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Autore: vanity_gemini    13/07/2020    1 recensioni
La guerra contro Vega era da poco terminata, quindi Actarus e sua sorella Maria decidono di andare a ricostruire il loro pianeta natio, ma dopo ben quattro anni fanno nuovamente ritorno sulla loro seconda patria, ma a questo punto, cosa troveranno? Cosa comporterà per tutti loro? Cambiamenti, amori, nuove amicizie e forse tanto altro.
NOTA: CAPITOLI COMPLETAMENTE REVISIONATI E CORRETTI IN PIU' PARTI.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Actarus/Duke Fleed/Daisuke Umon, Alcor/Koji Kabuto, Dottor Procton/Genzo Umon, Maria/Maria Grace Fleed, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ma salve!
Eccomi qua col terzo.
In questo capitolo ci sarà anche una novità ma non legata all'universo nagaiano, che scoprirete solo leggendo.
Mentre saranno come sempre presenti quasi tutti i personaggi delle opere del gran maestro Nagai.
Buona lettura.
Samp!
 
Capitolo 3.
 
Finalmente, dopo ben tre anni di lavori intensi e prove varie la super astronave Zeus era prontissima per poter effettuare il suo primissimo viaggio inaugurale.
Sarebbe quindi atterrata sul suolo del pianeta Fleed.
Certo, come suo primissimo viaggio era alquanto impegnativo, ma tale mezzo aveva tutte le carte in regola per potercela fare senza dover minimamente faticare, difatti era stata collaudata con le prove più dure e arcigne da superare.
Il dottor Procton, decise quindi di dare il via alla tanto attesa conferenza di presentazione, alla quale avrebbero partecipato tutte le persone che avevano aderito al ISP meglio noto come:
“Infinite Space Project”.
Ovviamente, a tale evento non poteva di certo mancare anche l’attenta stampa mondiale, che non voleva perdersi l’occasione di essere informata anticipatamente sulle caratteristiche e le prestazioni che quella super astronave poteva offrire.
Come location venne scelta, anche considerato la sua posizione strategica, la base spaziale di Tokyo.
Erano presenti ovviamente tutti i membri del centro ricerche spaziali, quelli del centro per le ricerche foto atomiche, quelli della fortezza delle scienze, quelli della base antiatomica capitanati dal professor Dairi, ed infine quelli che prestavano il loro servizio presso il laboratorio ricerca del dottor Saotome.
Procton affiancato dalla sua compagna di vita Karen prese subito parola, illustrando a tutti loro tutto quello che riguardava l’astronave Zeus.
Ovviamente i vari dottori erano già a conoscenza di tutto, visto che in parte avevano anche loro collaborato alla realizzazione del futuristico mezzo di trasporto, ma per quando riguardava le persone che vivevano all'interno delle varie basi e soprattutto la stampa, questi seguirono attentamente tutto ciò che usciva dalla bocca dei due, annotandosi anche le varie nozioni su dei block-notes che erano stati messi a loro disposizione.
Ci furono sia da parte dei ragazzi, Actarus e Tetsuya su tutti, ma soprattutto da parte della stampa parecchie domande, nello specifico di carattere tecnico, che alle quali entrambi gli scienziati risposero con estrema sicurezza, specificando il tutto anche nei minimi dettagli.
Considerato che più nessuno dei presenti aveva da porre altre domande, o dei punti non chiari da approfondire, Procton dichiarò di fatto chiusa la convention.
Usciti dalla grande sala riunioni che li aveva ospitati al suo interno tutti quanti si addentrarono in blocco dentro ad un altro salone, dove in questi iniziarono il vero e proprio party.
In quel luogo vi era tantissima cibaria al buffet distribuita sopra a diverse tavole rotonde, e tutti loro oltre a mangiare l’impossibile, brindarono tutti assieme per festeggiare al meglio tale evento.
Nei giorni successivi alla presentazione della Zeus, vennero anche ultimati gli ultimi ritocchi sulla Hermes.
E come successe per la Zeus, Procton chiamò a rapporto i propri collaboratori per illustrare loro l’ultima astronave da lui progettata e appena terminata.
L'Hermes aveva le stesse identiche caratteristiche che erano presenti all'interno della sua nave gemella, di fatto le due astronavi si differenziavano solo in estetica.
La Zeus era al suo interno più elegante e sfarzosa, dopotutto portava il nome del padre degli Dei della mitologia greca, mentre la Hermes era di fatto più giovanile, più frizzante, ma ciò non voleva dire che era meno bella, quello era solamente una questione di gusti.
 
