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Autore: Miharu_phos    13/07/2020    0 recensioni
Arion e Fey sono fidanzati in segreto, ma un loro compagno di scuola che lo ha scoperto comincia a minacciarli di raccontare a tutti della loro relazione.
[Nella storia ci saranno le coppie Fey x Arion e Victor x Arion; avviso subito che ci saranno contenuti forti come ad esempio scene smut, scene violente e di stalking. Se siete troppo sensibili evitate di leggere.]
Genere: Angst, Dark, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Fey Rune, Matsukaze Tenma, Tsurugi Kyousuke
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
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Quasi non respiro per il dolore che sto provando in questo momento.

 

Una morsa mi sta stringendo il cuore, stritolandomelo senza pietà.

 

Arion ha dormito da Fey questa notte. So cos'hanno fatto.

 

So che dovrei farmi forza e uscire da questo bagno, ma vedere il viso del ragazzo che tanto ammiro, sapendo quello che ha fatto la scorsa notte beh, credo che non sarebbe esattamente piacevole.

 

Fey mi disgusta. Lo odio a morte, lo odio perché vorrei essere come lui, vorrei essere lui.

 

Lui può abbracciare Arion, può guardare i suoi occhi sorridenti ed avere i suoi baci teneri, può tenergli la mano. Può spogliarlo e farlo suo.

 

Io non posso fare niente di tutto questo semplicemente perché per Arion io non esisto affatto.

 

Sono solo una sagoma, una fra le tante con le quali si incrocia lungo i corridoi di scuola ogni mattina; non sono niente di più.

 

Perché non poterlo avere fa così male? Perché devo soffrire così tanto soltanto perché lui non mi appartiene?

 

Sono completamente ossessionato da lui, e questo mi fa soffrire, perché neanche mi ha mai parlato, anzi neppure mi guarda. 

 

Mi trattengo a fatica, bloccando il fiato in gola per non fare rumore mentre piango. Non vorrei mai che qualcuno mi scoprisse, tutti a scuola mi rispettano e credo che nessuno si aspetterebbe mai di vedere Victor Blade che piange, sarebbe patetico.

 

Eppure ho bisogno di sfogare tutto questo dolore, perché non poter avere Arion è massacrante, mi è entrato completamente nella testa e non riesco più a buttarlo fuori.

 

Sono innamorato di lui? Forse.

 

Questo mi rende gay? Non me ne importa.

 

Non mi importa di quello che sono, non me ne curo, perché questa sofferenza è mille volte più forte della delusione che provo verso me stesso per aver provato attrazione verso un ragazzo.

 

Io vorrei soltanto essere suo amico, mi basterebbe anche solo questo; poterlo salutare al mattino, poterlo abbracciare, chiedergli come sta, farlo ridere.

 

Vorrei essere importante per lui, e invece non sono proprio niente, perché Fey è il suo mondo, così come Arion è quello di Fey e allo stesso tempo il mio.

 

Un bussare leggero interrompe i miei singhiozzi silenziosi oltre la porta; una voce dolce e gentile mi chiede se vada tutto bene, ed io rispondo con un filo di voce, soffiando un flebile "si".

 

-Ti prego fammi entrare. Non ci conosciamo ma vorrei aiutarti, per favore- mi supplica, e subito riconosco la voce angelica e soave di Fey.

 

Non è possibile, no non può essere. Non può davvero essere lui quello lì fuori che vuole venire a consolarmi, non ci credo.

 

-Lasciami solo- dico con la voce rotta, così lui fa pressione sulla maniglia e prova ad entrare, ma la serratura chiusa glielo impedisce.

 

-Ti prego non posso lasciarti da solo, lascia almeno che ti offra un po' d'acqua- insiste, facendomi vibrare il cuore nel petto per il senso di colpa.

 

Come posso odiare un ragazzo tanto gentile?

 

Le dita mi tremano mentre giro la chiave, facendo scattare la maniglia. Subito lui entra, e con lo sguardo allarmato mi controlla velocemente sul corpo, forse per assicurarsi che io non mi sia fatto del male in qualche modo.

 

-Ciao- mi dice con un sorriso preoccupato -io sono Fey, tu come ti chiami?-

 

Mi accarezza una spalla ed io lo guardo negli occhi, stupito dalla sua premura verso un completo sconosciuto.

 

-Mi chiamo Victor- dico deglutendo mentre mi affretto ad asciugarmi le lacrime.

 

-Ti va di dirmi perché stavi piangendo, Victor?-

 

Io lo guardo con le labbra che mi tremano e gli occhi colmi di colpevolezza e terrore.

 

-Io n-non voglio parlarne- dico soltanto, e lui sforza un sorriso rassegnato, per poi piegarsi davanti alle mie gambe e guardarmi dal basso.

