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Autore: Purrrfect    21/07/2020    1 recensioni
Può un gesto di gentilezza avere risvolti inaspettati?
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Chat Noir è molto orgoglioso di quello che ha preparato; questa volta la sua amica non dovrà accontentarsi di qualcosa che Ladybug ha rifiutato, ma avrà qualcosa che è stato pensato apposta per lei nella speranza di stupirla, di renderla felice.
Il ragazzo ripensa al baule pieno di regali e si sente in difetto: il suo impegno è ridicolo in confronto a quello di Marinette, ma da qualche parte dovrà pur cominciare a sdebitarsi, no?

§§§
A voi la nostra seconda role, seguito di Bruises.
Buona lettura!
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ATTO I, SCENA II: Sorpresa


[Chat Noir]
 

Marinette gli si aggrappa al collo e Chat Noir chiude gli occhi provando a immaginare quanto sarebbe bello se, almeno per una volta, Ladybug gli concedesse una possibilità così come sta facendo Marinette. La solleva tra le braccia e con un balzo agile si mette in equilibrio sulla ringhiera.

"Non ci metteremo molto", le assicura, poi salta sul tetto più vicino e su quello dopo ancora. In breve hanno raggiunto la destinazione: il terrazzo che Chat Noir aveva preparato per la cena con Ladybug.

"Continua a tenere gli occhi chiusi", raccomanda alla ragazza sciogliendola dalla sua stretta e si allontana per gli ultimi preparativi. Accende due file di candele appoggiate alle ringhiere e controlla che tutto sia in ordine: ci sono due comodissime poltrone a sacco (prese in prestito da un magazzino con le attrezzature per gli ultimi set fotografici delle collezioni di suo padre), un tavolino basso con un'enorme ciotola di popcorn e qualche bibita fresca. Le poltrone sono rivolte verso il muro di mattoni su cui ha appeso un lenzuolo bianco (è una fortuna che il suo letto sia così grande). In una posizione strategica ha sistemato un cavalletto che sostiene una scatola da scarpe (anche questa proveniente dai magazzini delle collezioni Agreste) a cui ha apportato qualche modifica. È strano come, quando gli era venuta quell'idea, l'avesse trovata geniale, mentre ora teme che a Marinette possa sembrare una cosa banale e non vorrebbe deludere le sue aspettative.
Ormai, però, quello che è fatto è fatto, non si può tornare indietro e non ha certo il tempo di inventarsi altro.

"Va bene. Puoi aprire gli occhi, adesso", la invita.

"Avevo pensato di portarti al cinema", spiega, "ma non potevo andarci come Chat Noir, e credo che non avresti accettato di andarci con il ragazzo dietro la maschera. Così mi è venuto in mente questo trucchetto che ho imparato da Ladybug"
Indica a Marinette la scatola da scarpe dentro cui sistema il suo catphone, trasformandola in un proiettore. Sul lenzuolo compare il titolo del film che ha scelto di guardare con lei.

"Il castello errante di Howl", annuncia, "non l'ho mai visto e non so nemmeno di cosa parli, ma alcuni amici mi hanno detto che è molto bello".

Fa una pausa e si rende conto di essere in preda all'ansia per la risposta che potrebbe ricevere.

"Posso invitarti al cinema, Marinette? Ti ho riservato il posto migliore"

Le indica una delle due poltrone vicino a cui è sistemata una coperta leggera, in caso ne sentisse il bisogno: la serata è calda, ma a volte, sopra i tetti, si sente più fresco.
 

 
[Marinette]

 
"Wow, è tutto così...", si mette le mani davanti alla bocca, mentre osserva con curiosità e stupore ciò che Chat Noir ha preparato per lei. "Non ho parole per descriverlo!"

Si sente lusingata quando va a sedersi su una di quelle comode poltrone che Chat Noir ha sistemato sul terrazzino, un proiettore di fortuna pronto a gettare su un telo bianco Il Castello Errante di Howl.
Ridacchia contenta: menomale che ha già visto il film, si dice, almeno non dovrà trovare scuse plausibili sul perché si sia distratta durante la visione. Insomma, con tutte le candeline accese, la ciotola di popcorn, le bibite fresche e addirittura una copertina da dividere in due, le è davvero inconcepibile l'idea di rimanere concentrata: è qualcosa che va ben oltre la semplice visione di un film, è un'atmosfera così suggestiva, così... romantica!
Cosa stia realmente accadendo tra i due non lo sa, e non sa spiegarsi perché si comporti in maniera così recalcitrante quando veste i panni di Ladybug, ma totalmente disponibile nei panni di Marinette.

