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Autore: Allen Glassred    25/07/2020    3 recensioni
Salve! Eccomi con una fanfiction stavolta riguardante l'universo di Saint Seiya. La mia storia parte dalla fine della saga di Hades e non tiene conto delle altre, come Omega e compagnia. Ho voluto cambiare un pò di dettagli rispetto alla saga canonica, e forse alcuno personaggi saranno OOC.
Sono passati molti anni dalla sconfitta del Signore degli Inferi, e tutto scorre alla normalità sulla Terra. Ma una nuova minaccia incomberà presto sul pianeta, ed i cinque mitici eroi dovranno riunirsi nuovamente al fianco della loro Dea, Athena: Hades non fu sconfitto in modo definitivo. La sua anima vaga ancora in cerca di vendetta possedendo temporaneamente diversi umani aspettando di potersi vendicare, ma ora i tempi sono maturi: il figlio del Dio degli Inferi è sulla Terra, ed è l'unico essere idoneo ad ospitarne l'anima come a suo tempo fu per Shun. I Cavalieri dello zodiaco lo dovranno trovare prima che ciò avvenga, o per la Terra sarà finita. In tutto questo, chi è la bella giovane che ha fatto la sua comparsa in Grecia e, una volta incontrato il Cavaliere del Cigno ne rapirà il cuore? Cosa nasconderà Tea? Aiuterà davvero i nostri eroi a trovare il figlio di Hades?
Genere: Avventura, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, OC (Original Character), Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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La giovane donna si alza di scatto dalla sedia, raggiungendo la persona che sta per andarsene da casa sua, e che oramai ha raggiunto la soglia. " Aspetta! ". Lo chiama, per poi afferrargli con gentilezza seppur decisa il braccio coperto dalla brillante armatura. " Ti prego, non lo fare ". Chiede poi la fanciulla, trattenendo a stento le lacrime. L'uomo misterioso non si volge verso di lei, tuttavia fa un profondo sospiro per poi rispondere. 

" Invece devo, Tea. Purtroppo sono costretto a farlo, anche se non vorrei: sai quanto tenga a te. Ma le regole sono regole ". Sentenzia duramente il bruno, mentre la fanciulla scuote il capo per poi iniziare a piangere, mandando al diavolo l'orgoglio. 

" Così ci condannerai, entrambi. Non è giusto, e tu lo sai bene! ". Continua lei per poi posarsi una mano sul ventre percependo alcune fastidiose fitte. L'uomo si volge verso di lei e vedendola piangere e con espressione sofferente non ha cuore di abbandonarla in quelle condizioni. La porta a sedere su una sedia, poggiandole le mani sulle spalle. 

" Tea, per favore ascoltami: sai che non dipende da me, ma è il volere della Divina Athena. Io sono un cavaliere a lei devoto, e questo viene prima di ogni altra cosa. Mi dispiace farti soffrire, ti voglio bene e non lo avrei mai voluto fare. Però... ". Si ferma qualche istante e sospira pesantemente, per poi fare qualche passo verso la soglia mentre lei scuote il capo con enfasi. 

" E così, il tuo dovere di Cavaliere viene prima di tutto e di tutti? Anche di chi tiene a te e ti vuole bene, la tua famiglia? Vuoi davvero fare ciò che ti sei preposto, e condannarci? Sei disposto a perderci per la Dea a cui sei devoto? ". Chiede duramente la bruna mentre l'uomo in questione arresta il suo passo un istante. 

" Mi dispiace ". Sussurra per poi andarsene, aprendo la porta e sparendo al di là di essa. La donna scoppia in lacrime stringendosi le mani al ventre. 

" No. Non finirà così, io ti proteggerò al costo della mia stessa vita ". Sentenzia per poi alzarsi dalla sedia ma sorreggendosi al tavolo: le fitte stanno diminuendo di intensità ma sono ancora presenti. Ma non le importa: lei sa bene cos'è giusto fare. 


La giovane dai capelli bruni si desta di soprassalto: la fronte madida di sudore ed il respiro affannato, dopo l'ennesimo sogno che si è affacciato alla sua mente. O forse pensa, è solamente il ricordo di una cosa che avrebbe voluto solamente scordare e seppellire dentro di sè. Si mette seduta sul letto portando una mano sul petto, riprendendo poi a respirare in modo regolare. Prima che possa pensare altro la porta della stanza si apre, e da essa compare una bella donna: all'apparenza di mezza età, tiene i capelli legati in una semplice acconciatura. Solo alcuni riccioli neri le ricadono a lato del viso, incorniciandolo. I suoi occhi color smeraldo si posano sulla ragazza, la quale prende finalmente parola. " Mamma ". La chiama, per poi proseguire la frase. " Shura dorme? ". Chiede, e la donna fa un cenno affermativo. 

" Si tesoro, tuo figlio dorme tranquillo. Tu piuttosto: ti senti bene? ". Le chiede per poi andare a sedersi sul letto accanto a lei. " Ti vedo molto pallida, è di nuovo quell'incubo? ". Chiedendo ciò appoggia dolcemente una mano su quella della figlia, che annuisce. 

