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Autore: evelyn80    15/07/2020    5 recensioni
Raccolta di piccole one-shot partecipanti alla Challenge "Just stop for a minute and smile" indetta da Soul_Shine sul forum di EFP.
Vari momenti divertenti con protagonisti Terry Kath e/o Danny Seraphine, la mia BROTP nel fandom dei Chicago.
Il capitolo n° 10, "Invasioni barbariche", partecipa anche alla Challenge "Real life challenge" indetta da ilminipony sul forum di EFP
Il capitolo n° 17, "Disastri enologici", partecipa anche alla sfida "Prompts, our Wires" indetta da Soul Dolmayan sul sito di EFP
Il capitolo n° 19, "Io ce l'ho più grosso", partecipa anche alla Challenge "Let's Hope this Challenge will make this Christmas right" indetta da Asmodeus EFP sul Forum di EFP
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Danny Seraphine, Nuovo personaggio, Terry Kath
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Make me smile'
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Al mare, ci vuole un fisico bestiale

 

 

 

 

Veneto, 01 settembre 1977



Danny si svegliò con uno sbadiglio, stiracchiandosi e allungandosi nel letto fino a sbattere con i pugni contro la testiera di legno. Il rumore sordo fece destare Terry che spalancò gli occhi cerchiati di rosso, a testimonianza della sbronza colossale che aveva preso la sera prima al termine della loro unica data italiana.
«Oddio che mal di testa...», biascicò, la bocca impastata e un orribile sapore sulla lingua. «Ma quanta cazzo di roba ho bevuto, ieri sera?».
«Ah, non lo so davvero! Ricordo solo che l'ultima bottiglia che ti sei scolato era piena di un liquido trasparente come acqua che il proprietario dell'albergo continuava a chiamare graffa, o qualcosa del genere».
Mentre parlava, Danny si era alzato di scatto dal materasso e aveva aperto le tende, lasciando che la luce del sole ormai alto inondasse la stanza.
Terry sibilò, coprendosi la faccia con un braccio. «Cazzo, mi bruciano gli occhi!».
Il batterista gli si accostò e gli batté un paio di pacche sul bicipite flaccido, facendolo tremolare come un budino.
«Su, su», lo esortò, «un bel caffè amaro per colazione ti farà passare tutto».
Il ragazzone si alzò dal letto a fatica, buttò giù le gambe e si grattò distrattamente la schiena prima di inclinarsi su un lato e mollare un lunghissimo peto a pernacchia. L'odore del Fegato alla Veneziana che aveva ingurgitato la sera prima invase la camera, costringendo Danny a spalancare la finestra.
«Cazzo, Terry! Pure la cucina italiana ti stimola così tanto? Io credevo che fosse solo il chili a farti un effetto nefasto!».
Il chitarrista si strinse nelle spalle. «Cosa vuoi? Ho la digestione lenta, io!».
«Allora dev'essere per quello che non fai altro che mettere su ciccia», ridacchiò il più giovane, riferendosi al notevole aumento di peso che l'amico aveva avuto negli ultimi tempi. «Quanto pesi, adesso? 120 chili?».
«136», rispose Terry con uno sbadiglio prima di rendersi conto di essere stato offeso. «Ehi, come ti permetti?», sbraitò, afferrando il proprio cuscino e scagliandolo contro Danny che lo scansò con un balzo. «Sarai bello tu, che ti si contano le costole! Greta mi ha detto che mi trova bellissimo, perché ho tanta ciccia da stringere», aggiunse, afferrando le proprie maniglie dell'amore e strizzandole tra le dita enormi.
Il batterista scoppiò di nuovo a ridere, non tanto per la risposta dell'amico quanto per il tempo che aveva impiegato a capire che lo stava prendendo in giro.
«Ma quanto ci metti ad afferrare una battuta?», chiese sghignazzando.
«Che vuoi, il mio cervello si sveglia sempre un paio d'ore dopo il mio corpo», rispose Terry, stringendosi nelle spalle.
«Soprattutto dopo che ti sei scolato tutta la cantina di un albergo!», rise ancora Danny, facendo grugnire l'amico.


