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Autore: Asmodeus    15/07/2020    3 recensioni
Una raccolta di momenti dolci e demenziali su due giraffe innamorate troppo carine, ovvero Martino e Niccolò.
Pillole di vita quotidiana, baci, momenti stupidi e altre piccolezze simili, per provare a strapparvi un sorriso e per celebrare questa splendida coppia.
| Raccolta di brevi one-shot e flashfic partecipante alla challenge "Just stop for a minute and smile" organizzata da Soul_Shine sul forum di EFP.
- I capitoli #12 e #13 partecipano alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP.
- Il capitolo #17 partecipa al contest "Countdown" indetto da Soul_Shine sul forum di EFP
Genere: Demenziale, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Martino Rametta, Niccolò Fares
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La valigia


MERCOLEDÌ
18:23
15 luglio 2020


 

Martino ha sempre amato viaggiare, soprattutto per andare in vacanza.
Ma ogni viaggio implica una partenza, e dunque orari da rispettare e valigie da fare per tempo e in definitiva una bella dose d’ansia da far invidia alle interrogazioni a sorpresa di Fisica quando non hai studiato una ceppa – ossia la totalità delle volte.
L’avere un fidanzato che invece che aiutarti con le valigie sembra più interessato a decidere al telefono con Filippo la playlist per il viaggio “perché tanto abbiamo tempo per le valigie” sicuramente non migliora la situazione o l’umore.
Per questo Martino sta fumando dalle orecchie da una mezzora buona, nel vano tentativo di scegliere quali e quanti vestiti e costumi e creme e ciabatte e asciugamani prendere, possibilmente senza sfondare la valigia o urlare contro un Niccolò ancora svaccato sul divano in videochiamata.
«Amore» esordisce a un punto il suo ragazzo, «ma chi c’è in macchina con noi poi?»
Martino finge di non aver sentito e continua a piegare vestiti e costumi e infilarli in valigia come se niente fosse – no, quello giallo canarino forse è meglio lasciarlo a casa effettivamente…
«Marti?»
Niccolò lo richiama un’altra volta dal divano, di nuovo senza ottenere risposta, poi Martino lo sente alzarsi per raggiungerlo in camera da letto.
«Amore? Chi sale con noi quindi? L’avete deciso?»
Niccolò è sulla porta della loro camera, telefono di Martino in mano – prima o poi dovrà regalargli un telefono moderno invece del rudere giurassico che si ostina ad utilizare! – e a quanto pare nessuna intenzione di chiudere la chiamata a breve per aiutarlo.
«Che palle Nì, ma non ti ricordi mai niente?»
Martino tenta di rispondergli controllando il fumo che gli esce dalle orecchie per non urlare mentre anche Filippo può sentirli. Continua comunque a non voltarsi verso Niccolò, dandogli la schiena e rifiutandosi di guardarlo – quello Filo non può notarlo dopotutto.
Forse così capisci, testone”.
«Siamo noi due, ovviamente Filo, ed Elia. Luchino alla fine sale con le ragazze e Gio. Che ti cambia saperlo poi?»
«È per la musica, devo capire quanto possiamo sfrociare amò».
La voce di Filippo gracchia dalla videochiamata, tagliente come sempre, e quell’uscita così sincera fa sorridere di nascosto Martino.
«Povero Elia. Non farlo impazzire troppo domani, sennò non me lo perdonerà mai!»
Scoppiano tutti e tre a ridere, e la tensione per un attimo si allenta al pensiero del loro amico costretto a passare otto ore in una macchina probabilmente trasformata momentaneamente in una discoteca gay.
«Ma che stai già a fa’ le valigie? Ma falle più tardi, no?»
Martino si paralizza davanti a quel commento, realizzando solo in quel momento che Niccolò lo sta probabilmente riprendendo.
Si volta di scatto verso il suo ragazzo, paonazzo per l’imbarazzo di essere stato ripreso in mutande e t-shirt fino a quel momento, e di nuovo si paralizza all’istante.
Niccolò è appoggiato alla porta con nonchalance e continua a riprenderlo e a parlare con Filippo, ed è praticamente nudo.
Martino sente il sangue ribollire ancora di più e il suo volto deve essere ora più rosso e ardente di una supernova, perché sente Filippo commentare velocemente qualcosa sul “Ok, meglio se vi lascio prepararvi in pace! A domani!” prima di buttar giù la chiamata d’improvviso.
Niccolò ha un’espressione sorpresa in volto, quando alza gli occhi dal telefono per guardare il suo ragazzo, che lo sta letteralmente fulminando con gli occhi.
«Hai chiamato Filo così?».
La voce di Martino è piccatissima – sa di non dover temere nulla con Filippo, ma è comunque sempre molto geloso del suo fidanzato.
Niccolò continua a guardarlo confuso, senza capire dove sia il problema – anzi, i problemi.
«Sì perché? Che c’è che non va, sono sporco da qualche parte?» aggiunge, guardandosi il petto asciutto in cerca di qualcosa che non vada.
«C’è che sei in mutande, e che hai anche ripreso il mio culo e l’hai sbattuto in faccia a Filo, ecco che c’è!»
