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Autore: Eleonora Black    16/07/2020    2 recensioni
-Questa storia partecipa ed è arrivata seconda al contest “Una giornata particolare” indetto da Artnifa sul forum di EFP-
«Che facce annoiate che avete, non ci abbiamo mica messo tanto. Una mezz’oretta massimo» dice invece Walburga, osservando le facce di Bellatrix e Sirius. «Dici poco…» borbotta quest’ultimo, zittendosi vedendo l’occhiataccia ammonitoria che gli ha lanciato sua madre. Ti alzi dal divanetto e riprendi la mano di Regulus, pronta a saziare il buco che da poco si è formato nel tuo stomaco. Beh, almeno una tappa era fatta!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Famiglia Black, Narcissa Malfoy, Regulus Black, Sirius Black, Sorelle Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra, Nuova generazione
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-Questa storia partecipa al contest “Una giornata particolare” indetto da Artnifa sul forum di EFP-

[Dispersi]

Scorpius era diventato una specie di rinascita per te. Era nato pochi mesi dopo la morte di tuo marito, del tuo Lucius, che t’aveva dato tanto amore quanta sofferenza. Guardandolo non puoi fare a meno di pensare a quanto gli somigli, a partire dai sottili capelli platinati che stai accarezzando nella speranza di farlo addormentare, agli occhi ghiacciati socchiusi, fino ai dolci lineamenti. Tipiche caratteristiche dei Malfoy, che ha preso ovviamente da Draco. Draco, il tuo bambino, ormai uomo già dai tempi di Hogwarts. Quanta sofferenza vi ha portato quella guerra, per questo mentre guardi tuo nipote speri che non debba mai essere condizionato da tutti quei pregiudizi che ne sono stati la causa. Vieni riscossa dai tuoi pensieri proprio dalla sua vocetta «Nonna, sai perché non riesco a dormire?» ti domanda, e senza aspettare una risposta te lo dice «Non vedo l’ora di domani, finalmente vengono Selene e Paride» riprende un attimo fiato e continua «era da quasi un mese che non li vedo, sai erano andati in vacanza con zia Daphne e zio Blaise, in Costa Azzurra. La zia adora il mare» finisce, rivelandoti il motivo della sua insonnia. Sorridi e riprendi ad accarezzargli i capelli «Lo so Scorp, ma prima ti addormenti prima passa il tempo, arrivi a domani e neanche te ne accorgi» gli dici con una piccola risata. «Te invece nonna da piccola ce li avevi dei cugini? Con cui giocavi quando anche te avevi otto anni?» ti chiede qualche minuto dopo, riportandoti a ricordare tempi che rammenti, in cui tutto era tranquillo e i vostri destini erano ancora uniti.