Dopo che entrambi si furono vestiti ed ebbero fatto colazione insieme ai loro compagni di band, Terry si guardò attorno con aria sconsolata.
«Che cosa potremmo fare per ammazzare il tempo? Partiremo solo domani per la Germania».
«Io direi che dovremmo approfittare di questa bella giornata di sole! Potremmo andare al mare, che ne dite? Le spiagge italiane sono famose in tutto il mondo!», rispose Danny con un sorriso.
«Lo dici solo perché tu sei di parte. Anche le spiagge della Croazia sono molto belle!», replicò Walter incrociando le braccia sul petto magro.
Il batterista gli fece la linguaccia. «Già, ma noi siamo a Verona. Mica possiamo andare in Iugoslavia! Allora, chi ci sta?».
Gli altri ragazzi declinarono l'invito, così Danny e Terry chiamarono un taxi e si fecero portare fin sull'Adriatico.
Dopo che il batterista ebbe trattato sul prezzo nel suo italiano un po' stentato, i due scesero a Chioggia e andarono in spiaggia. La temperatura era ancora molto gradevole e parecchie persone avevano avuto la loro stessa idea, perciò il litorale era abbastanza affollato di ombrelloni, asciugamani e bagnanti. Ma in Italia i Chicago non erano conosciuti da molti, e quindi nessuno parve riconoscerli.
Essendo a corto di attrezzatura da mare, i due amici decisero semplicemente di togliersi la maglietta e di rimanere in pantaloncini, per poi sdraiarsi direttamente sulla sabbia. Alcune ragazze piazzate lì vicino li notarono e cominciarono ad additarli, e ben presto Danny se ne accorse, iniziando a pavoneggiarsi e ad atteggiarsi a macho anche se il suo fisico minuto mal si prestava a tale immagine.
Terry, che non si era reso conto di aver attirato l'attenzione delle giovani, fissò l'amico come se gli avesse dato di volta il cervello. Poi capì che lo spettacolo era a beneficio di un pubblico femminile e si alzò in piedi.
«Ora ti faccio vedere io chi è lo stallone, qui...», disse, per poi trattenere il fiato, tirare dentro la pancia e alzare le braccia fino alle spalle, mettendosi in posa plastica rivolto verso le fanciulle.
Ma, purtroppo per lui, essendo un accanito fumatore di erba la sua capacità polmonare non era delle migliori, quindi quasi subito il suo grosso ventre si rilassò, strabordando dai pantaloncini blu.
Danny scoppiò a ridere, subito imitato dalle ragazze alle loro spalle.
«Terry, contieniti per favore! Sembri una grassona in topless!».
Il chitarrista abbassò le braccia e fulminò l'amico con lo sguardo.
«Che cosa cazzo vorresti dire?!».
«Che pare che tu ti sia perso il reggiseno e te ne vada in giro con le tette al vento!», replicò il più giovane senza smettere di ridere.
Terry puntò i pugni sui fianchi ampi e arricciò le labbra in una smorfia contrariata.
«Guarda che a Greta le mie tette piacciono tantissimo!», replicò, per poi portare entrambe le mani a coppa sotto ai suoi pettorali, sollevandoli e facendoli ballonzolare.
Continuò così per un po', con somma ilarità sia dell'amico che delle giovani dietro di loro; poi iniziò a battersi il petto a mo' di scimmione, saltellando sul bagnasciuga e rumoreggiando come un orango. La sua esibizione attirò l'attenzione di molti dei bagnanti nelle loro vicinanze, che cominciarono ad additarlo e a puntarsi poi il dito indice alla tempia.
Danny era ormai piegato in due dalle risate. Terry lo raggiunse, lo afferrò per le gambe e, senza sforzo, se lo caricò su una spalla, continuando a muoversi come un gorilla.
«Smettila...», esalò il batterista tra una risata e un sobbalzo, «ci stanno guardando tutti!».
«E sai che me ne frega...», rispose il ragazzone, per poi avvicinarsi all'acqua e gettare in mare l'amico senza tanti complimenti. Infine fece un inchino rivolto ai bagnanti, mollò un peto alle cipolle e si tuffò pure lui.


