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Autore: darkjedi    15/07/2020    1 recensioni
Se amate o avete amato come me il meraviglioso Maestro Jedi Obi Wan Kenobi, allora questa storia non vi piacerà. Qui Obi Wan è crudele e spietato.
Obi Wan è caduto nel Lato Oscuro della Forza ed è diventato un servitore del Signore dei Sith, Lord Sidious. Riuscirà Qui Gon a riportarlo indietro e a salvarlo?
Genere: Angst, Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Obi-Wan Kenobi, Padmè Amidala, Palpatine/Darth Sidious, Qui-Gon Jinn, Yoda
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Mentre si dirigeva verso la Sala delle Mille Fontane, Qui Gon sentì che la fonte del brutto presentimento veniva da là. Entrò nella stanza e vide due figure che combattevano furiosamente. Nonostante la stanza fosse quasi completamente al buio si vedevano chiaramente due lame, una rossa e una verde che si scontravano in un duello di abilità e potenza. Il proprietario della spada verde era senza dubbio la Maestra Allana, una degli insegnanti di spada del Tempio, il suo avversario doveva essere un sith che indossava un mantello nero che lo copriva completamente occultandone l’identità.

Qui Gon e Anakin entrarono di corsa intenzionati ad aiutare Allana, quando videro che la Maestra Jedi era riuscita a gettare a terra il sith colpendolo con l’impugnatura della spada laser, quando all’improvviso la donna si bloccò e l’intruso ne approfittò per rialzarsi in piedi e trafiggerla  con ferocia.

“Noooo” gridò Qui Gon quando vide la donna cadere.

Kane si girò e vide un’altro Jedi  venire verso di lui, seguito da un ragazzo. “Tu!” ringhiò quando lo riconobbe e gli puntò contro la spada laser, la sua voce manifestava una rabbia indescrivibile. “Qui Gon Jinn” disse con un tono di voce sprezzante.

“Chi sei?” chiese Qui Gon sconvolto. No, non poteva essere Xanatos..... Lui era morto quasi quindici anni prima su Talos. Non riusciva a capire chi fosse l’intruso, anche se era evidente che doveva conoscerlo molto bene.

“Non mi riconosci? Non dirmi che non ti ricordi più di me!” disse in tono di scherno, poi continuò “diciamo che sono qualcuno che hai tradito.”

Poi si girò verso Anakin, Qui Gon immaginò che dietro il cappuccio l’intruso stesse sorridendo con disprezzo “ragazzo se fossi in te non mi fiderei di questo vecchio fallito, lo sai che ha tradito due dei suoi precedenti apprendisti? Che mi ha attaccato perché voleva uccidermi?” 

Anakin scosse la testa “no, non è vero. Tu ti sbagli.” disse con decisione.

Il sith lo ignorò e si girò di nuovo verso Qui Gon “però sono sopravvissuto, e non sono più la stessa persona che ero prima, ora sono molto più forte Qui Gon, e adesso te lo dimostrerò.”

Fece un movimento unendo le mani e Qui Gon istintivamente si gettò di lato rotolando su una spalla, in quel momento una sfera di energia lo sfiorò colpendo una fontana proprio dietro di lui riducendola in mille pezzi. Qui Gon la fissò sconvolto, se non si fosse gettato di lato quella sfera avrebbe colpito lui, i suoi ottimi riflessi gli avevano salvato la vita.

Fai attenzione a lui, Padawan, disse ad Anakin attraverso il loro legame è molto pericoloso. Lo attaccheremo insieme dobbiamo cercare di tenerlo in mezzo a noi.

Anakin annuì ed entrambi si lanciarono contro il sith. Anakin portò un colpo in basso alle gambe dell’uomo, invece Qui Gon mirò in alto alla testa dalla parte opposta. Il loro avversario li osservò con molta calma poi con un semplice spostamento parò il colpo di Anakin, poi girandosi su se stesso parò quello di Qui Gon e nello stesso momento portò un attacco ad Anakin, il ragazzo si abbassò e Qui Gon assestò un forte colpo alla vita dell’intruso che parò con un semplice movi- mento.  Il combattimento continuò così, con i due Jedi che portavano i colpi e l’uomo con il mantello scuro che li parava ad una velocità stupefacente. Il jedi oscuro non attaccava ma si muoveva soltanto per parare i colpi dei due Jedi.

