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Autore: shurei    15/08/2009    8 recensioni
Sono soli: lui seduto sul cornicione, che porta nelle varie stanza della casata principale; lei in piedi davanti a lui, accolta dalle sue gambe divaricate e dalle sue forti e rassicuranti braccia.
-Domani tuo padre e tua sorella non ci sono?- domanda Neji a Hinata.
-N... no. Non ci sono...- mormora la mora.
-Bene allora io e te...-
-I... io e... e... te...?-
-Io e te saremo soli, proprio come lo siamo ora.-
Soli.
Una parola tabù per Hinata Hyuuga.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Neji Hyuuga
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quello che le Parole Non Dicono...








Sono soli: lui seduto sul cornicione, che porta nelle varie stanza della casata principale; lei in piedi davanti a lui, accolta dalle sue gambe divaricate e dalle sue forti e rassicuranti braccia.
-Domani tuo padre e tua sorella non ci sono?- domanda Neji a Hinata.
-N... no. Non ci sono...- mormora la mora.
-Bene allora io e te...-
-I... io e... e... te...?-
-Io e te saremo soli, proprio come lo siamo ora.-

Soli.
Una parola tabù per Hinata Hyuuga.
La sua timidezza è tale che per ogni volta che lei e Neji sono rimasti soli, lui non è mai riuscito a baciarla.
-Allora ci vediamo domani.-
-S... si...-

Il giovane, con la mano sinistra, si aiuta portando a se il volto arrossato di Hinata.
Si avvicina lentamente, molto lentamente per non farla agitare, ma l'effetto è proprio quello.
La mora prova a tenere gli occhi chiusi, per far si che la persona che ama, possa regalarle il suo primo bacio, ma ahimé non è così nemmeno questa volta. Come di consueto apre appena un occhio e il tempo di vedere le labbra di Neji, che puntualmente si abbassa e, rossa come un peperone, affonda il suo volto imbarazzato nel petto del ragazzo.


***

Quattro ragazze ascoltano attonite e senza parole il racconto di Hinata e poi, al termine di quest'ultimo, sospirano pesantemente:
-Non è possibile.- pronuncia Temari.
-No... non ci credo!- dice Ino con gli occhi sgranati.
-L'ha fatto di nuovo.- aggiunge Sakura, mettendosi una mano sulla fronte.
-Ma non si può!- termina Tenten allibita.
-Hinata sei un disastro!- l'ammoniscono tutte e quattro.
-Lo... lo so, ma... ma è più forte di me. Quando vedo le sue labbra avvicinarsi alle mie... se... sento il cuore ba... battere a mille e... e non riesco a baciarlo.- si difende Hinata imbarazzatissima.
-Hinata sei un caso disperato, su questo non ci piove. State insieme da più di sei mesi e non gli hai ancora dato un bacio!- continua Tenten, che vorrebbe essere al posto suo.
-No... non è vero! Baci sulla guancia e sulla fronte sempre.-
-Ma baci sulle labbra no!- la rimproverano nuovamente tutte e quattro.

Hinata non proferisce parola.
Sa bene che le sue amiche hanno ragione, ma che ci può fare se la sua timidezza prevale ogni volta? In cuor suo vorrebbe, anche solo per un attimo, sfiorare quelle labbra con le sue, sentire la loro morbidezza e che sapore potrebbe avere un bacio.
Un bacio vero.
-Ra... ragazze...- mormora Hinata, iniziando a giocherellare con gli indici delle mani.
-Dicci Hinata... Ah! Se vuoi altri consiglio, noi abbiamo finito il repertorio.- dicono istintivamente le altre.
-No... no... non volevo dire questo. Mi avete aiutato tanto... ma non ho mai concluso nulla.-
-Almeno lo dice...- Pensa Tenten, ascoltando il resto della frase della sua interlocutrice.
-Vo... volevo solo chiedervi com'è baciare qualcuno?-

Gli occhi delle presenti sono ancor più sgranati di prima. Da quando Hinata fa quel genere di domande? Le uniche spiegazioni logiche e razionali per tale evento possono essere solo queste: la prima “qualche demone celeste o con la coda si è impossessato del suo corpo”; la seconda “ha mangiato del cibo avariato o andato a male”; la terza “ha battuto la testa”; la quarta “qualcuno l'ha riprogrammata” e l'ultima “ha la febbre”. O forse, più semplicemente, questo è il classico avvenimento storico da segnare sul calendario e che, di conseguenza, non si dimenticherà mai.
-Co... come mai questa domanda?- balbettano le altre confuse.
-Mi... mi chiedevo solo come fosse... nulla di più...- risponde la mora, arrossendo.
-Beh Hinata, a parole è difficile descrivere le sensazioni che si provano in quegli attimi, perché quello si scopre quando arriva il proprio momento. Possiamo solo dirti che se fatto con la persona che ami è molto bello: ti sembra di essere in paradiso.- Spiega Ino.
-Ah si?-
-Certo.-
-E per caso... ha... ha un sapore particolare?-
-Hinata sei sicura di stare bene? Da quanti fai questo genere di domande?- Chiedono le ragazze del tutto incredule da tale cambiamento.
-Perché ho forse detto qualcosa che non dovevo?- domanda lei, ingenuamente.
-Lasciamo perdere.- sospirano loro.
-Per quanto riguarda il sapore dipende dal punto di visa... diciamo che è soggettivo.- aggiunge Temari.
-Concordo.- esclama Sakura.
-Cioè?- interroga confusa la giovane Hyuuga.