*
 
Dopo i vari tentennamenti da parte soprattutto di Venusia, che se ne stava sempre piuttosto sulle sue, decisero di partire quasi tutti a bordo delle due astronavi alla volta della stella Fleed.
Ma vi era una novità.
Non sarebbero partiti dalla Terra tutti assieme, ma lo avrebbero fatto separati. Un primo gruppo sarebbe partito sulla Zeus, mentre il secondo gruppo dopo un mese esatto dalla partenza dei primi, si sarebbe imbarcato sulla Hermes.
Nelle prossime giornate vi farò avere l’elenco delle partenze con su scritto i vari nominativi. Ma nel frattempo, iniziate a fare i vostri allenamenti, soprattutto per poter effettuare e reggere al meglio la velocità supersonica!
Disse loro il dottore.
I presenti in risposta annuirono.
Dopo giusto alcune giornate ecco che venne ben esposto l’elenco.
Come aveva già annunciato il dottore la prima a partire sarebbe stata la Zeus, con il seguente equipaggio e relativi mezzi personali a bordo.
Dottoressa Karen, Actarus, Maria, Abel, Aurora, Aaron, Alice, professor Yumi, Sayaka, Koji, Shiro, professor Sewashi, professor Nossori, professor Morimori, Tetsuya, Jun, Boss, Nuke, Mucha.
Sopra ad una seconda lista invece vi erano i nominativi dei passeggeri della Hermes.
Dottor Procton, Rigel, Venusia, Mizar, professor Dairi, Hiroshi, Miwa, Kikue, Mayumi, Don, Pancho, Shorty, professor Saotome, Ritsuko, Tetsuto, Mikiru, Genki, Ryoma, Hayato, Musachi, Monji, Joo, Asataro.
Di tale predisposizione erano tutti decisamente contenti, ma a dire il vero vi era chi leggendo tutto ciò aveva arricciato parecchio il naso.
Venusia infatti non lo era proprio per nulla, ma d'altronde lei non voleva neppure partire, figuriamoci quindi fare un viaggio del genere per raggiungere un pianeta così lontano, senza neppure poter viaggiare col suo amato ma inarrivabile principe di Fleed!
Per quella decisione era parecchio adirata, difatti per i giorni a seguire non si fece neppure vedere al centro ricerche, richiudendosi nuovamente in sé stessa.
 
*
 
In men che non si dica arrivò come un fulmine il giorno della partenza.
Una volta che terminarono di caricare i loro mezzi e furono saliti tutti a bordo, la Zeus decollò dalla Terra facendo subito rotta verso la stella Fleed.
Il loro viaggio nello spazio più profondo e lontano procedette nei migliori dei modi possibili, visto che dentro quell'astronave, come aveva specificato il dottore non mancava proprio nulla.
Difatti tutti i suoi ospiti poterono bearsi delle più utili e sofisticate tecnologie, che quel mezzo di trasporto metteva a loro più completa disposizione.
Dopo un mese esatto dalla partenza del primo gruppo, dalla Terra sarebbe partito anche il secondo gruppo.
In perfetto orario fecero il loro atterraggio sul pianeta Fleed.
La Zeus al suo arrivo venne accolta in un tripudio gioioso e festante da parte di tutti gli abitanti della stella.
A fare gli onori di casa fu il segretario di stato Marcus, il quale a nome di tutta la popolazione porse i loro saluti ai loro regnanti, ma soprattutto al loro gran seguito di amici terrestri.
Com'era ben immaginabile Aurora destò sulla propria persona fin da subito molta curiosità.
Praticamente, da l'inizio della loro storia, gli abitanti di Fleed erano venuti a conoscenza che quella ragazza era l’attuale fidanzata ufficiale e forse futura sposa del loro sovrano, ma anche Abel dal canto suo attirò notevolmente l’attenzione su di sé, visto la sua relazione con la principessa Maria.
Appena furono scesi Koji e Tetsuya, rimasero entrambi piuttosto affascinati dalla bellezza del paesaggio circostante.
Il magnifico e verdeggiante parco era circondato da splendide fontane con innumerevoli getti d’acqua, mentre i maestosi e futuristici grattacieli con la loro incredibile altezza sfidavano il cielo limpido e soleggiato durante il giorno, e magnificamente illuminato dalle stelle alla notte.
Le tre ragazze invece si persero letteralmente nell'ammirare a bocca spalancata tutti gli splendidi abiti che le donne flediniane indossavano.
Ovviamente, Boss e company si recarono immediatamente attratti come Orsi col miele, verso delle bancarelle di dolciumi e leccornie varie. Shiro, Aaron e Alice, puntarono estasiati i loro occhi verso il moderno parco divertimenti compreso anche di acqua park.
 