All’inizio Qui Gon pensò che agiva così perché cercava di difendersi dalla loro supremazia, ma presto comprese che, anche se sembrava che stessero vincendo, il loro nemico si stava divertendo, li stava prendendo in giro.

‘Sta cercando di ingannarci, per farci sentire troppo sicuri di noi’  pensò. Però il suo avversario non doveva conoscerlo molto bene se sperava che sarebbe caduto in quella trappola. Ma poi capì che il trucco stava funzionando con Anakin. Sentiva l’impazienza e la frustrazione, irradiarsi attraverso il loro legame, che aumentava sempre di più. Qui Gon era sicuro che, in qualche modo, anche il sith ne era conoscenza, visto che lo stava provocando continuamente dandogli l’impressio- ne di non prenderlo sul serio e dandogli spesso la schiena.

Stai attento Padawan disse Qui Gon attraverso il legame non essere troppo precipitoso ti sta solo....

Non fece in tempo a finire la frase perché Anakin attaccò la schiena indifesa del suo avversario, la spada tenuta alta lasciando scoperta la sua guardia. Fortunatamente per lui il sith stava parando un violento colpo di Qui Gon e così non poté girarsi, invece colpì il ragazzo con un brutale calcio all’indietro colpendolo allo stomaco facendolo volare lontano.

Qui Gon scoprì, in seguito, che la situazione si era capovolta totalmente ed un tornado di colpi lo investì. Il suo avversario aveva trasformato la sua debole difesa in un furioso attacco. Mentre lo stava attaccando Qui Gon scoprì che il suo rivale anticipava tutti i suoi movimenti e il suo stile gli era stranamente familiare, come se fosse.... qualcosa si accese nella  mente di Qui Gon, lui cono- sceva molto bene quel modo di combattere, era stato lui stesso ad insegnarglielo quando era soltanto un ragazzo. Improvvisamente il cappuccio del suo nemico scivolò via mentre si chinava per evitare un suo attacco e questo gli tolse tutti i dubbi: i capelli biondo scuri, gli occhi grigio-verdi, i lineamenti di...

“Obi Wan!” mormorò Qui Gon mentre le due spade si agganciarono. Non poteva crederci, non voleva crederci, ma davanti a lui c’era l’evidenza che lo fissava dritto in faccia.

“Ti prego dimmi che non è vero.” Come aveva potuto un ragazzo buono e gentile come Obi Wan  passare al Lato Oscuro? Era impossibile.

Obi Wan sembrò dare un significato diverso alle parole di Qui Gon perché i suoi occhi lampeggia- rono pericolosamente.

“Cosa c’è Qui Gon, sei sorpreso di vedermi ancora vivo?”  L’aura di Obi Wan era così fredda ed oscura che l’uomo non si stupiva di non averla riconosciuta. “Ricordati, “disse il giovane sorridendo sprezzante “che quando attacchi una persona, ti devi assicurare che questa persona sia morta.”

Le loro spade erano ancora legate insieme, quando Qui Gon vide Anakin che si avvicinava di nascosto alla schiena di Obi Wan, all’improvviso il ragazzo accese la sua spada laser e lo attaccò alle spalle. Il giovane girò appena la testa e gli diede un’occhiata noncurante poi, prima che Qui Gon potesse prevedere le sue intenzioni e avvertire il suo padawan del pericolo, Obi Wan fece un passo indietro cambiando la presa sulla spada laser.

Anakin diede un ansito di dolore mentre veniva infilzato dalla spada capovolta di Obi Wan.

“No!” gridò Qui Gon e guardò prima la figura accasciata di Anakin poi passò all’espressione spietata di trionfo che vide sul viso del suo ex-apprendista.

