Il bacio di Kaito fu delicato, come
sempre. Le loro serate
seguivano uno schema fisso, pattuito tacitamente e inconsciamente. A
Mihael
piaceva, gli dava sicurezza. Ma non era abbastanza.
Ora o mai
più.
Afferrò il suo ragazzo per
il polso, e sollevò il capo verso
il punto da cui proveniva il respiro del più grande.
-Kaito, ti andrebbe di…
passare la notte con me?
-A dormire?
Il diciottenne si sentì
improvvisamente le guance calde:-...
Ecco… No.
-Ah.