" Non è un sogno mamma, ma un ricordo di quel maledetto giorno di dodici anni fa ". Risponde. La donna la avvolge nel suo materno abbraccio per poi accarezzarle dolcemente i capelli. 

" Mia piccola Tea, devi dimenticare quel giorno. Ora sei qui, sei tornata dalla tua famiglia. E ti giuro che se necessario, provvederei io stessa a proteggere te e Shura al costo della mia vita ". Tea sorride alle parole della madre, che le danno nuovo coraggio. " Però, tesoro... ". Esita poi la madre, per poi decidere di proseguire la frase. " Non è rischioso restare proprio qui, a pochi kilometri dal Grande Tempio? ". Chiede con un velo di preoccupazione, ma Tea scuote il capo. 

" Loro non sanno che sono tornata in Grecia, e se così continuerà ad essere, sia io che Shura saremo al sicuro ". Sentenzia la bruna. 

" E coloro che vi danno la caccia? Anche da loro sarete al sicuro, figlia mia? Sono molto preoccupata. Non è il caso di... ". Ma la figlia la interrompe con un cenno della mano. 

" Non dire altro, mamma. Non ci succederà niente, non più. Non ora che la Guerra Sacra ha avuto finalmente termine, da almeno nove anni ". La donna annuisce mestamente alla decisione della figlia, pensando che purtroppo, potrebbe non portare a nulla di positivo. " Beh, è ora di rimettersi a dormire: domani sarà una giornata molto impegnativa ". Conclude la bruna. La madre annuisce per poi lasciarla sola. Giunta in salotto si avvicina ad un mobile, prendendo tra le mani una fotografia: rappresenta la figlia, lei... ed il Cavaliere di Capricorn, Shura. Osserva la foto qualche istante per poi riporla al proprio posto, sospirando pesantemente e guardando il nipotino, che si è addormentato sul divano. 

" Assomigli così tanto a quell'uomo... ". Lascia la frase a metà, andando ad accarezzare e posando un leggero bacio sul capo del piccolo Shura, che pare addormentato in un dolce sonno privo di incubi. Proprio mentre sta per andare a dormire a sua volta, anche la donna osserva fuori dalla finestra. E le vede: sembrano essere stelle cadenti ma lei sa che purtroppo, questo è ben altro segnale. Il respiro le si mozza per qualche istante, serra la mano a pugno e la porta accanto al cuore. " Oh miei Dei... no! Non può essere... ". Sussurra. Cosa sappia ed a cosa si riferisca, e soprattutto come faccia a conoscerlo, tuttavia, è ancora ignoto così come lo è il misterioso legame che la collega al defunto Cavaliere della decima casa. 

Quella stessa notte una bambina dai lunghi capelli corvini stà osservando silenziosa la cascata dei Cinque Picchi, seduta su quella fredda roccia su cui un tempo, anni prima sedeva il maestro Dohko. La sua attenzione viene attirata da un gentile tocco che si posa sulla sua spalla, e la fanciulla di circa otto anni apre i suoi meravigliosi occhi smeraldini per poi far comparire sul suo delicato viso un sorriso smagliante. " Papà! ". Fa solamente la ragazzina, mentre Sirio il Dragone, ora nuovo Cavaliere di libra, la guarda con orgoglio per poi sedersi al suo fianco, osservando distrattamente la cascata.

" Kayuki, è tardi: dovresti andare a dormire, altrimenti la mamma si arrabbierà ". Si volta verso la figlia mentre la corvina risponde all'affermazione del padre. 

" Vorrei osservare le stelle ancora per un pò, posso? Prometto che poi andrò a letto senza protestare ". Unisce le mani come in un gesto di preghiera. A quella scena Sirio non può fare a meno di lasciarsi andare ad un'allegra risata, accarezzando amorevolmente la lunga chioma della fanciulla. 

" E sia, ma poi dritta a letto. Ci siamo capiti? ". La ammonisce bonariamente , mentre lei gli si getta al collo entusiasta e stringendolo in un abbraccio che il padre ricambia subito. 

" Grazie, papà! ". Esclama con tono entusiasta la ragazzina, per poi guardare la cascata e prendendo parola di li a poco. 

" Papà? Ti posso fare una domanda? ". Gli chiede e, dopo aver ottenuto il consenso paterno prosegue la frase. " Mi parli del Maestro Dohko? ". Chiede. Sirio rimane da prima un pò spiazzato: infatti prima d'ora, sua figlia non gli aveva mai domandato del suo compianto maestro. La sua espressione si fa malinconica e, dopo alcuni istanti persi in ricordi di gioventù in cui il Cavaliere di libra gli fece da maestro, il Dragone risponde alla figlia. 

" Il maestro era un uomo straordinario, mia piccola Kayuki. Ha combattuto in ben due epici conflitti sacri, e nel secondo purtroppo perse la vita insieme agli altri undici valorosi Cavalieri D'Oro, per permettere a me ed ai miei compagni di raggiungere i Campi Elisi e sconfiggere il signore degli Inferi. Ti raccontai di quella terribile Guerra, ricordi? ". Chiede, mentre Kayuki annuisce. 

