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Autore: S4t4n43L    16/07/2020    1 recensioni
I piani della sinistra Seele sono stati stravolti dall'arrivo del diciottesimo angelo, non previsto dalle Pergamene del Mar Morto.
Il Third Impact è stato evitato, ma il massacro ai danni della NERV ha lasciato il suo segno.
Mentre viene aperta un'inchiesta da parte delle nazioni unite l'umanità si deve preparare a quello che si prospetta essere un assedio perpetuo.
Genere: Azione, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era passato un solo giorno dall'abbattimento del diciannovesimo angelo, che non era riuscito a fare nessun danno al QG della NERV.
La pilota Rei Ayanami stava scontando una settimana di detenzione.
Francamente nessuno aveva saputo come reagire quando la pilota dell'unità EVA 00 aveva deciso di scagliare un'arma dal valore (e potenziale) inestimabile nello spazio senza alcun motivo. Tutti erano rimasti attoniti. Successivamente il suo superiore, il maggiore Katsuragi, aveva provato a difenderla, dicendo che era stata una decisione "sfortunata e dettata dallo stress", ma in verità nemmeno lei capiva perché Rei l'avesse fatto.
Venne richiesta una punizione esemplare, qualcuno parlò pure di istituire provvisoriamente un tribunale militare, ma alla fine non se ne fece nulla.
Le si presentarono degli ufficiali, le dissero che la sua era una condotta deplorevole, la accusarono di sfruttare a suo vantaggio l'essere una dei pochi piloti qualificati di unità EVA al mondo e non contenti la guardarono pure in cagnesco per un po'.
Infine venne presa la decisione di imprigionare Rei per qualche tempo.
Gli ispettori dell'ONU descrissero le celle nella base della NERV "buie, strette e alienanti", e nessuno ai piani alti voleva che QUELLA ragazzina venisse trattenuta in un luogo del genere. Non dopo i primi resoconti della commissione d'inchiesta.
I soldati della Eufor-CROC avevano stabilito un quartier generale negli edifici sopravvissuti all'esplosione dell'ordigno N2 a sud di quello che un osservatore statunitense aveva definito "Big Fucking Hole"(BFH), e fu a loro che venne data in custodia la prigioniera, con l'istruzione di rinchiuderla in una stanza austera, come si addice ad una cella, ma anche abitabile.
Quelli, che non capivano perché tutta quella premura, le prepararono una stanza similmente ad una camera d'albergo e ce la chiusero dentro. Ovviamente non potevano sapere che rispetto a dove abitava prima quella era una reggia.
Rei stava distesa sulla branda che le avevano lasciato e guardava fissa il soffitto.
Ripensava a quello che aveva fatto. Persino la sua collega era rimasta sbigottita e senza parole. Una volta rientrata alla base la signorina Katsuragi le aveva chiesto con le mani tra i capelli spiegazioni, e l'unica che lei era riuscita a fornire era:
-Volevo stare al gioco.
Quello che lei stessa non si spiegava era perché volesse stare al gioco.


Ufficiali ed esperti NERV e CROC si erano riuniti, sotto richiesta del consiglio delle Nazioni Unite, per parlare di armamenti, strategie, tecnologie, gestione dei fondi, eccetera.
Gli europei, che avevano già utilizzato la maggior parte dei fondi che erano stati loro concessi per la costruzione di due reattori N2 di un'unità EVA nuova di zecca, iniziarono subito discutere animatamente tra di loro sulla gestione delle poche risorse rimaste, chiedendo sporadicamente il parere dei loro collaboratori nipponici.
-...la verità è che non ce lo possiamo permettere. Voglio che si consideri l'idea di cessarne completamente l'utilizzo.
- I pallet gun hanno fatto da sempre parte dell'armamento standard delle unità EVA e-
- E si sono rivelati utili una sola volta se non erro, due al massimo. Dobbiamo abituarci all'idea che non stiamo combattendo una guerra convenzionale, non possiamo più aspettarci di vincere le battaglie con missili e proiettili, specie se i proiettili costano così tanto. Signorina Katsuragi, lei mi da ragione giusto?
Misato, che fino ad allora era rimasta in silenzio a godersi quei battibecchi, fu quasi sorpresa di poter ricevere la parola.
- Sì, è vero...generalmente i pallet gun si sono stati inutili contro gli angeli, ma questo è anche dovuto al fatto che ogni volta che ne affrontiamo uno ci troviamo di fronte ad un avversario del tutto diverso dal precedente.
- Ecco, grazie per aver sollevato la questione. Voi come vi approcciate allo scontro con questi avversari?
- Mi scusi, cosa intende?
- Lei stessa ha detto che la natura degli angeli cambia per ognuno di loro. Voi della NERV come vi preparate sapendo di andare a scontrarvi con un nemico così imprevedibile?
- Non facciamo nulla di particolare. Raccogliamo più dati possibili e poi formuliamo dei piani d'attacco, quando non ci è possibile raccogliere dati a sufficienza schieriamo gli EVA e ci prepariamo al combattimento. Conti alla mano gli angeli sembrano predilire gli attacchi "classici".
- Ma così facendo non siete più vulnerabili agli attacchi non convenzionali? Mi riferisco ad esempio a quello che è successo con il quindicesimo angelo.
- Vede signor Dupont, sappiamo ancora ben poco su questi nemici, per cui è difficile preparare delle precauzioni...quando non si sa esattamente a cosa prepararsi.
- Capisco.
- Signorina Katsuragi, restando sul tema degli angeli, potrebbe spiegarmi qualcosa che non mi è molto chiaro?
- Proverò a farlo al meglio delle mie possibilità.
- Il nuovo consiglio delle Nazioni Unite ha divulgato tra noi militari solo di recente l'informazione che esistono altri due angeli, tenuti segreti al pubblico, uno dei quali situato nelle profondità della vostra base.
- Sì...
-Bene, vorrei che mi dicesse tutto quello che sa su quella cosa.
- Ma...questa non dovrebbe essere una riunione che riguarda...
Tutti quanti nella sala la stavano fissando in silenzio.
- Sinceramente non ne so molto...
- Sicuramente ne sa più di ciascuno di noi.
Misato sospirò.