Martino non riesce a trattenersi dall’urlagli contro stavolta, sempre più paonazzo.
Poi cerca di recuperare il controllo e si volta verso la sua valigia già strabordante di vestiti, in un tentativo di trattenersi dal saltare addosso a Niccolò per la rabbia.
Piega altri due costumi e li ficca in valigia, prima di riprendere nuovamente il moro, stavolta con un tono di voce più basso ma ugualmente piccato.
«E c’è anche che le valigie non si fanno da sole. E io col cazzo che ti aiuto con la tua, se non ti dai una mossa!»
Niccolò non risponde, ma si limita ad avvicinarsi in silenzio e ad abbracciarlo da dietro all’improvviso.
«Scusami…»
Il tono del più grande è sinceramente pentito, ma Martino non vuole dargliela vinta semplicemente con un abbraccio.
Cerca di divincolarsi dalla stretta del moro, ma le braccia di Niccolò sono saldamente avvinghiate al suo corpo, e strusciare i bacini l’uno contro l’altro mentre si è in mutande non aiuta certo a risolvere la situazione.
«Ok ok, ti perdono! Ma solo se mi aiuti a preparare le valigie! E se mi prometti di non fare più videochiamate in mutande!»
Martino è ancora arrabbiato, ma non vuole certamente continuare a litigare proprio prima di una vacanza di dieci giorni insieme. Inoltre, la rabbia significa spegnere il cervello, e non è sicuro che farlo sia la cosa migliore di fronte alle convincenti argomentazioni del suo ragazzo che continuano a strusciarsi troppo vicino alle sue chiappe.
Niccolò gli lascia un bacio di ringraziamento e di scuse sul retro del collo e lo stringe in un abbraccio ancora più forte, poi finalmente lo libera da quelle braccia da piovra.
Appoggia il cellulare di Martino sulla scrivania, e ancora in mutande si fionda a tirar fuori i suoi costumi e i suoi vestiti dai cassetti, come se niente fosse.
Il più piccolo lo squadra cercando di mantenere una maschera arruffata, ma il suo sguardo non può che continuare a cadere sulle natiche perfette del più grande.
Dio, ma perché deve essere sempre così… così, anche in queste situazioni?
Distoglie lo sguardo ricomponendosi un attimo prima che Niccolò si volti piazzandosi di fronte a lui con una pila di vestiti e costumi.
«Beh, che fai ora? Te li porti in Salento così?»
Niccolò è fermo immobile e perplesso con tutti i vestiti in mano, che guarda interrogativo la valigia di Martino già stracolma di roba.
«È già piena. Dove metto la mia roba?»
«Nella tua valigia. Credevi di andare via in due con un solo bagaglio?»
«Boh, sì. Io viaggio leggero.»
«Beh, questa valigia è comunque troppo piccola per entrambi. Stiamo via dieci giorni».
Si squadrano l’un l’altro per qualche secondo, Martino palesemente poco propenso a liberare dello spazio nella sua valigia per la roba di Niccolò. Poi il moro si arrende, e appoggia la sua pila di vestiti sul letto.
«Va bene, va bene, prenderò su il mio trolley per la mia roba! Sai dov’è?»
Martino gli indica col mento il piccolo bagaglio a mano, già preparato di fianco al letto.
«Te l’ho portato su insieme al mio prima. Sei diventato anche cieco oltre che smemorato?»
Niccolò risponde con una linguaccia alla frecciatina del suo fidanzato, poi recupera il trolley e comincia a ficcarci dentro i proprio vestiti e costumi.
«Per me non c’è bisogno di portarsi dietro tutta ‘sta roba. Potremmo anche scambiarceli fra noi i vestiti. Che vantaggio c’è nell’essere due maschi sennò?»
Martino lo squadra per l’ennesima volta, ma quando i loro occhi si incontrano non riesce a fare a meno di cedere e di sorridere. “Ma come fai ad essere sempre così bello?
«Non sarebbe nemmeno la prima volta che lo facciamo, tra l’altro…» concorda il più piccolo finendo di riempire il proprio bagaglio, l’atmosfera decisamente più serena di poco prima.
Niccolò sembra essere decisamente più pratico e spedito con le valigie, in quanto il suo trolley è già praticamente pronto e ancora mezzo vuoto. Certo, ad asciugamani, creme, ciabatte e tutto il resto ci ha già pensato lui, però…
«Forse hai ragione, potremmo provare a usare una sola valigia…» riflette ad alta voce Martino, guardando il suo bagaglio scoppiare a confronto con l’ordine inaspettato di Niccolò.
«E Gertrude dove la mettiamo?»
Niccolò ha in mano il loro pupazzo di giraffa, che sventola di fronte al naso del più piccolo facendo gli occhioni a cerbiatto come quelli del peluche.
«Non vorrai mica portartela dietro! Che te ne fai di quel pupazzo? Non volevi viaggiare leggero poi?»
«Ho cambiato idea! E poi ho la valigia mezza vuota no?»
Niccolò continua a sventolare Gertrude davanti alla faccia di Martino, facendo delle facce buffe e riuscendo finalmente a farlo ridere.
«Dai scemo! Aiutami a rifare la valigia che hai ragione tu, possiamo usarne una sola!»
Niccolò lascia andare il peluche sul letto e si fionda a baciare il più piccolo.
«Non ho mai conosciuto una persona più incoerente di te!» gli soffia Martino sulle labbra ridendo.
«Potrei dire lo stesso di te! E poi è per questo che mi ami no?»

