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Autore: OtakuWriter99    13/07/2020    0 recensioni
Titolo breve: That time I woke up in a fantasy world
Moto Shinzo è un ragazzo giapponese come tanti, e la sua vita prosegue normalmente fino al giorno in cui un inaspettato incidente pone fine alla sua vita. Nonostante questo, per il ragazzo è tutt'altro che finita: in seguito alla sua morte si ritroverà reincarnato in un mondo parallelo. In questo mondo la magia ed i mostri non sono solo immaginari, ma esistono veramente. Come sarà la sua nuova vita in questo mondo fantastico? Questo è l'inizio delle avventure di Shinzo, un eroe non molto eroico con poteri che lo rendono particolare anche in mezzo agli utilizzatori di magia!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La situazione era molto tesa per i due, dato che entrambi avendo lo stesso carattere sembravano tipi riservati e di poche parole, e si era quindi di nuovo formato un silenzio imbarazzante. Stavolta fu Shinzo a rompere il silenzio presentandosi.
[S: Comunque piacere, io sono Shinzo!]
[L: Lealia… Lealia Sheryl von Dustyn…]
La ragazza aveva un nome molto lungo, quindi era probabile che fosse una nobile o qualcosa del genere, e sebbene Shinzo fosse effettivamente curioso, decise di non immischiarsi e di non fare domande troppo invadenti. Ora però era di nuovo calato il silenzio, e Shinzo non sapeva che fare: avrebbe dovuto continuare a stare lì con lei aspettando che gli chiedesse qualcosa? O forse era meglio non diventare troppo invasivi ed andarsene? Però la ragazza aveva addosso il suo indumento, e riprenderselo dopo averlo offerto non sarebbe stato molto galante, così come non sarebbe stato gentile da parte della ragazza appropriarsene senza permesso. Quindi seguendo quel ragionamento, Shinzo giunse ad una conclusione.
[S: C-comunque d-dov’eri diretta? Se posso chiedere?]
[L: Stavo rincasando, prima di essere fermata da quei tizi…]
[S: Non è sicuro girare a quest’ora. S-se vuoi ti accompagno!]
[L: N-non disturbarti per me, o-ormai il pericolo è passato…]
[S: Tranquilla, tanto stavo tornando a casa pure io…]

Dopo un po’ di insistenza, Shinzo era riuscito a convincerla e alla fine i due si avviarono verso la casa della ragazza. Shinzo stava camminando da solo fianco a fianco con una ragazza carina… inutile dire che era la cosa migliore che gli era capitata fin ora in quel mondo, oltre ad essere la cosa più vicina ad un appuntamento che avesse mai avuto fin ora. Il viaggio non durò molto, anche se per quasi tutto il tempo vi fu un imbarazzante silenzio, e dopo un quarto d’ora circa, i due arrivano a destinazione. Avevano raggiunto un quartiere malfamato, peggio di quel vicolo, ma per loro fortuna non era successo niente.
[L: Bene, ti ringrazio per avermi accompagnata fin qui, spero non sia stato un problema per te!]
[S: Nono, figurati! Tanto abito qua vicino pure io!]
[L: Ah, quasi dimenticavo, questa è-]
[S: Puoi tenerla, non preoccuparti!]

