Lorlen si fermò di colpo e rimase a fissare la Corporazione immersa nella notte. Quella struttura così grande e imponente,anche avvolta dalle tenebre,gli aveva sempre trasmesso un senso di sicurezza e protezione;lui si sentiva a casa.
Era passato esattamente un anno dalla sconfitta degli Ichani e dal ritorno di Akkarin e Sonea,così tante cose erano cambiate,eppure a lui sembrava tutto come un tempo. Gran parte della città e l'intera università erano state ricostruite;solita routine quotidiana di lettere a cui rispondere,centinaia di richieste inesaudibili da approvare o rifiutare,le interminabili ore della riunione settimanale nella Sala Notturna...insomma,la vita era sempre la stessa,anche se Lorlen sentiva il peso dello stress e del nervosismo gravargli sul fisico ormai smunto.
Guardò in direzione della residenza del Sommo Lord e cercò di focalizzare nella mente l'immagine del volto dell'amico. Da quando era tornato covava nei suoi confronti una sorta di risentimento e senso di colpa,eppure il loro legame si era fortificato a dismisura. Solo una cosa è cambiata, pensò. Si perchè ora il suo migliore amico era fidanzato con Sonea. Una storia d'amore sconosciuta a tutti la loro,tranne all'Amministratore e a Rothen. Volevano tenerla per sè,in modo tale da non rovinare la reputazione della ragazza,anche se a conti fatti era già compromessa. Seppur salvatrice dell'intero paese era continuamente preda di sguardi contrariati carichi di disprezzo. Essendo lei proveniente dai bassifondi,nessuno le era riconoscente,ma la ritenevano anzi indegna delle attenzioni dei maghi superiori ed erano sdegnati e umiliati che una dwell avesse appreso la magia superiore,quando nessun mago delle case l'aveva fatto,essendo essa materiale proibito condannabile a morte. Ma la conoscenza di questa magia aveva permesso a lei e al Sommo Lord di salvare l'intera Kyralia dall'invasione straniera,per questo il re era stato clemente e aveva concesso loro la grazia. Ma nonostante tutto Sonea non aveva amici. Gli altri novizi la ignoravano,ma perlomeno non la tartassavano continuamente con scherzi e beffe,talvolta umilianti e cattivi. Nemmeno Regin osava più tormentarla e se qualcuno cercava di izzarlo contro di lei lui rispondeva dicendo "non mi diverto più". Non che Sonea le stesse simpatica,ma si sentiva in debito dopo che lei gli aveva salvato la vita,per cui quando la incrociava nei corridoi o in classe si sforzava di salutarla con un cenno della testa. Ma ciò che faceva infuriare Lorlen era la consapevolezza di essere un punto di riferimento importante per lei e doverla evitare il più possibile. I maghi avevano notato l'interesse che Lorlen coltivava nei confronti della ragazza,d'altronde lui si interessava di tutti i novizi in difficoltà,ma con lei era qualcosa di diverso,era nata un'amicizia basata sulla stima e sul reciproco rispetto e doveva ammettere che in sua compagnia si trovava veramente bene,eppure per non attirare sospetti e per scoraggiare i pettegolezzi doveva comportarsi in modo tale da far sembrare il tutto a scopo puramente educativo e scolastico. Non è giusto,si merita un po' di felicità dopo tutto quello che ha passato, pensò. Fece un sospiro e si avviò verso la Sala Notturna.
 
"Buonasera Amministratore" disse Rothen,vedendo Lorlen avvicinarsi a lui.
"Lord Rothen,vorrei parlarle in privato".
Rothen seguì l'Amministratore verso una porta e poi dentro la Sala dei Banchetti. Creò una sfera di luce per illuminare la stanza,poi si accomodò su una sedia.
"Come sta Sonea?" domandò Lorlen.
"Bene tutto sommato. E' contenta che io sia nuovamente il suo tutore" rispose Rothen,soddisfatto.
Lorlen annuì.
"Con Akkarin?".
L'anziano mago si stupì di quella domanda inaspettata,poi si ricompose e cercò di trovare le parole adatte. "Da quello che so il Sommo Lord vorrebbe troncare la relazione per il bene di Sonea" rispose. La sua voce era triste. "Sarebbe la scelta migliore per entrambi ,soprattutto per Sonea,ma lei non ne vuole sapere. So che si incontrano qualche volta nella residenza di Akkarin utilizzando i passaggi sotterranei. Non so altro".
L'Amministratore s'incupì e fissò il pavimento. Rothen non aveva tutti i torti,per Sonea sarebbe stato senza dubbio una scelta saggia interrompere la relazione,ma amava troppo Akkarin per separarsi da lui,a costo di essere scacciata per l'ennesima volta dalla Corporazione. Ma l'affermazione che più lo turbò fu la decisione presa da Akkarin di finirla. Gli aveva rivelato di non poter vivere senza di lei e sapeva per certo che Akkarin non aveva mai amato nessuno come quella ragazza,ma proprio l'amore che provava l'aveva indotto a volersi allontanare dalla sua amata affinchè lei potesse costruirsi il futuro prestigioso che già si estendeva davanti ai suoi occhi,al costo di rinunciare alla sua felicità personale. Portare avanti la relazione sarebbe stato un atto estremamente egoista nei suoi confronti. Ma cos'era più egoista di amare una novizia non ancora diplomata,insegnarle la magia superiore,rischiare la vita al suo fianco per poi abbandonarla a causa di pregiudizi sciocchi e pettegolezzi al solo scopo di divertirsi? Akkarin doveva essere lacerato in due.
"Dopo devo andare a bere un bicchierino col Sommo Lord" esordì Lorlen "ci parlerò io".
"Grazie Amministratore" disse Rothen.
Lorlen sorrise.
"Buonanotte Lord Rothen" disse. E tornò a grandi passi nella sala Notturna.