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Autore: ekslytherin    13/05/2005    8 recensioni
Ehilà!! Ecco a voi una bella one-shot, che accompagnerà il terzo chappy della mia fic "HERO", che tra poco posterò... Leggete in tanti please!! :-) BaX ek
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per quanto mi è concesso…

Per quanto mi è concesso…

“Per quanto mi è concesso, ti amo…”

Non sapevo cosa dire quando ho sentito queste parole uscire dalle tue labbra.

Non me le sarei mai aspettate da te.

In fondo all’inizio è stato tutto un gioco, abbiamo fatto iniziare questa storia per trasgredire alle regole, per fare qualcosa di veramente amorale secondo i parametri di tutto il mondo magico e per attirare l’attenzione su di noi.

Giuro che non avrei mai pensato che saremmo arrivati a questo punto.

E pensare che eri anche scettico della mia idea, ci ho messo due giorni a convincerti…

*** FLASH BACK:. 6 MESI PRIMA ***

La giornata non era delle migliori, contando che erano i primi di Settembre; la scuola era iniziata da appena un giorno ma si sentiva già l’aria nuova che animava il castello della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts: da quando, due mesi addietro, era stato sconfitto definitivamente il Lord Oscuro, l’intero mondo magico aveva ricominciato a respirare e a fare sonni tranquilli.

L’ultima battaglia era stata durissima ma non aveva causato troppe perdite visto che i due personaggi principali del conflitto si erano trovati immediatamente ed avevano ingaggiato subito uno scontro all’ultimo sangue.

La vittoria era stata schiacciante, con Voldemort era caduto pure il suo esercito: i dissennatori erano stati disintegrati una volta per tutte perché reputati troppo pericolosi mentre i mangiamorte erano morti tutti, a parte quelli convertiti.

Per questo motivo a scuola per la prima volta nella storia della magia si potevano osservare dei Serpeverde che comunicavano con ragazzi di altre casate senza insultare o lanciare incantesimi; i figli di mangiamorte erano più tranquilli perché la maggior parte non condivideva i pensieri dei genitori ed ora erano finalmente liberi dalla loro oppressione.

Alcuni Serpeverde tra gli altri saltarono all’occhio tra quegli studenti che conversavano con alunni di altre case: Pansy Parkinson, Blaise Zabini e nientemeno che Draco Malfoy, la Serpe per eccellenza!

I tre stavano parlando con un gruppetto di Corvonero della lezione che avevano appena trascorso assieme le loro case quando nella sala grande fecero il loro ingresso Ronald Weasley, che nell’ultimo periodo era ancora cresciuto arrivando all’altezza di 1,85 ed aveva i capelli lunghi legati in una coda alta di cavallo, simile a quella che aveva suo fratello maggiore, Hermione Granger, che era diventata davvero una bella ragazza con i capelli scalati che le arrivavano fino a poco sotto le spalle, e dietro a questi due un ragazzo che tutta la popolazione della scuola stentò a riconoscere, occhi verdi illuminati da un brillio divertito, capelli corvini lunghi fino quasi al fondo schiena legati in una coda bassa da cui però si liberavano alcuni ciuffi ribelli, carnagione chiara, molto più bianca rispetto agli anni passati, ed una benda che lo ricopriva interamente dalle punte delle dita della mano destra fino alla spalla della stessa, che si intravedeva grazie alla camicia dell’uniforme con le maniche rimboccate fino poco sotto i gomiti ed ai primi due bottoni aperti: Harry James Potter.

Dire che tutta la sala si girò a guardarli sarebbe un eufemismo, non si sentiva una mosca volare, sembrava che tutti i ragazzi fossero in apnea.

Come risvegliata da una trance, la stanza tornò viva e tutti gli studenti della casa Grifondoro si catapultarono dai tre; se Draco Malfoy era la Serpe per eccellenza, Harry Potter era il re dei Grifoni.

Li presero sulle spalle e cominciarono a farli saltare, in men che non si dica si videro un Ron, una Hermione ed un Harry volanti per la Sala Grande.

- Siete stati grandi ragazzi! Silente ci ha raccontato cosa avete fatto!-

- Si! Ci ha detto come avete vinto contro Voldemort!-

Appena Colin Canon disse quel nome, Harry, che era in quel momento a mezz’aria, si arrestò esattamente dov’era, destando lo stupore generale.