 Il signor Anderson, un uomo tra i 40 ed i 50, si stava rilassando all'ombra di un pino mentre guardava gli operai in lontananza dediti a staccare enormi cubi di carne dalla carcassa del diciottesimo.
Si chiese come avevano intenzione di smaltire tutta quella roba, poi facendo spallucce, come se stesse avendo un amichevole conversazione con la sua mente, si rispose che probabilmente quegli operai stavano staccando delle fette di angelo per portarsele a casa e farsele alla griglia.
Quell'attimo di spensieratezza si interruppe bruscamente quando scorse il cardinale Bonacelli avvicinarsi.
Dio quanto odiava quel vecchio ciccione! Certo non era l'unico dei suoi colleghi commissari a stargli antipatico, dalle poche volte che aveva parlato col generale Mayers, il commissario militare (quest'altra cagata poi...), era riuscito a capire che si trattava di un individuo squallido, ma per lo meno durante gli interrogatori stava zitto e lasciava parlare.
Al contrario quel vecchiaccio era...esuberante. Sempre con la domanda pronta. Aveva pensato domanda? Intendeva sempre con la CAZZATA pronta: sembrava che il suo unico scopo lì fosse far vedere a tutti gli altri quanto fosse fedele ed esperto di teologia, lanciandosi spesso e volentieri in interminabili prediche che si pensava fossero diventate antiquate otto secoli prima.
Il resto della commissione lo considerava "quell'idiota del Vaticano che ci portiamo dietro perché tutto questo circo l'hanno finanziato loro", ma il signor Anderson vedeva oltre quella mascherata. Sapeva bene che sotto quella copertura si celava una belva astuta, dal pelo irto e i denti aguzzi.
Lo aveva capito da quei comportamenti caratteristici di chi ostenta stupidità interrotti sporadicamente, come per errore, da osservazioni acutissime e ragionamenti brillanti.
Ora quell'uomo gli stava venendo incontro, probabilmente per lamentarsi dell'esclusione dall'interrogatorio di Rei Ayanami, o per insinuare qualche minaccia.
I suoi pensieri si erano talmente rabbuiati che si sentì quasi sorpreso quando il cardinale lo salutò bonariamente
-Salve dottore! Splendida giornata non trova?
Il vecchio ansimava, e prima che Anderson potesse ricambiare il saluto continuò:
-Si fa una bella scarpinata per arrivare qui eh? Il tragitto mi ha quasi ucciso. Non sono più un giovanotto come lei...
-Salve. Sì è una bella giornata.
Lo era fino a pochi secondi fa, si disse.
-E' un bel posto per rilassarsi.
-Già. Poi da qui posso vedere gli chef che si procurano la materia prima per la mia cena di sta sera.
Anderson fece cenno con la testa verso il cadavere dell'angelo e gli operai che lo stavano "affettando".
Il cardinale rise sinceramente.
-Avrà un bel po' da mangiare! E' sicuro di farcela?
-Se dovessi avanzare qualcosa lo metterò in un sacchetto e me lo porterò a casa per metterlo in frigo.
-Le servirà un sacchetto molto grosso...ed anche un frigo molto grosso. E poi per quanto ha intenzione di mangiare gli avanzi? Un secolo?
-Un modo come un altro di risparmiare sugli alimenti.
Risero. Poi seguì un silenzio imbarazzante.
-Sono venuto per parlarle di quella creatura, Rei Ayanami. Sono certo che in qualità di esperto tecnico-scientifico mi saprà rispondere in modo più che esaustivo.
Si comincia, si disse il signor Anderson.



P.S. Non sono ancora molto convinto del titolo e della fine dell'ultimo segmento quindi potrebbero esserci delle modifiche. Presto inoltre mi dedicherò alla revisione del primo capitolo.
P.P.S. Se vi è piaciuto / non vi è piaciuto / avete dei consigli da darmi / avete semplicemente voglia di insultarmi, non esitate a scrivere una recensione!
   
 
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