-Ti faccio un esempio: io e Lee facciamo coppia fissa da tempo. Come tu ben sai, Lee è una persona con l'argento vivo addosso è sempre pieno di energie, in continuo movimento, lo fermi solo per pochi minuti, ma che dico secondi! Sarà “L'ardente spirito della gioventù...” di cui parla sempre il maestro Gai, ma il mio primo bacio con Lee aveva un che di piccante, quasi come un peperoncino o del Curry. Insomma era una sensazione di calore infinita, un impeto travolgente che mi ha trasmesso Rock Lee... non so se mi sono spiegata.- esemplifica Tenten.

Hinata la guarda col volto inclinato verso sinistra, con un'espressione di dubbio. Ha capito ciò che le è stato detto, ma vorrebbe altre “esperienze” per farsi un'altra idea, sul tema “Sapore di Bacio”.
-Mi sono spiegata male?- domanda Tenten.
-No, no... benissimo.- risponde prontamente la mora.
-Forse vuole sentire altre esperienze.- dice Temari.
-Può darsi.- continua Tenten.

-Bene, allora io e Shika. Anche se francamente non mi va di parlare della mia vita privata, con te faccio uno strappo alla regola. Conosci Shikamaru, no? Beh, lui è un ragazzo molto riflessivo, estremamente brontolone, ma allo stesso tempo preciso e ligie al dovere, ma anche timido e schivo davanti agli altri, quasi fa l'indifferente, mentre siamo in intimità è un ragazzo dolcissimo. Il nostro primo bacio ce lo siamo scambiato alle porte di Suna. È stato fugace, ma a me è sembrato lungo un anno. Eh sì, quando si dice che il tempo è relativo, ma questo non c'entra. Se devo essere sincera il sapore che ho provato è stato quello di liquirizia: perché ha contrasto evidente tra il dolce e l'amaro.- esemplifica anche Temari.
-Beh, mi unisco anche io. Il primo bacio con Naruto è stato come mangiare una ciotola di ramen. Per un motivo molto semplice: lui è un ragazzo che... oddio come potrei definirlo? Ah, si! Potrei definirlo come un piatto unico, cioè è estremamente allegro, vivace, sensibile, un po' testa quadra, tonto, ma anche forte, generoso, sprizzante del pericolo. Beh, è un mix di tutto, proprio come il suo piatto preferito di cui è ghiotto. Ogni volta mi trasmette qualcosa di diverso, ma soprattutto mi da sicurezza.-
si aggiunge anche l'esemplificazione di Ino.

-Ok ho capito... tocca a me. Io e il maestro Kakashi...- inizia Sakura, interrotta dall'affermazione delle sue compagne che pronunciano:
-ALLORA E' VERO CHE STATE INSIEME!-
-Da tanto ormai...-
-Ah!-

-Dicevo... il mio bacio col maestro Kakashi aveva un sapore molto fresco, ma deciso allo stesso tempo... proprio come la menta. Lui è un uomo forte, generoso, anche simpatico a volte... è il re dei ritardi; può sembrare talvolta freddo, ma solo per lavoro, del resto è il nostro solito Kakashi che conosciamo.- conclude Sakura.
-Capito.- terminano le altre, ancora un po' sorprese.

Hinata si sente a disagio.
Sente una fitta a petto, come se tutto quello raccontato fino a quel momento non sia altro che un metodo di tortura, per il suo cuore sensibile. Non ne comprende il motivo, ma la sua insicurezza le fa perdere la speranza di assaporare simili sensazioni... un giorno o l'altro.
Vedendola così le sue amiche cercano di sollevarle il morale: chi con carezze affettuose, chi con il solletico, chi con battute spiritose, chi con aneddoti divertenti delle loro missioni.
-Dai Hinata! Non perdere la speranza, vedrai che andrà tutto bene. Sono sicura che oggi ce la farai.- la incoraggia Tenten.
-T... tu dici?- mormora lei.
-Sì.-
-Scusa, sei venuta qui prima del tuo incontro con Neji, giusto? Tanto per curiosità, quando hai l'appuntamento?- chiede Temari.
-Alle quattro del pomeriggio.- risponde la Hyuuga.
-Allora ti conviene andare, manca una mezzoretta.-
-Oh santo cielo! I... io vado.-
-Fatti coraggio Hinata, vedrai che andrà bene.- le dicono le altre, mentre esce correndo.

