Ti voglio bene
This
time I'm mistaken
for handing you a heart worth breaking
-How you remind me, Nickelblack-
Ino fissava annoiata la panoramica al di fuori dell'immensa vetrata, tenendo stretta tra le mani una piccola tazza di coccio. Sorseggiò per l'ennesima volta la camomilla, come se quella potesse affievolire le sue pene, impedendo al suo cuore di crollare rovinosamente.
“Non è che non amo te... È che amo di più lei”
E aveva faticato a trattenere un'imprecazione oltremodo colorita, si limitò a mugugnare solamente un seccante:-“Basta”, stringendo convulsamente le nocche. Iniziò a sentire uno strano formicolio alle dita, qualcosa come la voglia di stampargli il segno di cinque dita sul viso. “Smettila di mentirmi”, il suo sguardo ora volgeva altrove, stava impedendo ai suoi occhi di cadere in commiserazione. Tirò su col naso, visibilmente delusa.
“Allora... Vai”, gli aveva suggerito.
“Ino?”, fece un debole cenno d'assenso col capo. “Sei una donna meravigliosa”, e le aveva stampato un semplice e pudico bacio sulla fronte, poi era fuggito via... Da lei.
Lei, una donna migliore.
“Vorrei poter dire altrettanto, Shika”
E adesso stava guardando loro, così felici e sereni. Stavano salendo in macchina, caricando le valigie. Sarebbero stati via quindici immensi e lunghi giorni, in Luna di miele. Shikamaru si voltò, puntando lo sguardo in alto e cercandola. Quando la trovò agitò la mano, lanciandole un bacio e mandandole un affettuoso:-“Ti voglio bene”, a cui aveva risposto con un sorriso, ostentando l'ascesa di una lacrima.
Chiedeva solo due parole e lui gliene aveva date tre.
Avrebbe voluto che le bastassero,
ma non era così.