°°°

Se due giorni fa ti avessero detto che tua madre e tua zia avrebbero accettato ad andare direttamente a Diagon Alley, nel negozio della loro sarta di fiducia, anzi che far venire lei a casa, probabilmente ti saresti messa a ridere. Per questo mentre attraversi il corridoio (accompagnata dal rumore dei tacchi di tua zia che ogni volta che toccano il marmo rimbombano) mano nella mano con Regulus, non puoi fare a meno di pensare a quanto possano cambiare le cose. Altra cosa assolutamente strana? Beh, il fatto che tua zia Walburga abbia portato con sé i tuoi cugini. La presenza di Regulus non ti dà fastidio, anzi; siete nati lo stesso anno e quindi cresciuti insieme, affrontato le stesse lezioni private a casa Black, giocato insieme sin dalla più tenera età… insomma, lo consideri un vero e proprio fratello, più che un cugino, cosa risaputa in famiglia. Per questo quando gli hai afferrato la mano paffutella entrando nel negozio nessuno ci ha fatto particolarmente caso. Purtroppo non si può dire che lo stesso rapporto ce l’abbia con il soggetto che afferma di essere tuo cugino: Sirius Black. Già il fatto di essere stato smistato in Grifondoro qualche mese prima, cosa assolutamente insentibile per un membro della famiglia Black, dice tutto su di lui e sulla sua persona, anche se ognuno di voi evita di farlo notare ogni qualvolta viene ripreso da Walburga. Infatti proprio quest’ultima quando ha saputo del suo smistamento ha stretto gli occhi e detto che avrebbe scritto a Silente per farlo spostare immediatamente da quella “Casa di babbanofili”. Devi però ammettere che nonostante il suo carattere da ribelle è una persona buona, e con lui il divertimento è assicurato. Anche se in questo momento lo strozzeresti, visto che da quando vi siete smaterializzati all’ingresso di Diagon Alley non fa altro che sbuffare e lamentarsi. Neanche un’occhiataccia di tua zia lo ha fatto smettere, e le occhiatacce di tua zia farebbero spaventare persino una Banshee. All’improvviso sbatti contro qualcosa di duro, che si rivela essere la schiena di Andromeda. Ti massaggi la testa mentre sia lei che Regulus ti dicono in tono dolce di fare più attenzione. «Narcissa, attenta cara. Tutto bene?» ti domanda invece tua zia, e le rispondi con un piccolo sorriso. All’improvviso svoltate a destra e vi ritrovate in un piccolo salottino abbastanza illuminato. Le pareti e il pavimento sono in marmo, e sembrano fare risplendere ancora di più tutte le luci. In mezzo al salottino vedi un paio di divanetti uno di fronte all’altro e altrettante poltrone, tutti fatti con una stoffa celeste e ricamati d’oro. «I bambini si possono fermare pure qui, se voi siete d’accordo signore» dice la proprietaria e sarta del negozio, indicando la piccola area. «Grazie mille» risponde tua madre Druella «Fate i bravi, noi ci metteremo poco» continua rivolgendosi a voi. «Andromeda controllali tu, soprattutto Sirius» si intromette Walburga, facendo riferimento alla sua capacità di mettere tranquillità e ordine nel vostro gruppo, specialmente nei litigi di Sirius e Bella. Andromeda fa un piccolo sorriso e risponde con un “Sì zia”, appena udibile. Le due cognate Black escono dalla stanza, accompagnate dalla sarta, e voi rimanete soli.
«Si, zia,» dice dopo un po’ Bellatrix, mal imitando la voce di vostra sorella «come se fosse lei la più grande!» sbuffa poi, scostandosi dalla faccia un ricciolo nero. «Di certo è lei la più responsabile e matura, mica te!» ribatte invece Sirius, prendendo le difese di Meda. Se c’è una cosa che non capisci, è il forte legame che unisce Sirius e Andromeda. Sono due opposti, ma sin da quando erano piccoli hanno sviluppato un rapporto tutto loro. Sirius è sempre stato una spalla per Andromeda, le ha sempre asciugato le lacrime ogni volta che lei piangeva. La faceva ridere e dimenticare tutto, almeno per un po' di tempo. La stessa cosa vale per Sirius, che si è sempre rifugiato in Andromeda, si è sfogato e confrontato con lei. Neanche lo smistamento, che li ha affidati a due casate diverse, li ha fatto allontanare. Purtroppo non si può dire che Sirius lo stesso rapporto ce l’abbai con la maggiore delle Black, dato che questa è solo una delle innumerevoli volte in cui litigano e si scannano a vicenda. «E quella volta che hai rotto il vaso di nonna Irma? È stata colpa tua!» stavano appunto urlando adesso «Tu mi hai spinto, quindi la colpa è tua! E poi tu hai rubato tutti i biscotti che servivano per la visita di zia