In fondo, Chat Noir è pur sempre Chat Noir, e lei continua ad essere innamorata di Adrien. Allora perché?
Prende una manciata di popcorn, decisa più che mai a inghiottire col cibo tutta la frustrazione in merito.
Questa volta non ha davvero intenzione di rovinare la serata.
E poi, ammette a se stessa, anche lei si merita un po' di riposo e di svago.

"È una sorpresa magnifica, Chat Noir." dice, porgendogli la ciotolina di popcorn in pieno imbarazzo. Perché non riesce mai a controllare le sue emozioni? 

"E il film, be'... I tuoi amici avevano proprio ragione: ottima scelta."
 

 
[Chat Noir]

 
Pare che la sorpresa per Marinette sia riuscita a metà: la sua amica ha già visto quel film (visto che non fa una vita da reclusa come lui), ma non ha detto che non le piacerebbe vederlo di nuovo, e il fatto che si sia già cacciata in bocca una manciata di popcorn lo conferma, giusto? Chat Noir accetta con un sorriso la ciotola che gli porge la ragazza e si butta in modo scomposto sulla poltrona, gettandosi anche lui in bocca una manciata di popcorn: Adrien non potrebbe mai permetterselo, quindi meglio approfittarne, finché può.

"Grazie, Marinette, sei fantastica"

Che altro potrebbe dirle? Mentre il film comincia, si guarda attorno e gli viene il dubbio che il suo gesto possa essere frainteso. Chissà a cosa pensava mentre preparava tutta quella scenografia: sembra l'allestimento ideale per un appuntamento romantico, solo che lui non ha intenzione di far innamorare Marinette, deve solo riconquistarla per Adrien. Come amica. Forse. Il ragazzo comincia a sentirsi piuttosto confuso, a riguardo.

"Sei davvero un'amica fantastica", precisa alla fine a scanso di equivoci, poi torna a dedicare la sua attenzione al film.

"Dunque, pare che Sophie si sia innamorata a prima vista di Howl, giusto?", domanda a un certo punto, sottovoce, come se non volesse disturbare.

"Beh, ovvio: lui è alto, bello, biondo, famoso, misterioso... facile, per una ragazza, innamorarsi di un tipo così", continua con una nota un po' stizzita nella voce mentre riflette su un inevitabile paragone con sé stesso, o meglio, con Adrien.
 
 

[Marinette]

 
Si chiede se Chat Noir voglia comunicarle qualcosa in particolare, con la sua ultima frase. Lo osserva guardare il film di sottecchi, il viso leggermente corrucciato nonostante la maschera. La sta forse biasimando per essersi innamorata di Adrien?

"Sai, non credo che Sophie si sia innamorata del suo aspetto" ammette. Ed essendo che non sembra essersi spiegata a dovere, aggiunge: "a volte bastano i gesti, gli sguardi, il sentirsi affini... A volte scoppia la scintilla e tu sei lì, che non puoi fare altro che rimanere affascinato da ciò che accade. E poi c'è tutto il resto: il conoscere meglio l'altra persona, nella speranza di essere ricambiati."

Sorride con amarezza in direzione di Chat Noir.

"Tu non sei sinceramente innamorato di Ladybug? Anche lei può sembrare così perfetta, a volte. Come Howl..."
 

 
[Chat Noir]

 
All'obiezione di Marinette, Chat Noir fa un sorriso un po' sconsolato

"Oh, ma io so che Ladybug non è perfetta, non in senso generico, almeno. Per esempio, il suo difetto più grande è che non ride alle mie battute. E poi c'è quel piccolo particolare che è innamorata di un altro, però..."

Le immagini sullo schermo improvvisato continuano a scorrere come una colonna sonora ai loro discorsi. È così facile parlare con Marinette, non si è mai sentito tanto a suo agio con qualcuno, perciò cerca di trovare le parole adatte per spiegare, tanto a lei quanto a sé stesso, quello che prova.

