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Autore: ladypink88    12/07/2020    7 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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Dopo aver tossito per quasi 5 minuti di seguito, Manuel riprese a respirare in modo più o meno tranquillo. Laura lo guardava con sguardo preoccupato e gli chiese “ Posso fare qualcosa? Stai meglio? Sei paonazzo in volto!”.
Lui la guardò e si limitò a dire “ Tranquilla, ora va meglio” “ Ok ora per favore raccontami un po’ questa storia delle nuove amicizie. Sono curioso” cercò di rassicurarla sfoggiando un sorriso per nulla convincente!
La puffa proseguì “ Va bene!Allora se sei curioso continuo a raccontarti! Devi sapere che stamattina ho fatto un po’ fatica a seguire la lezione proprio perchè ieri mattina ero assente perchè avevo deciso di andare a Laveno… ma a proposito come mai eri a Laveno anche tu?”

Manuel fece fatica a deglutire per il disagio e cercò in qualche modo di deviare il discorso dicendo “ E come che ti sei imbattuta in Serena?” “ Ecco giusto… hai ragione! Allora ho fatto una gran fatica a seguire la lezione perchè mi mancavano chiaramente dei concetti di collegamento che immagino il prof abbia spiegato il giorno prima… ed ecco che alla fine della lezione lei appare chiedendomi come stavo!”.
Il biondino faceva sempre più fatica a trattenere i suoi pensieri e le sue reazioni e pur tuttavia voleva assolutamente ascoltare il racconto di Laura che nel frattempo aveva ripreso a parlare “ Tu non ci crederai, ma quando l’ho vista mi sono sentita in imbarazzo perchè io con lei non avevo mai parlato più di tanto, ed inoltre mi ha sempre dato l’impressione di essere molto snob!” 

“ Chapeau alle tue impressioni puffa” pensò Manuel con ben chiaro in mente gli avvenimenti del giorno prima. Ma evitò di interrompere Manuel la quale ad un certo punto e sorrise “ Ma Manu, evidentemente mi sbagliavo! Sai perchè? Mi ha prestato di sua iniziativa gli appunti del giorno prima, e mentre io per via del mio imbarazzo e della mia timidezza a stento sono riuscita a ringraziarla, lei mi ha perfino invitata alla sua festa di compleanno di sabato all’Hollywood!”.
“ Ma accidenti Laura! Tra tutte le ragazze che ci sono in università, fra tutte le persone che frequentano i nostri corsi, proprio Serena dovevi andarti a scegliere come amica?!? Proprio lei! Per andare dove poi? All’Hollywood! Se non ricordo male tu odi quei posti o forse oltre ad essere un dormiglione sono anche uno smemorato?”. Manuel aveva sbottato. Il suo tono era polemico e per nulla comprensivo, e la puffa sapeva che quando la chiamava per nome significava che le possibilità erano due : o era estremamente serio o alterato. Le fu immediatamente chiaro che si trattava della seconda opzione.

Laura avrebbe voluto chiederle il perchè di quella reazione, le sarebbe piaciuto davvero chiedere una spiegazione, ma decise di desistere, perchè per una volta che era contenta di aver fatto nuove amicizie non si sarebbe fatta rovinare l’idillio dalle reazioni fuori luogo del biondino. Rimase stizzita. Lo Spritz era finito.
Si alzò dalla sedia e si limitò a dire: “ Volevo solo condividere con te una cosa che mi aveva reso felice, ma evidentemente ho sbagliato dal momento che molto probabilmente sei solo geloso del fatto che io possa farmi nuove amicizie!” Concluse con tono di chi non ammetteva repliche.
“ Io geloso di quella?Ma neanche per sogno! Hai proprio sbagliato a capire! Tu non sai chi è Serena!In realtà lei….” ma fu interrotto da una voce molto alterata . “ Lo scoprirò da me chi è in realtà! Ti ringrazio per lo Spritz!Domani rendimi gli appunti ne ho bisogno per rimettermi in pari!”. Dopo di che diede le spalle e se ne andò.

