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Autore: breezeblock    22/07/2020    4 recensioni
Spesso dico cose cattive. È capitato anche che non me ne pentissi, che le intendessi davvero e che poi per questo o quell’altro motivo le persone a cui ho detto quelle cose se ne andassero via da un giorno all’altro, lasciandomi solo con l’eco delle parole dette, ma soprattutto di quelle che non ho detto. Scusami.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Shades of Pain 
 

Fortunately for me, I believe
Lucky me
So, if we turn into a tree can I be the leaves?
 
 

A volte dico cose cattive. E non le dico rivolto a personaggi immaginari imprecando contro il vento. Mi rivolgo a persone reali, quando succede. E questa è la cosa più cruda di tutta la faccenda. Per un momento dimentico si tratta di persone vere, con cui ho più o meno una relazione duratura, che sia di amicizia o di amore, che a volte poi sono la stessa cosa ma con qualche effusione romantica nel mezzo. Per attimi lunghi una vita è come se fossi una persona diversa, una di quelle rancorose e piene di rimpianti per una vita che non è la mia, con la bile che quasi fuoriesce dalla bocca e sporca qualsiasi residuo di buone intenzioni.
Spesso le cose cattive che dico sono vere, altre volte potrebbero avvicinarsi a verità ma il sentimento d’amore che provo per l’altra persona è così forte che la sua luce abbaglia qualsiasi pezzo di tenebra pronta a sporcare quel sentimento. E sembra insensato, posso comprenderlo, ma questo è ciò che sento. 
Spesso dico cose cattive. È capitato anche che non me ne pentissi, che le intendessi davvero e che poi per questo o quell’altro motivo le persone vere a cui ho detto quelle cose se ne andassero via da un giorno all’altro, lasciandomi solo con l’eco delle parole dette, ma soprattutto di quelle che non ho detto. Scusami. E non che li biasimi, ovviamente, a volte che poi vuol dire sempre, sento di meritarmi tutto questo. Sono convinto che mi meriti di rimanere solo, di rigettare il cibo che mangio e che in ogni caso mangio da solo.
La cosa divertente di tutta la faccenda, è che non mi rendo mai conto di quanto veleno ho in corpo, di quanto ne riesca a sputare addosso alle persone, facendole morire un po’ a poco a poco. Quando succede, come ho già detto, è come se fossi un’altra persona, e questa sembra una pessima scusa per giustificare tutte le malignità che dico e probabilmente nemmeno ci crederai, ma è così, te lo giuro.
Dico sempre cose cattive, reso cieco dalla rabbia. Anzi che dico, la rabbia mi fa centrare talmente bene le mie vittime che non manco mai un colpo. Specialmente con te, che invece sei così buona con me, sei buona con tutti.
Se fossi un briciolo velenosa quanto lo sono io mi sentirei meglio. Se mi trattassi male anche tu, se mi avvelenassi con le tue labbra dolci, se mi dessi uno schiaffo in faccia di tanto in tanto, mi sentirei meglio perché vorrebbe dire che infondo sei un po’ cattiva anche tu e io i tuoi schiaffi me li meriterei tutti. Ne esporrei gli effetti sulle guance con orgoglio, perché dimostrerebbero ancora meglio lo schifo che sono.
Ma no, tu invece sei buona. Sei una di quelle persone buone a cui sono successe cose brutte e l’essere riuscita a vincere quelle stesse cose, ti ha reso se possibile una persona ancora migliore e nobile di quanto già non fossi.
Io non ti ho mai meritato, lo so bene, e continuerò a non meritarti nemmeno dopo, neanche se mi dessi una possibilità, neanche se ti convincessi che un po’ ne valgo la pena.
Tutta la cattiveria che ti porti dietro sono io, con i miei vestiti neri e la poca voglia che ho di cambiare. Con il mio pessimismo e i miei sensi di colpa che quasi hanno assunto una loro corporeità per quanto sono immensi.
Sono cattivo, praticamente sempre. E lo sono anche con te, che a volte penso riesci a rendermi persino una persona migliore. Capita anche che non me ne penta, e che le persone mi lascino da solo a pensare alle cose che ho detto e soprattutto a quelle che non ho detto. Ma adesso te lo dico, Scusami. Non dirmi che non è niente, non dirmi che capita a tutti. Dimmi che sono orribile, che sono ripugnante, che faccio schifo.
Questo lo capirei, e potrei tirare un sospiro di sollievo perché è la verità.
Ma tu sei buona, sei buona.
Sono cattivo, capita che a volte me ne pento. 
Come adesso. 
  
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