"La ragazza che frequento", comincia con una punta di disagio, "pensa che io sia perfetto. Il problema è che io faccio di tutto per essere perfetto: è quello che la mia famiglia si aspetta da me, è quello che ho bisogno di fare per sentirmi all'altezza della mia ragazza"

Rivolge lo sguardo verso Marinette, in cerca di un indizio sui suoi pensieri.

"Però quello che sento di essere davvero ce l'hai davanti adesso e non posso fare a meno di domandarmi se a qualcuno possa davvero piacere questa parte di me"

Scuote la testa e si mette comodo sulla poltrona.

"La mia Insettina a volte sbaglia, ma trova sempre il modo di sistemare le cose. A volte ha paura, a volte è insicura, qualche volta è un po' impulsiva, oppure si scoraggia. Ma io la amo per tutto quello che è, e le starò sempre accanto, anche se non dovesse mai ricambiare i miei sentimenti. Lei è perfetta così"

Rimane in silenzio un momento prima di fare una delle domande che gli premono in modo particolare.

"E tu, Principessa? L'altra volta non mi hai voluto dire perchè sei così innamorata di Adrien. Adesso lo farai?"
 

 
[Marinette]

 
Le viene un nodo alla gola, quando Chat Noir tira in ballo la sua nuova fidanzata.
Marinette se n'era dimenticata, di questo piccolo dettaglio, ma lascia cadere l'argomento quando capisce che Chat Noir per la situazione si sente molto più afflitto di quanto sembri.
Oltretutto è curiosa in maniera genuina di vedere Chat Noir in vesti civili: insomma, da ciò che ha appreso col tempo, le sembra che Chat Noir faccia parte di una famiglia abbastanza facoltosa: è un buon cantante e, se non ricorda male, tira di scherma. Un ragazzo istruito e per bene, estremamente galante e così esuberante nelle vesti di Chat Noir, che Marinette fa davvero fatica a immaginarselo perfetto come... Come Adrien Agreste. Ecco, sì, i caratteri dei due ragazzi le sembrano così opposti da stare agli antipodi.

In ogni caso, crede con fermezza che siano due ragazzi d'oro e spera con tutta se stessa che non capiti mai il giorno in cui dovrà mettersi nella posizione di dover fare una scelta tra i due, non in senso romantico almeno.

"La mia Insettina a volte sbaglia, ma trova sempre il modo di sistemare le cose" continua lui, finalmente rispondendo alla domanda che Marinette gli ha fatto. "A volte ha paura, a volte è insicura, qualche volta è un po' impulsiva, oppure si scoraggia. Ma io la amo per tutto quello che è, e le starò sempre accanto, anche se non dovesse mai ricambiare i miei sentimenti. Lei è perfetta così."

Si sente arrossire. Se questa non è una bellissima dichiarazione d'amore, allora cos'è?
Rimangono entrambi in un solenne silenzio ancora per un po', prima che Chat Noir domandi: "E tu, Principessa? L'altra volta non mi hai voluto dire perchè sei così innamorata di Adrien. Adesso lo farai?"
Marinette si stringe nelle spalle.

"Adrien è...", fa un profondo respiro, "okay. Oltre al fatto che è bellissimo? Adrien è carismatico e qualche volta timido. Tende a vedere il lato buono di tutti, anche in persone come Lila o Chloè. Dà sempre una seconda possibilità per rimediare e sprona chiunque a essere una persona migliora."

Poi ridacchia, al pensiero che nemmeno Adrien sia perfetto: "Forse è un po' cieco di fronte all'evidenza, in generale. Ad esempio non credo si sia mai accorto che lo amo, e ha sempre creduto alle scuse che gli rifilavo quando provavo imbarazzo. Mi ha sempre dato retta senza porsi troppe domande, nonostante fosse palese che i miei balbettii fossero dovuti alla mia cotta per lui. Però Adrien è così: è buono, leale, corretto... Non si aspetta che le persone covino sentimenti negativi, ma se lo capisce, riesce sempre a comprenderne i motivi."