Manuel non fece neanche per inseguirla. La lasciò andare .
“ Tsk … sei proprio una testona! Voglio proprio vederti quando scoprirai la vera natura di quella serpe!”. Finii di bere il suo Spritz in solitaria e rimase seduto in terrazza immerso nei suoi grigi pensieri.


                                                                                                                                                               **********************

      
Il sole era tramontato da un pezzo, e iniziava a fare freschino.  Il biondino non se ne era neanche accorto, come se fosse in trance, e guardando l’orologio si disse : “ Accidenti, tra poco arriverà Anna, non è proprio il caso che io mi faccia trovare così di malumore, non dopo quella telefonata così sbrigativa di ieri sera!”.
Prese il cellulare e chiamò sua madre, la quale rispose al volo “Ehy Manu, come va? Tra un po’ sono a casa!” “ Ciao Anna, ecco volevo chiederti se avevi già cenato. Perché nel caso avevo pensato di ordinare del sushi d’asporto ti va?” “Quando vuoi sai essere adorabile ! Ma certo che mi va, e metti pure del prosecco in frigo, stasera ho voglia di brindare con te!” “ Oh fantastico mamma! Allora inizio ad ordinare così per quando arrivi il sushi sarà già pronto ad aspettarti… insieme a me!”.

Chiuse la telefonata e si stupì di averla chiamata “mamma”. Per lui era così innaturale. Da quando suo padre se n’era andato , in realtà tutto si era sentito tranne che figlio e da allora aveva iniziato a chiamarla semplicemente Anna. Non sapeva spiegarsi esattamente il perchè ma riteneva questa cosa assolutamente positiva.
“Basta con le pippe mentali, almeno per stasera!”. Si sforzò di sorridere, e ordinò il sushi. Il prosecco era già in frigo in realtà, ma sua madre voleva brindare, perciò era necessaria una bottiglia assolutamente nuova. Andò in quella che una volta era la “cantina” di vini di suo padre, ed estrasse una bottiglia di Chardonnay che dopo pochi secondi era al fresco.
Per la seconda volta nel giro di poche ore si mise a preparare la tavola per una donna. Decise di apparecchiare in modo semplice ed essenziale, due calici dalla linea classica, i piatti adibiti al sushi con uno stile minimalista, tovaglioli coordinati con la tovaglia e accese una candela per rendere l’atmosfera più accogliente : “ma vedi te se oggi mi devo ritrovare ad apparecchiare per  le donne più importanti della mia vita anzichè studiare!” pensò tra sè e sè. Ma non si stupiva più di simili pensieri che bussavano nella sua mente, ormai ne era più che consapevole.

Proprio in quella sentii girare le chiavi della serratura e la porta aprirsi “Manu, sono a casa! Mi fiondo in doccia e sono pronta per il nostro sushi!” disse sua madre con voce stanca, ma soddisfatta. Il ragazzo la guardò e le sembrò di vedere qualcosa di diverso in Anna, una luce diversa negli occhi, non avrebbe saputo esattamente come definirla, ma aveva l’impressione che sua madre fosse felice e che i tempi bui fossero davvero alle spalle.
Anna indossava una gonna nera, decolletè color carne ed una camicia color crema molto aderente : nonostante i suoi quasi 50anni sua madre era davvero una bellissima donna. Manuel la guardò ma non rispose immediatamente al saluto . Lei lo stuzzicò : “ Cos’è abbiamo perso la parola giovanotto?” “Scusami, è che oggi sono un po’ rimbambito! “ e si mise a ridere. “ Comunque il sushi dovrebbe arrivare tra poco, perciò fai pure con calma, stasera ti vizio io visto che hai voglia di brindare!”. La donna annuì sorridendo e andò in camera sua a prepararsi.