Corre, corre più veloce del vento per arrivare a casa prima di Neji e sistemarsi come si deve. Arrivata alla meta, nota con piacere che non c'è nessuno e, con calma, si sistema i capelli e poi indossa uno yukata di seta lilla, che aveva comprato proprio per una simile occasione.
Cammina sovrappensiero per i corridoi della casa, pensando a come comportarsi col cugino, fino a che non si scontra con la persona che stava aspettando: il suo amato Neji.
-Credevo che te ne fossi andata anche tu.- dice il ragazzo, tirandola a se.
-N... no. Ero solo in camera mia.- mormora la mora.
-Meno male.-

Si fermano sul corridoio che da sul cortile, lui seduto e lei in piedi davanti a lui accolta dalle sue gambe divaricate. Le labbra della ragazza si posano sulla fronte di Neji, proprio in prossimità del marchio di appartenenza della casata cadetta. Labbra gentili le sue, che dimostrano al genio degli Hyuuga di non essere solo, mentre le mani di Hinata accarezzano i suoi lunghi capelli.
Neji, notando la situazione favorevole, con la mano sinistra, si aiuta portando a se il volto gentile di Hinata, che piano mormora il suo nome.
Si avvicina lentamente, molto lentamente per non farla agitare, ma come ogni volta la ragazza si abbassa, appoggiando poi la fronte sulla spalla del ragazzo.
-Sc.. scusami...- balbetta imbarazzata.
-Ti faccio così paura?- domanda Neji, osservandole il volto.
-N... no... non è quello...-
-Allora cosa c'è?-

La prende tra le sue braccia amorevolmente, trasmettendole calore; mentre le sue labbra si posano sul lobo sinistro della ragazza, che prova a lasciarsi andare. Le labbra scendono sul suo collo delicato con gentilezza.
-Ne... Neji?- lo chiama Hinata.

Subito il ragazzo si ferma, pensando che lei non avesse voglia di coccole; per questo alza lo sguardo vedendo il suo volto arrossato, ancor più bello per lui. Osserva le sue labbra muoversi, cercando di comprendere col labbiale le parole che lei sta per pronunciargli:
-Io vo... vorrei...-

Neji non le da il tempo di continuare a parlare, perché questo è il suo momento. Eh sì. Quello è il momento giusto per catturare e far sue quei petali di rosa che sono le labbra della sua amata: sono proprio come le aveva immaginate: calde, dolci, soffici, morbide, profumate.
Sempre gentilmente, chiede permesso alle sue labbra per approfondire quel contatto: dapprima le loro lingue si sfiorano tra loro con la punta, poi s'intrecciano, muovendosi in piena sincronia.
Hinata, dal canto suo, si tiene stretta a lui stringendo la sua casacca; constatando quello che le sue amiche le avevano detto: il sapore di un bacio è del tutto soggettivo.
Certo, quello di Neji, è stato un gesto fulmineo ed improvviso, ma ben giustificato: in fin dei conti, lui ha sempre provato, mentre lei non si sentiva mai pronta.

Quel bacio improvviso è dolce e delicato come il latte di mandorla.
Un modo raffinato, delicato, quasi in preda al timore di poterle far male; questo le trasmetteva quel contatto.
Hinata sa bene quanto Neji abbia sofferto in passato, per questo talvolta è freddo e distaccato. Proprio come una mandorla ancora chiusa nel suo guscio.
Invece, quando è con lei è dolce e gentile, delicato proprio come una mandorla priva del suo involucro, che data in mano a chi le coltiva fa si che si ottenga un latte dolce e delicato, proprio come Neji.

-Hinata...- la chiama il ragazzo, dopo aver scisso quel contatto così piacevole.
-Di... dimmi...- mormora lei, ansimando ancora.
-Lo sai, con le parole non sono molto bravo; anzi non sono per niente bravo in queste cose. Coi gesti ti sto facendo capire ciò che provo per te e ora...-
-E ora...-
-Spero di essere stato sufficientemente chiaro.-

Un gesto che ha un significato preciso: Ti Amo.

La giovane si stringe accanto a lui, non lo lascerebbe mai. Ora che ha scoperto quanto sono innocui e piacevoli i baci, ne vorrebbe ancora e ancora, solo però se sono i suoi.
-Ti amo, Neji. Ti amerò sempre.- dice lei flebilmente.
-Anche io, Hinata. Sempre.- mormora lui.












Eccomi qua! 
un'altra NejiHina per voi!
Il primo bacio di Hinata: coraggio piccola, con un figo come Neji, se non te muovi trovi la fila di chi vorrebbe fregartelo! ^^'' (autrice compresa XD)
Spero vi piaccia,
a bientot
kiss
Shurei

  
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