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Autore: GReina    16/07/2020    0 recensioni
[Jily + accenni di Romione; Timetravel, Maraunders' Era]
Harry, Ron ed Hermione si ritrovano "come per magia" nel 1976 davanti a quattro molto scettici Malandrini e Lily i quali stentano a fidarsi di tre ragazzi sconosciuti che sono riusciti ad aggirare tutte le protezioni di Hogwarts arrivando non visti nella Sala Comune Grifondoro.
Genere: Azione, Guerra, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, I Malandrini, Il trio protagonista, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Una volta scesi dal treno, non incontrarono Harry, Ron ed Hermione se non in Sala Grande, quando – adocchiata la testa rossa di Ron – li raggiunsero. Come avevano raccontato a James e Sirius durante il viaggio, Remus, Lily e Peter parlarono al trio di come avevano passato le feste, poi, una volta finito di cenare, non persero tempo e salirono in dormitorio: Lily, in particolare, aveva messo agli altri una certa fretta. Arrivati in camera, la rossa chiuse la porta e si voltò verso gli amici con un sorriso raggiante
“Cercavate un modo per poter ascoltare cosa dicono i Serpeverde in Sala Comune, giusto?” James si fece subito attento
“Hai trovato una soluzione?” disse, speranzoso e colpito; Lily annuì
“L’inizio di una soluzione, in realtà.” andò a sedersi su uno dei letti, accanto a James, poi tirò fuori dallo zaino uno strano arnese: James si era chiesto come mai la ragazza non avesse lasciato la borsa insieme agli altri bagagli, ma aveva presto lasciato quel dettaglio in secondo piano. L’oggetto babbano che ne venne fuori era grande poco più di due palmi, nero e a forma rettangolare. Se James avesse dovuto indovinare cosa fosse, avrebbe detto una radio
“Ho portato diverse cose che potrebbero esserci utili, ma per ciò che dobbiamo fare credo che questo sia il più adatto.”
“Cos’è?” le chiese James mentre Sirius prendeva in mano l’oggetto e lo studiava
“È un registratore.” spiegò Hermione, Lily annuì
“Si preme questo pulsante” la rossa ne indicò uno “e le parole che vengono dette rimangono impresse nel nastro. Una volta finito di registrare, si riavvolge, si preme quest’altro e si può riascoltare tutto.”
“È geniale!” sorrise Sirius “Adoro i babbani.” Lily rise
“Il problema è che il nastro è in grado di registrare solo per mezz’ora, e ovviamente il registratore deve trovarsi nella Sala Comune, per poter sentire cosa dicono.” continuò a spiegare la ragazza; James si fece passare l’oggetto
“L’idea è perfetta.” disse “Ci serve solo che sia più piccolo e che duri più a lungo.” a quel punto, Remus si alzò da terra e si avvicinò a James; prese il registratore e – premendolo in un punto – fece scattare una serratura dalla quale uscì un altro piccolo oggetto
“Questa è la cassetta.” spiegò ai purosangue “È dove le voci rimarranno impresse. Incantarla per estendere la portata del nastro non sarà difficile.” Lily annuì
“Credo di essere in grado anche di ridurre le dimensioni dell’apparecchio, ma non sarà facile.”
“Posso aiutarti io.” si offrì James, ma Hermione scosse la testa
“Per modificarlo è meglio conoscere bene il meccanismo, meglio che l’aiuti io.”
“Ora bisogna capire come farlo arrivare nella Sala Comune Serpeverde.” seguì qualche secondo di silenzio interrotto da Ron
“Che ne dite della Pozione Polisucco?” James vide Harry sorridere e concordare
“Scommetto che con quella riusciremo ad entrare nella Sala Comune.”
“Sì.” disse Sirius, James si voltò verso di lui e lo trovò adombrato. Ne scoprì il motivo subito dopo: “Parlerò con mio fratello Regulus e in qualche modo gli prenderò dei capelli.” James strinse i pugni
“Vengo con te.” disse, ma il fratello scosse il capo
“Non accetterà mai di parlarmi se ti vede.”
“Non mi vedrà, allora.” tenne il punto l’altro “Scusa Felpato, ma non ti lascio solo con lui.” continuò risoluto “Starò sotto il Mantello dell’Invisibilità ed uscirò solo se ce ne sarà bisogno. Mentre tu lo distrai io gli taglio una ciocca di capelli.” Sirius parve soppesare le sue parole per un po’, infine annuì.
