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Autore: Miharu_phos    15/07/2020    0 recensioni
Avete presente la storia di Georgie? Ecco, immaginatela moderna, gay e con meno drammi.
•••
La famiglia di Victor e Vladimir accoglie in casa un bambino, Arion, destinato a diventare il loro nuovo fratellino; con gli anni però, entrambi i due fratelli maggiori cominceranno a provare verso il minore qualcosa che va ben oltre l’affetto fraterno.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Axel/Shuuya, Mark/Mamoru, Matsukaze Tenma, Tsurugi Kyousuke, Tsurugi Yuuichi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I giorni trascorrevano ormai tranquilli a casa Evans. 

I bambini nel pomeriggio bazzicavano spesso nell'ospedale in cui erano ricoverati i genitori, e per il resto del tempo per lo più facevano i compiti insieme ad Axel o si allevano in giardino con Kevin.

 

I due piccoli ormai si erano abituati, anche se di notte ancora qualche lacrima scendeva ad entrambi. Vladimir da bravo fratello maggiore però cercava di rimediare come poteva all'assenza dei genitori, dedicando ai fratellini tutte le attenzioni possibili e stando attento ad ogni loro necessità.

 

La mancanza delle figure genitoriali però opprimeva la mente del ragazzino; aveva quasi sedici anni, ma era egli stesso ancora un bambino bisognoso d'attenzioni, anche se aveva dovuto improvvisarsi adulto da un giorno all'altro.

 

La stanchezza, così come l'angoscia di dover pensare a tutto, lo opprimeva e anche se c'erano altri due adulti in casa con loro, lui non riusciva a togliersi di dosso il peso della responsabilità.

 

Il ragazzo era in cucina assieme ad Axel e Arion, mentre Victor era in salotto a giocare con Kevin.

 

Arion non faceva che sbuffare per la noia, nonostante il biondo ce la stesse mettendo tutta per fargli trovare i compiti interessanti.

 

-Uffa non ci capisco niente, voglio andare a giocare!-

 

-Arion...- lo aveva rimproverato Vladimir infastidito, e Axel gli aveva fatto cenno di fare silenzio.

 

-Ti prego ti prego ti prego! Sono stanco!- aveva piagnucolato, così Vladimir aveva sospirato in preda all'esasperazione e lo aveva guardato con rabbia.

 

-Ho capito, me ne vado in camera- aveva detto, e Arion aveva abbassato il faccino rattristato.

 

-Ari, sai che tuo fratello ha bisogno di silenzio per riuscire a studiare- aveva detto amorevolmente Axel e il bambino aveva messo il broncio a causa del rammarico.

 

-È che mi annoio, voglio giocare con Victor e Kevin- aveva detto con la sua adorabile vocina.

 

-E va bene, per oggi allora faremo un'eccezione. Prima però devi fare merenda okay?- aveva domandato il biondo, e il bambino aveva annuito contento.

 

Axel gli aveva riempito un grosso bicchiere con del succo d'arancia e gli aveva sbucciato della frutta, che il bambino aveva guardato subito disgustato.

 

-La mamma mi da sempre la cioccolata- aveva protestato e lui aveva ridacchiato accarezzandogli i capelli.

 

-Allora sarà contenta di vedere che hai cambiato abitudini quando tornerà- gli aveva detto, con un sorriso talmente incoraggiante che Arion si lasciò convincere e mangiò tutta la frutta. 

Poi buttò giù anche tutto il succo, facendo quasi scomparire il suo minuscolo faccino dietro al grosso bicchiere, accompagnando il tutto con il dondolio assiduo dei dei suoi piedini sulla sedia.

 

-Adesso posso andare?!- domandò con impazienza.

 

-Vai, vai- aveva sospirato Axel rassegnato.

 

Kevin lo aveva preso in braccio non appena lui gli era corso incontro e con Victor al seguito i due più piccoli erano andati a giocare a calcio in giardino.

 

Axel aveva preso una barretta di cioccolato ed era andato a bussare alla porta di Vladimir che aveva risposto con un mugolio.

 

-Dosturbo? Volevo portarti la merenda- aveva spiegato, e Vladimir era arrossito subito.

