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Autore: Dragon mother    13/07/2020    1 recensioni
Isabella sta tornando da una breve vacanza insieme ai genitori. Poco prima di giungere nella sua città, l'auto su cui viaggia precipita in un laghetto. Lei viene salvata miracolosamente ma dei suoi genitori non vi è nessuna traccia... per alcuni anni...
Eccomi qui a ripubblicare questa storia dal mio vecchio account. Tutti i capitoli sono stati revisionati e all'occorrenza corretti.
Spero entrerete a dare un'occhiata.
Genere: Fluff, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Carlisle Cullen, Edward Cullen, Esme Cullen, Isabella Swan | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Charlie/Renèe, Emmett/Rosalie
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Buonasera ragazze, vi chiedo umilmente scusa per questo ritardo. Venerdì è stato il mio anniversario di matrimonio e mio marito ha pensato di festeggiare e passare il fine settimana fuori.. vi chiedo ancora scusa, non mi piace farvi aspettare così e quindi ora vi lascio subito alla lettura..
Abbiamo un capitolo molto dolce, con una sorpresina finale,spero vi piaccia.
Un bacio e a presto.
 
 
 
Edward
 
Sono certo che questa ragazza che ora stringo dolcemente a me, prima o poi mi farà morire un’altra volta.
Io, un vampiro centenario, soggiogato da una fragile quanto forte umana.
Le sue parole mi hanno colpito come una palla di cannone, in pieno petto, forti e decise, già scolpite nel mio cuore per l’eternità.
Dal primo giorno in cui ho posato i miei occhi su di lei, ho capito che non sarei stato in grado di separarmene, di privarmi del suo sorriso, dei suoi gesti.
In tutti questi anni è cresciuta, affrontando le difficoltà e il dolore di una vita che l’ha privata dei genitori.
E’ cresciuta sì ma è rimasta la stessa ragazzina innocente e pura del primo giorno.
E lei adesso è qui con me, mi sta affidando la sua vita e il suo cuore che ora sta battendo come un tamburo nel suo petto.
Sarà un cammino lungo e impervio ma so che nessuno di noi due ha intenzione di arrendersi, né oggi né mai.
La mia piccola e forte Bella.
“Aspettavo di sentire queste parole e non puoi neanche minimamente immaginare quanto mi facciano piacere. Non ho mai preteso che tu provassi ciò che sento io dal primo giorno ma speravo con ogni fibra del mio corpo che anche tu sentissi il richiamo del legame tra noi: sei la mia cantante Bella ed io mi ritengo molto fortunato ad averti nella mia esistenza” le confesso accarezzandola con lo sguardo.
Ogni volta che posa i suoi occhi su di me, come sta accadendo ora, mi scordo di essere un vampiro, un pericoloso predatore, un assassino.
Lei annienta completamente le mie difese, divento un burattino e per lei non mi fermerei davanti a niente.
La sua innocenza, la sua purezza è per me un’arma disarmante, come anche il suo sorriso.
Così dolce e graziosa quando sorride e le si formano delle piccole fossette ai lati delle labbra, quelle labbra che non smetterei mai di baciare.
So di dovermi trattenere ancora, non posso lasciarmi andare completamente al mio istinto, rischierei di spaventarla davvero, se mi lascio travolgere da tutto ciò che sento; sono comunque convinto che non dovrò pazientare a lungo e presto potrò porre fine a questa che per me è una grande tortura.
Lei, così dolce e graziosa ma anche forte e decisa, la mia giovane guerriera.
“Edward” mi chiama con un sussurro.
“Dimmi piccola” le dico accarezzandole una guancia.
E’ calda, il sangue che ancora circola nel suo corpo, raggiunge le sue guance imporporandole.
“Io ecco, vorrei saperne di più sul mio ruolo di cantante, cosa devo fare?” mi domanda, nella voce un po’ di timore.
Eccola la mia giovane guerriera.
“Non devi fare niente, piccola, ma se vuoi avere più informazioni te le darò volentieri.”