Come hai potuto? dissero gli occhi del Maestro Jedi mentre lo fissava.

Per un lunghissimo e terribile istante tutto sembrò bloccarsi, poi Anakin colpì il pavimento con un rumore sordo, lo sguardo di Qui Gon era diviso tra Anakin a terra ferito e il terribile sorriso spietato di Obi Wan. All’improvviso il giovane lo attaccò di nuovo, portando Qui Gon lontano da Anakin facendolo arretrare fino ad arrivare in cima ad una piccola collinetta da dove scendeva una cascata. Era la stessa cascata da dove Bruck era caduto rimanendo ucciso dopo il suo duello mortale con Obi Wan. Si ricordò Qui Gon. Sembrava fosse successo secoli fa, era un’ironia che anche questo duello sarebbe finito, in un modo o nell’altro, nello stesso posto. Si chiese se Obi Wan se lo ricordasse.

Qui Gon camminava indietro nel letto poco profondo del torrente mentre Obi Wan lo incalzava, entrambi scivolarono ed inciamparono sulle pietre umide e coperte di muschio. I due avversari si scambiavano colpi senza stregua: Qui Gon salì più in alto e tentò un attacco alla testa di Obi Wan che lo parò facilmente poi il giovane contrattaccò con un attacco alla vita, Qui Gon lo parò e cercò di colpire il braccio destro di Obi Wan che parò con prontezza. Qui Gon fece un altro passo indietro e sentì che si trovava sul orlo della cascata. Obi Wan lo attaccò furiosamente e Qui Gon sollevò la spada laser per incrociare la sua, ma proprio quando le due spade stavano per scontrarsi, la lama rossa di Obi Wan scomparve, il giovane aveva disattivato la sua, e il Maestro Jedi si trovò a scontrarsi con il nulla perdendo momentaneamente l’equilibrio, Obi Wan riaccese la sua e con un potente colpo fece volare via quella di Qui Gon che finì tra i cespugli sottostanti. Qui Gon cadde sulle ginocchia sconfitto ed esausto.

“Sei finito!” Ansimò Obi Wan, respirando con affanno e tenendo la spada laser sul collo di Qui Gon

“Se odi i Jedi così tanto perché sei tornato al Tempio?” chiese Qui Gon ansimando anche lui.

“Cercavo qualcosa.”

“E lo hai trovato?”

“Può darsi.”

“Cosa stavi cercando Obi Wan, “ insistette Qui Gon, “vecchi ricordi?”

Una strana ombra passò negli occhi del giovane, poi sussurrò con una voce così fredda che fece rabbrividire Qui Gon “quello che stavo cercando non sono affari tuoi.”

“Hai deciso di uccidermi nello stesso posto in cui hai ucciso Bruck, vero?” chiese Qui Gon.

Per un secondo fu certo di aver visto un riflesso di confusione nello sguardo di Obi Wan ma scom-parve subito.

“Non ho niente da dirti” dichiarò Obi Wan sollevando la spada e tenendola alta sul collo di Qui Gon pronta a colpirlo.

Era pronto ad ucciderlo, era quello che più desiderava più di tutto, uccidere l’uomo che lo aveva tradito, ma qualcosa glielo impediva, non riusciva a portare a termine il colpo.

I due rimasero così per qualche secondo, quando  sentirono dei passi avvicinarsi di corsa e il rumore di alcune spade che venivano accese, sembrava che molte persone si stessero avvicinando di corsa alla Sala delle Mille Fontane.

Obi Wan si immobilizzò, la spada ancora tenuta a pochi centimetri dal collo di Qui Gon, i loro sguardi si legarono, gli occhi di Qui Gon sembrano dirgli scappa non puoi batterli.

“Ci incontreremo di nuovo Qui Gon, e allora...” sibilò il giovane. Si rimise il cappuccio e saltò nel buio sottostante disattivando la spada laser, scomparendo nell’oscurità che li circondava.