 

[1492 w.]

 

🦒💙🦒

[Prompt 35. "Non ho mai conosciuto una persona più incoerente di te."]

Di nuovo ben trovati  a tutti!

Questa volta mi sono preso un po' di tempo per scrivere la nuova clip, viste le ultime due settimane abbastanza intense, ma eccoci qua! Quest'anno mi sa che non andrò in vacanza da nessuna parte, ma almeno l'idea della partenza (e dell'ansia di preparare le valigie - che sono sempre troppo piene e al contempo troppo vuote di cose essenziali!) mi ha fornito l'ispirazione per questa storia! E a forza di vedere delle stories di Pietro su instagram, non ho potuto fare a meno che inserire anche il suo Filippo in qualche modo!

Ho anche voluto aggiungere un piccolo cameo della bella Gertrude, che è la giraffa peluche di Rocco e che è palesemente perfetta per il suo corrispettivo Niccolò nel mondo di Skam! Però lei la lasceremo a casa insieme a me, così mi tiene compagnia e fa pure la guardia alle cose dei Martinico e vigila che tutto sia ok in loro assenza!

Detto ciò, grazie a tutti coloro che continuano a seguire questa raccolta e specialmente a tutti coloro che continuano a fermarsi a lasciare un loro commentino a queste clip! Siete speciali! A presto con la prossima clip, e se siete tra i fortunati che andranno in vacanza in queste settimane, buon viaggio e buon divertimento!


🦒💙Questa foto di Gertrude e Rocco/Niccolò era troppo carina per non inserirla almeno qui in fondo! Quanto sono belli insieme?💙🦒

   
 
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