Una volta che entrarono all'interno del palazzo reale, gli ultimi arrivati vennero subito accolti da tutti i cortigiani in modo molto cordiale. Nell'immediato furono condotti da graziose ancelle nelle stanze a loro destinate, giusto per potersi sistemare sia nell'aspetto ma anche i loro averi personali.
Si preparano per presenziare al party organizzato in loro onore.
I festeggiamenti continuarono interrottamente per altri due giorni successivi al loro arrivo, sia a palazzo che nei locali più in voga ed esclusivi della capitale, soprattutto nella caotica e colorata via di passeggio, la tanto amata dai flediniani, Via Lattea.
 
Passò giusto un mese esatto da quando era arrivata su Fleed la Zeus con tutto il suo equipaggio a bordo, quindi Actarus in quelle giornate si stava organizzando al meglio per poter ricevere l’eminente arrivo della Hermes.
Suo padre gli aveva da poco comunicato che erano partiti, e che il loro viaggio stava procedendo al meglio e che salvo imprevisti sarebbero arrivati sulla stella Fleed, dopo tre giorni esatti.
Passate le tre giornate il principe venne avvisato dal padre del loro eminente arrivo.
Quella mattina maggior parte della popolazione era radunata nel grande piazzale del Fleed Space Station, dove dopo pochissimo tempo attraccò l’enorme mole della Hermes.
Procton, scese per primo e subito dopo venne immediatamente seguito da tutti gli altri, che come quelli del primo gruppo rimasero anche loro ammaliati da tale bellezza.
Fleed, ai loro occhi era apparso davvero magnifico!
Il gruppo si avviò in blocco verso il palazzo reale, dove una volta che vi furono entrati dettero inizio alle varie e rituali presentazioni coi cortigiani presenti, che come col primo gruppo si dimostrarono essere molto affabili anche con il secondo.
Maria prese la decisione visto che a quel punto erano al completo, di far visitare a tutti loro la vasta reggia.
Cominciarono il loro giro visitando il Commando delle Guardie Reali con a capo il Capitano Kein, poi venne la volta del centro ricerche spaziali, presieduto dalla dottoressa Karen affiancata dalla sua vice, la dottoressa Shira, successivamente venne il turno del centro medico, con a capo il dottor Martin. Poi ci fu la parte riguardante l’alta tecnologia, e in quel campo Fleed era molto avanzato e all'avanguardia, bastava solamente pensare a Goldrake per rendersene conto.
A capo di quel settore vi era un certo professor Shriber, scienziato affermato e parecchio noto anche su altri pianeti.
Terminato questo loro primissimo tour, sempre Maria propose alle altre ragazze di seguirla all'interno della zona che comprendeva l’area moda&relax, considerato che in tutto quel tempo non era ancora riuscita a far conoscere alle sue amiche, quelle zone così prettamente femminili.
 
Cose da donne!
Asserì in tono seccato Tetsuya rivolgendosi all'inseparabile amico Koji, che in risposta annuì col capo.
Ma difatti Maria aveva invitato SOLO ed esclusivamente le ragazze, mica anche loro! Quindi in quel caso il rude Tetsuya aveva ben poco da protestare, in cambio però sbuffò piuttosto contrariato.
Le ragazze dal canto loro, ignorarono bellamente il ragazzo e una dopo l’altra presero a seguire Maria.
A quel punto, tutte loro erano parecchio curiose di poter finalmente vedere quei due mondi così tanto cari all'universo femminile!
La loro prima tappa fu proprio l’area SPA, che comprendeva il centro termale, la sauna, il bagno turco, parecchie vasche idromassaggio di diverse forme e dimensioni, una vasta piscina olimpionica al coperto e un solarium.
Inutile dire che tutte le ragazze rimasero completamente estasiata da tale beltà, e ovviamente non videro l’ora di potersi immergere in quelle particolari vasche a forma di conchiglia.
La loro seconda tappa fu l’atelier che era presente all'interno della reggia.
Appena arrivarono su Fleed, a più riprese si chiesero chi era che creava quegli splendidi e ricercati abiti che le donne di quel pianeta indossavano.
Tali abiti, erano creati dalle sapienti mani di due altrettanto bellissime donne.
Elsa e Noel, erano loro due le creatrici di quelle vesti che tanto avevano affascinato le ragazze terrestri fin dal loro arrivo.
 