Circa una mezzoretta dopo madre e figlio erano riuniti attorno a quella tavola apparecchiata con così tanta cura. Manuel andò in  cucina e prese lo Chardonnay. Lo aprì con una certa eleganza e versò il contenuto nel calice di Anna pavoneggiandosi “ Madame… mi permetta!”
Lei si mise a ridere : “ Oh ma che cavaliere mio figlio!”
Ad un certo punto però l’espressione di lei si fece più seria. Lo guardò dritto negli occhi, che avevano un’aria determinata che poche volte il ragazzo aveva visto in sua madre .
“Allora tesoro, ti chiedo di darmi un po’ della tua attenzione, perchè anche se probabilmente per te non cambierà poi moltissimo, per me oggi è una giornata importante: come ben sai oggi io e Roby avevamo un importante incontro di lavoro per aggiudicarci la gestione di una location turistica in Croazia. Si trova nell’isola di Veglia, attualmente non ci sono strutture che promuovono un pacchetto di servizi così completo ed originale come il nostro, ed il responsabile, dopo vari ripensamenti ha finalmente deciso di firmare il contratto con noi.”
“ Oh mamma ma questo è straordinario! Sono davvero orgoglioso di voi! E soprattutto di te ovviamente”

“ Aspetta giovanotto, non ho finito. Questo significa anche che non avrò più bisogno di assegni di mantenimento da parte di tuo padre, e che d’ora in poi lui dovrà provvedere solo alla sua quota. Francamente sto anche pensando di vendere questo appartamento e di comprare qualcosa di diverso, ma questa è una scelta che vorrei facessimo insieme. Non hai idea di cosa significhi per me sentirmi una donna finalmente capace di poter badare a me stessa dopo quello che ti ho fatto passare….” si interruppe perché una lacrima stava solcando il tuo viso.
“ Mamma, su dove vivere lo decideremo, non è quello l’importante. Non hai idea di quanto io sia felice di vederti finalmente serena dopo tutti questi anni.” “Senza di te non ci sarei riuscita” disse Anna in un soffio.
“Forse è vero…” ammise Manuel “ ma neanche io sono esente da errori da rimproverarmi!”.
Anna lo guardò stupita “ Fai forse riferimento ancora a quell’episodio?”.Il biondino annui incapace di proferire parola. “Oh suvvia! Credo che senza quel tuo schiaffo probabilmente mi sarei lasciata andare alla depressione e non avrei più reagito!Smettila di sentirti colpevole per qualcosa di cui, colpevole non sei! Me lo prometti?” L’ultima frase fu pronunciata in tono estremamente deciso, un’altra cosa a cui Manuel non era minimamente abituato.
“Va bene mamma, posso solo dirti che ci proverò, ma non garantisco il risultato!Ma ora ti va di goderci la nostra cena? Per fortuna il sushi non si raffredda!” disse in tono molto dolce. La madre gli accarezzò i ricci come fosse ancora un ragazzino e disse “ Prima il brindisi! A noi! Al mio fantastico figlio e alla nostra nuova vita!”. Brindarono e divorarono il sushi in tempi record.
 
                                                                                                                                            ***************

Manuel si trovava in camera sua. Aveva tra le mani gli appunti della puffa e li stava trascrivendo poichè aveva intenzione di restituirglieli il giorno dopo in università.
Mentre scriveva si rendeva conto che quegli appunti erano stati presi davvero con cura, e complice il dolcissimo momento appena trascorso con sua madre, si rese conto che forse non aveva tutte le ragioni.
In fondo Laura che ne sapeva di quello che era successo il giorno prima tra lui e Serena? Ed inoltre avrebbe potuto dirle le cose in modo molto diverso e non sbottare in quel modo. La puffa stava iniziando ad aprirsi e lui aveva reagito in maniera troppo impulsiva.

Avrebbe rimediato. Doveva rimediare.

Il punto è che non sapeva come fare. In primis c’era il discorso del diario da chiarire. E già quello lo mandava in tilt. Ora ci mancava la faccenda di quell’oca di Serena. Non si fidava affatto di lei, ma non le avrebbe permesso di prendersi gioco della sua puffa per soddisfare chissà quale egoistico e superficiale bisogno.
“Ok, ho appena finito di trascrivere gli appunti, e lo zaino per domani è pronto!” Era la 1 passata e la sveglia era per le 7 in punto. Per sicurezza aveva messo la doppia sveglia, così  non avrebbe avuto scuse per rimanere a letto!
Non sapeva come, ma era certo che in qualche modo sarebbe riuscito a mettere apposto le cose. E mentre ancora pensava al viso imbronciato della sua puffa fu accolto dalle braccia di Morfeo.
 
 
 
 
 
 
 

   
 
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