Il primo pensiero che colpì Qui Gon fu quello del suo padawan Anakin e saltò dalla scogliera servendosi della Forza per rallentare la caduta e corse al fianco del suo apprendista. La ferita di spada laser aveva attraversato il fianco sinistro, non era una brutta ferita ma doveva essere molto dolorosa.

Gli occhi di Anakin si aprirono leggermente e incontrarono lo sguardo di Qui Gon. “Sei riuscito Maestro....lo hai preso...” disse cercando di parlare.

“Shh, Anakin. Non sforzarti a parlare, concentrati cerca di utilizzare la Forza per guarire. E per rispondere alla tua domanda, no, è fuggito.”

“Mi dispiace Maestro. Io proverò a guarire.” mormorò Anakin.

“Fare o non fare, non c’è provare.” disse una voce autorevole alle loro spalle. Qui Gon e Anakin guardarono in su e videro che si era avvicinato Yoda, senza che loro se ne accorgessero.

Il piccolo maestro verde si chinò su Anakin e posò una mano sulla fronte del ragazzo e con una gentile spinta della Forza lo fece scivolare nell’incoscienza. Yoda chiuse gli occhi e Qui Gon senti che stava inviando delle onde guaritrici nel corpo di Anakin. Qui Gon tirò fuori il suo comunicatore e disse “Presto mandate un guaritore nella Sala delle Mille Fontane.” Poi sentì una voce dietro di lui che disse “Siamo già qui Maestro Jinn.” Qui Gon si girò e vide alla sue spalle Bant, la giovane Mon Calamari, che era, ora, una dei guaritori principali ed era anche stata una dei migliori amici di Obi Wan.

“Cos’è successo qui?” chiese quando vide il caos e la distruzione che occupava la grande Sala.

“Un jedi oscuro.” disse Qui Gon con calma, non poteva dirle che a fare tutto quello era stato Obi Wan. Poi si mosse per aiutare i guaritori con Anakin, ma sentì una voce che lo chiamava si girò e vide Mace Windu che gli faceva cenno di avvicinarsi, Qui Gon sbuffò e si diresse verso di lui. Quando lo raggiunse Mace Windu gli chiese a bruciapelo. “Cosa è successo qui? Fontane distrutte, passerelle crollate, tre Jedi morti qui più due nell’archivio....”

“C’è anche un apprendista gravemente ferito” gli ricordò Qui Gon interrompendolo, sperando che cogliesse l’accenno e che lo lasciasse andare, ma sfortunatamente Mace lo ignorò. “Allora cos’è successo?”

“Sembra che un sith abbia fatto irruzione nel Tempio.” disse Qui Gon in tono secco, poi si girò a guardare i guaritori che stavano mettendo Anakin su una barella, il maestro Yoda era ancora vicino a lui con gli occhi chiusi. Allora si girò verso Mace e disse “A parte la distruzione causata da una spada laser, sembra che abbia anche usato una specie di sfera di energia di Forza Oscura per distruggere la fontana, e quasi certamente l’ha usata anche sulla passerella. La stessa che ci ha descritto la Senatrice Amidala tempo fa.”

“Si lo credo anch’io” fece Mace Windu.

Allora doveva essere Obi Wan il jedi oscuro che aveva ucciso il Senatore Draken e anche tutti gli altri. No! non poteva crederci, ma la prova era lì davanti ai suoi occhi. Poi si ricordò di Anakin e fece allontanarsi ma Mace esclamò all’improvviso.

 “Ma chi può essere questa persona ? Che utilizzando la Forza in questo modo ha causato una tale distruzione? E deve essere stato anche qualcuno molto esperto con la spada laser, visto che ha battuto la maestra Alana ed è riuscito a disarmare te.” finì Mace lanciando un’occhiata al gancio vuoto della spada laser.

Qui Gon si mosse a disagio e mormorò “Io... ero distratto.”