In quel momento dalla casetta vicino a dove i due si trovavano, uscì un uomo. Era più alto di Shinzo, e decisamente più grosso e robusto, aveva capelli neri arruffati ed occhi marroni, e bene o male una quarantina di anni ad occhio, ed era vestito con quello che pareva essere un pigiama, tenendo in mano una candela come illuminazione.
[?: Oh Lea! Mi hai fatto stare in pensiero!]
Notando subito dopo che la ragazza aveva pezzi di vestito strappati e vedendo Shinzo di fianco a lei, in un attimo il tono calmo dell’uomo mutò in uno più furioso
[?: Che ti è successo? Cosa ti ha fatto questo bastardo?]
La ragazza si frappose tra Shinzo e l’uomo cercando di fermare quest’ultimo
[L: Papà calmati! Sono stata salvata da questo ragazzo, e per di più si è offerto di riaccompagnarmi a casa!]
Dopo che in un attimo la ragazza ebbe chiarito il malinteso, l’uomo si calmò immediatamente, mostrandosi molto riconoscente nei confronti di Shinzo, abbassando la testa di fronte a lui e mostrando tutta la sua gratitudine.
[H: Grazie mille per aver salvato mia figlia! Chiedimi qualunque cosa tu voglia, io, Hartmod Caulder von Dustyn farò qualsiasi cosa in mio potere per ripagarvi!]
[S: Si figuri, non è niente, ho agito di istinto…!]
Avere un uomo che si rivolgeva a lui in modo a dir poco rispettoso non era molto appagante, bensì imbarazzante; ma comunque vedere che la sua buona azione aveva salvato una ragazza e reso riconoscente suo padre, gli aveva fatto molto piacere. Però non solo aveva esitato, ma aveva anche pensato di scappare e pensare solo a se stesso, quindi sentiva di non meritare tutta quella gratitudine.
[S: Inoltre per un attimo ho esitato e ho pensato solo a me stesso: non merito i suoi ringraziamenti!]
[H: Quel che conta, giovane prode, sono le sue azioni… inoltre… sigh sigh…]
L’uomo scoppiò in lacrime commosso, e la ragazza cercò di consolarlo con piccole pacche sulla schiena e parole di conforto.
[L: Papà… papà, non fare così, ora sto bene, è tutto risolto!]
[H: Non avrei mai pensato che qualcuno avesse mai potuto aiutare uno di noi… e invece ecco che è appena spuntato fuori un giovane dal cuore d’oro… sigh… non riesco a trattenere le lacrime…]
Shinzo era tutto fuorché un “giovane dal cuore d’oro”… ad ogni modo quella scena davanti ai suoi occhi si stava facendo sempre più imbarazzante, e Shinzo non sapeva proprio come comportarsi stavolta. Per fortuna l’uomo si riprese molto presto.
[H: Scusami per questa scenata!]
[S: Ah… si figuri…]
[H: Come vedi non ho molto, ma nonostante questo chiedimi qualsiasi ricompensa tu desideri!]
Non che Shinzo avesse qualcosa che volesse chiedere al momento… aspetta, ora che ci pensava vi erano molte cose che avrebbe voluto chiedere: un lavoro, un tetto, soldi, cibo ecc. Tuttavia anche sotto offerta dell’uomo, gli sembrava comunque scortese chiedere soldi o ospitalità, e a giudicare dalle loro condizioni, sicuramente quell’uomo non avrebbe nemmeno potuto trovargli un lavoro decente. Il suo modo di fare lo portò quindi, non senza delusione, a non chiedere, o meglio, a non riuscire a chiedere niente come ricompensa.
[S: Non si preoccupi, come ho detto sto bene così. Ora comunque dovrei… tornare a casa… sì, a casa…]
Era ovviamente una bugia.
[H: Va bene, ma non dimenticare che devo ancora mostrare la mia gratitudine: qualsiasi cosa ti serva non esitare a venire qui!]
[L: G-già, se c’è qualcosa, qualsiasi cosa che possiamo fare, non esitare a chiedercelo!]
[S: C-certo, lo terrò presen-]
Il brontolio del suo stomaco rovinò quel momento e lo fece imbarazzare non poco, facendolo diventare rosso come un peperone.
[H: Non hai nessuna casa in cui tornare, vero?]
[S: ………….. v-vero…]
Dopo un attimo di silenzio, Shinzo vuotò il sacco. Alla fine fu proprio l’uomo a proporgli ospitalità, e dopo un tira e molla tra Shinzo che continuava a rifiutare giusto per dare l’impressione di non voler approfittare, sapendo già che avrebbe accettato, e l’uomo che continuava ad insistere, Shinzo accettò la loro offerta.
[H: Vorrei offrirti un’ospitalità migliore, ma purtroppo questa casettaccia è tutto ciò che ci rimane…]
   
 
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