CAPITOLO 3
POV ANASTASIA
Siamo quasi arrivati a Seattle, il volo d'andata è stato da manuale.
Nessun problema di alcun tipo. Clima perfetto, per il primo giorno di lavoro.
Il cielo era talmente limpido che è stato proprio un piacere volare, siamo arrivati in perfetto orario, il che è ancora meglio.
Mr. Grey è stato fuori per 3 ore circa ed è ritornato al jet intorno alle 15.30.
Nel mentre aspettavamo il ritorno di Mr. Grey, ho pranzato con Hannah e Beighley e naturalmente ho sentito a mia madre.
INIZIO FLASHBACK
Abbiamo appena finito di pranzare quando mi squilla il cellulare " scusate devo rispondere " dico rivolta alle due donne
" naturalmente fai pure Anastasia " sorrido a Beighley e accetto la chiamata
" Mammaaa "
L'urlo di Marco è talmente forte che lo sentono anche Hannah e Beighley che mi fissano incredule. Sorridendo ad entrambe rispondo al mio bambino " amore mio… stai facendo il bravo con la nonna? "
" si mamma " la sua vocina dolce mi fa come sempre commuovere " io bravo "
" ma certo tesoro, tu sei il mio piccolo ometto " me lo immagino tutto gongolante che arrossisce
" quando vieni? "
" presto amore " gli prometto guardando l'orologio " va bene mamma "
" puoi passare il telefono alla nonna? "
" ok... " sento in sottofondo il rumore dei suoi passetti " Nonnaaa " rido immaginando mia madre che alza gli occhi al cielo
Ridono anche le mie compagne sentendo la squillante voce di mio figlio " eccomi eccomi "
" Anastasia qui va tutto bene " mi anticipa lei
" ok mamma, io credo di essere a casa per le 18.00 " in sottofondo sento l'urlo di Marco che mi saluta
Chiudo la chiamata sorridendo e guardo le due donne davanti a me " hai un figlio? " dice Hannah
" quanti anni ha? " Beighley incalza curiosa facendosi avanti
FINE FLASHBACK
Abbiamo parlato della mia piccola peste fin quando non è tornato Mr. Grey.
" Torre di controllo di Seattle a volo 411 " una voce maschile mi giunge nelle orecchie attraverso le cuffie
" si torre di controllo, qui volo 411 " parlo all'archetto tenendo gli occhi fissi sull'aeroporto di fronte a noi " chiediamo permesso per atterraggio "
" attendere volo 411 "
Mentre attendo risposta, mi guardo in giro come sempre quando sono in volo. Per me il cielo ha sempre avuto un qualcosa di affascinante e allo stesso tempo misterioso.
Guardo l'orizzonte e penso al primo incontro con il mio nuovo datore di lavoro.
Christian Grey…
Ha una stretta di mano decisa.
E' un uomo interessante, sicuramente molto caparbio per realizzare da così giovane un impero finanziario come il suo.
" complimenti Anastasia " la voce di Beighley mi distoglie dai miei pensieri " ho lavorato tre anni con il Capitano Stefan e non credevo che esistessero piloti più abili di lui "
" grazie Beighley " le sorrido genuinamente " anche tu sei un bravo pilota "
“ pista 4 libera e pronta per voi ” la voce del controllore ci interrompe e riporta l'attenzione all'atterraggio imminente
" ricevuto torre di controllo "
Guardo la donna al mio fianco e le ammicco " portiamo a terra questo aereo " lei ride e mi risponde " con piacere Comandante Steele "
" inizio discesa, diminuire velocità " inizio la manovra di atterraggio aggiustando l'angolo di inclinazione
" diminuire velocità " Beighley mi viene dietro e lavora abilmente " flaps estesi "
" flaps estesi " ripeto
Ci abbassiamo di quota lentamente e quando siamo a qualche metro della pista riduco l'inclinazione della traiettoria tirando verso di me la cloche fino a portare l'aereo in parallelo alla pista " fuori il carrello "
" carrello fuori " Beighley esegue prontamente tirando la leva in mezzo a noi
Atterriamo delicatamente sull'asfalto della pista e attendo un paio di secondi prima di attivare i freni.
Il jet si ferma lentamente e senza alcun problema " grande atterraggio Anastasia "
" grazie " iniziamo a spegnere i motori e fare un controllo generale.
POV CHRISTIAN
L'incontro a San Francisco ha dato i suoi frutti. Sono riuscito ad ottenere un accordo vantaggioso per la mia compagnia e quindi mi sento tranquillo.
Siamo appena atterrati a Seattle.
Sono piacevolmente colpito dal nuovo primo pilota. Anastasia Steele.
Quando siamo arrivati a San Francisco non ho avvertito nulla, ne turbolenze e ne scossoni dovuti all'atterraggio.
Anche adesso che siamo a terra fermi, posso dire di non aver sentito niente. Tutto da manuale, perfetto.
E a me le cose perfette e precise piacciono.
" cosa ha in programma adesso Signore? " Taylor professionale come sempre si alza dalla sua poltrona e si aggiusta la giacca.
Guardo l'orologio al mio polso. Sono le quattro e mezzo di pomeriggio.
Mi abbottono la giacca alzandomi " andrò in ufficio "
" si Signore "
Prendo la valigetta e mi avvio al portellone " fatto buon volo Mr. Grey? " compare Hannah con su un po' sorriso professionale
" ottimo grazie "
La porta metallica si apre rivelando il pilota e il secondo ufficiale " ottimo atterraggio " mi congratulo con entrambe
" grazie Mr. Grey " rispondono insieme facendo un lieve inchino
" è stato un piacere Capitano Steele " le porgo la mano che subito stringe " piacere mio Signore "
Ha dei bellissimi capelli marroni lunghi e occhi di un azzurro cielo.
E' indubbiamente una bella donna. Forte e sicura delle sue capacità… mi piace.
" Signore la macchina è già pronta " Taylor mi richiama alla realtà e mi rendo conto che le sto ancora stringendo la mano.
Sciolgo la presa e la saluto con un cenno.
Esco dal jet e percorro le scale seguito da Taylor che mi supera per aprirmi la portiera della macchina.
Prima di salire a bordo, mi giro a guardare il jet.
Ho conosciuto una persona interessante.
Anastasia Steele.