Veranda
Con finalmente il suo Mojito, appena preparato, in mano, si sedette sulla poltroncina di vimini, mettendosi comoda e accavallando le gambe con quel suo modo di fare sensuale ed elegante, nonostante non ci fosse nessuno a vederla.
Nella veranda di casa sua, infatti, c’era solo lei: lei e l’assoluta pace di un giorno d’estate, accompagnato dall’odore intenso delle rose rosse che coltivava in un angolo dello spazio, in una serie di vasi.
Se un qualsiasi membro dell’organizzazione, da cui era uscita ormai da un paio di anni, avesse mai saputo quel suo lato così umano e decisamente poco meschino e femminile, sicuramente sarebbe stata lo zimbello di tutti. Una donna come lei, sexy, elegante, raffinata e fredda come il ghiaccio, non poteva certo andare in giro a dire che aveva il pollice verde e la passione per la sua piccola serra nella veranda di casa.
Solo una persona, una delle poche che come lei si era salvata dall’arresto di massa perché infiltrato dei servizi segreti giapponesi, sapeva di quel suo hobby: Tooru Amuro.
Inoltre, era stato lui ad insegnarle a fare il mojito perfetto, quello stesso mojito che ora stava sorseggiando rilassata nella sua veranda.