  • Ma sono bellissimi! – esclamò estasiata Mikiru, prendendone tra le mani un abito color rosso rubino.
  • Sono stupendi – Miwa sorrise – Siete davvero molto brave – fece poi mentre teneva in mano un abito rosa antico, lungo e con un provocante spacco laterale.
  • Grazie ragazze – le ringraziò Elsa – Se vi serve qualcosa potete venire quando volete, noi li facciamo su misura – sorrise.
  • Non vedo l’ora di poterne indossare uno. Ma fate qualcosa anche per i maschietti? – domandò loro Sayaka con curiosità. Già si pregustava l’idea di regalarne uno al suo amato Koji.
  • Ma certo cara. Li confezioniamo per tutti. Donna, uomo e anche per i più piccoli! – la informò Noel.
  • Ma ottimo! Da domani in poi saprò cosa fare! – trillò tutta contenta Jun.
  • Cioè!? – domandò Maria, con fare curioso.
  • Venire qua a provarmi abiti su abiti, mi pare ovvio!
  • Noi vi aspettiamo ragazze, siamo qua per quello! – asserì Elsa con un sorriso. Nel mentre arrivò tutta trafelata Venusia, aveva anche un bel fiatone.
  • Ragazze, avete per caso visto Mizar, Shiro, Aaron e Alice? – chiese quest'ultima, appena riprese un poco di fiato.
  • Sono andati al parco divertimenti con Boss e gli altri ragazzi – la rassicurò Jun.
  • Mi sa che per un bel po' di tempo non si faranno vedere. Ho come l’impressione che si stiano divertendo come dei matti! – proferì ridendosela Mikiru.
  • Comunque un giorno di questi potremmo andarci anche noi – propose Sayaka.
  • Non sarebbe affatto male ritornare ad essere bambini giusto per qualche oretta! – concordò Miwa.
  • Montagne russe, autoscontri, specchi magici. Non vedo l’ora! – esultò Maria con fare gioviale.
 
*
 
Nel frattempo in un’altra sala di quel enorme palazzo reale, vi era chi parlava di argomentazioni decisamente più importanti.
Actarus, Marcus, Abel, Koji, Tetsuya, Hiroshi, Tetsuto e Ryoma, si erano riuniti nella grande sala della ormai arcinota Tavola Rotonda.
Si erano incontrati anche piuttosto frettolosamente, perché Actarus era stato avvisato dal principe Ryger di Emperius, riguardo ad una nuova minaccia. Tale minaccia sarebbe arrivata dal potente e malvagio impero di Magellano, il quale era seriamente intenzionato ad estendere il proprio tirannico dominio su tutti i pianeti delle varie galassie, anche di quelle molto più lontane.
In pratica si trattava sicuramente di un altro pazzo esaltato con serie manie di conquista, com'era giusto stato nel recente passato il sovrano dell’ormai decaduto impero di Vega!
Una volta che furono tutti presenti e ben sistemati attorno al grosso tavolo rotondo, il principe di Fleed prese parola.
 
  • Amici, al momento le informazioni che ho in mio possesso sono alquanto vaghe. Il principe Ryger mi ha comunicato che a breve verrà su Fleed per poter parlare personalmente con tutti noi, ma nel frattempo cercherà di saperne di più anche lui. La cosa che però vi chiedo è quella di non parlarne con nessuno, almeno fino a quando non saremo in possesso di notizie più dettagliate, perché è mia intenzione far sì che il mio popolo e le persone che vivono qua a palazzo stiano il più sereni possibile. Anche le principesse Aurora e Maria, al momento sono allo scuro di tutto, per cui attendiamo l’arrivo del principe e in base alle notizie che ci porterà prenderemo delle decisioni appropriate per poter così affrontare al meglio quella situazione. Per ora non ho altro da dirvi o comunicarvi, grazie a tutti per la collaborazione!
 