" Si, papà. Mi hai anche raccontato di come tu, i tuoi compagni e la signorina Saori avete rischiato la vita, salvandovi solo grazie al potere divino di Athena ". La ragazza guarda il padre con pura ammirazione, memore dei suoi racconti. Stà per domandargli altro su Dohko, ma l'attenzione del Cavaliere di Libra è attirata dalla volta celeste: ci sono le stelle cadenti, nota l'uomo. Improvvisamente tuttavia, un presentimento lo fa sussultare. 

" Che cosa...? ". Sussurra. La voce della moglie appena sopraggiunta lo riporta alla realtà. 

" Sirio, Kayuki. Rientrate, inizia a fare freddo ". Fa con il suo solito tono dolce e gentile Fiore di Luna. Riscosso dai propri pensieri Sirio annuisce, prendendo in braccio Kayuki. 

" Andiamo tesoro, è ora di andare a dormire ". Kayuki annuisce, posando il capo sulla spalla del padre. Eppure anche il Sacro Guerriero di Libra ha uno strano, nefasto presentimento.

Stessa nottata, villa Heinstein. 

Un bel bimbo di circa nove anni osserva la volta celeste, restando in piedi nell'immenso giardino della villa in cui è nato e cresciuto. Il suo sguardo, sin troppo maturo per un bimbo della sua età, è puntato su alcune stelle cadenti che ha visto dirigersi in un'unica direzione. Dei passi dietro di lui precedono una voce femminile. " Satoshi ". Lo chiama. Il bambino si volta, notando che anche i suoi genitori, Phoenix e Pandora, lo hanno raggiunto. La donna tiene il braccio del marito mentre questi posa lo sguardo severo sul figlio. 

" Satoshi, io e tua madre ti avevamo detto di rientrare. Comincia a fare freddo qui fuori ". Lo rimprovera. Il bimbo abbassa lo sguardo. 

" Scusa papà. E' che una cosa mi ha trattenuto ". Incuriositi dalla frase del figlio, sia Phoenix che Pandora si avvicinano a lui. Il Cavaliere d'oro di Leo si inginocchia per arrivare all'altezza del fanciullo per poi fargli alzare lo sguardo prendendogli il viso tra le mani. 

" Va bene, per questa volta passi. Basta che togli quell'espressione triste, d'accordo? ". Chiede il giovane dai capelli blu: con gli anni e con la nascita del figlio il suo carattere si è un pò addolcito, pur non perdendo la sua consueta rudezza ed il suo carisma. Ma in fondo, davanti a moglie e figlio può permettersi di essere dolce, no? In fondo pensa, non serve solo essere severo nell'educazione di un figlio, occorre anche dargli amore e saperlo ascoltare. Il bambino sorride mentre Pandora gli si avvicina, posandogli una mano sul capo.

" Ma dimmi, cos'è che ti ha trattenuto qui fuori? ". Chiede. Il bambino si gira per poi indicare le stelle. 

" Ho visto tante stelle cadere in un'unica direzione, mamma! Erano davvero bellissime, però c'è stato un momento in cui ho provato una sensazione sgradevole ". Ammette. Pandora e Phoenix alzano gli occhi al cielo a loro volta, notando alcune altre stelle cadenti come quelle che ha visto il figlio. La donna spalanca gli occhi sconcertata, sgomenta. Phoenix la guarda e lei ricambia lo sguardo del marito, allarmata. 

" Credevo che fosse finita... com'è possibile? ". Domanda preoccupata la mora, mentre il Cavaliere del Leone scuote il capo preoccupato. La cosa non gli piace per nulla. Chissà se anche i suoi amici e suoi fratello hanno percepito la stessa cosa, e se hanno visto quelle stelle cadenti? L'uomo prende per mano la moglie mentre il figlio gli prende la mano libera. 

" Andiamo, dobbiamo rientrare adesso. Per Satoshi è ora di dormire ". Pandora annuisce turbata, rientrando alla villa assieme al marito ed al figlio. 

Ciao a tutti miei fans! Come state? Ecco il secondo ( ma in realtà primo ) capitolo della storia, dopo il prologo sono riuscita a postarne uno un pò più lungo finalmente. Che cosa dire? Che ne pensate? Abbiamo visto Tea sognare di un misterioso uomo, chi sarà mai stato? E cos'era la cosa che non avrebbe voluto facesse? E' entrata in scena anche la madre della ragazza, la quale pare aver avuto una sorta di legame con Capricorn. Nel frattempo anche Phoenix e Dragone hanno fatto la loro comparsa assieme alle rispettive famiglie, che ne pensate? A cosa sarà dovuto il presentimento nefasto che ha attanagliato tutti? E come farà la mamma di Tea a sapere del Conflitto Sacro? E chi da la caccia a Tea e suo figlio? Non vi resta che seguirmi per scoprirlo :) Spero che anche il nuovo capitolo vi sia piaciuto. Baci
 
 
  
   
 
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