Piano pano tutti grifoni si allontanarono lasciando al centro del cerchio che si stava formando attorno ad Harry, ancora in aria, solo Ron ed Hermione.

- Come hai fatto Harry? Da quando sai volare?-

- Non dire assurdità, Colin, Harry non sa volare! E’ solo…-

- Non dirglielo Herm! E’ divertente!-

Il moro cominciò a scendere, non dopo aver scoccato un’occhiataccia a Ron, che aveva fermato la loro amica.

- Da quando, Colin, usi il nome di Voldemort?-

Il ragazzo prima di parlare stette un attimo zitto, si sentiva intimorito da Harry, sembrava molto cambiato da quando aveva combattuto contro il Lord Oscuro; Harry d’altronde guardava Colin come se stesse pensando quale maledizione scagliargli.

- Bè… Bè ecco… Da quando lo hai sconfitto.., Non dovrei, Harry?-

Ci fu ancora silenzio, che fu interrotto solo dopo che Hermione si avvicinò al giovane Potter e gli diede una gomitata nelle costole, lasciando tutti basiti tranne Ron che se la rideva sotto i baffi.

- Smettila Harry! Lo stai spaventando! Te lo avevo detto che i capelli lunghi ti davano un’aria troppo tenebrosa!-

L’interpellato si girò a guardare la ragazza con uno sguardo omicida che fece accapponare la pelle a tutti e ci fu chi cominciò a pensare che il bambino sopravvissuto fosse impazzito.

- Harry James Potter!-

La voce di Hermione stava scaldandosi; Harry cambiò la sua espressione così rapidamente he alcuni ci misero un attimo a capire cosa fosse successo: il moro mise le mani davanti a sé in segno di resa e sorrise un po’ incerto.

- Scusa Herm! Non lo faccio più! Scusa scusa scusa!-

- Qualcuno ci viole spiegare per piacere?-

Neville aveva dato voce al pensiero di tutta la sala, nessuno stava capendoci più nulla!

Fu Ron a rispondere, non appena riuscì a fermarsi dall’attacco di ilarità che lo aveva preso.

- Vedi, Nev, da quando Harry ha quest’aria da bello e cattivo si diverte come un pazzo a far prendere spaventi a tutti quelli che lo circondano… Pensa che la prima volta che lo ha fatto a noi Hermione gli ha lanciato un incantesimo che ha l’effetto di un acido sulla pelle perché aveva paura che fosse impazzito…-

Dopo un attimo di incertezza si misero tutti a ridere, soprattutto dopo che Harry fece una faccia che rappresentava il puro terrore e disse.

- Già… Guarda qua, Nev! Nemmeno Madama Chips è riuscita a guarirmi questa scottatura! Mi ha detto che devo mettere una pomata per una settimana e sperare che non mi resti una cicatrice!-

- Non ci credo! Ha ha ha! Il grande Harry Potter che si fa ferire in malo modo dalla sua migliore amica! Ha ha ha!-

- C’è poco da ridere Padma! La mia migliore amica! Pensa se fosse stata la mia peggiore nemica! Mi avrebbe sciolto nell’acido in un batter d’occhio! Altro che il vostro Signore Oscuro!... Qui abbiamo la Regina dell’Acido!-

Fu così che dalla sala scoppiò un vero e proprio boato di risa e grida di Hermione che, tutta rossa, chiedeva di smetterla di chiamarla con il suo nuovo nomignolo.

Quel giorno cominciò davvero la scuola per tutta Hogwarts, visto che il giorno precedente all’appello erano mancati Severus Piton e i tre Grifondoro, quelli che erano usciti più malconci dalla battaglia.

- Bene ragazzi… Questa sera, per festeggiare la caduta delle forze del male, noi professori abbiamo pensato di organizzare una festa a sorpresa che durerà fino a domattina, cioè sabato. E non preoccupatevi per e lezioni… Domani saranno saltate, ed ora… Prima di lasciarvi divertire, vorrei che faceste un applauso a tutti quelli che hanno combattuto per il mondo magico ma soprattutto per… Harry Potter!-

Tantissimi applausi si levarono da tutti i tavoli della Sala Grande mentre tutte le teste erano voltate verso il tavolo dei professori dove, a fianco di Silente, stava ritto in piedi il giovane Potter che sorrideva e ringraziava mentre si grattava la testa, in segno di vergogna, dopodiché la festa a sorpresa cominciò, facendo iniziare decisamente bene il primo fine settimana del nuovo anno scolastico.

