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Autore: Lisbeth Salander    17/07/2020    9 recensioni
Raccolta, senza pretese, di brevi momenti di vita tra James e Lily.
1. You're the One that I want
2. Viceversa - che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male
3. Tutta colpa di Trasfigurazione Oggi
4. Once in fifteen minutes [dalla Serata Drabble organizzata da Gaia Bessie su Facebook]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Breve nota introduttiva:
Un po’ la passione per la coppia in questione, un po’ attraverso un gioco di scrittura che mi ha spinto spesso a scrivere di loro, ho deciso di creare questa raccolta per fotografare momenti dedicati a loro, momenti tendenzialmente felici, finestre sulla loro vita insieme. Ognuno può essere letto indipendentemente dall'altro e non ci sarà un aggiornamento fisso. Seguirà semplicemente l'ispirazione, se ci sarà.
Mi rendo conto che il titolo «We’ve got all your life and mine» associato a due personaggi che sono morti a ventun anni potrebbe sembrare stridente ma, in verità, i momenti di cui mi piacerebbe trattare qui sono proprio legati all’ordinario, a chi ha tutta la vita davanti. 


 
We've got all your life and mine
 
You’re the One that I want 


Settembre 1978

Non accadeva frequentemente che Lily sentisse nostalgia del mondo Babbano ma qualche volta non poteva farne a meno, soprattutto quando trascorreva del tempo con i suoi genitori ed avvertiva l’esigenza di tornare ad essere parte di quel mondo. 
Quel giorno, però, non aveva soltanto scelto di riconciliarsi con il mondo dei Babbani ma aveva deciso di trascinarvi James che riusciva a combinare ancora più disastri che nel mondo magico.
Convincerlo non era stato difficile, anche se il ragazzo aveva manifestato alcune perplessità, poco convinto dai meccanismi babbani che Lily gli aveva spiegato tutto il pomeriggio
«Mi puoi ripetere com’è che funziona precisamente?» chiese James con le braccia conserte e l’aria scettica.
«Oh, James! È la terza volta che te lo spiego. Mi hai promesso che saremmo andati in ogni caso!» replicò Lily impaziente.
«Va bene, va bene. Ho promesso! Andremo, ma tu sei sicura che non è pericoloso?».
«Ci portano i bambini. E poi pensavo che fossi impavido e senza paura da bravo Grifondoro».
«Paura? Ti piacerebbe, Evans. Sei stata tu a dire che è tutto buio e pieno di luci».
«È buio perché si devono vedere delle immagini».
«E com’è che si vedono?».
Lily scosse la testa sorridendo, prima di avvicinarsi a James e poggiare un bacio rapido sulle sua labbra.
«Era un tentativo per farmi smettere di fare domande?» chiese lui divertito, bloccandola in un abbraccio serrato.
«Spudorato».
«Penso di aver bisogno di un altro po’ di incentivo» ghignò lui avvicinandosi per un bacio appassionato «E comunque, Moony è molto più bravo di te a spiegare come funzionano i Babbani».
Lily scoppiò a ridere e si lasciò andare, consapevole di aver vinto quella piccola battaglia.
«Sai», sussurrò, «quello che ti ho proposto è proprio uno dei posti preferiti dai fidanzati Babbani per pomiciare».
Il viso di James si illuminò e la bocca si aprì nel più largo dei suoi sorrisi.
«Questo Remus non me lo avrebbe detto! Credo proprio che mi piacerà questo cimena».
«Ti compro anche i popcorn» continuò Lily con tono persuasivo.
«Che cosa sono?» chiese nuovamente sospettoso.
«Li mangiano i bambini, James. Non è niente di strano e sono sicura che li adorerai».
«Sì ma spiegami di cosa sanno».
«Di cosa sanno le Api Frizzole?» replicò lei con impazienza.
«Di Api Frizzole, ovviamente» rispose il ragazzo.
«Ecco! I popcorn sanno di popcorn».
«E a te piacciono?» chiese incuriosito.
«Non li mangio da un po’ di anni ma, sì, mi sono sempre piaciuti molto» ammise con un pizzico di nostalgia.
«Allora, li prendiamo» le sussurrò James abbracciandola ancora. 