 

-Di qualunque cosa si tratti vedrai che passerà, te lo prometto. Hai qualcuno con cui sfogarti?-

 

Scuoto la testa, non so perché ma non riesco a mentire davanti a lui, è come se potesse guardarmi dentro e per quanto io ci tenga alla mia reputazione da duro, sento che con Fey sarebbe inutile fingere, quindi posso solo sforzarmi di stare zitto e dissimulare il più possibile i miei pensieri.

 

-Se te la senti puoi sfogarti con me senza problemi, ti ascolterei volentieri. So che cosa significa non poterne parlare con nessuno quando c'è qualcosa che ti fa stare male-

 

Non riesco a guardarlo negli occhi, sono io la causa del suo dolore e lui è la causa del mio, ma lui questo non può immaginarlo neanche.

 

-Davvero non ti preoccupare, adesso mi passa giuro...-

 

-Potrei offrirti un the caldo?- mi domanda dolcemente piegando la testa di lato, ed io non posso trattenere un sorriso intenerito.

 

-Va bene- mormoro abbassando lo sguardo, così lui si lascia sfuggire un sospiro di sollievo e mi offre una mano per mettermi in piedi.

 

È un ragazzo veramente fantastico, non merita l'odio proprio di nessuno, ed io l'ho fatto soffrire, così come sto facendo con Arion. Sono veramente una persona cattiva.

 

Mi faccio accompagnare fino ai distributori, dove mi chiede quale gusto di the mi piaccia e poi fa partire la preparazione, prendendo per se invece una cioccolata calda.

 

Beviamo in silenzio, lui di tanto in tanto mi da un'occhiata e mi concede uno dei suoi tenerissimi sorrisi, io invece per il disagio tengo lo sguardo basso, e per quanto questo momento sia imbarazzante onestamente vorrei che potesse non finire mai.

 

Mi sento estremamente vicino ad Arion nel stare insieme al suo fidanzato, è un po' come se adesso fossi anche suo amico, anche se effettivamente non so se posso considerarmi amico di Fey; devo fare di tutto per diventarlo, voglio avvicinarmi ad Arion ad ogni costo.

 

-Va meglio?- mi domanda accarezzandomi la schiena, ed io annuisco mettendo su un sorriso tirato.

 

-Dammi il tuo cellulare, ti scrivo il mio numero- mi dice porgendomi la mano, ed io strabuzzo gli occhi; il numero di Fey l'ho già memorizzato in rubrica, così come quello di Arion che ho imparato addirittura a memoria.

 

Se lui dovesse inserire il suo numero nella mia tastiera gli risulterebbe subito il nome col quale l'ho salvato: "crepa".

 

-Ma no, ti lascio io il mio, preferisco così. Sono troppo timido, non ti scriverei mai, scrivimi tu- dico, attendendo che lui mi dia il suo cellulare.

 

Dopo aver digitato sulla sua tastiera gli ridò il telefono e lui si affetta a salvarlo.

 

-Victor, giusto?-

 

-Si- dico soltanto, e osservo le sue dita lunghe e sottili mente scrivono il mio nome sul suo schermo.

 

Tutta questa situazione è a dir poco allucinante, eppure tutta la mia tristezza adesso è sparita; mi sento euforico, è come se qualcuno mi avesse iniettato una strana sostanza nelle vene, mi sento così strano, contento, vittorioso.

 

Non avrei mai immaginato che le cose potessero mettersi così.

 

-Non ti preoccupare se sei timido, scrivimi pure ogni volta in cui hai bisogno di qualcuno okay? Io lo farò con te- mi rassicura, stringendo gli occhi in un sorriso a dir poco adorabile.

 

-Okay...grazie...- dico soltanto, poi sento il mio telefono vibrare, immaginando che si tratti di un suo messaggio.

 

-Ti riaccompagno nella tua classe, ti va?-

 

-Certo- rispondo con riconoscenza, e insieme ci avviamo nuovamente lungo il corridoio.

 

Proprio mentre passiamo di fronte alla classe di Arion, il castano compare a pochi metri dalla sua porta, con una pila di fotocopie fra le braccia e l'aria indaffarata.

 

Io lo guardo sentendomi quasi onnipotente. Lui e Fey si guardano di sfuggita, così Arion dopo avermi guardato con aria sorpresa posa velocemente lo sguardo sul suo ragazzo ancora una volta e poi sui fogli che tiene in grembo.

 

Mi trattengo dal ghignare divertito. Tutta la mia angoscia è sparita, adesso mi sento soltanto come se potessi manovrare ogni cosa, sfruttando Fey a mio vantaggio; è un ragazzo tanto buono è vero, ma io voglio Arion, io lo desidero, ed il solo pensiero di non poterlo avere mi fa impazzire.

 

Devo servirmi di Fey per avvicinarmi a lui, anche se mi dispiace. Mi sono subito pentito di averlo odiato è vero, ma non ho scelta; se non riesco a diventare amico di Arion rischio di morire addirittura dal dolore, sono costretto a farlo.

   
 
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