- Grazie professore, davvero… E’ stato molto gentile a preparare tutto questo…-

- Non preoccuparti Harry, lo dobbiamo a te e se lo meritano anche tutti loro. Ora và a divertirti, non stare qua a parlare con un vecchio bacucco! Và!-

Appena Harry arrivò vicino al tavolo che si era trasformato in quello che serviva le bevande, fu accerchiato da una marea di ragazze, da quelle di prima a quelle della sua età, del settimo anno.

Fortunatamente fu salvato da Hermione che, con non poca fatica, riuscì a sottrarlo dalle arpie e a portarlo tra i suoi amici, che intanto lo sfottevano lanciandogli fischi.

- Ehi Latin Lover! Hai tempo per noi comuni mortali?-

- Ma state zitti! Approposito, dov’è Ron? Non sarà finito anche lui sotto le grinfie di qualche branco di oche? Povero amico mio…-

- Il povero amico tuo se non si da una calmata vedrai come lo concio per le feste! Parola di Serpeverde!-

Chi aveva parlato era stata una bella ragazza dai capelli neri a caschetto e gli occhi castani che era spuntata a fianco di Harry; questo le passò un braccio attorno alle spalle e le disse, con un ghigno sulle labbra

- Che ne dici, Pansy cara, di vedere se il mio caro amico alias il tuo fortunato ragazzo si accorge delle mie avances?-

La ragazza rispose con lo stesso ghigno, mentre passava a sua volta un braccio attorno alla vita del giovane.

- Ma certo, tesoro! Fai pure strada, ti seguo!-

Così i due cospiratori si allontanarono dal gruppetto che intanto se la rideva immaginandosi la faccia del rosso non appena avesse visto la sua ragazza ed il suo migliore amico camminare abbracciati; quei due avevano fatto molta amicizia, avevano scoperto di essere molto simili, soprattutto contando che si era venuto a sapere che la ragazza era una Grifondoro mancata ed Harry un Serpeverde per natura. Tra il gruppetto che aspettava di vedere Ron arrivare c’erano anche Blaise Zabini e Draco Malfoy che, come Pansy, avevano fatto amicizia con i Grifondoro ed il trio in particolare… Strana a volte la vita, eh?

Ma torniamo alla Sala; ecco spuntare un ragazzo dai lunghi capelli rossi da in mezzo ad una piccola folla di ragazze, dire che stava praticamente correndo incontro ai due mori era poco, quasi volava dalla velocità.

Per sua sfortuna però Harry e Pansy cominciarono a correre per non farsi prendere, così arrivarono per mano di nuovo vicino al gruppetto e si nascosero dietro ad Hermione e Neville, che stavano allegramente parlando; tutti stavano aspettando quel momento, sui visi dei “complici” c’era già un sorriso.

- Harry! Lascia stare la mia ragazza!-

- Perché mai, amico? Stavo solo intrattenendo Pansy mentre tu eri via, sai… Si sente tanto sola, non è vero, cara?-

La ragazza soppresse un sorriso, si girò verso il moro e gli disse.

- Già, meno male che ci sei tu, Harry caro!-

Come previsto Ron divenne quasi del colore dei suoi capelli e si buttò addosso all’amico, che intuendo cosa volesse fare il rosso, si era allontanato da Pansy.

Caddero tutti e due per terra e cominciarono a rotolare, facendo finta di picchiarsi. Facevano sempre così, quando avevano voglia di fare scherzi, inscenavano una rissa che finiva a colpi di incantesimi, ma questo lo sapeva solo il gruppetto di amici che sapeva cosa saltava in testa ai due ragazzi, infatti in men che non si dica si creò un’enorme cerchio affollato di studenti che stavano a guardare la presunta “scazzottata” di Harry e Ron.

Come previsto dal “copione”, i due si alzarono contemporaneamente e brandirono le loro bacchette, mentre continuavano a dirsi frasi che in realtà nessuno capiva perfettamente, cose del tipo “traditore” o “mi vuoi rubare la ragazza” ed altri epiteti simili.