Il principe di Fleed concluse il suo discorso.
Ovviamente tutti i presenti si ritrovarono ad essere completamente d’accordo su quello che il principe aveva appena detto.
Prima di tutto bisognava cercare di non fare cadere tutta la popolazione nel panico più totale e poi dopo aver ricevuto notizie certe, prendere le dovute precauzioni.
Stettero ancora per un bel po' di tempo a dibattere su diversi argomenti, poi Actarus alla fine sciolse l’assemblea.
Ognuno di loro prese ad avviarsi verso la propria stanza privata, con fare particolarmente pensieroso.
 
Appartamenti privati dei principi di Fleed.
 
  • Ma si può sapere da cosa dipende tutta questa agitazione, per caso deve arrivare qualcuno di importante?
Chiese Aurora rivolgendosi ad Actarus notando che le varie ancelle di corte correvano come impazzite da una parte all'altra, indaffarate a sistemare al meglio le varie camere e salotti.
  • Vengono a trovarci il principe Ryger e la principessa Cleo di Emperius. Pare che abbiano intenzione di stipulare un’alleanza con il nostro regno – le spiegò abbracciandola a sé.
  • Davvero?
  • Si, a quanto pare le loro intenzioni sono proprio quelle.
  • Bene – lei sorrise – Non li conosco personalmente, ma ho sentito parlare di loro da parte di mia mamma, e lei ne aveva parlato piuttosto bene – osservò stringendosi ancora di più a lui.
  • Io invece li ho conosciuti tempo fa ad un congresso sul pianeta Andromeda. Con loro due vi erano anche i fratelli di Ryger, il principe Samson e il principe Yuga. Devo dire che sono tutte delle brave persone, quindi avere un’alleanza con loro mi farebbe davvero piacere.
  • Certo – poi facendosi leggermente più seria – E dimmi, ma quando dovrebbero arrivare?
  • Uhm, tra non molto!
  • Oh capperi! Allora corro velocemente a prepararmi! – fece staccandosi dall'abbraccio.
  • Aurora aspetta, vieni ancora un attimo qua! – Actarus la prese nuovamente tra le sue braccia, per poi calare le sue labbra su quelle di lei. La baciò intensamente, tanto da riuscire a farle mancare il respiro – Ti devo chiedere una cosa – le disse lui appena riuscirono a staccarsi. La principessa rimase piuttosto interdetta per come il principe la stava guardando, senza proferire parola alcuna.
  • Actarus? – lei lo incitò.
  • Aurora, volevo dirti che…. – era talmente emozionato che non riusciva neppure a parlare, infatti poi disse tutto piuttosto velocemente – Mi farebbe molto piacere se tu diventassi mia moglie e naturalmente anche la regina di Fleed, sempre però se una cosa del genere non ti potrebbe creare troppi problemi, che ne dici!?
 
La principessa spalancò entrambi gli occhi. Dall'emozione, iniziò pure a boccheggiare, poi faticando riuscì a ricomporsi e a dare la propria risposta al principe, che piuttosto ansiosamente la stava attendendo.
 
  • Amore, ma tutto questo non mi crea assolutamente alcun problema, anzi è quello che più desidero – e guardandolo negli occhi con infinito amore, quella volta iniziò lei il bacio, poi appena si staccarono – Ti amo – si strinse al suo petto – Ora però vado a prepararmi, sennò quando arriveranno i nostri ospiti sarò ancora in camicia da notte! – fece sorridendogli, per poi avviarsi verso la cabina armadio e fare il suo cambio d’abito.
  • Ti amo pure io e tanto! – asserì di rimando il principe appoggiato allo stipite della porta della camera da letto, mentre continuava ad osservare decisamente meravigliato la sua futura sposa.
 
*
 
Actarus, Abel, Koji e Tetsuya si avviarono abbastanza velocemente verso il Fleed Space Station.
Una volta che furono arrivati nel grande spiazzo, i quattro alzarono in contemporanea lo sguardo verso il cielo, e videro così spuntare sopra alle loro teste una grossa sagoma.
Si trattava infatti proprio del genio cosmico Daikengo, astronave robot del principe Ryger.
Appena il potente mezzo toccò terra si aprì il portellone e da esso ne uscì il principe Ryger, seguito dagli altri membri dell’equipaggio.
Il nuovo arrivato, tenendo sul suo bel volto un cordiale sorriso, si avviò immediatamente in direzione di Actarus.
 
