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Autore: lmpaoli94    20/07/2020    4 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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La Contessa Carla fissava suo marito mentre si stava riposando nel suo letto.
Anche se aveva desiderato la sua morte, era molto sollevata di vederlo a casa.
I problemi per la donna erano solo all’inizio e doveva sbrigarsi per proteggere la giovane Leila se voleva continuare ad avere il potere.
Ma per quanto tempo sarebbe durato?
< Contessa Wilks > fece José richiamandola all’attenzione < E’ vero quello che si vocifera nel castello? Vostro marito è tornato? >
< Sì. Si sta riposando nella sua stanza. Era sul punto di morire. >
< Com’è potuto succedere? >
< Non lo so, non mi ha ancora raccontato la sua storia > mentì la donna < Ma l’importante è che sia salvo. >
< Posso fare qualcosa per voi? >
Nel vederlo così premuroso, Carla aveva una gran voglia di toglierlo di mezzo.
Ma sapeva anche che i tempi per farlo non erano maturi.
< No. tornate pure da mia figlia. Credo che vi stia cercando. È tutto apposto qui. >
< Bene. Ah, un’ultima cosa: ho incontrato Katherine Kavanagh e mi ha detto che desidera parlare con voi. >
< Molto bene. Non facciamola attendere. >
 
 
Katherine Kavanagh poteva diventare un serio problema per la contessa madre.
Era sempre stata devota a sua figlia Anastasia ed ora stava per diventare una minaccia reale.
“Avrà una bella sorpresa quando la sbatterò in prigione per il resto dei suoi giorni” aveva pensato la donna.
Nel vedere la giovane ragazza dinanzi alla porta della stanza di Anastasia, la Contessa la bloccò all’istante.
< Non puoi muoverti nel castello come se niente fosse. >
< Mi dispiace Contessa, ma sono molti giorni che non vedo Anastasia. Volevo sapere come stava. >
< Sta bene… Almeno pero ora. >
Katherine non riusciva a comprendere perché quella donna potesse parlare in modo così misterioso e mellifluo.
< Con il vostro permesso, potrei… >
< Sai una cosa, Katherine? Il modo in cui hai appoggiato sempre mia figlia da quando l’hai conosciuta. Non posso dimenticarmi il modo in cui sei fuggita insieme a lei. e per cosa? per farvi sentire libere ed esperte in un mondo che non vi appartiene? Che cosa volevate dimostrare? >
< Volevo solo aiutare vostra figlia. Tutto qui. >
< Ebbene mia cara, ti confesso che Anastasia non la considero più mia figlia. Per me è quasi molta e sepolta. Ma potrà tornarmi utile molto più avanti. >
< Contessa, non riesco a capirvi… >
< Katherine, sei una ragazza inutile. Ed io non so cosa farmene di una come te > replicò sprezzante la donna < Per ora non ti ucciderò. Ma sicuramente non sarai un intralcio per i miei piano. Guardie! >
Richiamando all’ordine le guardie del castello, la Contessa madre rinchiuse nelle segrete la povera Katherine contro la sua volontà.
< Con quale accusa osate farmi questo? >
< Perché voglio farlo, Katherine. Il volere dei potenti non si discute. Adesso via da qui! >
< Quando Anastasia verrà a sapere cosa mi avete fatto… >
< Non potrà fare niente, mia cara. Voi due siete sole ormai… Sole e divise. >
Una volta sistemata la dama di compagnia, toccava ad Anastasia la sorte malefica della contessa madre.