 

-G-grazie...-

 

-Hai bisogno d'aiuto?- gli aveva domandato, e Vladimir aveva deglutito nervosamente, così Axel si era seduto sul letto accanto a lui e aveva osservato i suoi libri.

 

-Perché non usi la scrivania? È più comoda-

 

-Sto bene sul letto...-

 

-Già hai ragione, forse è il letto ad essere più comodo- aveva osservato Axel, per poi stendersi sulla coperta del ragazzino e incrociare le braccia sotto la testa.

 

Aveva tenuto gli occhi chiusi per un po', permettendo a Vladimir di ammirarlo e quando poi li aveva riaperti lo aveva sorpreso a fissarlo.

 

-Perché mi guardi così?-

 

-Non ti stavo guardando...-

 

-Ti ho visto- aveva ridacchiato Axel mettendosi a sedere, stuzzicando poi il più piccolo con un pizzicotto sul braccio.

 

Axel aveva una camicia semitrasparente largamente sbottonata sul petto, con le maniche tirate fino ai gomiti ed i lembi inferiori conficcati all'interno di un paio di stretti pantaloni chiari che gli coprivano le gambe snelle.

 

-Hai proprio una bella stanza- aveva detto sollevando il mento all'insù; Vladimir ne aveva approfittato per guardare il suo collo sottile, che all'apparenza sembrava liscissimo.

 

Aveva diversi succhiotti su tutta la gola ed anche sul petto, ben in vista; quando Arion gli aveva domandato cosa fossero lui aveva mentito, spiegando che si era procurato dei lividi con una sciarpa, e Arion ci aveva creduto.

 

-Giuro che quando torna l'inverno non userò più le sciarpe- aveva detto il piccolo quando era successo, e tutti erano scoppiati a ridere divertiti.

 

Vladimir pensava all'avvenimento ed era talmente assorto in quel ricordo, che non si era per nulla reso conto che Axel aveva abbassato la testa e lo stava guardando, mentre il più piccolo gli fissava il petto.

 

-Ne hai mai fatto uno?- gli aveva domandato, facendolo rinvenire dai suoi pensieri.

 

-Di cosa parli?-

 

-Sai di cosa parlo, me li stai guardando come se volessi assaggiarli- aveva detto Axel con una smorfia compiaciuta sul viso.

 

Vladimir era arrossito ancora più di prima ed aveva abbassato il volto verso le proprie gambe, così Axel gli aveva alzato il mento e lo aveva guardato con desiderio.

 

-Non mi hai risposto. Ne hai mai fatto uno?-

 

-No- aveva detto Vladimir accompagnando la sua risposta con una scossa del capo.

 

-Vorresti imparare?-

 

-I-io-

 

-Dammi il braccio. Ti faccio vedere come si fa-

 

Vladimir gli aveva ceduto un braccio tremante e il più grande lo aveva subito afferrato con delicatezza.

 

-Ci r-riesci anche s-sul braccio?-

 

-È semplice da fare in ogni parte del corpo con la pelle un po' più delicata, ecco tipo qui- gli aveva mostrato, andando poi a bagnare con le labbra un punto interno del braccio, dove la pelle di Vladimir era particolarmente chiara e sottile.

 

Vladimir aveva sussultato quando la bocca calda di Axel lo aveva inumidito e lo aveva osservato mentre lui cominciava a succhiare con ardore, mantenendo i suoi occhi chiusi in un gesto estremamente sensuale e lascivo.

 

Il ragazzo sentiva chiaramente la lingua del biondo sulla propria pelle ed inevitabilmente quella sensazione lo stava facendo eccitare non poco.

 

Era chiaro che quel ragazzo avesse fatto diverse volte quel che stava facendo sul braccio di Vlad, ma certamente in posti più intimi o sensibili, e ovviamente lo aveva fatto a Kevin, così come era chiaro che il rosa amasse fare lo stesso con il proprio ragazzo.

 

Axel succhiava quel punto quasi come un vampiro succhia la gola della propria preda per portarne via tutto il sangue; quando si staccò, mostrò al più piccolo il suo lavoro, asciugando delicatamente con le dita il punto arrossato.

 

-C'è bisogno che ti spieghi o hai capito?-

 

-P-penso di aver capito- aveva risposto impacciato il blu, e Axel gli si era avvicinato, offrendogli la gola.

