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Autore: Seira Katsuto    14/07/2020    0 recensioni
Sono una persona che fa pensieri strani e senza senso anche nei momenti meno appropriati, solitamente tengo per me tutte le cazzate che il mio cervello spara, ma essendo che mi sono rotta di parlare da sola ho voluto fare questa specie di diario in cui scriverò ciò che voglio.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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[pubblicato alle 2 del mattino]
Mi sento stanca, anche se ho dormito di pomeriggio vorrei dormire per un'altra giornata.
Non ho voglia di fare niente, stavo pensando a che fare domani, al che dovrei fare dopo essermi svegliata, al perché dovrei svegliarmi, ma non c'è nulla.
Non ho voglia di giocare ma giocherò comunque, vorrei scrivere ma non scriverò niente, volevo disegnare qualcosa che mi piacesse, ma non ho idee e in ogni caso non mi piace mai ciò che faccio.
Non ricordo nemmeno come facevo a scrivere tanto, come facessi a rimanere concentrata a formulare frasi di senso compiuto.
Forse se fossi in compagnia ce la farei ma non so nemmeno che cosa io intenda con compagnia, però sento che ci sarebbe qualche modo per scrivere qualcosa con qualcuno, ma di fatto se c'è qualcuno gioco o parliamo quindi non posso scrivere.
Dunque dovrei farlo da sola, ma mi perdo nei pensieri e non riesco.
Sono stanca, a volte mi sento davvero tanto stanca e mi viene da piangere dal nervoso, però non c'è qualcosa che non vada, non c'è niente che mi faccia soffrire, la giornata la passo tranquillamente e non direi di essere triste, mi diverto, parlo con gli altri e non provo niente di negativo.
Eppure ho lo stesso un nodo alla gola.
Voglio piangere, ma non c'è niente di cui piangere.
Sono stanca e non riesco a dormire, vorrei tanto essere in un posto in cui piangere avesse un senso, in cui se fossi triste avrebbe senso esserlo, in cui se provi qualcosa ha senso provarla, in cui qualcuno possa essere lì e possa ascoltarti e condividere le esperienze, in cui non esistesse la solitudine.
Ma in realtà non sono sola, per qualche strano motivo una parte di me avrebbe voluto diventare una persona amata dal prossimo, ma non mi interessa più, nonostante a volte ci pensi alla fine ciò porterebbe solo altro stress.
Le persone odiano troppo e io sono veramente stanca di ciò, qualunque cosa si faccia niente cambierà la realtà dei fatti, per questo non posso integrarmi socialmente e per questo non ne ho voglia. 
Viviamo in un mondo troppo complesso, di persone troppo complesse, non fa più per me cercare di averci a che fare eppure continuo a pensare alla realtà. Chissà perché. 
Mi piacerebbe poter avere accanto qualcuno che riesca a vedere ciò che vedo io, qualcuno che possa guardare il cielo e sorridergli.
Mi piacerebbe conoscere qualcuno che sia felice di rendere il prossimo felice pur non conoscendolo, non cercando un tornaconto, qualcuno che lo faccia senza pretese come se fosse naturale.
Qualcuno, che magari, non faccia parte di un film.
Ora ho finito di lagnarmi quindi vado a cazzeggiare finché non crollo dal sonno, buona giornata cari lettori, spero che stiate o facciate bei sogni di radiante oggi.
   
 
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