«Che figura di merda ci hai fatto fare!», esclamò Danny una volta usciti dall'acqua. Non avendo il costume furono costretti a rimanere in piedi per far asciugare i pantaloncini, la stoffa inesorabilmente appiccicata ai loro gioielli di famiglia che, per il freddo e la vergogna, parevano essersi ridotti ai minimi termini.
«Tanto non ci conosce mica nessuno».
«E meno male! Però mi sono giocato la possibilità di scoparmi qualche bella ragazza!».
Terry gli mollò due sonore pacche sulle spalle, spingendolo avanti di qualche passo.
«Non te la prendere, potrai sempre rifarti in Germania».
I due amici si fissarono negli occhi e scoppiarono in un'altra, allegra risata.
«Oh, amico...», esalò Danny, cingendo a fatica la spalla di Terry con un braccio. «Se non esistessi, bisognerebbe inventarti».
Il chitarrista ricambiò la stretta. «Anche tu, fratello. Anche tu».

 

 

Prompt n° 11 - "Dovremmo approfittare di questa bella giornata di sole!"

Prompt n° 15 - "Se non esistessi, bisognerebbe inventarti."

Prompt n° 26 - "Il mio cervello si sveglia sempre un paio d'ore dopo il mio corpo."

Prompt n° 36 - "Smettila, ci stanno guardando tutti!"

 

Spazio autrice:

Finalmente torno ad aggiornare questa raccolta. In questo periodo sono impegnata con alcuni contest, quindi devo dividermi fra le varie cose :-)
Rispetto al capitolo precedente siamo andati un po' avanti con gli anni ma siamo rimasti comunque in Italia, in Veneto per la precisione, dove i Chicago il 31 agosto 1977 tennero un concerto all'Arena di Verona.
Il concerto successivo si terrà poi in Germania il 03 settembre, quindi ho immaginato che si siano presi un giorno di riposo in cui potrebbero benissimo essere andati al mare. Ho scelto una spiaggia di Chioggia perché è il litorale più vicino a Verona.
Qui, il nostro Terry torna ad essere il solito mangione petomane. Il Fegato alla Veneziana è un piatto tipico del Veneto, a base di fegato e cipolle che, come sappiamo, stimolano molto le emissioni gassose XD. Inoltre, il buon chitarrista è sempre stato pure amante dell'alcool, e non poteva certo farsi mancare un bottiglione di grappa (la
graffa di Danny), per concludere in bellezza la serata.
Per quanto riguarda il peso notevole del ragazzone, il dato è vero. Questi giorni sto leggendo una biografia non ufficiale di James Pankow, trombonista dei Chicago, scritta da Bill Fleck e intitolata “
Gimme a show! 50 years on the rock and rollercoaster”, in cui l'autore riporta che Terry ha sempre avuto problemi a mantenere la linea, avendo sempre avuto la tendenza ad ingrassare nonostante fumasse come un turco. Poco prima di morire aveva raggiunto il ragguardevole peso di 300 libbre, pari a circa 136 chilogrammi.
Nel mio AU, in questo periodo il chitarrista era già sposato con Greta, mentre Danny, dopo aver avuto un brevissimo flirt con Linda (la migliore amica di Greta) nei primi anni settanta, si ritrova da solo, perché Linda è innamorata di Peter Cetera – bassista della band – e si fidanzerà con lui, come raccontato nella mia shot “
"Indovina chi viene a cena?". Siccome, però, Peter poi si scoprirà omosessuale e innamorato di Robert Lamm – il tastierista della band – i due si lasceranno e Linda tornerà da Danny, che poi sposerà.
Danny non ha mai fatto mistero per la sua passione per le donne, ecco perché si lamenta di non aver potuto scopare nessuna ragazza XD. Inoltre, come già detto altre volte, il buon batterista ha origini italiane, mentre Walter Parazaider, il sassofonista che qui compare in un piccolo cammeo, ha origini croate. Leggendo la biografia di cui sopra ho scoperto che ha addirittura sangue gitano, nelle vene. Parlo di Iugoslavia perché nel 1977 lo stato non si era ancora diviso.
Il topless era già largamente conosciuto, visto che ha iniziato ad apparire sulle riviste già nei primi anni settanta.
Infine, la foto a inizio capitolo ritrae Terry in posa plastica sulla riva del mare.
E ora basta, perché le note sono quasi più lunghe del capitolo stesso.
Spero di avervi strappato una risata.

 

  
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