< Madre, non vi ho sentito bussare > fece la ragazza richiudendo il libro che stava leggendo < Posso fare qualcosa per voi? >
< Non so se hai sentito, ma tuo padre è tornato al castello dopo che il Duca di Ashford, che credevamo essere un nostro alleato, ha tentato di ucciderlo a sangue freddo cercando di impossessarsi delle nostre ricchezze nel castello di Malahide. >
< E’ davvero terribile > replicò la ragazza per niente dispiaciuta < Come sta mio padre? E il Duca di Ashford? >
< Jack Hyde non sarà più un problema, mentre tuo padre si riprenderà. >
< Bene. Perché non vedo l’ora di discutere con lui sulla mia posizione… >
< Tu non conti più niente, Anastasia. Vedi di mettertelo bene in testa. >
< No. non finirà in questo modo. Prima o poi… >
< Che cosa credi di fare contro la figlia di tuo padre? Lui la appoggerà incondizionatamente e molto presto si fidanzerà con il giovane Marchese Gonzalez. Un matrimonio in piena regola, non trovate? >
< José non si abbasserà ai vostri ricatti: lui ama me e farebbe qualsiasi cosa… >
< Non credere che sarà così, stolta di una ragazza. José ha a cuore la sua vita e di sicura non la sacrificherebbe per una nullità come te, sia chiaro… Ma cosa ancora più sensazionale, il tuo giovane salvatore si sta innamorando di mia figlia. Non è una cosa romantica? >
< No. non è vero… >
< Lo sai perchè ho fatto fuori il Duca di Ashford? Perché era diventata una serie minaccia. Avevo pensato di usare lui come merce di scambio per indebolire i Grey ma sai ora cosa me ne importa? >
< Ma cosa state dicendo?... >
< Credevi davvero che io non avrei mai scoperto che avresti provato ad avvelenare mia figlia? Eh?! >
< Lei non è vostra figlia! Io lo sono! >
< Stai zitta! Non voglio sentirti parlare! > sbraitò la donna senza controllo < Da questo momento sei confinata nella tua stanza fino a nuovo ordine e non potrai uscire o vedere nessuno, pena la morte. Sono stata chiara? >
< Non potete farmi questo > replicò Anastasia con le lacrime agli occhi.
< Se il tuo spirito ribelle non ti avesse portato fino a questo punto, non saresti a piangere come una debole donnetta. Hai bisogno di molte lezioni Anastasia e presto capirai quale è il mondo dei potenti… E sai quale la cosa più bella? Che tu non ci potrai fare niente… Ho però una bella notizia su questa faccenda: risparmierò quel traditore di José. per ora mi serve più da vivo proprio come te. a presto, mia cara. >
Una volta rimasta sola, Anastasia si accasciò sul letto piangendo dalla disperazione e con la consapevolezza di aver perso ogni speranza di tornare ad essere quella che era un tempo.
 
 
Dopo alcuni giorni nel pensare a cosa fare nella sua vita, Christian aveva deciso: sarebbe tornato a Limerick per aiutare la sua amata e rimanere insieme a lei in questo momento di grande bisogno.
Il giovane Grey era anche consapevole che sarebbe arrivato tardi, ma anche lui non avrebbe potuto voltare le spalle alla sua famiglia.
E mentre le cose on andavano così bene da molto tempo, Christian era pronto per il grande passo.
Aveva preparato tutto il necessario e il suo cavallo era pronto per una grande cavalcata.
Se non fosse per l’insistenza di Gia Matteo e la curiosità di sua sorella.
< Christian, cosa stai facendo? >
< Parto, Mia. Devo tornare a Limerick da Anastasia. >
< Spero ce tu stia scherzando. >
< Non sono mai stato più sincero prima d’ora. Lei mi aspetta e non posso rimanere qui senza fare niente. >
< Ma Christian, non pensi a Gia? >
< Gia è una ragazza bellissima e fantastica. Ma io e lei non siamo fatti per stare insieme. >
< Christian, se tu provassi a ragionare… >
< Ho preso la mia decisione, Mia. Non ci sarà nessuno che mi farà cambiare idea. >
< E alla nostra famiglia? Cosa dirai? >
< Elliot verrà con me per ricongiungersi con Katherine, mentre i nostri genitori… Ti do’ il compito arduo per parlarci e fargli chiarire. Anche se non sarà affatto facile. >
< E te ne vai così? Tralasciando dietro di te i tuoi doveri qui a Dunguaire? >
< Il mio presente e il mio futuro è insieme ad Anastasia. Peccato non averlo capito prima… Salutami Gia, d’accordo? Non ho tempo per cercarla. >
Ma uscendo fuori dalla sua stanza, Christian la trovò mentre stava parlando con Elliot.