Quando cominciarono a lanciarsi incantesimi però anche gli amici che già sapevano delle loro finte litigate si spaventarono un po’, non arrivavano mai fino a quel punto, forse quella volta non scherzavano?

Pansy Blaise Draco Hermione e Neville si fecero largo per essere il più vicini possibile ai loro due amici che stavano lanciandosi contro veri incantesimi che fortunatamente andavano a finire nelle parti più disparate della Sala senza centrare nessuno studente; ad un certo punto si sentì un – Expelliarmus ! – provenire da dietro agli studenti che, girati, si trovarono davanti il preside della scuola con la sua bacchetta nella mano destra e quelle di Harry e Ron nell’altra.

- E no professore! Non avevamo ancora finito!-

- Va bene così, Harry, al resto ci penso io.-

Nessuno ci capiva più nulla. Al resto ci pensava lui? Ma cosa voleva fare? Mandarli tutti e due al San Mungo?

Ben presto però si ricredettero, Silente disse una formula che fece trasformare tutti gli incantesimi lanciati dai due Grifondoro in festoni, coriandoli e quant’altro.

I cinque amici dei due intanto si avvicinarono a questi, che nel frattempo se la ridevano di gusto.

- Harry! Ron! Cosa avete fatto? Volete farvi sospendere durante l’ultimo anno di scuola?!-

- Ma certo che no Herm! Quest’anno finalmente me ne potrò stare tranquillo senza dover pensare a Tom, potrò dedicarmi interamente alla scuola!-

Hermione lanciò uno sguardo preoccupato al giovane moro, fece per ribattere ma fu arrestata dalla voce di Silente che parlò a tutta la Sala.

- Chiedo scusa se qualche studente, soprattutto quelli più giovani, si è spaventato vedendo la rissa improvvisata di Harry Potter e Ron Weasley, ma vi assicuro che non ce n’era bisogno. Ho chiesto io a loro di fare questa scenetta per piazzare in un modo originale i festoni per la festa, tutti gli incantesimi che hanno lanciato in realtà erano quello che vedete ora.-

Un mormorio si levò dagli alunni che si chiesero se Silente col tempo non avesse perso per davvero tutte le poche rotelle che gli erano rimaste; in breve comunque di nuovo una piccola folla si creò attorno ai due protagonisti, che sorridendo spiegarono come erano andate veramente le cose.

- Bè, quando il secondo giorno di scuola io ho fatto quella messa in scena, vi ricordate?, Silente ci ha chiamati per chiederci se avevamo voglia questa sera di inscenarne un’altra che ci avesse permesso di attaccare sotto lo sguardo di tutta la Sala gli addobbi mentre nessuno se ne accorgeva…-

- Ma perché ha chiamato anche Ron? Quel giorno solo tu avevi finto di essere impazzito!-

- Ah, Nev, mio caro amico, è tempo che ti insegno qualche trucchetto… Io riuscivo a stare a mezz’aria perché Ron mi teneva sollevato con un Wingardium Leviosa !-

- Esatto amico, ed Herm stava per farci scoprire, non sai proprio stare al gioco, Granger!-

- Ma stai zitto Ronald! Lo sai che mi da fastidio quando fate di questi scherzi!-

Harry si avvicinò all’amica che si stava accigliando e le tirò un buffetto sul naso.

- Ma dai Herm! Guarda! Ora si stanno divertendo più di prima! E ci dobbiamo divertire anche noi, giusto?-

Ebbe naturalmente l’assenso di tutta la compagnia, così si presero da bere e da mangiare e si andarono a sedere in una parte della Sala che era stata adibita a salottino; stettero lì a parlare fino a quando non cominciò a levarsi una musica dalla console di Seamus, che fece cenno al gruppetto con la testa di aprire le danze.

E così fu.

Harry chiese un ballo a Lavanda che, accettato l’invito, prese la mano del cavaliere e ben presto i due aprirono le danze, subito seguiti da Ron e Pansy, Hermione e Neville e Dean e Ginny.

Draco e Blaise così rimasero relativamente soli, si sistemarono meglio per osservare gli altri ballare e cominciarono a parlare a voce bassa.