L’afferro attirandola e ora che è con me, non riesco a starle lontano neanche un attimo.
“Ricordi quello che ti ho detto su questo nostro legame particolare?” le chiedo accarezzandola.
“Sì, ricordo tutto” mi risponde con un sorriso.
“Tu non hai nessuna azione da compiere, vedi, il tuo legame con me è molto più forte da parte mia piuttosto che per te. Tu sei la mia cantante Bella, cioè il tuo sangue mi attrae così tanto da -cantare- per me.” le spiego cercando di non spaventarla.
Mi osserva pensierosa, forse persa ad incamerare quell’ultima informazione che le ho fornito.
Dischiude le labbra per parlare ma subito ci ripensa, aggrottando la fronte, ancora più dubbiosa di prima.
Poi finalmente si decide a parlare e la sua domanda mi spiazza completamente.
“Vorresti mordermi, Edward?”
Me lo sta chiedendo veramente?
A quelle parole sento la bocca riempirsi di veleno e i canini prudono per il desiderio di affondare di nuovo in un corpo caldo.
Di colpo mi allontano da lei, sbattendo contro il muro alle mie spalle.
Ma che cosa mi salta in mente, pensare anche solo a queste cose, pensare a quanto mi piacerebbe affondare i miei canini nella sua delicata pelle, assorbendo per intero il suo profumo.
Senza contare che potrei farle del male.
E’ inutile, non ho scampo, per quanto io mi sforzi di trattenermi, la mia natura di vampiro uscirà sempre fuori, a spese della mia Bella.
Tuttavia, non sembra impaurita dal mio gesto, forse consapevole del turbamento che mi ha causato con la sua domanda.
Mi si avvicina lentamente, valutando attenta i miei movimenti fino a raggiungermi: mi abbraccia e in un sussurro mi dice
“Perdonami Edward per la mia domanda, non pensavo potesse turbarti così tanto.”
Mi chiede scusa quando dovrei essere io a farlo, per non sembrarle un mostro.
“Non devi chiedermi scusa, invece dovrei farlo io e spero che quello che sto per dirti non turbi te, questa volta.
Mi tocca rispondere sì alla tua domanda; sì vorrei morderti, con tutto me stesso, accidenti e non vorrei dover essere costretto a dirtelo ma è così. Il profumo del tuo sangue mi manda fuori di testa anche dopo tanti anni. Starti vicino non ha diminuito il desiderio del tuo sangue, di sentirne il sapore, di sentirlo scendere nella mia gola pervadendo il mio corpo, per poi raggiungere ogni fibra di esso.” Concludo la mia confessione voltando lo sguardo lontano da lei, consapevole che ora le appaio proprio come un mostro.
Un tocco leggero ma deciso della sua mano mi induce a riportare lo sguardo su di lei.
“Io mi fido di te, so che non mi faresti del male” mi dice cercando di apparire calma ma dentro di lei so che si agitano mille sensazioni.
“Bella, qui non si tratta di fidarsi o meno, io potrei davvero non rispondere più di me se dovessi morderti, è troppo forte l’attrazione che sento”
“Edward, io mi fido di te, totalmente” mi ripete decisa.
Questa sua totale fiducia verso di me mi spiazza completamente: sono consapevole di cosa potrebbe accadere se perdessi il controllo anche solo per un secondo e non me lo potrei mai permettere.
“Bella, morirei ancora per te, brucerei tra le fiamme, sarei disposto ad essere fatto a pezzi per te, tu non puoi immaginare quanto tu mi sei indispensabile ora che ti ho nella mia vita e il solo pensiero di poterti fare anche solo un minimo graffio mi manda fuori di testa. Non potrei mai e poi mai perdonarmelo”
Una lacrima abbandona i suoi occhi, scendendo inesorabile sulle guance, che piano piano si inondano di quelle sue calde perle.
“Non volevo farti piangere, scusami” le dico portandola al mio petto per abbracciarla.
“Non..tranquillo, sono lacrime di gioia” sussurra soffiando sulla mia camicia.
“Voglio stare con te Edward e voglio prendere tutto di te, sarò coraggiosa e affronterò tutte le avversità che verranno perché con te so che posso farcela”
 