***
Viste le poche doti pozionistiche del gruppo, alla fine fu deciso che sarebbe stata Lily ad occuparsi della Pozione Polisucco. Hermione, Remus ed Harry si sarebbero occupati del registratore ed infine James e Sirius di recuperare i capelli che gli servivano. Il tempo per gli allenamenti, inevitabilmente, diminuì, quindi James pensò bene di intensificarli.
Quel martedì Harry, Ron, James e Sirius ebbero una lunga sessione d’allenamento di Quidditch: qualche giorno prima il Capitano aveva mandato un membro della squadra ad assistere agli allenamenti dei Tassorosso e quello che aveva visto era preoccupante. Finito di fare esercizio, Harry corse da Remus ed Hermione che avevano già iniziato a modificare l’oggetto babbano. Stettero a lavorare sul registratore per ore e alla fine della giornata Harry era distrutto e senza che avesse scritto una sola riga del tema assegnato per l’indomani. Erano pronti per coricarsi quando James gli consegnò una pergamena
“Il tuo tema di Trasfigurazione.” disse “L’ho incantato in modo tale che sembri la tua scrittura.” Harry afferrò il compito, stupito
“Cavolo, grazie!”
“Nessun problema.” gli sorrise suo padre.
Quel ritmo serrato continuò per tutto il mese successivo: lezioni, compiti, duri allenamenti di Quidditch, ancora più duri duelli nella Foresta, ricerche in biblioteca ed infine lavori per l’Ordine. Lily aveva quasi finito di preparare la pozione quando Sirius dichiarò che era arrivato il momento di parlare con Regulus.
***
Ogni volta che potevano, finito di cenare, James e Sirius si aggiravano dalle parti dei sotterranei nella speranza di incontrare Regulus. Ad ogni rumore, James scattava sotto il mantello, ma per le prime tre sere non ebbero fortuna. La quarta, finalmente, incontrarono Regulus in compagnia dei fratelli Carrow. Il Black notò subito Sirius, ma – a parte la smorfia di sufficienza che gli rivolse – non parve interessarsi a lui
“Regulus, dobbiamo parlare.” i tre Serpeverde si fermarono
“Non ho niente da dirti.”
“Allora ascolterai.” seguì un attimo di pausa “Ti prego.” aggiunse poi Sirius, Regulus rise sprezzante e le budella di James si accartocciarono
“Ti si addice, supplicarmi.” disse beffardo “Che cosa vuoi?”
“Da soli.” rispose l’altro, Regulus fece un cenno della testa e i Carrow andarono via
“Qualche ripensamento sul tuo stile di vita?” chiese allora il Serpeverde “Vuoi che faccia da tramite con mamma e papà?” Sirius rise e la sua espressione divenne il riflesso di quella del fratello
“Volevo chiederti la stessa cosa.” James iniziò ad avvicinarsi a Regulus
“Non credo che tu possa fare da tramite tra me e mamma e papà.” lo prese in giro, ma Sirius aveva smesso di scherzare
“Regulus, pensa a quello che fai.” l’altro roteò gli occhi
“È sempre la stessa storia con te, eh Sirius? Quando imparerai che nessuno mi ha fatto il lavaggio del cervello? Io sono esattamente dove voglio essere.”
“Allora è così.” mentre i due continuavano a parlare, James si appostò alle spalle del più piccolo “Ti rendi conto di quello che vogliono fare Orion e Walburga? Di quello che vuole Voldemort?” a quel nome, Regulus sussultò
“Come osi pronunciare il suo nome!”
“Non cambi il tuo nome in Voldemort se non vuoi che gli altri lo pronuncino.” Sirius rise mentre le vene del collo di Regulus iniziavano a pulsare “Vuoi davvero seguire una persona del genere? Uccidere tutti i natibabbani, sottomettere chiunque non sappia usare la magia. Non puoi volere veramente una cosa simile.”
