scherzavano lui avanzava verso l’inferno. ‘Maledetto il giorno in cui ho accettato di fare questa cosa’ si disse. Entrò nell’aula buia e prese posto nella fila di sinistra, come sempre. Mentre sistemava libro e calamaio vide la bacchetta di Blaise agitarsi leggermente nella sua direzione: aveva attivato l’incantesimo. Appena entrò, la Granger si sedette nel primo posto, a un metro dalla cattedra, mentre i suoi due amici la seguivano e posavano il materiale nei due banchi dietro.
‘Beh, se devo fissarla, facciamolo bene’ così iniziò a puntare gli occhi prima sul viso, chino sulla pergamena, con accanto la piccola manina esile che si muoveva freneticamente con la piuma in mano. Quando si stufò decise di scendere con la visuale, ma incontrò i seni sporgenti delle ragazza. Si sentì schifato, quindi chiuse gli occhi per qualche secondo, il tempo necessario per riprendersi. 
La lezione continuò, ma lui era in un altro mondo; gli occhi puntati sulla ragazza potevano far pensare che lui stesse fantasticando su di lei, ma non ce la faceva più, aveva iniziato a pensare ai fatti suoi, tanto da non accorgersi che lei si era girata per pochi secondi…

*** 

Non faceva altro che pensare a lei, da uno stupido obbligo era nato un problema gigantesco. Voleva vederla, sempre, non resisteva alla tentazione, mettendo a dura prova il suo autocontrollo. Finché un giorno non ebbe l’idea: avrebbe potuto chiederle qualche ora per delle ripetizioni. Si, era decisamente un’ottima idea.

E quando sarai lì cosa pensi di fare? La baci? Fai apparire un letto? Non è tonta, Draco

‘Mi darà semplici ripetizioni, ma sarà comunque un modo per vederla’.

Non resisterai a lungo, te lo assicuro. Comunque ti lascio fare, stavolta voglio godermi lo spettacolo.


*** 

Ciao a tutti! Dopo aver pubblicato la mia prima one shot (piccoli spazi in una mente geniale) un account mi ha consigliato di fare anche la parte dei pensieri di Draco, quindi eccomi qui! Ho cercato di mantenere le caratteristiche del personaggio originale, spero di esserci riuscita! Mi scuso per una mia disattenzione, ho in parte specificato che ci troviamo al 6º anno, quindi è Lumacorno che dovrebbe insegnare pozioni, non Piton. Non mi uccidete per questo! <3 
Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate, consigli, correzioni per aiutarmi a migliorare! :D