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Autore: ValeKikyo    15/07/2020    0 recensioni
Questa sarà una raccolta di fanfiction Hurt/Comfort, in generale one-shot totalmente a sé stanti, scritte per il gruppo FB "Hurt/Comfort Italia Fanfiction & Fanart", nelle challenge altre persone danno un prompt e lo scrittore deve adattarsi ad esso, quindi tratteranno tutti di temi diversi, unica cose in comune, la dinamica hurt/comfort, spero vi piacciano!
Genere: Guerra, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Rivalità “A e B sono costretti a lottare tra di loro. Uno dei due rimane ferito e l'altro se ne prenderà cura dopo la lotta”

Rivalità

Glielo aveva detto ancora, e ancora, fino allo sfinimento al suo imperatore.
“Germania non vuole essere annesso, abbiamo già perso troppi uomini, lascia perdere”
Ma lui non aveva sentito storie “obbedisci e annetti anche lui, è un ordine”
Quindi era di nuovo lì, nei suoi territori, nel bel mezzo di una foresta selvaggia che sembrava cambiare ad ogni passo.
Era una pazzia, una vera e propria pazzia, per quanto a lui piacesse l’idea di avere Germania come provincia, sapeva che né l’amico né la sua gente si sarebbero sottomessi, aveva altri territori di cui occuparsi, cercare di annettere la Germania era solo una perdita di tempo e vite.
Soprattutto di vite.
Fu un attimo, un piccolo rumore, ma era già troppo tardi.
Prima che se ne rendessero conto, i germani erano già loro addosso, urlando e brandendo le armi.
-Per tutti gli Dei, io lo avevo detto! Lo avevo detto!-
Ma dato che era in ballo, tanto valeva gettarsi comunque nella mischia.
Urlando si unì ai suoi soldati, lasciando che come sempre il suo corpo pensasse al posto della mente, era nato per la guerra, era un combattente, e quello non sarebbe mai cambiato, indipendentemente da chi doveva affrontare.
Stava per scagliarsi contro un soldato nemico quando fu intercettato e cadde rovinosamente a terra, rotolando.
-Ti avevo avvertito-
Prima di riuscire a spiegarsi, Germania gli diede un pugno in faccia, lui riuscì a liberarsi dalla sua presa e a rialzarsi, ma l’altro fu altrettanto rapido.
-Ascolta…posso spiegare…-
Il biondo tirò fuori la spada e si gettò contro di lui.
Colto alla sprovvista, Roma fu costretto a mettersi sulla difensiva, cercando di proteggersi come poteva.
-Mi, hanno, costretto!- riuscì ad allontanarlo con un calcio, indietreggiando -senti, il mio imperatore non sente ragioni, io ho provato a spiegarglielo, ma lui insiste! “Rendilo una provincia” mi dice, “vedrai che ce la farai mi dice”, che ci venga lui qui a combattere maledizione!-
Si erano allontanati dal resto dei combattimenti, poteva sentire urla di dolore e gridi di guerra in lontananza.
-Credevo tu amassi combattere Roma-
-Io amo vincere, è diverso-
-Sarò chiaro, il mio di capo vuole che non facciamo prigionieri- gli puntò la spada contro -tu ovviamente saresti comunque un’eccezione, non potrei ucciderti nemmeno volendo, quindi vattene, finché non siamo visti da nessuno-
-Oh no, questo è un’opzione non contemplabile, sai che non sono il tipo da ritirarsi, visto che ormai sono qua, tanto vale divertirsi no? Meglio combattere e perdere che ritirarsi-
Il biondo scosse la testa, sospirando.
-Forse non è poi così male che il capo mi costringa a combattere contro di te-
Si gettarono nuovamente l’uno contro l’altro, metallo contro metallo, entrambi con secoli di esperienza alle spalle, nonostante le differenze fra loro e i loro popoli, ad ogni combattimento il loro rapporto diventava più saldo invece di sgretolarsi.
Il che era assurdo, se si pensava alle centinaia di morti da entrambe le parti.
Esattamente come il suo popolo però, Germania conosceva meglio il territorio, e per quanto gradisse la compagnia dell’altro, non intendeva diventare una sua provincia.
Fu rapido e cominciò ad incalzarlo, sempre più veloce, fino a farlo cadere nella sua trappola.
Una leggera discesa, il terreno umido, Roma calibrò male il peso per proteggersi, scivolò e rotolo rovinosamente, andando a sbattere contro una roccia.
-Ouch!-
Adesso erano lontani dai combattimenti, nessun suono arrivava dai loro uomini, Germania lo raggiunse e si avvicinò a lui, sedendosi a terra.
-Battuto-
-Hai barato!-
-No, non ho barato, e lo sai bene…fammi vedere forza-
Il romano si tolse la casacca, scoprendo il petto e le braccia coperte di lividi.
-Pensavo di esserci andato più leggero…-
Prese una mistura di erbe da un sacchetto e cominciò a masticarle.
-Cosa…-
-Tranquillo, non voglio avvelenarti-
Quando furono mischiate fino a farne una poltiglia, cominciò a spalmargliela sui lividi.
-Cos’è?-
-Segreto germanico, non ti potrei nemmeno aiutare, siamo nemici ricordi?-
Il castano scosse la testa, appoggiandosi alla roccia dove aveva sbattuto.
-A me piace combattere, ma i miei capi a volte mi fanno impazzire-
-Noi vogliamo solo essere lasciati in pace Roma, non abbiamo mire verso i tuoi territori-
-Lo so, lo so…- si stava godendo a pieno le attenzioni dell’altro, non si aspettava una simile premura da parte sua -ma sai come funziona, noi obbediamo e basta-
-Sì, lo so bene…- continuava a massaggiarlo lentamente, anche se ormai era quasi inutile, Roma stava guarendo molto velocemente, come era nella loro natura -spero solo…-
-Cosa?-
Il biondo sospirò, guardandolo.
-Spero solo che non mi ordinino mai di invaderti a mia volta-
-Se te lo ordineranno, io sarò lì, pronto ad accoglierti con la spada in mano-
-Ci conto-
-E voglio che sia un combattimento serio-
-Cosa intendi?-
-Non ho letteralmente un graffio Germania, solo lividi, mi sento offeso-
Il biondo sospirò, finendo di massaggiarlo con la mistura.
Solo uno come lui poteva offendersi per non essere stato ferito abbastanza.
Con un gemito, Roma si alzò in piedi, rimettendosi la casacca.
-Spero che i miei uomini si siano ritirati, sono stufo di vedere gli umani morire come mosche-
Anche Germania si alzò, risistemandosi.
-Non dobbiamo affezionarci, anche se è molto difficile-
-Già…-
Tornarono al campo di battaglia a parecchi minuti di distanza, nella speranza che i loro capi non li vedessero.
Potevi ordinare a due Nazioni di combattere fra di loro, ma non potevi impedirgli di essere amici.

Ed eccomi qua con questa nuova, piccola storia!
Questa non è stata scritta per un challenge particolare, c'era un post dove si potevano lasciare dei prompt, e chi voleva semplicemente se li predenva u.u
Spero che queste storielle vi piacciano, alla prossima!
  
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