- Ehi Draco, non balli con nessuno? Il tuo sexappeal sta cominciando a calare? O forse non puoi competere con il charme di Harry?-

- Figurati, Blaise! Sono e sarò sempre io ad Hogwarts il Latin Lover per eccellenza, no lo scordare mai, è solo che non riesco a trovare la dama giusta per danzare…-

- Si certo… Forse non trovi la tua compagna perché la cerchi dalla parte sbagliata. Secondo me un bel cavaliere non andrebbe male, sai?-

La battutina del moro fece arrossare lievemente le gote del biondo che, per mascherare il disagio, si lisciò una ciocca dei suoi capelli già più che lisci e lasciati liberi dal gel.

- Non dire fesserie!-

- Io non ho detto fesserie, dico solo che un ballo con un bel ragazzo te lo potresti permettere… Guarda Harry e Ron che hanno abbandonato le loro dame per ballare assieme che carini che sono…-

Effettivamente i due grifoni avevano appena mollato Pansy e Lavanda per ballare una canzone di un cantante babbano; quasi tutti gli sguardi della Sala erano rivolti verso i due che, al contrario di quanto si potesse pensare, non sembravano due omosessuali e non facevano una brutta figura, tutt’ altro: riuscivano entrambi a mantenere la loro mascolinità nonostante stessero ballando un lento, Harry aveva una maglia nera a collo alto ed un paio di pantaloni dello stesso colore mentre Ron aveva un maglioncino panna ed un paio di jeans.

Gli occhi della metà della popolazione li guardava per il fascino che riuscivano ad emanare mentre l’altra metà era rimasta incantata per il semplice fatto che quei due assieme a volte riuscivano a creare un’atmosfera strana; in breve le coppie che ballavano si videro rifatte e si ebbero maschi che ballavano con maschi e femmine che danzavano con femmine, i primi ad imitare i due e le seconde a seguire Lavanda e Pansy che, trovatesi senza cavaliere, avevano cominciato a ballare assieme.

- E’ la tua occasione, amico, buttiamoci nella mischia e vediamo con chi finiamo a ballare. Male che vada ti ritrovi Paciok!-

L’espressione che spuntò sulla faccia di Draco fece ridere Blaise che comunque si alzò e si tirò dietro il biondo, riluttante. Dopo un primo ballo le coppie si cambiarono, Blaise si trovò con Dean, Draco con un Corvonero, Harry con un Tassorosso e Ron con un Serpeverde del sesto anno; la serata andò avanti cosi, con le coppie assortite in modo originale, fino a quando si trovarono Harry e Draco assieme.

Se all’inizio delle danze il moro e Ron avevano fatto effetto, bé… Ora la coppia era ancora più affascinante.

Quei due erano i completi opposti in ogni cosa, dai capelli, l’uno neri l’altro quasi bianchi, agli occhi, azzurri e verdi, ai vestiti visto che Draco era interamente in bianco; sembravano un angelo ed un demone che erano scesi in terra solo per allietare dei comuni mortali con un ballo.

Naturalmente Harry e Draco si accorsero di questo interessamento sul volto di tutti e ghignarono in modo però da non farsi vedere troppo.

- Buona sera signor Malfoy, qual buon vento la porta da queste parti?-

- Un cero vento di nome Blaise… Mai sentito parlare? E’ un vento piuttosto fastidioso…-

- Guarda che il vento Blaise, qui, ti sente!-

Infatti in quel momento il Serpeverde era passato lì vicino per andare a prendersi qualcosa da bere ed aveva sentito la frase di Draco, poi sparì in mezzo alle altre coppie.

- Dicevamo? Oh, si! Ha notato, signor Malfoy degli sguardi adulatori verso di noi da parte di quasi tutta la popolazione scolastica?-

- Ma certamente signor Potter, sa, io faccio caso a queste cose… Ma dopotutto sono o no il più bello studente di Hogwarts?-

- Mi spiace ma devo contraddirla, Malfoy, il suo primato di bello e impossibile lo deve condividere con il sottoscritto!-

Ed era veramente così, Harry Potter e Draco Malfoy erano reputati i due più bei ragazzi della scuola e si contendevano il primato, mentre alle loro spalle c’erano Blaise e Ron che a loro volta si giocavano il posto di secondi più belli.

- A si eh? Quindi saremmo noi due i più ricercati? Buono a sapersi… Questo vuol dire che lei è il mio rivale!-

- Non credo, Malfoy, i nostri interessi sono diversi…-

Draco scoccò al moro uno sguardo strano, cosa voleva dire con quella frase?

