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Autore: JennyPotter99    07/07/2020    1 recensioni
SEQUEL DI "GOD OF DARKNESS"
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La mattina successiva, non potendo accedere ad Internet visto che Ultron ne aveva preso possesso, cercarono di scovarlo in un altro modo.
Arrivò loro una foto dello scienziato Strucker, morto, come fosse un messaggio da parte di Ultron.
Per essere arrivato al tedesco, voleva dire che il robot era riuscito a rientrare nella base in Sokovia dove Strucker faceva i suoi esperimenti.
Tony sapeva benissimo che in quell’edificio c’erano pezzi di robot alieni, lo aveva visto con i propri occhi.
Fortunatamente aveva copiato tutti i file dai loro computer e andando a ricontrollare, Tony riconobbe un uomo che sembrava collaborare con Strucker.
-Ulysses Klaue, lo conosco, è un trafficante di armi nere e non solo questo.- disse Tony.
Steve lo guardò male. –Come lo conosci?-
-Tranquillo, non gli ho venduto niente. Ma so che produce il metallo più resistente al mondo.- continuò l’altro, guardando lo scudo del Capitano.
Tutti i telegiornali parlavano di avvistamenti di un enorme robot e di due ragazzi al suo fianco nella città innevata di Sokovia: gli Avengers erano diretti lì, per impedire a Ultron, con ormai un’armatura in acciaio, di prendersi il vibranio.
Atterrarono su una nave in mezzo all’oceano, ma Ultron e i gemelli li avevano preceduti e stavano già contrattando con Klaue.
-Siete ancora in tempo per ripensarci.- gli disse Steve.
-Oh, lo faremo.- commentò sarcastica Wanda.
Ultron invece rise. –Ah, Capitan America, l’uomo del popolo che finge di saper vivere senza guerra. Purtroppo non posso fisicamente vomitare, ma..-
-Se credi nella pace, allora manteniamola.- intervenne Thor.
-Credo che tu stia confondendo pace con calma.-
-Mmmh, a che serve il vibranio?- domandò Tony.
-Sono contento che tu me lo abbia chiesto: coglierò l’occasione per spiegare il mio piano malvagio.- rispose Ultron, per poi colpire Tony con un raggio di energia.
I due presero il volo e iniziarono a combattersi a vicenda, mentre gli altri droni di Ultron attaccavano il resto della squadra.
Occhi di Falco colpiva con delle frecce dall’alto e Mia produceva ghiaccioli appuntiti che penetravano nell’armatura dei robot.
Pietro Maximoff, con la sua velocità, confondeva Thor e Steve.
Ma il vero piano di Ultron, era Wanda: la ragazza sfuggiva alla vista dei Vendicatori e per prima, colpì la mente Mia.
La Dea barcollò, con la testa che le girava.
Si stava reggendo ad una parete, quando, all’improvviso, vide combattere davanti a se Tony e Steve.
L’uno sembrava prevalere sull’altro, ma non era quello il momento di litigare.
-Smettetela!- cercava di urlargli, ma dalla sua bocca uscì solo un flebile lamento.
Nel mentre, Wanda si insediò anche nella mente degli altri.
Thor si credeva forte, essendo un Dio, ma anche la sua testa gli giocò brutti scherzi: si ritrovò ad Asgard, nel pieno di una carneficina.
Anche Natasha, dalla mente debole, venne presa di mira: Wanda la riportò nella sala da ballo dove era stata allenata a diventare un’assassina, fu un duro colpo per lei.
 Clint fu l’unico che sfuggì alla Maximoff, solo perché qualcun altro aveva già giocato con la sua mente e si era attrezzato per non farlo più accadere.
Solo quando Mia si riprese, notò cosa stava davvero succedendo e avvisò gli altri. –State attenti alla Maximoff, vuole confonderci…- Sgranò poi gli occhi, accorgendosi di quello che voleva realmente dire. –Oh Mio Dio, ci confonderà tutti.-
Wanda voleva mettere fuori uso le menti di tutti i Vendicatori, compreso Bruce, che era rimasto sul jet.
 
Gli abitanti della Sokovia fuggivano da un enorme mostro verde arrabbiato che stava attaccando la città, senza nemmeno rendersene conto.
Tony fu costretto a far fuggire Ultorn con il vibranio, ma, per contrastare Hulk, aveva bisogno di un’armatura più grossa.
Oltre al programmatore JARVIS, Tony possedeva anche FRIDAY, che gli mandò un’armatura più possente di quella normale.
Ad aiutarlo, c’era anche Mia e si tramutò in una vera gigante di ghiaccio che gli strappò quasi tutti i vestiti.
I tre erano faccia a faccia.
-Bruce, lei sta giocando con la tua mente. Cerca di ricordarti chi sei!- gli disse Tony.
Ma Hulk sembrava non voler ascoltare e gli tirò contro un’auto.
Mia l’afferrò in tempo, mentre Iron Man prese Bruce al collo e lo lanciò contro un edificio per cercare di stordirlo.
Hulk non cedeva e dal terreno alzò un palo della luce, conficcandolo nella sua armatura.
-Alle spalle Bruce? Brutta mossa.- commentò Tony.
Con la possente armatura, Tony atterrò il mostro e lo colpì ripetutamente al viso. -Dormi, dormi, dormi!-
Col collo bloccato, Hulk lo allontanò con un calcio e sputò via un dente rottogli dai vari pugni: sembrava ancora più arrabbiato.
-Scusa.- gli disse Tony.
Vedendo Tony abbastanza stanco, Mia intervenne contro Bruce, ma più arrabbiato, significava più forte.
Il mostro la colpì in pieno petto e il suo corpo andò a conficcarsi nel terreno, facendola svenire.
   
 
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