Cassiopeia!» «Non è vero! È stato Regulus, lui aveva fame!» «Io non centro niente!» si difese invece il diretto interessato. Se non fosse per la voce autoritaria di Andromeda quei due starebbero ancora a litigare. Ha solo 11 anni tua sorella, eppure è una tipetta che si va valere e rispettare. «Smettetela! Non ho voglia di passare così un’intera ora!» «Un’ ora!? Mamma ha detto che ci metteva solo qualche minuto…» biascicò Sirius, che si zittì all’occhiata ammonitoria di Meda «Stavo dicendo, prima che qualcuno mi interrompesse, che dobbiamo fare qualcosa. Avete idee?» chiede. «Cissy, quale era il gioco che mi stavi spiegando l’altra volta?» ti chiede Regulus dopo un po', sistemandosi bene sul divanetto che condividete e rompendo il silenzio che si era formato. Metti su una faccia dubbiosa e cerchi di ricordare a cosa si riferisce Regulus. Improvvisamente spalanchi la bocca emettendo un suono di assenso, mentre ti lisci le pieghe della gonna, ed inizi a parlare «Uno di noi dice una parola, e quello che viene dopo deve dirne un’altra, che però inizi con l’ultima sillaba di quella precedente» spieghi tutto d’un fiato, mentre osservi il sorriso che si sta formando sulle facce degli altri Black. L’unico che sembra non capire è Sirius che infatti ti chiede un esempio, «Se la mia parola è “ piuma ”, Meda, che viene dopo di me» dici indicando la brunetta alla tua destra «dovrà dire una parola che inizi per “ ma ”»finisci, e lui annuisce con la testa, segno che probabilmente ha capito. «Quindi lei potrebbe dire “ materasso ”» «Giusto!» «Mica ci voleva tanto» commenta invece Bellatrix con aria superiore, prendendo in giro il cugino. «Stai zitta che neanche te avevi capito, però non lo volevi dire perché sei orgogliosa!» «Quell’aggettivo dovrebbe corrispondere a te data la tua sporca casata!» «Grifondoro non è sporca!» «Ragazzi basta…» tenta Regulus, e tu gli dai manforte «Ha ragione Regulus, iniziamo a giocare. Io dico bacchetta» inizi, e i due litiganti sembrano essersi calmati, anche se serve sempre la guardia alta con quei due. «Mmm… tasca!» esclama dopo un po' Meda. «Sirius tocca a te» «Scatola» «Lago» «Sai Reg, c’è un lago ad Hogwart, si chiama il Lago Nero. Se ti avvicini troppo esce una piovra che con i suoi tentacoli ti porta fino in fondo e ti lascia morire annegato» commenta Sirius, che dopo qualche secondo scoppia a ridere vedendo le facce spaventate che avete fatto te e Regulus. Anche Bella si unisce alla risata, mentre Andromeda alza gli occhi al cielo. «Dai Sirius, non è divertente…» commenta tuo cugino, e non puoi che dargli ragione «Appunto!» «Incredibile come si spaventano per ogni cosa diciamo loro» esclama invece la maggiore delle Black guardando Sirius, mentre entrambi ridono ancora. Quando diventano complici sono terribili. Continuate a giocare per almeno un quarto d’ora, sparando nomi, oggetti e qualsiasi cosa vi venga in mente, fino a quando i due fratelli Black comunicano che si stanno annoiando. «E ora?» chiede Bellatrix, ormai stravaccata sulla poltrona in un modo che poco si addice ad una Black. «Ora dormiamo!» esclama Sirius, sdraiandosi completamente sul divano e mettendo le scarpe sulla stoffa. «Le scarpe, Sir!» esclami infatti, sperando che ti ascolti almeno per una volta. Lui in risposta emette un grugnito ben poco dignitoso e sposta appena le scarpe, lasciandole a penzoloni. Appoggi la testa sulla spalla di Regulus, cercando una posizione comoda con cui aspettare tua madre e tua zia, ed inizi ad attorcigliarti una ciocca bionda intorno al dito. Sei l’unica tra le tue sorelle che ha ereditato i tipici capelli Rosier, mentre i tuoi occhi sono il marchio fabbrica dei Black. Andromeda invece da vostra madre aveva ereditato un po' di verde all’esterno dell’iride, anche se il primo colore che risaltava era ovviamente il grigio. Bella invece era una Black in tutto, anche se gli occhi tendevano ad essere un po' sul nero. Vieni riportata alla realtà dalla voce di Sirius, o meglio dai suoi sbuffi, neanche fosse una teiera da the. Gli lanci uno sguardo di rimprovero, che non sembra servire niente. «Non c’è un orologio in questa benedetta stanza?!» chiede invece. Ti guardi intorno e ne trovi uno proprio di fronte a te. Circolare, fatto probabilmente in oro rosa o un materiale simile. «Proprio dietro di te» esclami, e lui ringrazia, dicendo poi qualcosa su quanto ci mettessero a trovare un solo abito, con tutti quelli che hanno. Sinceramente non puoi dargli torto.