- E cioè?-

- Cioè sono bisex, per cui i miei interessi vanno anche ai maschi della scuola e, ti dirò un segreto, credo ce ne siano di veramente belli. Forse ci sono più bei ragazzi che belle ragazze…-

Il biondo non riusciva a credere alle sue orecchie, Harry aveva appena ammesso davanti a lui che era bisex?! Oh, splendido! Doveva solo riuscire a non farlo sapere a Blaise, altrimenti sarebbe successo un vero guaio. Fu richiamato alla realtà dalla voce del grifone.

- Ehi Draco! Cos’è, rimasto choccato? O forse ti fanno schifo i bisex?-

- No, no Harry, sono solo rimasto stupefatto. Chi l’avrebbe mai detto? Il mitico Harry Potter è attratto anche dai maschi… Che notizia sensazionale!-

Il moro scoccò uno sguardo strano al biondo che cominciò a preoccuparsi.

- Che… Che c’è?-

- Non lo andrai a dire in giro, vero? Non che mi interessi più di tanto, ma potrebbe far scappare qualche bella…-

- Mpf… Certo, il tuo segreto, anche se non so quanto segreto sia, con me è al sicuro e, visto che tu mi hai detto questo ti svelo una cosa… Che però non andrai a dire in giro, naturalmente.-

- Naturalmente… Spara, sono tutto orecchie!-

- Bè, sono gay…-

Questa volta fu il turno di Harry restare spiazzato, non avrebbe mai detto che Draco era neanche bisex, addirittura gay! Strano, visto che il biondo era sempre attanagliato da migliaia di ragazze.

- Che serata ricca di novità, non trova signor Malfoy?... Però a questo punto mi viene in mente una cosa…-

Il re delle Serpi si cominciò a preoccupare non appena vide un brillio illuminare lo sguardo del suo partner di ballo. Che stesse programmando qualcosa?

- A cosa stai pensando Harry? Nulla di buono immagino…-

- He he… Hai presente quando prima abbiamo detto che siamo i più ammirati di Hogwarts?-

- Si, e allora?-

- E allora… Cosa succederebbe se i due più ammirati di Hogwarts si frequentassero?-

Ok, a questo punto Draco non ci capiva più niente. Non solo aveva scoperto che Harry era bisex e lui gli aveva risposto che era gay, ora quello scemo di un grifone gli stava facendo una proposta?!

- Ma ti sei ammattito del tutto?! Prima mi dici di non dire in giro che sei bisex e poi ti fai un’uscita del genere?!-

- Lo avevo detto solo per vedere se lo avresti tenuto segreto, ormai tutta la scuola saprà le mie preferenze, solo tu non lo sapevi!-

- Si certo, come no! E solo tu non sapevi le mie!-

- Vuoi dire che anche tu hai fatto sapere le tue predilezioni? Grande! Allora siamo a posto, non c’è nessuno problema!-

- Ma che nessun problema! C’è un problema: io! Non ho nessuna intenzione di fare una cosa del genere!-

- Ma perché, Draco? Immaginati gli sguardi che ci lanceranno tutti quando andremo in giro, l’invidia di ragazzi e ragazze nei nostri confronti… Sarà divertente!-

Il biondo lanciò un’occhiata non molto amichevole al moro, mentre si spostavano a parlare in uno di balconi visto che ora la Sala era tornata ad ospitare coppie di cavalieri e dame in danze molto lente e romantiche.

- Sei davvero un Serpeverde mancato, Harry! Ma come ti vengono queste idee? Ci divertiremo? Ma sei scemo? No… Del tutto ammattito!-

- Che noia Draco, e tu sei un Grifondoro camuffato allora! Peggio di Pansy o di Hermione messe assieme!-

- Di pure quello che vuoi, tanto la mia risposta è sempre la stessa:no!-

Detto questo se ne andò vero i dormitori della sua casa e notò come gli sguardi si giravano verso lui mentre passava tra la gente.

- Sei proprio insistente, Potter!-

- Ah, siamo tornati al Potter, Malfoy?-

- Si, se non la pianti di assillarmi! Ma perché, mi chiedo io?-

- Te l’ho già spiegato, Draco! Guarda anche adesso, per esempio, sembra che ci siamo solo noi in tutto il giardino!-

Il cielo era nuvoloso, forse presto avrebbe piovuto, ma nonostante questo molti studenti stavano godendosi il sabato libero dalle lezioni, in realtà gli studenti fuori erano tutti quelli svegli, visto che la festa, la sera prima, era andata avanti per le lunghe.