  • Salve principe Actarus, io principe Ryger porto i saluti di mio padre re Empel, e di tutto il popolo del pianeta Emperius.
  • Grazie principe Ryger. Io Actarus principe di Fleed, ti do il benvenuto a nome di tutto il mio popolo – gli sorrise, poi indicando le persone che erano al suo fianco – Loro invece sono i miei amici. Abel, Koji e Tetsuya.
  • Per me è un vero piacere conoscervi – con parecchia riverenza Ryger porse la sua mano destra ad ognuno dei presenti, che molto educatamente ricambiarono il saluto del principe di Emperius.
 
Nel frattempo al piccolo gruppetto si avvicinò una ragazza decisamente molto carina.
Quest'ultima aveva dei lunghi capelli biondi, mentre i suoi occhi erano azzurri, sulle labbra appena tinteggiate di rosa tenue teneva un sorriso gentile, e indossava con parecchia disinvoltura un cortissimo miniabito di color verde chiaro, che metteva in evidenza le sue belle forme. Prontamente il principe Ryger la presentò.
 
  • Lei invece è la mia compagna di vita, la principessa Cleo – lei sorrise imbarazzata a causa delle varie occhiate che le furono rivolte da parte dei maschi presenti.
  • Piacere principessa Cleo, benvenuta – Actarus le sorrise, cercando di metterla un po' più a suo agio, e fulminando con lo sguardo gli altri tre.
  • Grazie, per me è un piacere – sorrise, stringendosi al braccio del suo principe.
  • Sono certo che a palazzo troverai nelle nostre ragazze una compagnia piuttosto gradevole – la informò Actarus, sempre sorridendole.
  • Non ne dubito – asserì lei, cercando di essere un po' più spigliata.
  • Ah dimenticavo, loro due sono i nostri due preziosi aiutanti, Anite e Otoke – fece Ryger presentando i due piccoli e simpatici robottini, che subito omaggiarono anche loro il sovrano del pianeta che li aveva appena ospitati.
  • Uhm, ci sarà parecchio da ridere non appena li vedrà la cara peste, poveri loro! – bisbigliò Koji all'orecchio di Tetsuya, scoppiando a ridere.
  • Sicuramente, e non voglio assolutamente perdermi lo spettacolo, ovvio! – replicò l’altro ghignandosela alla grande pure lui, e continuando a osservare i due piccoli automi con fare piuttosto sarcastico.
 
Una volta che fu sistemata nell'apposito hangar l’astronave contenente Daikengo, il gruppetto prese ad avviarsi a bordo di una piccola navicella presso il palazzo reale.
Appena entrarono a corte, precisamente nella grande hall, la principessa Cleo guardandosi attorno esclamò estasiata.
Ma qua è tutto meravigliosamente splendido!
Da un lungo corridoio videro spuntare le principesse Aurora e Maria, in compagnia delle immancabili Sayaka e Jun.
Le quattro ragazze si stavano avvicinando a loro, e la principessa Cleo nel vederle rimase stupefatta dall'incredibile bellezza mostrata da entrambe le principesse di Fleed.
Quando i due gruppi si raggiunsero le quattro salutarono i nuovi arrivati piuttosto cordialmente, e i principi di Emperius di rimando contraccambiarono sia i saluti che gli omaggi.
Inutile dire che la principessa Cleo, ovviamente venne subito prelevata dalle quattro ragazze, ben felici di avere un'amica in più per condividere le loro passioni.
Il loro primo appuntamento fu per il consueto tè del pomeriggio, che solitamente consumavano all'interno dell’elegante salottino in rattan bianco, situato nell'ala nord della vastissima reggia.
Successivamente, Cleo essendo venuta a conoscenza delle due famose e ricercate stiliste, decise di fare una capatina anche nella haute couture.
La principessa di Emperius, era seriamente intenzionata a rinnovare il suo già di per sé vasto guardaroba, e quella che era appena capitata era proprio l’occasione giusta, anzi decisamente perfetta!
Ryger invece prese a seguire Actarus e gli altri tre all'interno della sala della Tavola Rotonda.
Una volta che entrarono all'interno di questi, il principe fece così la conoscenza di Marcus, Hiroshi, Tetsuto e Ryoma.
Quest'ultimi da un bel po' di tempo si erano già ben sistemati sulle loro rispettive poltrone, ad attenderli.
Come al solito anche gli altri si accomodarono nei loro rispettivi posti, e quando furono tutti belli che sistemati, prontamente Actarus prese parola.
 