Non voleva dire al Capo del Consiglio che l’intruso era nientemeno che Obi Wan, avrebbero detto che era il secondo apprendista di Qui Gon che passava al Lato Oscuro e c’era la probabilità che gli togliessero Anakin. Il ragazzo era la cosa più importante della sua vita, non poteva neanche immaginare di perderlo, era un comportamento egoistico, lo sapeva  ma non gli importava. E poi c’era un’altra cosa, questo era stato un duro colpo alla fiducia di Anakin e quando si fosse ripreso avrebbe avuto bisogno del suo aiuto.

“Sai tu, chi questo ha fatto” dichiarò Yoda alle sue spalle facendolo sussultare, non l’aveva sentito  avvicinarsi, e non era una domanda quella che il vecchio maestro gli aveva fatto, Yoda sapeva che lui era a conoscenza dell’identità dell’intruso?

Qui Gon si girò intorno e vide che i guaritori stavano portando via la barella con Anakin sopra e fece per seguirli. Ma Mace lo fermò posandogli una mano sul braccio e disse “Qui Gon è importante dobbiamo sapere chi è.”

“Anche il mio apprendista lo è “ ribadì Qui Gon irritato, non voleva altro in questo momento che stare vicino ad Anakin.

“Qui Gon.” disse Mace Windu irremovibile.

“Va bene si, l’ho conosco.” il carattere di Qui Gon si stava accendendo. “posso andare dal mio padawan. Voglio essere con lui quando si risveglierà.”

“Preoccuparti non devi, Qui Gon. Il tuo allievo presto non si sveglierà.” disse Yoda con un tono gentile nella voce, ma poi continuò “necessario sapere è l’identità del nostro nemico, dirci chi era tu devi.”

“Va bene! Lo volete proprio sapere? Era Obi Wan.” gridò arrabbiato Qui Gon più forte di quanto volesse.

Tutti nella stanza smisero di fare quello che stavano facendo e si girarono a guardare increduli la scena: un Maestro Jedi che gridava verso due membri del consiglio, ma anche a causa delle parole che aveva detto, tutti nel tempio conoscevano la storia di Obi Wan, e sapevano anche che era il secondo allievo del Maestro Qui Gon che scompariva durante l’ultima missione, prima di diventare cavaliere.

“Era Obi Wan il jedi oscuro che ha fatto tutto questo, siete contenti ora?” continuò a gridare Qui Gon ma ora si avvertiva una  nota di disperazione nella voce del Maestro Jedi. “Per favore, posso ora andare a vedere come sta Anakin.”

Qualunque risposta Mace Windu e Yoda si fossero aspettati non era certo questa. La faccia di Yoda non mostrò nessuna sorpresa, ma le sue orecchie si abbassarono come se avessero dei pesi attaccati. Mace, invece, aveva un’espressione di totale sorpresa, gli occhi aperti e la bocca spalancata, Qui Gon si sarebbe messo a ridere se la situazione non fosse tanto seria. Ma la risposta peggiore venne da Bant, la giovane guaritrice Calamariana gridò “No! non è vero!” Qui Gon si girò e la vide in piedi, doveva essere rimasta a controllare i corpi degli  altri jedi caduti, le lacrime scendevano dai grandi occhi argentei. “Non può essere stato lui, Obi Wan non avrebbe mai fatto tutto questo.” E indicò con la mano la distruzione che regnava nella sala, poi mormorò “Ti sei sbagliato Qui Gon” ma il Maestro Jedi scosse la testa “No, mi dispiace Bant.” Poi usci correndo dietro ai guaritori  prima qualcuno potesse fermarlo.

“Non so se dovremmo sentirci sollevati che Obi Wan sia ancora vivo o sconvolti perché lui è passato al Lato Oscuro” disse Mace, poi continuò “Maestro Yoda non avevate detto che Obi Wan sarebbe stato l’unico capace di fermare il Prescelto quando sarà tentato dall’oscurità.”

Yoda scosse la testa “ se una volta il sentiero oscuro tu prendi per sempre esso dominerà il tuo de- stino. Fermato deve essere il giovane Kenobi, diventato molto potente è, molta distruzione potrebbe portare.”

  
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