Sotto ad un albero vicino al lago c’erano due ragazzi del settimo anno, uno con i capelli neri e gli occhi color giada vestito con i colori rosso ed oro, mentre l’altro aveva i capelli biondi e gli occhi color cielo vestito con i colori verde ed argento; tutti gli sguardi degli studenti erano rivolti verso i due, che stavano parlando da più di un quarto d’ora.

- Bè, hai ragione, attiriamo parecchio l’attenzione assieme, e con ciò?-

- E con ciò?! No ma mi ascolti? Hai sentito quello che ti ho appena ripetuto? E quello che ti ho detto ieri? Dai Draco, cosa ti costa? Facciamolo solo per un po’ e vediamo come butta, se non ti piacerà lasceremo stare!-

Draco chiuse gli occhi per un istante, mentre pensava a cosa rispondere; probabilmente Harry non gli avrebbe dato tregua se gli avesse risposto picche, ma almeno in quel modo avrebbe potuto dirgli tra una settimana che si era stancato, giusto? Si, forse quello era il male minore…

- Uff… E sia allora, facciamo questa pazzia… Ma se ti dico che è finita, è finita, ok?-

Harry gli fece un sorriso bellissimo, tanto che lasciò Draco interdetto per un secondo. Doveva ricordarsi di farlo sorridere più spesso.

- Va bene capo! Evvai!-

- Mi spieghi perché ti entusiasma tanto questa cosa? Capisco se fossimo innamorati, allora ci sarebbero di mezzo i sentimenti e balle varie, ma così…-

- Te l’ho detto Draco, mi diverte sapere di fare qualcosa che va oltre le regole, che attira l’attenzione e che fa parlare di noi… Stanne certo, sarà un’esperienza interessante!-

- Mhà… Se lo dici tu…-

Il cielo era buio, l’unica luce proveniva dalle stelle, nemmeno la luna era presente.

Il castello era immerso nel silenzio e nemmeno un rumore proveniva da quelle mura… O se non altro nessun rumore si sentiva.

In una camera tappezzata di carta da parati verde c’era un letto ad una piazza e mezza abbondante, con le lenzuola color argento ed una coperta dello stesso colore delle pareti; il baldacchino era occupato da due figure stanche strette in un abbraccio.

- Bè, forse aveva ragione, signor Potter, è decisamente un’esperienza interessante…-

- He… Che le avevo detto, signor Malfoy? Comincia a crogiolarsi in tutti gli sguardi che riceviamo quando passiamo per i corridoi?-

- Devo ammettere che, anche se ero già abituato a riceverne, ora si girano proprio tutti a lanciarci occhiate… E poi le hai viste questa mattina le due ragazzine del secondo anno? Stavano per svenire dalla delusione…-

Il ragazzo dai lunghi capelli neri tirò un pizzicotto al biondo.

- Ahi!-

- Scemo, non si gioisce per il dolore altrui!-

- Ma che ci posso fare? Sto cominciando a divertirmi davvero anche io! E non dirmi che a te non ha fatto piacere quella scena!-

Harry guardò intensamente negli occhi Draco e sorrise furbo.

- Bè, io almeno non lo vado a dire in giro! Devo pur sempre essere il Grifondoro per eccellenza, no?-

- Si, si, certo… Il Grifondoro per eccellenza che gioca questi tiri di cattivo gusto alle povere ragazzine che venderebbero l’anima al diavolo per stare con lui!-

Questa volta Harry ghignò in modo pericoloso e guardò il biondo con il solito scintillio pericoloso negli occhi.

- E tu? Hai venduto l’anima al diavolo?-

Draco rispose con lo stesso sogghigno poi catturò le labbra del moro in un bacio passionale; quando furono tutti e due senza fiato e si staccarono, rispose

- Ma certo che no, il diavolo sono io e poi sei venuto tu da me, di tua spontanea volontà!-

- Oh, no! Non vorrai mica dire che ho appena venduto IO l’anima al diavolo? Ed ora come farò? Come vivrò con la coscienza che ho fatto sesso con Satana?-

- Mpf… Ci penserai più avanti, per ora preoccupati di me, poi farai i conti con la coscienza!-

E di nuovo Draco catturò la bocca di Harry in un lungo bacio che fece intendere al moro dove volesse andare a parare il biondo.