  • Allora principe Ryger, che nuove ci porti? – fece seriamente, andando subito al sodo della questione.
  • Amici, purtroppo ciò che temevamo sta accadendo. Una nostra colonia sul pianeta Zelos è stata attaccata dalle truppe di Magellano. Mio fratello Samson che si trovava lì faticando è riuscito a fuggire e ad informarci su quanto era accaduto. Inoltre ho saputo da fonti certe, che in diverse zone dello spazio sono anche scomparsi parecchi convogli di civili. Purtroppo, so per certo che la maggior parte dei soldati delle truppe di Magellano sono umani trasformati in cyborg, quindi a questo punto non oso immaginare cosa potrebbe essere accaduto a tutta quella povera gente!
  • Ma è terribile! – Actarus fece scioccato.
  • Bisognerà fermarli a tutti i costi! – proferì invece Koji, molto determinato.
  • Già, prima che sia troppo tardi! – aggiunse un Marcus, particolarmente pensieroso.
  • Ci risiamo, ecco un altro pazzo esaltato! – sentenziò Hiroshi.
  • Con la sconfitta definitiva di Vega speravamo di starcene un po' tranquilli, invece ecco che siamo nuovamente prossimi ad una nuova guerra! – Tetsuto fece sconsolato.
  • Quindi non ci resta che combattere! – Tetsuya ovviamente era già pronto col piede di guerra.
  • Mi sembra che questo nuovo nemico sia molto più pericoloso di quelli che tutti noi abbiamo già affrontato in passato! - affermò Ryoma, scambiandosi uno sguardo con Actarus che in risposta annuì.
  • Ma che vengano pure! Noi ci faremo trovare pronti! – esclamò un sempre combattivo Koji.
  • Temo che non ci impiegheranno troppo tempo ad arrivare fin qua! – ipotizzò Marcus.
  • Già, lo penso pure io – concordò Abel, seriamente preoccupato.
  • Quindi amici miei cerchiamo di stare allerta. Bisogna immediatamente informare sia Procton che Karen e gli altri professori, di controllare senza sosta tutti i nostri radar. Inoltre teniamo i nostri mezzi sempre al massimo dell’efficienza, perché qua da un momento all'altro bisogna nuovamente combattere! – disse Actarus, guardando uno ad uno tutti i presenti.
  • Ok va bene! Io vado ad avvisare il centro radar di intensificare i controlli – fece Tetsuto alzandosi e uscendo dalla sala.
  • Io invece vado nell'hangar dove sono sistemati i nostri mezzi, e comunico ai tecnici di cominciare a controllarli più accuratamente – disse Tetsuya, alzandosi e uscendo anche lui dalla sala.
  • Ryger invece voi cosa fate, rimanete ancora un po' qua con noi? Vi ospitiamo più che volentieri.
  • Grazie Actarus accetto la tua proposta – sorrise – Mi fa molto piacere poter restare ancora per un po' in vostra compagnia, e credo che anche la principessa Cleo la pensi come me.
  • Bene, allora farò subito preparare la vostra stanza.
 
Prese il cordless informando la responsabile delle inservienti di far preparare accuratamente una stanza, tra le migliori, per poter ospitare al meglio i principi di Emperius.
Ad un tratto i ragazzi sentirono delle urla provenienti dal corridoio.
Piuttosto allarmati si alzarono di scatto e prontamente uscirono fuori della sala.
 
  • Ma cosa fai brutto moccioso! Mettici subito giù!
  • Ma cosa diamine sta succedendo, qui!? – domandò Actarus, particolarmente interdetto.
  • Oh niente. A quanto pare Aaron ha messo in aria a testa in giù Anite e Otoke! – riportò Koji, ridendosela alla grande.
  • Mettici giù!!!! – continuarono all'uniscono a lamentarsi i due poveri robottini.
  • Uhm, se ne avrò voglia! – rispose il ragazzino ai due poveri malcapitati.
  • Aaron, su dai fai il bravo – lo riprese Hiroshi.
  • Uffa! Ma mi sto divertendo. Voglio tenere queste due lattine a testa in giù ancora per un bel po' di tempo!
  • Aaron ubbidisci! – esclamò Abel con tono autoritario, ma il ragazzino sembrò non ascoltarlo nemmeno, quindi per forza di cose dovette intervenire Actarus.
  • Dai Aaron, fai il bravo su. Che poi ti porto a fare un bel giretto su Goldrake, va bene? – il ragazzino sembrava convincersi. A quanto pareva Actarus sapeva benissimo qual era il suo punto debole.
  • Uhm, va bene mi hai convinto. Faccio il bravo, ma tu però dovrai mantenere la tua promessa, intesi!? – Actarus annuì sorridendogli.
 