< Fratello, hai preso la decisione? >
< Sì, e vorrei che tu venissi con me. >
< Sul serio? >
< Certo. Prepara la tua roba e vedi di fare in fretta. >
< Grande! Sapevo che potevo contare su di te! >
In mezzo a due fuochi di ragazze, Christian doveva stare molto attento nel non cadere nella loro rabbia.
< Mia, non hai nient’altro da fare che fissarmi? >
< Gia, pensaci tu. non vuole darmi ascolto. >
capendo a cosa si stava riferendo la sorella del suo amato, Gia strinse i polsi di Christian nelle sue mani.
< Gia, non toccarmi. Sai che effetto mi fa’. >
< Ancora pensi a quell’incidente? >
< Non potrò mai dimenticarlo. E non voglio tornare sull’argomento proprio ora. >
< I tuoi genitori… >
< Non sanno niente! Non sanno che ho fatto sesso prima di matrimonio con una donna che ha cercato di violentarmi! Lo sai solo tu! >
< Christian, se potessi fare qualcosa... >
< Non puoi. L’unica che può farmi stare meglio è Anastasia. >
< E’ così che pensi di me? Tutti i bei momenti passati assieme per te non valgono nulla? >
< Certo che valgono Gia, ma io… >
< Tu ami quella donna, l’ho capito. Ma posso provare a farti desistere? Se tu partirai alla volta di Limerick, non so se potrò rivederti: i tuoi genitori di diserederanno e diverrai un uomo senza nobiltà. Non potremmo mai stare insieme. >
< Gia, l’unica cosa che voglia è stare con la mia amata Anastasia. È tutto per me. >
< La tua mente è offuscata dal suo amore proibito… Ti farai molto male, Christian. Io ti ho avvertito. >
< Fratello! Io sono pronto > fece Elliot in sella al suo cavallo.
< Devo andare, Gia… Mi dispiace tanto. Davvero. >
Anche se non l’avrebbe più riconquistato, Gia si strinse contro il suo volere e lo baciò a tradimento mentre le lacrime gli stavano rigando il viso.
< I mie genitori non volteranno le spalle a me e a mio fratello se è questo a preoccuparti. >
< Fosse solo questo, Christian. >
< Adesso asciugati le lacrime. Non voglio ricordarti così. >
< Christian… Se dici di amare quella donna, perché non mi hai fermato mentre… >
< Perché mi stavi baciando? I tuoi sentimenti sono sinceri, Gia. E forse mi pentirò nel non ricambiarli. Ho bisogno di sincerità e tu sei l’unica donna che può manifestarmeli. >
< Tu sei completamente pazzo, Christian. >
< Lo so… Addio, Gia. Non ti dimenticherò mai > disse infine Christian prima di allontanarsi dalla dimora di Dunguaire sotto lo sguardo attento di Gia e di Mia.
< Allora? Non tornerà più? >
< Mia, devi considerare che tuo fratello non farà più parte della famiglia. Ora sei tu che porterai avanti il nome dei tuoi genitori. >
< Che cosa? non ci pensare nemmeno! Io voglio esser libera di fare le mie scelte e non guidare alcuni soldati o contadini nel loro lavoro. questa vita non mi appartiene. >
< Nemmeno i miei baci sono riusciti a fermarlo > fece la bionda alquanto pensierosa.
< E ti dispiace? Ti ho chiesto se saresti riuscita a convincerlo, ma non ero sincera. >
< Lo immaginavo… Mi rimani solo tu, Mia. >
< E ti pare poco? >
< Ovvio che no, tesoro > replicò la ragazza baciandola di sfuggita.
< Ma sei pazza? Qualcuno poteva vederci! >
< Non ti preoccupare. Non c’è nessuno qui nelle vicinanze > replicò Gia senza rendersi conto che l’ombra del male si sarebbe abbattuta improvvisamente sulla sua felicità.
   
 
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