*** FINE FLASH BACK***

Ed ora cosa dovrei risponderti?

A cosa pensi mentre le tue iridi cielo si immergono nei miei laghi verde speranza?

Forse è a questo che pensi? Alla speranza?

Da quando provi questo per me?

Da quando il nostro gioco si è trasformato in questa specie di relazione?

E’ di questo che Ron da qualche tempo cerca di parlarmi?

Forse lui lo ha capito prima di me che qualcosa stava cambiando tra noi…

- Non voglio una risposta da te. Ho solo voluto che tu sapessi quello che io provo per te e che questo sentimento è reale, non ti sto prendendo in giro. Ti chiedo solo di non lasciarmi per questo. Non ti sto dicendo di diventare il mio ragazzo, solo che non perderemo i contatti per questo mio sentimento.-

Oh, Dio… Draco come potrei mai fare una cosa del genere? Forse questo gioco in cui ci siamo immischiati è cambiato dall’inizio, ma non vuol dire che io ti lascerò…

Come potrei lasciare una persona come te?

Solo ora mi sono reso conto che anche io sono cambiato.

Questi sei mesi assieme ci hanno fatto avvicinare molto più di quello che potevamo immaginare e sinceramente non lo avevo calcolato…

Ed ora mi trovo qui, con davanti te a petto nudo, i capelli ribelli, una volta tanto, ed un’espressione in viso magnifica…

Solo un pazzo ti lascerebbe, Draco, ed io ancora non mi reputo tale!

- Io invece credo che ti debba una risposta, tu sei stato sincero con me ed io devo fare lo stesso, te lo meriti.-

Vedo tensione che irrigidisce i tuoi muscoli e ansia che attanaglia i tuoi occhi…

Come hai fatto ad innamorarti di me, bel angelo?

Già, da tempo ormai abbiamo scoperto che tra i due l’angelo eri tu ed il demone ero io…

E quel giorno, in cui ci siamo uniti per la prima volta, hai sbagliato, Draco.

Quel giorno non hai solo venduto l’anima al diavolo, te ne sei pure innamorato…

- Innanzi tutto non pensare che ti lacerò per i sentimenti che provi per me. Non lo farei mai a nessuno tanto meno ad una persona a cui voglio molto bene…-

Nei tuoi occhi passa un velo di tristezza, forse hai capito che ti voglio solo bene come amico?

Oh, angelo, da quando sei diventato un libro così facile da leggere?

- Ed io non ti voglio bene come credi. Non voglio bene a te come ne voglio a Ron, che è il mio migliore amico, o a Blaise… Ti voglio bene in una maniera del tutto differente: quando sorridi mi si allarga il cuore dalla felicità, quando sei triste mi si stringe lo stomaco… Quando sei in volo ad una partita di Quidditch ho paura perché ti possa fare del male, quando sei circondato dalle tue ammiratrici sono angosciato perché ti possano portare via da me…-

Una luce, in lontananza nel cielo.

Forse hai cominciato a capire, eh?, Draco?

Cominci a renderti conto che forse la mia risposta non sarà troppo brutta…

- In sostanza, Draco… Per quanto mi è concesso amare, con il mio cuore da mortale, io ti amo…-

Una goccia solitaria scende dal cielo e va a depositarsi sulla finestra della camera; una lacrima deserta cala dai tuoi occhi e va a collocarsi sulla tua guancia.

Non voglio che tu pianga, Draco.

Soprattutto non voglio che tu pianga per me.

Prendo il tuo mento tra le dita e lo avvicino a me; asciugo la lacrima con il pollice e poi ti bacio, molto più dolcemente di qualsiasi altro bacio ci siamo mai dati, e sono tanti, angelo.

Poco dopo ci stacchiamo non per mancanza d’aria ma per guardarci negli occhi…

C’è una nuova luce che illumina le tue schegge di cielo, Draco, e sono contento che quel bagliore sia dovuto a me…

Prima di fare per la prima volta l’amore, tu mi sussurri vicino all’orecchio – per quanto mi è concesso amare, con il mio cuore da mortale, ti amo, Harry-, poi siamo troppo impegnati per dire qualsiasi altra cosa.

…Fine

  
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