“Tu non sai cosa voglio!” si alterò, fu allora che James liberò la mano con la quale reggeva la bacchetta dal Mantello e gli tagliò una piccola ciocca di capelli “Tu hai disonorato la tua Famiglia e il tuo Sangue, io non lo farò. Se c’è qualcuno, qui, a cui hanno fatto il lavaggio del cervello, quello sei tu. Quel Traditore del suo Sangue che chiami fratello,” continuò sprezzante “ti ha deviato, ti ha fatto dimenticare cosa voglia dire essere purosangue, il compito che abbiamo nel portare avanti stirpi pure di streghe e maghi.” Sirius rise sonoramente
“Ci credi davvero?” disse “Fino ad oggi credevo di poterti salvare…” continuò “ma mi sbagliavo. Credo che James lo sapesse già,” Sirius guardò oltre la spalla di Regulus, nello stesso punto in cui aveva visto apparire la mano dell’amico “ma mi ha sempre sostenuto: quando parlavo di come farti tornare in te, quando pensavo a dove avremmo potuto abitare insieme.” rise ancora, per nulla divertito “E pensare che ti aveva anche offerto casa sua. Casa Potter, casa mia. Che stupido che sono stato, avrei offerto il tetto dei miei genitori ed una serpe.” disse schifato “Ho chiuso.” concluse, e fece per andarsene
“Quindi finisce così?” lo fermò Regulus
“Ti sto accontentando, fratellino. Mi hai convinto: sei esattamente dove vuoi essere, immagino che ci vedremo sul campo di battaglia, quanto la guerra scoppierà.” adesso James si trovava a metà strada tra i due Black, ed ebbe come la sensazione di vedere qualcosa, nello sguardo del più piccolo “Sai di volere qualcosa quando lo perdi.” pensò; arrivò vicino a Sirius, gli diede un colpo sulla spalla e, insieme, si diressero verso la Torre di Grifondoro.
***
“Presi!” James e Sirius entrarono vittoriosi in dormitorio, quella sera. Harry distolse lo sguardo dal registratore quasi pronto per vedere Sirius reggere esultante un’ampolla con dentro dei capelli neri. Anche James pareva parecchio soddisfatto, eppure Harry ebbe come l’impressione che provasse a non darlo a vedere. Lily andò verso di loro complimentandosi, afferrò l’ampolla e vi guardò dentro per poi annuire
“Basteranno almeno per due, forse tre volte.”
“Non potevo prenderne di più, o qualcuno avrebbe potuto notarlo.” gli altri annuirono concordi
“Tu a che punto sei con la Pozione, Lily?” le chiese Sirius
“Ci vuole ancora una settimana.”
“È ancora al sicuro?” la rossa annuì
“L’idea di Hermione si è rivelata perfetta. Nessuno va nel bagno di Mirtilla Malcontenta, ed il calderone è perennemente disilluso.”
“Il registratore e il resto?” chiese a quel punto suo padre avvicinandosi agli oggetti in questione
“Tutto quasi pronto.” gli rispose Harry. Del registratore che aveva portato Lily dalle vacanze, ormai, non era sopravvissuto nulla se non il colore: le dimensioni si erano ridotte a quelle necessarie per contenere la cassetta e la forma non era più rettangolare bensì sferica con un piedistallo che la manteneva in piedi. I pulsanti erano nascosti nella base, mentre il microfono – presente nella parte curva dell’oggetto – sarebbe stato incantato in modo tale da far sembrare la sua superfice ruvida e piena di fori, invece liscia e semiriflettente. Il piedistallo era argentato e le piccole gambe su cui la sfera poggiava era a forma di serpente in modo tale da sembrare un normale oggetto da poter trovare nella Sala Comune Serpeverde. Il tutto, infine, era stato copiato con geminio con due sole differenze: la seconda sfera aveva le casse invece che il microfono ed il piedistallo con dei leoni dorati piuttosto che con dei serpenti argentati. I due oggetti erano collegati tra loro in modo tale che il gruppo avrebbe potuto sentire cosa captava la sfera argentata attraverso quella dorata.
“È perfetto!” si complimentò James rigirandosi tra le mani l’oggetto che avrebbero dovuto nascondere nella Sala Comune nemica
“Be’, suppongo che adesso almeno per una settimana potremmo tornare ai nostri cari e vecchi allenamenti: lunghi, ma meno sfiancanti!” propose a quel punto Sirius, James rise
“Accordato. Dalla settimana prossima si riprende con lo spionaggio.”
   
 
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