Che cosa ho fatto per meritarmi una ragazza così speciale, una così grande bellezza?
 
“Non devi promettermi niente Bella, tu ti fidi di me e io mi fido di te, hai abbattuto le mie barriere, quelle che mi ero costruito attorno da ormai cent’anni e per questo non potrò mai ringraziarti abbastanza. Ricordati che tu sei e sarai sempre il mio tutto”
Il suo sguardo intenso che ora è fisso su di me, si vela nuovamente di lacrime e presto alcune di loro abbandonano quei suoi occhi così espressivi.
Non voglio che pianga per me ma ora come prima, le sue sono lacrime di gioia.
Alcune restano intrappolate tra le sue lunghe ciglia e non resisto a non toccarla.
Le accarezzo le palpebre, morbidi scrigni di quelle preziose gemme brune, incastonate in quel suo delicato viso.
Sfioro le ciglia, bagnando i polpastrelli delle sue lacrime.
Un lieve sorriso le compare sul volto e una sua mano raggiunge la mia stringendola.
“Non voglio vederti piangere, amore, anche se so che sono lacrime di gioia” le sussurro attirandola a me.
“Morirei ancora e ancora, per te Bella, tutte le volte necessarie. Di questo come del mio amore ti prego non dubitarne mai”
Sento i suoi occhi addosso bruciare, marchiare in ogni punto in cui si posano la mia pelle diafana.
Non parla e so che il suo silenzio in questi casi vale più di mille parole.
Lei ha sempre preferito i gesti alle parole e infatti..
Lenta quanto decisa si avvicina alle mie labbra per dar vita ad un bacio che dall’inizio si preannuncia pericoloso.
Non attende un mio gesto, conduce lei e questo oltre a piacermi a dismisura, risveglia in me le mie più profonde sensazioni.
E’ un gioco pericoloso e devo far fronte a tutto il mio autocontrollo.
La lascio fare anche quando approfondisce il bacio, avvicinandosi pericolosamente ai miei canini.
Credo di avere la situazione sotto controllo ma quando le sue mani raggiungono i miei capelli, non resisto più e in un attimo lei è sotto di me, stesa tra le lenzuola.
La schiena le preme contro il materasso, senza che il mio peso le gravi addosso.
Questo bacio si sta rivelando più impegnativo del primo, quando ancora il mio autocontrollo non aveva deciso di andarsene un po’ in vacanza.
Lei sembra tranquilla e come me si gode quel momento tutto nostro, dedicandosi alle carezze al mio ciuffo.
Ma in un attimo in cui mi concedo di abbassare le difese, lei pensa bene di mordermi il labbro inferiore.
Dalla mia gola sale un ringhio che da tempo non sentivo ed ogni muscolo del mio corpo si tende.
In altre occasioni sarei stato felice di quella reazione ma ora, con la mia piccola tra le braccia, ho solo paura di averla spaventata.
Ma a quanto pare lei non smetterà mai di stupirmi.
“Sei molto sexy quando fai così.. grazie per avermi concesso l’onore di avermi reso partecipe”
Lo ripeto, prima o poi mi farà morire ma non posso avercela con lei e con un sorriso beffardo riprendo da dove avevamo interrotto.
Questa volta sono io a condurre il gioco o almeno credo fino al momento in cui inizia ad accarezzarmi le braccia, la schiena, per poi soffermarsi al mio petto cercando di togliermi la maglietta.
So cosa sta facendo ma non voglio che sia adesso e che sia così.
“Bella, credo sia meglio fermarsi”
Mi guarda dubbiosa, non capendo perché l’ho fermata.
“Hai capito male Edward, volevo solo vederti e accarezzarti, sentire la tua pelle contro la mia.. ma se tu non vuoi non importa”
Sono un coglione, un emerito coglione.
Il fatto che non posso leggerle la mente non mi dà il diritto di giungere a conclusioni mie personali.
“Mi dispiace Bella io.. perdonami, sono un cretino” le dico cercando di alzarmi ma lei me lo impedisce.
“Non sei un cretino.. però per farti perdonare potremmo continuare da dove abbiamo interrotto” mi propone con un sorriso.
Mi sembra il minimo da fare.
Le lascio togliermi la maglia e quando la mia pelle fredda sfiora la sua bollente, mille brividi mi colpiscono.
Ricomincia a baciarmi, esplorandomi in ogni centimetro.
Sento le sensazioni riaffiorare ed aumentare fino a raggiungere il livello più alto nel momento in cui pronuncia quelle parole che non credevo avrei mai sentito da lei
“Mordimi Edward”
Mi immobilizzo all’istante, non capendo se ho davvero udito oppure no.
Come a conferma, le ripete
“Mordimi Edward, ti prego”
Le ha dette davvero.
“Bella ma..non credo sia una buona cosa”
“Edward, io lo voglio.. tu dici di tenere a me, quindi fallo per me, ti prego”
Sto cercando di controllarmi ma con lei e soprattutto davanti ad una richiesta del genere mi risulta piuttosto difficile.
Sta schiacciando i tasti giusti, facendo leva sul mio amore per lei e so che cederò.
Raccolgo tutta la forza di volontà di cui ancora dispongo, il mio autocontrollo e mi impongo di dosare assolutamente la mia forza: non devono esserci danni, per nessuno dei due.
“Ti accontento ma sappi che non sono d’accordo”
Mi sorride e la sento rilassarsi; io invece sono teso come la pelle di un tamburo e questo mi appare così dannatamente assurdo.
Incateno gli occhi ai suoi appena prima di sporgermi verso il suo collo.
Sento già la sua vena carica di sangue pulsare sotto quella candida pelle profumata.
La morderò ma il mio veleno resterà dove si trova, almeno fino a quando non sarà lei a dirmi di voler diventare come me.
Il suo sangue mi sta chiamando, sta cantando per me.
Lei non pare temere ciò che sta per succedere, è rilassata, intenta a giocare con il mio ciuffo ribelle
E quando i miei denti affondano finalmente nella sua carne lacerandone la pelle, un gemito fuoriesce dalle sue labbra.
Lo sapevo, non avrei dovuto farlo, sta provando dolore ed è tutto a causa mia.
Quel dolce nettare invade la mia bocca e si dirama velocemente nel mio corpo.
Così delizioso proprio come la mia Bella.
Alcune gocce cadono dalle mie labbra ancora appoggiate al suo collo macchiando il cuscino.
Non avrei mai immaginato di provare ciò che sento adesso e mi domando cosa sentirà lei, se dentro di lei si agitano le stesse sensazioni oppure..
Di colpo un pensiero che non mi appartiene mi colpisce in pieno lasciandomi di stucco.
 
Mi sento leggera, come se galleggiassi su di una nuvola..
 
E ancora
 
Non immaginavo di poter provare tutte queste emozioni insieme..
 
E poi
Io amo Edward, l’ho sempre amato, ora lo so
 
E finalmente comprendo qual è la chiave della sua mente e del suo cuore.
   
 
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