Appena il teletrasporto fu terminato, Anite e Otoke si ritrovarono entrambi completamente spiaccicati a terra.
Avevano fatto pure un bel volo, facendo così scoppiare nuovamente a ridere il loro piccolo, ma terribile molestatore.
 
  • Scusatelo, è un bambino davvero tremendo – Koji prontamente si scusò coi due, scompigliando i capelli ribelli del ragazzino, che di contro sbuffò infastidito.
  • Oh tranquillo – fece Ryger, mentre aiutava i malcapitati a rimettersi in piedi.
  • Tranquillo, tranquillo – dissero entrambi i robot illuminando le loro piccole lucine.
 
A quel punto scoppiarono tutti a ridere come dei pazzi, poi quando si ricomposero ognuno di loro prese ad avviarsi verso la propria stanza.
Il principe Ryger, e i due automi vennero accompagnati nella stanza a loro destinata da due ancelle che si misero immediatamente a loro disposizione, mentre Actarus piuttosto silenziosamente si rinchiuse all'interno del suo studio privato.
Nella penombra di quella stanza prese a pensare.
Il suo sguardo blu era fermo sul suo portatile, lo aveva acceso per controllare una cosa, ma nemmeno più vedeva la pagina in questione.
In passato aveva speso la sua giovane età per debellare il male, e per tale causa si sacrificò completamente, perse molte cose e persone a lui care, ma alla fine era riuscito a sconfiggere il tirannico sovrano di Vega.
Per indole e per natura lui odiava combattere, e mal sopportava anche solo delle semplici risse. Difatti quando veniva provocato, più delle volte lasciava perdere, ma non perché avesse paura ma semplicemente perché appunto la sua predisposizione pacifista preferiva reagire così, e pensare che lui disponeva della più micidiale arma da combattimento, considerato che tra i robot a loro disposizione Goldrake a livello di potenza combattiva, si staccava dagli altri con parecchio distacco.
Ma lui, a differenza di Koji e in particolare di Tetsuya che era sempre pronto alla battaglia, anzi ora che erano in pace non sapeva come occupare le sue giornate, stava benissimo. La vita in tempo di pace poteva offrire tante cose belle e lui lo sapeva, ma sapeva altrettanto bene che la vita in tempo di guerra invece poteva togliere tutto quello che di bello le persone si erano a fatica costruite.
Dovette ammettere che le parole di Ryger lo turbarono parecchio, perché aveva compreso che la situazione non era affatto tranquilla, ma un dilemma albergava nella sua mente.
Di quella minaccia al momento ne erano a conoscenza solo in pochi, così aveva deciso per non creare un clima di panico e di terrore, ma ora che sapeva di per certo l’esistenza di questo impero che fare? Parlarne con tutti quelli che non ne erano ancora al corrente, o semplicemente continuare a mantenere il massimo del riserbo, facendo in modo che tutte le persone continuassero la loro esistenza in tutta serenità?
Dopo averci pensato parecchio tempo su decise di optare per la seconda opzione.
Alla minaccia di Magellano ci avrebbero pensato, quando questa si sarebbe a loro palesata!
 
 
Colei che scrive.
Male, molto male. A rompere le cosiddette ai nostri eroi ecco che puntualmente è in arrivo un altro pazzo con manie di grandezza.
Ok, al momento la minaccia è abbastanza lontana, ma loro sapendo di tutto ciò non possono stare di certo tranquilli.
Il nostro amato Actarus, per lui e per Aurora avrebbe altri programmi, vedremo più avanti se riuscirà a portarli a suo compimento.
Credit: Ryger, Cleo, Anite e Otoke sono tutti personaggi tratti dall'anime robotico: Daikengo, Il Guardiano dello Spazio, creato da Akiyoshi Sakai nel 1978.
Passiamo ai ringraziamenti.
Grazie di cuore a chi ha dedicato un po' del suo tempo per la lettura.
Alla prossima.
Un abbraccio Samp!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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