 

-Ma n-no cosa fai!-

 

-Kevin se ne accorgerà se me lo fai in un altro punto, lui mi spoglia ogni notte- aveva detto languidamente al più piccolo -fammelo qui, dove ci sono i suoi. Se ti viene male potrai ingannarmi e prenderti il merito di uno di quelli di Kevin- aveva ghignato maliziosamente, e Vladimir aveva preso a respirare a fatica per la forte eccitazione unita all'imbarazzo.

 

Provò ad avvicinarsi ma Axel gli prese le mani e se le sistemò addosso, posizionandone una sulla gola ed una sul braccio.

 

-Ecco, così. Appoggiati bene. Dai comincia fifone- lo aveva sfidato, e dopo aver deglutito Vladimir aveva posato le labbra sul collo del biondo, venendo così travolto dal suo sensuale profumo maschile.

 

-Vlady vieni a vedere, Victor ha fatto una...-

 

I due si erano staccati quando il piccolo Arion era entrato nella stanza del maggiore come una furia.

 

Aveva guardato i due ragazzi confuso e Axel era subito venuto giù dal letto per prendere il bambino in braccio.

 

-Che stavi dicendo, cos'ha fatto Victor?-

 

Arion si era ammutolito e guardava il fratello confuso; Axel cominciò a preoccuparsi e si avvicinò al letto per prendere la barretta di cioccolato che aveva portato a Vladimir, ancora sigillata.

 

-Ti andrebbe un po' di questo, Arion?-

 

Il castano aveva annuito con la bocca schiusa e Axel gli aveva dato un bacio sulla guancia -bravo bambino. Allora non dovrai dire a nessuno quello che hai visto qui dentro, va bene?-

 

-Ma che stavate facendo?- aveva domandato il bambino e Vladimir aveva sentito l'istinto di piangere, così Axel si era affrettato a trovare una scusa.

 

-Ti ricordi la mia sciarpa che provoca i lividi? Ecco Vlad mi stava dando dei bacetti per farli passare, voleva guarirmi-

 

-Ma i baci non guariscono le ferite, guarda che sono tutte bugie- aveva protestato Arion e Vladimir si era coperto il viso, desiderando di sprofondare.

 

-È vero, allora dovremo raccontarti la verità- aveva detto sconfitto il biondo, e Vladimir lo aveva guardato preoccupato.

 

-Axel- lo aveva supplicato, ed il biondo lo aveva guardato con decisione.

 

-Però devi giurare di non dirlo a nessuno. Okay?-

 

Arion aveva annuito ed aveva osservato attentamente il più grande, aspettando di sentirlo parlare.

 

-Hai presente i vampiri? Ti hanno sempre fatto credere che fossero storie inventate, non è vero?-

 

-Non esistono!- aveva detto prontamente Arion, e Axel lo aveva guardato mettendo su un'espressione estremamente seria.

 

-In realtà esistono. Vlad è uno di loro-

 

-Non è vero! Vlad non è cattivo!-

 

-Axel...- lo aveva fermato Vladimir alzandosi in piedi e Arion lo aveva guardato preoccupato.

 

-Lo sei veramente Vlad?- aveva domandato ferito.

 

-Non ti preoccupare, tuo fratello è uno di quelli buoni. Non devi avere paura-

 

-Ma se ha morso te morderà tutti gli altri- aveva detto il bambino poco convinto, così Vladimir lo aveva preso dalle braccia di Axel e lo aveva stretto forte a se.

 

-Ti prego Arion non lo devi dire a nessuno. Promettimelo- lo aveva pregato.

 

Arion senza fare ulteriori domande aveva annuito e aveva abbracciato forte il fratello maggiore.

 

-Tu però devi giurare di non mordere mai Victor, e neanche mamma e papà!- aveva messo in chiaro; poi era tornato per terra e Axel si era offerto di riportarlo in giardino.

 

Quando era rimasto finalmente solo, Vladimir si era buttato sul letto con un tonfo e si era lasciato sfuggire un lungo sospiro frustrato.

 

Poi però si era guardato il braccio e involontariamente aveva sorriso, mordendosi il labbro di fronte al marchio lasciato da Axel del quale ormai, era inutile negarlo, era completamente innamorato.

   
 
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