Aziraphale alzò le sue iridi cristalline al cielo, sbuffando esasperato.
-’Oh andiamo, lo sai cosa intendo!’-
Il demone scosse il capo, leccandosi il labbro inferiore e facendo schioccare la lingua biforcuta un attimo dopo, intrecciando le due estremità tra loro.
Incurvò la bocca in un ghigno.
-’Angelo, io vengo proprio da lì.’-
-’Si caro, lo so, ma io volevo dire.. dove ti getterebbe Belzebù, se tu fossi un essere umano, e morissi?’-
-’Quindi, secondo te, anche se io fossi un essere umano la mia anima finirebbe nella gola della Terra?’-