È grazie a lui, che Marinette è riuscita a comprendere meglio la situazione di Chloè, a capire quanto a volte si senta sola e abbia bisogno di attenzioni.

"Mi spiace solo che suo padre non lo lasci libero di uscire."

Dal telo su cui scorrono le scene del film, Marinette porta lo sguardo sul viso di Chat Noir, e ammette: "Sono sinceramente contenta che Adrien e Kagami abbiano la loro relazione felice, ma è qualcosa a cui non mi va di assistere in prima persona. Credo li eviterei finché non sia strettamente necessario. Ah!", ridacchia al pensiero, "come quella volta in cui Adrien mi ha chiesto consiglio su cosa fare con Kagami, e per poco non uscivo dalla pista di pattinaggio sul ghiaccio perché non riuscivo a smettere di guardarli!"
 

 
[Chat Noir]

 
Chat Noir ascolta con attenzione la risposta di Marinette: dopo essersi domandato per giorni cosa avesse attirato la sua attenzione (e sperando non fosse solo il suo aspetto), può finalmente tirare un sospiro di sollievo. È colpito dal fatto che la sua amica apprezzi soprattutto il suo altruismo, cosa che invece Kagami un po' gli rimprovera e si sente orgoglioso di sé stesso nel sentirsi descrivere così, ed è toccante scoprire quanto lei sia dispiaciuta per la sua mancanza di libertà.

Quando però Marinette nomina la pista di pattinaggio, vorrebbe sprofondare. Chissà quanto l'ha ferita chiedendole di aiutarlo con Kagami, e quanto le sia costato accompagnarlo a quell'appuntamento! Comprensibile che avesse cercato conforto in Luka.
Gli torna alla mente il commento di Plagg, quando, dopo che Marinette era scappata, l'aveva rincorsa per assicurarsi che stesse bene: forse il suo kwami non aveva tutti i torti quando l'aveva accusato di correrle dietro, forse... ma no. Lui è sempre stato innamorato di Ladybug. Perfino adesso, anche se continua ad essere confuso riguardo quello che prova per Marinette.
Meglio cambiare discorso, la faccenda rischia di diventare troppo complessa, seguendo quel filo di pensieri.
Avvicina un po' la poltrona a quella dell'amica e, d'istinto, le prende una mano. Vuole sentirla il più possibile vicina mentre cerca di esprimerle tutta la sua gratitudine.

"Grazie, Marinette", comincia, scordandosi per un momento di non indossare i panni di Adrien. Si strofina la nuca, tentando di rimediare allo scivolone che ha appena rischiato.

"Voglio dire, grazie, Principessa, per essere stata così sincera con me. Il fatto che tu apprezzi di lui quelle caratteristiche dice molto anche su di te, sai? È un peccato che Ladybug non possa più affidarti un Miraculous, perchè sei proprio il genere di persona che sarebbe perfetto avere in squadra con noi"

Tiene ancora la mano di Marinette tra le sue. Per un momento è tentato di accarezzarla, poi gli viene in mente che, forse, sarebbe un po' strano avere un simile atteggiamento con un'amica. L'idea che gli balena subito dopo nella testa lo fa sentire allo stesso tempo molto astuto e una vera carogna, ma decide di metterla in atto lo stesso.

"Però lascia che ti dica una cosa: nonostante la tua descrizione così lusinghiera, spero tanto che a Ladybug non venga mai in mente di affidare un Miraculous ad Adrien Agreste. Lui sì che sarebbe un rivale temibile, per me. Poi, sai, devo darti ragione sul fatto che sia un po' cieco per non esserti accorto di te, ma credo sia anche piuttosto strambo. Una volta, dopo che io e Ladybug l'abbiamo salvato dalla sua guardia del corpo che era stata akumizzata, ho avuto modo di parlare un po' con lui: pensa, è convinto che una volta Ladybug gli abbia mandato una lettera d'amore per San Valentino. Assurdo, vero?"

La osserva con molta attenzione, curioso di scoprire se, per caso, sia stata lei a scrivere quella famosa lettera. Lui aveva preso in considerazione quella possibilità, ma l'aveva scartata perchè, come aveva riconosciuto lei stessa, lui credeva a tutte le sue bugie.
   
 
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