«Non trovi che mi somigli?» chiese James, non appena usciti dallo spettacolo del film che prometteva di essere il film dell’anno. Era per questo fantomatico Grease1 che Lily aveva insistito così tanto per andare in quel posto così affollato e pieno di strane luci.
La principale difficoltà di portare James Potter al cinema era stata quella di farlo tacere per tutta la durata del film. Era stata soltanto la velata minaccia di Lily di scagliargli un Silencio a tenere a freno la sua nota indole chiacchierina.
«Ma chi? Danny Zuko?».
Lily non riuscì a trattenere le risate.
«Secondo me, ci somigliamo» decretò lui, fissandola fintamente imbronciato e con le braccia conserte.
«Potreste essere fratelli, in effetti. Separati alla nascita!» fece finta di assecondarlo lei, «Soprattutto per la chioma perfetta».
James si passò una mano tra i capelli, in un gesto che Lily aveva tanto odiato in passato ma che considerava oggi tanto familiare e che non poteva non guardare con dolcezza.
«È inutile che fai la sarcastica, Evans» ribatté, poi, avvicinandosi, «Lo so che li adori».
«Soltanto perché penso che riflettano il caos della tua mente» concluse sorprendendolo con un bacio all’angolo della bocca.
«Comunque, abbiamo anche altre cose in comune. Oltre ad essere innegabilmente i più belli del gruppo…».
«Siamo fortunati che Sirius non sia nei paraggi, altrimenti su questo argomento sareste andati avanti per ore».
«Inutilmente perché c’è poco da dire: sono il più bello e proprio tu non puoi negarlo» sentenziò James, afferrandola per la vita ed attraendola a sé.
«Sì, sei carino, Potter» lo provocò lei.
«Dopo oltre un anno, potresti anche sbilanciarti un po’ con i complimenti» rise lui «A parte questo fondamentale aspetto, anche lui cambia per amore».
Lily si sciolse in un sorriso, stringendosi ancora di più a James, pensando al suo enorme percorso di crescita degli ultimi anni.
«Non è che cambia. Fa finalmente vedere la parte migliore di lui».
«La tua spiegazione mi piace di più, come sempre» concluse lui, ridendo.
«E dimmi un po’…sai anche ballare e cantare come Danny?».
«Così mi offendi! Hai forse dimenticato l’esibizione mia, di Sirius e Peter alla Festa di Natale di Lumacorno al quarto anno?» chiese, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Quell’anno James, Sirius e Peter avevano improvvisato un piccolo spettacolo alla festa di Lumacorno, stregando gli strumenti della piccola orchestra che il professore di Pozioni aveva invitato e scappando poi a gambe levate prima che lui fosse in grado di dar loro una punizione.
«Peter ha innegabilmente più talento canoro di te e Sirius!» commentò Lily, mordendogli appena la guancia.
«Ma io ballo meglio!» protestò James mentre lei scuoteva la testa divertita, prima di baciarlo ancora.
«Sei un disastro» commentò, «ma, non so come sia possibile, sei l’unico che voglio2, Potter». 
James sorrise, in quel modo particolare che - Lily sapeva - riservava solo a lei.
«Io l’ho sempre saputo ma tu eri un osso duro» disse soddisfatto mentre si incamminavano verso l’uscita del cinema. 
«Ma, quindi, se tu somigli a Danny, io sarei Sandy?» chiese lei, con aria leggermente scettica. 
«Tu sei molto più bella di Sandy» disse James, «Vedi, è così che si fanno i complimenti!». 
«Sei troppo di parte. Lo dici solo perché sei il mio ragazzo».
«È incredibile che tu non sappia neanche come si accettano i complimenti. Tra l’altro, sai bene che lo avrei detto anche se non stessimo insieme!» replicò lui, pizzicandole il naso a mo’ di scherzo.
«Tu riusciresti a dire persino che canto meglio di lei!».
James si fermò di colpo fuori il vecchio cinema di Cokeworth, fingendo di dover ponderare la risposta.
«Mi spiace ma questo non posso proprio dirlo» concluse suscitando il broncio divertito di Lily.
«Pensavo di avere un futuro come cantante magica. Peccato!» commentò lei, simulando un tono affranto.
«In effetti, c’è una cosa in cui potresti migliorare» aggiunse, improvvisamente, James, «Potresti comprarti quei vestiti che indossa alla fine?».
«Scordatelo, cocco3».

 

1 Per un fortunato caso, ho scoperto che il film Grease è effettivamente uscito nel Regno Unito il 13 settembre 1978.
2 È la traduzione letterale in italiano del titolo della famosissima canzone You're the One that I want. Non la riascoltavo in italiano dai tempi delle medie (ed ormai sono passati davvero tanti anni) ed ho scoperto che è stato tradotto con Sei fatto per me. Non ce l'ho fatta ed ho deciso di seguire la versione inglese.

3 Riprende la battuta di Sandy versione Pink Lady 'Dimmi tutto cocco'.


Note conclusive: Questa storia nasce dall'iniziativa Scrivimi del gruppo Facebook Caffé e calderotti. Le indicazioni datemi da  BlackLoony (https://efpfanfic.net/viewuser.php?uid=120006):
1. Coppia: James/Lily (obbligatoria)
2. Prompt: Lily vuole fare qualcosa di Babbano.
3. Genere: Commedia. 


 
   
 
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