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Autore: RetroCarnival    27/07/2020    1 recensioni
In un futuro remoto la Terra è ormai in rovina, preda di condizioni climatiche avverse che hanno preso, col tempo, una piega assai spiacevole. Le città rimaste integre, diventate Città-Stato, sono barricate sotto enormi cupole di metallo per difendersi dalle gocce di pioggia taglienti come rasoi e dalla neve incredibilmente pesante e resiliente alle alte temperature. In questo tempo, nella città di New York, un detective è chiamato a risolvere un caso apparentemente inspiegabile come se ne trovano nei film. Seguiremo le sue indagini, giorno dopo giorno, grazie al suo diario.
Genere: Dark, Mistero, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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13 Settembre 2349

Ho dormito veramente poco durante la notte. Alle 7:30 mi alzo dal letto, deciso a riprendere in mano alcuni dei miei appunti durante il mio sdtretching mattutino utile a tenermi in forma. Alle 8 in punto decido di andare a fare colazione nella Hall dell'hotel dove intravedo anche il signor Francis, apparentemente affranto e quindi, per il momento, insospettabile.

Alle 9:25 ho appuntamento con la giovane signorina Sari, la quale in questo momento si trova nella sua casa a due chilometri da casa Merlot, sospesa dal servizio per gli ovvi impedimenti a portare a termine i compiti del suo "mestiere".

Partendo a piedi dall'hotel impiego esattamente 40 minuti ad arrivare a casa Merlot e ne impiego almeno 15, a passo lento, per arrivare a casa di miss Sari.
Busso alla porta, presentandomi come il detective incaricato dal signor Merlot di indagare sul caso di sua moglie. Una signora, probabilmente della stessa età del signor Francis viene ad aprirmi alla porta, facendomi accomodare in un salotto spoglio, composto di un solo piccolo divanetto con un tavolino in legno davanti. Dopo un paio di minuti durante i quali nel mentre la signora, che apprendo essere la madre di Melida Sari, tale signora Ejah Sari, prima che la ragazza, una donna slanciata di non penso più di 24 anni, si fa avanti all'interno del salottino.

La giovane prende una sedia dalla cucina per sedersi davanti a me, assumendo la tipica posa da persona la quale ha una folle paura di qualsiasi cosa possa succedere. La tranquillizzo, cercando di farle capire che avrei indagato in modo obiettivo, senza schierarmi obbligatoriamente dalla parte di chi mi ha pagato e, dopo qualche minuto dedito al convincimento, la signorina Sari sembra sciogliersi.
Scoppia anche lei in un pianto, come se la pioggia martellante sulla cupola non fosse abbastanza, cominciando a snocciolarmi tutto quello che pensava della signora Rosalinda, che per lei era come una madre, che veniva sempre trattata con rispetto e delicatezza e che, proprio per quel motivo, era rimasta al suo servizio nonostante come lavoro non fosse proprio onorevole. Quando le chiedo qualcosa riguardo il giorno dell'omicidio della signora, che si supponeva fosse tra il 2 e il 5 Settembre, sembra perdersi nei suoi pensieri. Mi guarda spesso senza dire nulla, come se riflettesse. Alcune cose utili però sembrano uscire dalla sua bocca: la signorina afferma di aver sentito rumore nel laboratorio anche oltre quel periodo, sebbene durante i giorni specificati ci fosse un inquietante silenzio. Inoltre mi specifica che il telefono interno della casa dei Merlot, connesso a quello dell'atelier ed usato solitamente per richiedere il servizio, ha suonato per ben 5 volte, un unico squillo, in 5 momenti differenti del 7 Settembre, esattamente il giorno prima che il signor Merlot rientrasse.

Idee mi si affollano nella mente. Impulsi magnetici? Contatti elettrici? La signora era effettivamente morta una settimana fa? La mancanza di una testimonianza riguardo il venire a mancare della signora mi impedisce di capire bene quale sia la cronologia degli eventi. Alcuni dubbi forse si sarebbero diradati quando, questo pomeriggio, avrei visitato la casa dei signori.

Essendo ormai le 12:15 quando finalmente riesco ad uscire dalla modesta abitazione dei Sari, decido così di andare a pranzare in un ristorante che so trovarsi nelle vicinanze. Un ristorante cinese di una mia vecchia conoscenza. 
Alle 12:24 sono all'entrata del "Drago di Giada", un risotrante cinese di rinomata fama da almeno cent'anni. Attuale capo-chef, una certa Komori Edo. Prende il mio ordine in silenzio mentre ripenso a tutto quello che era successo qualche anno fa e, saltuariamente, interrompe lei i miei pensieri per ricordarmi quanto quel tipo di cucina non mi piacesse quando eravamo sposati. Non le dò risposta ma, per quanto mi riguarda, detesto ancora quel tipo di cucina. Durante il pranzo però approfitto del tempo tra una portata e l'altra per rielaborare alcuni dei miei appunti.

Alle ore 15:35 vengo prelevato all'hotel dal signore del giorno prima che mi porta, con la dovuta discrezione, a casa Merlot. Tramite un mio vecchio amico in polizia riesco ad entrare nella proprietà, avendo comunque un permesso di un'ora per esaminare la scena del crimine munito di guanti e mascherina, impossibilitato a toccare qualsiasi cosa. 
Il corpo della signora è stato ritrovato in posizione prona, le mani puntate verso il tavolo, tese come a tentare di prendere qualcosa o a cercare una via di fuga. L'atelier è in perfetto ordine, nulla sembra nemmeno essere stato mosso e neanche dopo una dovuta osservazione posso dire di vedere impronte o movimenti. 

Suicidio? Salvo che la signora non abbia ingerito del veleno o abbia usato un gas incredibilmente volatile non sarebbe stato possibile e comunque perché mai avrebbe dovuto cercare di fuggire o di prendere qualcosa nell'eventualità di sua propria decisione. Non vi sono neanche segni di lotta ma allora... cosa è successo nella stanza? Terminato il tempo a mia destinazione esco da quella scatola a tenuta stagna e mi dirigo nuovamente in albergo, stavolta nuovamente a piedi, arrivanto alle 18:20, giusto in tempo per dedicarmi ad una doccia ed ad un'altra bella dose di pensieri vari prima della cena. Per il momento era chiaramente troppo presto per cavarne anche solo un ragno dal buco ma nei giorni seguenti avrei svolto ultreriori ricerche oltre a dover parlare privatamente anche col maggiordomo e nuovamente col signor Francis per ulteriori chiarimenti riguardanti la socialità dell'ormai defunta signora Rosalinda.

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Angolo dell'autore.
Date, orari, provate a tenere a mente. Giochiamo un po' assieme e vediamo chi di voi è bravo a Cluedo.
Buona Lettura
   
 
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