«Eccoci!» esclama una voce che scopri essere quella di tua madre, appena sbucata dalla porta con Walburga «Prima di ritornare a casa passiamo nella sala da the qua di fianco, ho una certa fame» commenta. «Che facce annoiate che avete, non ci abbiamo mica messo tanto. Una mezz’oretta massimo» dice invece Walburga, osservando le facce di Bellatrix e Sirius. «Dici poco…» borbotta quest’ultimo, zittendosi vedendo l’occhiataccia ammonitoria che gli ha lanciato sua madre. Ti alzi dal divanetto e riprendi la mano di Regulus, pronta a saziare il buco che da poco si è formato nel tuo stomaco. Beh, almeno una tappa era fatta!

°°°

«Si tesoro, eravamo un gruppetto particolare» gli rispondi «Purtroppo ci siamo allontanati quasi tutti una volta entrati a Hogwarts…» «Me li fai conoscere prima o poi?» ti chiede. Lui però non sa la fine che è spettata ad ognuno di voi: il primo ha scelto troppo tardi, e ora il suo ritratto è sostituito da un teschio. Il secondo è morto rinnegato, ucciso dalla sua stessa cugina. La terza si è fatta trascinare nelle spine della pazzia, così seducenti quanto mortali. La quarta ha scelto il vero amore ai sottili fili d’ora che presto l‘avrebbero collegata ad un marito non voluto, e ora ha perso tutto. Infine te, la quinta, il fiore, porti alto il nome ormai estinto della famiglia Black, ma con un altro cognome. Black, Un cognome, una maledizione, che ha trascinato tutti voi nell’oblio.





Ehy!
Finalmente dopo molto tempo torno a pubblicare! Questa storia partecipa appunto ad un contest, e come partecipare se non con la mia famiglia preferita? Ci terrei a precisare alcuni punti della storia, per chi magari non avesse capito:
°Nel mio universo Daphne e Blaise sono sposati e hanno avuto due gemelli, due miei OC, appunto Paride e Selene. Nella famiglia Greengrass c'è l'usanza dei nomi mitologici greci, quindi l'ho rispettata! Paride era un principe troiano che però fece guerra con i greci, mentre Selene è la titanessa/titana della luna, in più è uno dei miei nomi preferiti!
°So che le tre sorelle Black sono più grandi di Sirius e Regulus, ma ho preferito modificare leggermente le età, in modo che i più piccoli avessero la stessa età, quelli di mezzo anche mentre Bella ha due anni in più di Meda e Sirius.
°Nella seconda parte, dove Narcissa pensa alla fine dei suoi cugini, li ho messi in ordine di morte: Regulus è il primo e il teschio si rferisce all'arazzo. Quando è morto inaffti il suo ritratto è stato sostituito. Il secondo è Sirius, ucciso da Bella. Quest'ultima è la terza, mentre Andy è la quarta, e Cissy è la quinta.
Detto questo scappo; se la storia vi ha fatto piacere ci terrei ad ua piccola recensione:

Elly Black
   
 
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