Petali
di Morte
Petali di rosa, petali di
velluto, petali di sole…
Il tuo corpo giace su un tappeto di gigli, senza vita,
incapace di respirare.
Giaci a terra con un’unica promessa: Non tornare
mai più,
spiccare il volo ove nessun dolore potrà finalmente
raggiungerti. Una
promessa di sangue, una promessa eterna.
E ormai mi hai lasciato, mia Bella.
Hai lasciato la terra dannata su cui vivo per strapparmi via
un cuore che ha cessato di battere da troppo tempo…
Petali di rosa, petali di
velluto, petali di sole…
Ed ora sono qua, davanti alla tua nuova dimora, alla tua
tomba di marmo. Freddo e duro come me.
I ricordi mi scorrono davanti inevitabili e tu ne sei la
protagonista.
Tu che sorridi. Tu che mangi. Tu che mi baci. Tu che
arrossisci. Tu che muori.
Muori perché hai voluto fare di testa tua, testarda e
cocciuta. Hai voluto sfidare i miei limiti…E hai perso,
amore mio.
Ma la colpa è mia, mia soltanto. Ho ceduto alla tua dolcezza
insistente, ho ceduto al desiderio.
E ti ho uccisa.
Fra le mie mani eri così fragile, così delicata
da sembrare
una bambola di fine porcellana…
Porcellana ora infranta in tanti piccoli frammenti
appuntiti, ognuno dei quali è l’emblema del mio
odio. Un odio folle, un odio
feroce verso la mia persona.
Come ho potuto ucciderti? Come ho potuto ferirti in quel
modo?
“Un letto dorato
alberga al centro di una stanza
illuminata dalla sovrana della notte.
E nascosti dalle tenebre, due corpi si fondono in una
danza armoniosa, carica di passione e di una vita che in seguito non
potrà più
essere considerata tale.
Bella geme di desiderio, mentre da sotto Edward la attira
a sé, ansimante. Gli occhi di entrambi sono incatenati, sono
puro fuoco.
- Amami – sussurra la ragazza, socchiudendo la bocca
–
Amami ora. -
Il vampiro non può non accogliere quella dolce
richiesta…
ma ecco che all’improvviso, al culmine del piacere, sente
l’odore del sangue,
della tenera carne umana.
Cerca di reprimere la sete improvvisamente forte,
improvvisamente inarrestabile.
Ma le sue forze non sono nulla di fronte al mostro che
abita in lui. Vampiro.
Eterna creatura condannata al buio.
Dannato essere senza nome, senza identità.
Allora fa per allontanare Bella prima che sia troppo
tardi, ma è già troppo tardi.
In un attimo tutto cambia: lui diviene il cacciatore, lei
la preda.
Ma cosa ancor peggiore è che Edward, imprigionato in una
cella dell’anima, si vede mentre sensualmente il suo corpo si
muove da solo,
bacia la vittima…E si nutre del suo nettare scarlatto,
godendo di ogni goccia
che scivola giù per la gola fino a placare la sete.
Lui è il carnefice. “
Petali di rosa, petali di
velluto, petali di sole…
Le memorie mi lacerano la mente, mi offuscano la vista…Sono
inchiodato al mio posto, mentre inesorabile cado in un baratro senza
fine, in
un baratro dove la mia tortura sarà il tuo
sangue.
Vorrei morire, ma la mia parte mostruosa non me lo permette.
Non mi permette di cadere in quel malinconico sonno
sempiterno chiamato morte.
E assetato muove il mio corpo, alla continua ricerca di una
preda da cacciare.
Ho anche abbandonato la mia famiglia, inutile dire quanta
sofferenza ho portato, quanto dolore ho seminato dopo la tua morte.
Ma ora sono così, il diavolo che sono
sempre stato.
Petali di rosa, petali di
velluto, petali di sole…
Raccolgo un petalo di rosa nera, la deposito delicato sulla
tua tomba.
E fingo di morire.
Chiudo gli occhi e mi sembra di sentire la tua voce che mi
chiama. È così dolce, così
angelica…
Ma dopo mi avvolgono le tenebre.
Non merito la luce, non merito compassione.
Avrei solo voluto starmene là, leone masochista, per
ricordare i momenti più belli cancellati da un morso
perverso. Ricordare il tuo
rossore, le tue labbra…
Oh Bella, dire che mi manchi alla follia sarebbe una
blasfemia.
Dirti che vorrei uccidermi, agonizzare in una pozza di
sangue, sarebbe la verità.
Petali
di rosa,
petali di velluto, petali di sole…
Eppure…Non posso nemmeno donarti la mia morte.
Esiliato dalla vita, allontanato dalla felicità che tu
eri riuscita a creare.
Sono un mostro.
Sono io.
Petali di rosa, petali di velluto, petali di sole…
Una lacrima d’argento, fulgida nel buio e solitaria
compagna, scivola lungo una mia guancia.
“ Bella, ti amo. “
Petali di rosa, petali di
velluto, petali di sole…
Avvolgono quell’esile corpo di bambina, e lo trasformano
in donna.
Petali di morte, petali di morte…
Circondano la fanciulla e le regalano due candide ali per
volare via per sempre, per fuggire da un mondo di sangue.